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Autore: Wonderful_me    10/06/2014    1 recensioni
Per la prima volta ci troviamo a vivere la storia degli Zerrie dagli occhi di Zayn Malik e quello che scopriamo è che il suo amore per Perrie Edwards lo porta a fare il grande passo di chiederle di sposarlo. Tutto sembrerebbe perfetto, almeno finchè Zayn non investe una ragazza con la sua auto. Da quel momento iniziano i problemi.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Se quegli occhi non fossero ciechi...
=Zerrie is fake?!=

 
“Zayn mi hanno appena detto una cosa assurda!!!” Harry è entrato in salotto con il telefono appoggiato alla spalla e una faccia incazzata nera. Io alzo appena il sopracciglio e poi torno a guardare il messaggio che la mia ragazza mi ha appena scritto. Se penso a come ho conosciuto Perrie ancora non ci credo: è stato tutto improvviso; eravamo ad X-Factor come ospiti, ci dovevamo esibire e – mentre correvo cercando di sfuggire a Paul – sono precipitato addosso a questa bellezza assurda. Me ne sono innamorato subito e le ho fatto una corte serrata per conquistarla: alla fine, dopo i suoi tentativi di resistermi, però, è crollata e adesso è diventata una micetta domata e assolutamente perfetta sotto ogni punto di vista. Non mi spacca il cazzo se non ci sentiamo per delle ore, non mi chiede dove vado né con chi, si beve qualunque cosa io le dica e – ultimo, ma non ultimo! – a letto sa decisamente il fatto suo.
Perrie Edwards è la donna perfetta. Ne sono sempre più convinto e nessuno potrà dissuadermi dal mettere in pratica il mio piano geniale: devo avere la certezza che sia solo mia per sempre, che nessuno – nemmeno quel cretino che fa parte della band dei The Wanted – me la porti via così ecco la trama della mia fantastica opera: alla première del nostro film “This Is Us” le sgancio un bell’anello al dito e le faccio la propostina e così... tadaaaannn! Ingannata. Sedotta e non abbandonata. Preeeeesaaaa!!!
Sì, decisamente sono un genio!
Sposerò Perrie, vivrò una vita piena di fantastico sesso con una persona capace di lasciarmi i miei spazi e con una voce decisamente stupenda.
Sghignazzo, seduto sul divano, mentre Hazza si getta a peso morto accanto a me. Sbuffa ancora da prima e finalmente mi volto a fissarlo. Appoggio il mio I-Phone sul tavolino lì accanto.
“Qual è il problema, Harold?” gli chiedo e il riccio mi fissa stupito.
“Hai ascoltato una sola cazzo di parola di quello che ti ho appena detto, moro?!” ribatte frustrato. Nego con la testa e intanto afferro il pacchetto di sigarette dalla tasca dei jeans e mi alzo, facendogli segno di seguirmi in cortile. Lui – contrariato e pigro – si alza di malavoglia e mi viene dietro, trascinando i piedi.
“Qual è il problema?” ripeto, portandomi una Marlboro alle labbra e accendendola con il mio accendino con l’immagine  di Marilyn Monroe. Lui mi guarda e mi afferra per le spalle.
“Ti ho mai detto che sei un emerito deficiente!? Perché non ascolti nemmeno quando ti parlo direttamente?!”
“Hazza ti vuoi calmare!? Sembra che tu abbia visto un fantasma!!!” afferro le mani che tiene sulle mie spalle e le allontano dal mio corpo con un ghigno da sbruffone in faccia.
“Zayn mi fai infuriare quando ti isoli nel tuo cazzo di mondo” dice e io alzo le spalle, indifferente.
“Lo faccio da sempre, non ci faccio quasi caso, scusami”
“Fa niente. Adesso ascoltami però, ok?” mi dice e io annuisco, adesso ben attento a quello che ha da dirmi. Dal suo sguardo non è niente di positivo – anzi sembra che sia morto qualcuno – e mi spaventa un poco.
“Perrie Edwards è stata ingaggiata dalla Modest! perché ti facesse innamorare” spara tutto d’un fiato.
Io non posso fare a meno di tirare un sospiro di sollievo e farmi scappare una risata. Alla fine mi lascio proprio andare ad una sghignazzata di quelle che non mi venivano da un po’.
“Ma sei scemo, Harry?” rido ancora. La sua paura insensata era davvero... insensata! Perrie ed io ci amiamo, è reciproco il nostro sentimento. Lei è crollata ai miei piedi come una pera cotta e io – con la donna perfetta al mio fianco – sono un fottutissimo genio. E lo so, sarò l’uomo più felice di tutto l’universo con lei al mio fianco, per sempre.
“Zayn lo sai che non scherzerei mai su ste cose! Ti ricordo che sono io che ho scoperto che Sophia tradiva Liam... se pensassi che è una stupidata non verrei a riferirtela, non credi?” che sta dicendo?
“Harry stai calmo. Ne abbiamo viste e sentite di ogni colore in questi tre anni. Dovresti ben valutare se è vero o f-” non mi lascia finire e poggia di nuovo le mani sulle mie spalle.
“SEI STUPIDO O COSA!?” grida adesso. Ma che cazzo vuole?
“Harry, adesso smettila. Non ho intenzione di sentire nessun’altra cretinata su me e Perrie. Noi ci amiamo e questo è quanto!” detto questo afferro le sue mani, me le stacco di dosso ancora una volta e getto la sigaretta a terra, rientrando in casa. Afferro il cellulare dal tavolino e lo sblocco, trovandovi un messaggio di Perrie che mi chiede se mi va di andare con lei a bere qualcosa in quel locale che le piace tanto.
Con un sorriso sulle labbra mi volto e becco Harry mentre rienta in salotto: sfuggo il suo sguardo e corro su per le scale a prepararmi per la mia uscita con la bionda.
 
***
 
“Zayn! Amore mio!” Perrie è stupendamente felice mentre mi raggiunge di corsa dal suo cancello e mi salta addosso, coprendomi il viso di baci e stringendomi forte a sé. La guardo e mi perdo nel suo sguardo azzurro cielo, circondato da quella matita nera che le ingrandisce gli occhi e la rende ancora più perfetta. I suoi capelli di quel biondo pallido tendenti al bianco le illuminano il viso e le labbra piene e rosse. Mi imbambolo e lei ridacchia, stringendomi ancora poi mi afferra la mano e mi trascina verso la mia auto perché vuole andare a fare spese insieme.
Saliamo e io non riesco a smettere di pensare alle parole di Harry, ma più confronto i suoi sospetti alla realtà che mi sta davanti, più penso che sia tutta una stronzata. Perrie è assolutamente cotta di me, lo noto dal modo in cui mi guarda.
Scuoto la testa per allontanare questi pensieri e metto in moto, mentre l’ascolto lamentarsi della cagnolina di una delle sue compagne di cui non ricordo il nome.
“...Capisci, Zay?! Vorrebbe che io facessi entrare nella nostra stupendissima e super favolosissima casa quella sottospecie di.. ah, non so nemmeno come definirla: perché un cane non è di certo e...” continua a parlare. Passerei giornate intere ad ascoltarla; è così rilassante non dover rispondere, non aver bisogno di concentrarmi per capire quello di cui parla.
Mi sento in paradiso quando sto con lei: Perrie è semplice e io non chiedo di meglio.
Sono così perso nei miei pensieri da non accorgermi del semaforo rosso, ma mi riprendo quando Perrie infila le unghie nel mio braccio, cacciando un urletto esagitato.
“Oh mio Dio l’hai uccisa! L’hai uccisa! L’hai uccisa!!!” continua a ripete queste parole all’infinito e non riesce a starsene zitta un secondo. Non muove un muscolo, si limita a coprirsi il volto con le mani, mentre grida istericamente.
“Perrie calmati, ti prego. Vado a controllare” le dico e lei scuote la testa continuando ad urlare che l’ho uccisa. Chi poi?
Scendo dall’auto e mi fiondo davanti per vedere che cosa mi è venuto addosso.
“Oh porca puttana” sibilo e mi porto le mani alla bocca.
 
***
 
“Signore, le ho già detto di starsene buono fuori” l’infermiera del pronto soccorso non ha alcuna clemenza.
“E io le ho già detto che sono Zayn Malik, membro dei One Direction, ho abbastanza fama per comprarmelo quest’ospedale! Voglio vedere come sta!!!” le grido. Lei sbuffa un momento e poi – prima che faccia un passo – chiude la porta e torna dov’era, a fare quel che faceva. Maledetta stronza!
Mi lascio cadere sulle poltroncine della sala d’aspetto e copro il viso con le mani in attesa di una risposta che non so quando arriverà. All’improvviso una mano mi si posa sulla spalla e io alzo lo sguardo verso il mio amico, sorpreso che lui sia lì.
“Liam!” dico stupito. Lui si siede vicino a me e mi chiede come sto.
“Ti ha chiamato Perrie?” chiedo e lui annuisce, passandomi una mano sulla schiena.
“Sì, mi ha detto che l’hai portata a casa in fretta e furia e che saresti venuto qui di sicuro. Allora, come sta la ragazza?”
“Non ne ho idea, bello. Nessuno qui vuole dirmi niente” soffio. Mi sento così furioso con il sistema medico di questo cazzo di Paese. Passo di nuovo le mani sul viso e mentre Liam cerca di calmarmi una ragazza infuria nella stanza, di corsa, tutta trafelata ed agitata.
Si porta alla porta che dà sulla saletta degli infermieri e pigia il campanello circa trecento volte.
L’infermiera di poco prima infila la testa fuori dalla porta e fa per dirle di smetterla, quando si rende conto che non sono io. Allora le si rivolge dolcemente, ma non capisco che le dice. Scuote la testa indicandomi e facendole capire che non avrebbe detto una sola parola.
“Non me ne frega un cazzo! Io devo vedere la mia amica adesso!” sbraita tutto di colpo e l’infermiera nega forte con la testa, indicandomi di nuovo. A quel punto la tipa si convince e si volta a guardarmi.
In un solo istante vedo la bocca della ragazza spalancarsi e chiudersi almeno dieci volte. Porta le mani alla bocca e trattiene a stento un urlo.
“Merda, mi sa che è una nostra fan” sussurra Liam.
“Direi proprio di sì, altrimenti mi toccherebbe pensare che vuole uccidermi” rispondo piano poggiando i gomiti alle ginocchia.
L’infermiera richiude la prota, lasciando la tizia li ferma a fissarmi e così alla fine decido di alzarmi e andarle vicino.
“Piacere, sono Zayn Malik, lui è Liam” dico indicando il mio amico. “Ti chiedo scusa, vedi io non...”
“OH MIO DIO” grida, isterica. “Liam!!!!! E Zayn!!!” sì, sta diventando scema.
“Sì, te l’ho appena detto e...”
“Oh, mio Dio, posso morire adesso. O se potesse vederti!!!” tira un urletto agghiacciante e mi indica, come se fossi Dio in terra. Ci risiamo.
“Senti, chi è che dovrebbe vederlo?” Liam le si avvicina e la guarda nei suoi occhi blu. Già, il mio amico ha ragione.
“Charlie, la mia amica! È appena stata investita da un idiota e adesso non me la vogliono far vedere, ma quando la potrò incontrare vi andrebbe di passare a farle un salutino?” i suoi occhi ci implorano e il mio amico – quel cazzone troppo buono – annuisce con un sorriso.
“Certo, tanto anche noi dovremo stare qui finchè non ci dicono come sta la tipa che il pakistan qui ha mezzo ucciso” ridacchia e io cerco di giustificarmi, per non sembrare qualcuno che non sono.
“Oddio, Zayn! Hai ucciso Perrie!? Oh come sono contenta: quella tipa non fa per te!” sentenzia e io mi offendo.
Alzo un sopracciglio e mi avvicino: “Che cazzo hai contro Perrie?” chiedo e Liam mi ferma ad un soffio dal suo brutto muso. ‘Sta stronza sta offendendo me e la mia ragazza: perché non dovrei incazzarmi?!
“Zayn perdonami, ma si vede lontano un chilometro che quella tizia sta fingendo: non ti ama neanche la metà di quanto può amarti una persona. E non lo dico perché la mia amica ti ami di più – anche se ne sono certa – ma solo perché, quando ti guarda, i suoi occhi non sono innamorati. Sembra che lei stia con te solo per il successo delle Little Mix” è furiosa; il suo odio è palese e radicato. Non riuscirei a farle cambiare idea nemmeno tra mille anni.
“Ah sì? E allora perché sta con me invece che con Harry, tipo? Lui le darebbe più visibilità! Si sa che io sono quello che non parla, non ride, non fa un cazzo, no?” la attacco.
“Hai centrato il punto: tu sei un ragazzo bellissimo – e lo è anche Harry è ovvio – ma, a differenza del riccioletto, non rischi di coprirle la fama. Stare con uno come Harry significa ricevere tutti i giorni telefonate anonime di tipe che vorrebbero ucciderti. Essere la fidanzata di Zayn Malik, per quanto faccia meno pubblicità, rende l’amore più vero: sto con quello più distaccato, sono riuscita a conquistarlo. Tsè, quella brutta befana ha assicurato il successo al suo gruppo ficcandoti la lingua in bocca, moro” mi punta un dito al petto e Liam ride e so bene perché. Ha sempre mal sopportato Perrie; non dice niente su di noi solo perché vede che io sono felice.
“Tu stai dicendo delle stronzate!” le dico. Lei sbuffa e poi mi punzecchia la spalla con un dito.
“Chi è che fa o dice stronzate qui?” soffia, alzando gli occhi al cielo. Si sta riferendo al mio tatuaggio, lo so, quello con il viso di Perrie che ho fatto come step_1 del piano ‘sposa Perrie&vivi felice’.
“Non è una stronzata” ribatto, incazzoso. Lei scoppia a ridere, portandosi una mano alla bocca, stendendo l’altra davanti a sé come a dirmi ‘aspetta un secondo!’ e io sto zitto, aspettando.
“Zayn, l’idiota della tua ragazza a domanda ‘Che pensi del tatuaggio di Zayn?’” imita un telecronista “ha detto ‘Lo trovo molto carino, ma io non lo farei mai!’” la voce che dovrebbe essere di Perrie le viene falsa e ridicola.
“Non è vero!” sentenzio.
“Sì che è vero! Che soddisfazione farle quelle sorprese eh?!” sbotta e l’intera sala si volta a fissarci.
“Vaffanculo, stronza. Perrie non ha mai detto quelle cose!” grido in risposta e le do le spalle, uscendo fuori per sbollire la rabbia.
Liam mi segue qualche istante dopo – deve aver parlato con la tipa per calmare gli animi, conoscendolo – e si appoggia con la testa sulla mia spalla. Il contatto con il suo corpo mi trasmette un po’ di calore.
“Zayn, quella ragazza ha ragione. Perrie ha davvero detto quelle cose e tu lo sai” sussurra piano e io me ne sto zitto, limitandomi a buttare fuori il fumo della Marlboro che tengo tra le mani.
 
***
 
“Lei dovrebbe essere Zayn Malik, giusto? È stato lei ad investire la signorina?” il dottore, che mi sta accompagnando alla stanza della ragazza che ho preso con l’auto, mi guarda di sottecchi di continuo e so che sta pensando che sono un emerito cretino che non guarda dove va mentre guida.
“Sì, sono qui per scusarmi con lei. Mi dica, come sono le sue condizioni?”
“Sta bene, non si preoccupi. Ha solo una frattura alla gamba, niente di preoccupante. Fra un mesetto potrà tornare a camminare tranquillamente” sorride, bonario. Sospiro, mentre Liam, dietro di me, fa lo stesso.
Il cellulare mi vibra nei jeans mentre ci fermiamo davanti alla stanza della mia ‘vittima’. Il dottore ci fa promettere di starci poco e quindi si allontana. Afferro l’I-Phone mentre Liam apre la porta e faccio per leggere il messaggio di Perrie – ‘Ehi, amore, come va lì? Spero che la stampa non abbia visto niente di quello che è successo!!!’ – quando sento di nuovo quella voce.
“Charlie, non sai chi ho beccato di sotto prima!” la voce della ragazza di prima mi riempie la testa e la mano di Liam artiglia il mio braccio al punto che inizia a farmi male, costringendomi ad alzare la testa.
La ragazza castana che stava nella saletta del pronto soccorso poco fa, quella che ha sostenuto che Perrie è solo una ciarlatana, quella che ha schizzato quando ha visto Liam, ora sta davanti al letto della ragazza che io ho investito e le sta raccontando di noi.
“Merda!” mi lascio sfuggire e attiro la sua attenzione che si volta e rimane a bocca aperta, incapace di continuare.
Sul lettino, una ragazza dai lunghi capelli rossi e ricci segue lo sguardo della sua amica e spalanca la bocca, portandosi le mani a coprirla e – prima che riesca anche solo a dire qualcosa – lancia un urlo disumano che mi perfora i timpani.
Stupendo!
“Allie, dimmi che non sto sognando... quello è... veramente è..”
“Sono Zayn Malik, piacere” le dico, andandole incontro. Evidentemente non ricorda il mio nome anche se sembra sapere chi sono.
“Lo so, lo so... è che sono così contenta, felice, incredula, spaventata che.. oh, non ci credo, sei Zayn sul serio...” dai suoi occhi marroni iniziano ad uscire copiose lacrime.
Sbuffo, abituato a questo genere di reazione – peraltro quella che odio di più tra le reazioni delle fans – e chiudo gli occhi un momento.
“Scusami, non volevo piangere. Ti da fastidio, lo so, ma è stato... non posso crederci.. sono così contenta di vederti!” anche se ci sta provando in mille modi le lacrime non smettono di scenderle e le mani sfregolano gli occhi in maniera severa, arrossando la pelle per il contatto. Alla fine mi muovo e le stacco le mani dal viso, bloccandole i polsi con le mie.
Mi fisso nei suoi occhi e – per un fottutissimo istante – mi perdo: attorno a me non esiste più Liam o l’altra ragazza; non esiste l’ospedale; non esiste l’incidente; non esiste Perrie.
“Chi sei tu?” le chiedo, lasciandomi sfuggire il pensiero dalle labbra.
“Sono Charlotte.. e sono innamorata di te dall’esatto istante in cui ho sentito la tua voce” le parole che mi rivolge sono le stesse che ho sentito più volte nella mia vita. Non è vero che mi amano, lo so, amano lo Zayn che vedono ai concerti, le foto che trovano su Google. Zayn non è questo, solo Perrie lo sa.
Lascio le mani di Charlie, no! Charlotte, e mi allontano da lei quel tanto da permettere al mio cuore di tornare ad un battito regolare.
“Zayn, ti prego scusami. Ho detto un’altra cavolata, lo so. Ma è così, te lo giuro. Quando guardo nei tuoi occhi e non vedo altro che la mancanza di casa, quando ascolto la tua voce e non sento altro che il tuo stare bene, quando ti vedo disegnare e sento il cuore battere come se fossi io ad essere te... non posso fare a meno di credere che questo sia amore. Ma immagino che per te sia solo una sciagura, un’altra cretina che ti corre appresso...” lascia cadere la frase proprio nel punto giusto, forse sperando che – come in qualche fanfiction – io le dica che no, le credo e che, perdutamente perso nel suo sguardo, anch’io mi sono innamorato di lei.
Invece non è così: quello che lei dice mi fa solo paura. Mi sento come se lei mi avesse letto dentro e, tra tutte le persone che ho conosciuto dalla nascita dei One Direction, solo Liam può dire di conoscermi così bene.
“Sì, lo è...” soffio ed esco dalla stanza, senza attendere risposta.
 
***
 
Perrie stasera è stupenda. Siamo sul Red Carpet, alla première di “This Is Us” il nostro film e lei indossa questo abito che sembra fatto solo di arbusti e alla mano ha un anello, quello che – qualche giorno fa – le ho infilato io stesso mentre, seduti in giardino a guardare un film, le chiedevo di diventare mia moglie. È una donna forte e non ha versato nemmeno una lacrima, ha solo portato le mani alla bocca, nascondendo lo stupore. Sì, è questo il tipo di donna che voglio per sempre al mio fianco, lo so.
E poi, tutto di colpo, mi tornano in mente le lacrime di quella ragazza, Charlotte, e le sue mani mentre sfrega gli occhi nel tentativo di asciugarli.
Stringo forte le mani di Perrie, cancellando il ricordo e lei si volta a sorridermi: il suo sorriso è pieno, completo, come se adesso non le mancasse più niente.
“Sei davvero bellissima stasera” le sussurro mentre raggiungiamo i nostri posti, nel cinema. Lei mi guarda e mi ringrazia, dolcemente.
“Ti amo, piccola” le soffio all’orecchio e lei sorride, senza dire una parola e mi sfiora la guancia con un bacio. Un istante dopo inizia il film e lei si volta, tutta concentrata, lasciandomi lì, come un baccalà, ad aspettare quel “ti amo” che non arriverà mai.
 
***
 
“Harry, ti devo parlare!” grido, mentre il riccio sta scendendo dalla limousine che abbiamo preso tutti e cinque per tornare all’albergo. Lo raggiungo afferrandolo per un braccio e lui mi guarda esterefatto, come se non capisse.
“Che hai, Zay?” mi chiede. Vorrei prenderlo a calci, perché sa cosa voglio eppure mi costringe ad ammettere che mi interessa quello che lui ha da dire.
“Voglio che mi rispieghi la storia di Perrie” gli dico, avvicinandomi e lui sorride, sornione e intanto saluta gli altri, avviandosi verso al sua stanza con me appresso.
Un paio di ragazze lo aspettano fuori dalla porta, ma lui le liquida dicendo che stasera non si fa niente e si limita a passare la tessera magnetica alla porta, aprendola e chiudendovisi dentro con me.
Si slaccia lentamente la giacca e la posa su una sedia mentre io, seduto sul letto aspetto che lui inizi a parlare.
“Vuoi qualcosa da bere?” chiede e io nego.
“Non voglio niente, Hazza. Voglio solo che mi spieghi!” sono un fascio di nervi: mi sono accorto della tensione solo adesso, chiuso in questa stanza e vorrei solo scappare via e andare con Liam a bermi qualcosa di davvero forte e a fare qualche bella stronzata.
“Anzi, guarda lascia stare, scusami” faccio per alzarmi e andarmene, ma il riccio mi afferra per il braccio.
“Zayn tu lo sai benissimo che ho sempre detto la verità. Sapevi fin dall’inizio che quella tipa non potrà mai renderti davvero felice. E non importa se lei ti ama oppure sta solo recitando una parte. Non è quello il tipo di donna che tu vuoi, quello di cui hai bisogno. Lo hai capito finalmente, vero?”
Me ne sto in silenzio perché non so che dire, non so come reagire, ma alla fine fisso il mio sguardo negli occhi di Harry e annuisco. “Sì, hai ragione” dico ed esco dalla sua camera, tornando in quella che condivido con Liam.
 
***
 
La mattina dopo, finita la colazione, come seguendo un richiamo, sento il bisogno di andare all’ospedale a trovare Charlotte, forse perché mi sento in colpa per quello che le ho fatto. Sono troppo imbarazzato però e mi quindi mi faccio accompagnare da Liam nell’eventualità che anche Allie sia nella stanza.
E faccio bene perché la castana sta uscendo dalla stanza nel momento esatto in cui io e il mio amico varchiamo l’angolo. Caccia di nuovo un urletto vedendo Liam e io non riesco ad evitare di roteare gli occhi al cielo.
“Zayn, Liam” saluta, guardandomi con mezzo broncio.
“Allie” Liam le prende i fianchi tra le mani e le da un paio di baci sulle guance. La tipa sta per fare un infarto.
“Afferrala, Lee o questa schiatta qui davanti a te” sussurro, non troppo piano però e la bruna mi fissa, riprendendo un filo di contegno. Liam ridacchia e le prende una mano, con quella dolcezza che è tipicamente sua e che io non riuscirò mai ad ereditare.
“Ti va di andare a prendere un caffè?” le chiede e lei annuisce di getto – quasi le vedo la bava alla bocca.
“Zayn, perché non vai a fare compagnia a Charlie intanto?” mi chiede lei, con degli assurdi cuoricini agli occhi, le mani chiuse al petto, come se stesse prevedendo qualcosa.
Liam dice che è una grande idea e mi spinge fin nella stanza, chiudendo la porta alle sue spalle.
Porca troia, sono da solo e Charlotte sta pure dormendo!
Non so cosa fare, così muovo alcuni passi verso di lei che ha gli occhi chiusi e capelli rossi sparsi ovunque sul cuscino. Mi accorgo che quello è il loro colore naturale e che non è davvero rosso, ma più un castano rossiccio, però non riesco ad immaginarmela con nessun altro colore addosso. Allungo una mano e le sfioro i capelli prima di riuscire a fermarmi e, in quel momento, gli occhi di Charlotte si stringono e lei si volta verso di me che sto fermo – ritto in piedi – davanti al suo letto.
“Mmm” borbotta e poi piano piano apre gli occhi e mi vede. Realizza che sono lì e – con un nuovo urletto esagitato – si tuffa sotto le coperte, nascondendosi. Mi fa sorridere, anzi mi sfugge proprio una risata nel vederla così timida e, con una sicurezza che non ricordo di avere, le levo il lenzuolo dal viso e mi tiro verso di lei, baciandole la punta del naso.
Che cazzo, stai facendo Zayn?
“B-Buongiorno....” sussurro con un sorriso ad un soffio dalla sua bocca e lei, rossa in viso come tra i capelli, sta ferma, immobile a fissarmi.
“Scu-scusa, io non volevo...” mi ritrovo a dire, ma lei riprende vita in quel preciso istante e mi prende il viso tra le mani e, con sicurezza, lo tira verso di sé, facendo finire le mie labbra a contatto con le sue. Un profumo fresco mi entra in bocca quando la apro per permettere alle nostre lingue di incontrarsi. Perché lo sto facendo? Ho appena chiesto a Perrie di sposarmi! Questo bacio... devo staccarmi al più presto.
Razionalmente lo capisco – mi rendo conto che è sbagliato – ma qualcosa mi trattiene sulle sue labbra, così morbide e così fresche. La sua bocca sa di menta e non posso fare a meno di convincermi che è sempre questo il suo gusto.
Le labbra di Charlie sono morbide, sono lisce, sono piene. Ho voglia di immergere le mani tra i suoi capelli e approfondire questo dannato bacio e così lo faccio, ma poi – di schianto – la rossa si stacca, portandosi le mani al viso, arrossato fino alle orecchie. Noto solo adesso le lentiggini sul suo viso.
Sono bellissime.
“Zayn, mi dispiace così tanto!” dice e io ritorno con i piedi per terra e mi risollevo ritto, allontanandomi dal suo corpo quel tanto da riprendere il contegno dovuto.
Merda!
Non aspetto nemmeno che Liam torni. Semplicemente volto i tacchi e me ne vado.
Che cazzo sto facendo?
 
***
 
“Sei un fottuto pezzo di merda!” Liam è furioso quando sale in macchina, dove lo sto aspettando.
“Prego?” sono superficialmente rilassato, mentre il cuore ancora mi rimbalza in petto al solo pensiero di quelle labbra, di quella lingua, dei suoi capelli, del gusto della sua bocca.
“Non mi aspetti nemmeno? Che cazzo è successo?! Perché te ne sei andato mollandomi lì come un idiota?”
“Niente!” rispondo di getto. “Non è successo proprio niente”.
Liam tiene il muso e io rimango zitto. Se lui non chiede nulla non sarò certo io a spifferrargli del bacio. Paul, quando vede che ci siamo calmati entrambi, finalmente mette in moto e parte.
“Mettimi giù agli studios, Paul. Perrie mi aspetta lì per un’intervista” gli dico dopo qualche minuto, leggendo il messaggio che la mia futura sposa mi ha appena mandato.
Eppure adesso, l’idea di sposare Perrie, non sembra più una genialata.
“Dovresti dirglielo” sento la voce di Liam di fianco a me, di colpo.
“Cosa? E a chi?” chiedo, immaginando il suo discorso. Mi volto a fissare la sua coppa, mentre lui ancora sta voltato verso la strada.
“A Perrie” il suo sguardo si sposta dal finestrino e si posa nel mio.
“E cosa dovrei dirle?” infilo il cellulare in tasca, portandomi le braccia al petto, conserte.
“Lo sai che cosa. Non sarò certo io a dirlo per te, coglione” è ancora arrabbiato per poco fa, all’ospedale.
“Liam, non ti ci mettere anche tu. Cazzo, sei solo andato a berti un caffè con la brunett-”
“Allie!” mi interrompe deciso.
“Sì, va bene. Un caffè con Allie e ti sei rincretinito. Ti ha convinto che Perrie è una falsa ecc, ecc...”
“Perrie non mi è mai andata a genio, lo sai già, idiota! Allie non centra!” Liam si acciglia, mentre Paul rallenta. Non so perché, ma forse non dovrei scendere; però sono arrabbiato quindi preferirei vedere Perrie piuttosto che stare qui a discutere delle mie scelte con Liam.
“Lee andatevene tutti a fanculo! Tu, Harry, quella Allie. Tutti! Io sposerò Perrie, e questo è quanto” scendo veloce, sbattendo la porta del Range Rover con forza.
 
***
 
Perrie mi aspetta ferma davanti la finestra, dandomi le spalle, con qualche assurdo vestito che non le sta per niente bene. I capelli bianchi sono luminosi, ma non danzano sulla sua testa nello stesso modo in cui i capelli rossi di Charlie le incorniciano il viso. Mi accorgo di questi pensieri e li detesto, così – per cancellarli – mi faccio appresso alla mia fidanzata e le circondo la vita con le braccia, baciandole il collo.
Perrie si divincola di colpo, voltandosi a guardarmi, con un broncio da paura.
“Che succede amore?” le chiedo e mi sta già scazzando questo suo comportamento.
“Mi hai tradito di nuovo, vero Zaynuccio?”
“Che cosa? No” sono sconvolto. Le ho appena chiesto di sposarmi, sarei uno scemo a tradirla adesso.
Perrie sbuffa e alla fine si lascia abbracciare, appoggiando il mento sulla mia spalla: la mia piccola, gelosa e testarda fidanzata. Come potrei non amarla?
“Scusami, lo so che non dovrei arrabbiarmi, ma il nostro finto matrimonio mi tiene già abbastanza impegnata. Non ho tempo per preoc-”
“Che cosa hai detto?” la interrompo e dalla sua faccia mi accorgo che si è resa conto di aver parlato troppo e tenta di convincermi che ho capito male, continuando a blaterare che è perché io mi sento in colpa e allora cerco di gettare la colpa di tutto su di lei, quando è chiaro che sono i miei comportamenti quelli sbagliati e che lei non fa che pensare a me, che non mi ha mai tradito come invece ho fatto io e che... in realtà non mi interessa nemmeno, quindi la lascio parlare e fingo di ascoltarla, mentre afferro una sigaretta e la accendo portandomi alla finestra.
Harry aveva ragione; Liam aveva ragione; perfino quella sconosciuta fan di Liam lo aveva capito. Sono stato un cretino, una pedina del gioco della Modest!, o di Perrie, dipende dai punti di vista.
E all’improvviso sono infastidito al punto che vorrei picchiarla, ma mi blocco, chiedendole invece: “Da quando? Da quanto va avanti questa farsa?” mi avvicino, fumandole addosso, in piena faccia. Mi accorgo che il suo trucco è eccessivo, che le guance sono troppo arrossate di blush, che quel nero agli occhi non le dona per niente.
“Da... Zayn è sempre stato così. Non ho mai provato niente più di amicizia per te” lo ammette adesso, forse si rende conto che tutto questo non ha più senso. I miei sentimenti per lei, qualunque essi potevano essere fino a cinque minuti fa, adesso non esistono più: lei stessa li ha uccisi.
Spengo la sigaretta e pianto una mano accanto alla sua testa, colpendo il muro alle sue spalle.
“Mai? Allora perchè venivi a letto con me? Come riuscivi a godere se non ti ho mai attratto come uomo?” perché le sto chiedendo queste cose? Non sono davvero le cose più importanti queste!
“Zayn vengo pagata fior di quattrini per essere la donna che tu vorrai per sempre al tuo fianco: sono educata, sono elegante, ti lascio i tuoi spazi, ti lascio il tempo per i tuoi amici, i tuoi hobby, la tua musica. Non ti stresso se stiamo mesi senza vederci. Come fai a credere che esista sul serio una donna così? Quando penso al ragazzo che amo, l’idea di non poterlo mai vedere perché ho questo contratto con te, il fatto di non poterlo baciare in pubblico... diamine mi fa così male, come credi che riuscirei a stargli lontano come sto a te? Se una donna ti ama al punto di voler diventare tua moglie di sicuro non può accontentarsi di vederti una volta al mese e – Zayn – sono sicura che è così anche per te. Quando ti innamorerai anch-”
“IO TI AMAVO, PERRIE! Ero innamorato di te, dannazione, perché altirmenti avrei voluto sposarti, scusa!?”
“Tu non mi ami, Zayn” si avvicina e appoggia le mani sulle mie braccia che stanno tremando per il tentativo di resistere dal rompere qualcosa.
“Fidati Perrie, tu non sai quello che stai dicendo!” sibilo, allontanandomi da lei. Io l’amavo, lei non può capirlo certo, ma l’amavo. Le ho chiesto di sposarmi, dannazione!
“Zayn, se tu mi amassi ti saresti accorto di ogni dettaglio fin dal principio. Sei un uomo geloso e possessivo eppure ti andava benissimo vedermi meno di zero, ti accontentavi di sentirmi godere senza chiedermi cosa mi piacesse. Non ti sei mai davvero preoccupato di me nemmeno una volta: come puoi anche solo credere tu per primo di amarmi?”
“Perrie, tu non...”
“Zayn! Sai cosa mi hanno detto oggi? Liam mi ha chiamata e mi ha detto: ‘Io l’ho capito e lo hanno capito anche gli altri. Non ami Zayn nemmeno la metà di quello che si merita quindi è arrivato il momento di chiudere qui... anche perché, finalmente, se n’è reso conto anche lui’. Gli ho chiesto che intendeva con quella frase” si volta verso la finestra, dandomi le spalle.
“E che ha detto? Perrie non startene in silenzio! Ormai hai iniziato, vedi di finire in fretta: sento che dovrò tirare un bel pugno in faccia al mio migliore amico” sibilo, ma lei abbandona la sua postazione e vola da me, afferrandomi il viso tra le mani addesso e puntandomi con quello sguardo da panda.
I suoi capelli sono bianchi, semplicemente bianchi, non hanno nulla di particolare o di speciale. Tutto ciò che credevo renderla meravigliosa in realtà non è nulla di speciale, non la rende nessuno.
Una semplice chioma rossa e riccia, due occhi marroni e due guance arrossate e bagnate di lacrime, invece, sembrano di colpo il ritratto della bellezza più pura che io abbia mai incontrato.
Scuoto la testa, concentrandomi su Perrie e quello che sta dicendo: “Liam mi ha detto: ‘Finalmente Zayn ti ha tradita di nuovo, si è lasciato andare’. Come puoi immagine non ci ho creduto nemmeno per un secondo. Liam mi odia, si sa. E così gli ho riso in faccia e ho riagganciato, ma poi...” muove una mano e la avvicina alle mie labbra, ma mi ritraggo di scatto. Istinto.
“La tua bocca Zayn è arrossata, i tuoi capelli scomposti e il tuo collo profuma di donna. Vedi, moro, anche se non ti amo, io ti osservo molto più di quanto tu abbia mai fatto con me” il suo sorriso è dolce, come se parlasse ad un bambino.
“Perrie io ti ho sempre osservato in ogni dettaglio” e come lo dico, mi rendo conto io stesso che non è vero. Tutti quei particolari che sto vedendo adesso non li avevo mai notati prima.
“Zayn” ride, staccandosi da me, divertita. “Sono uscita con te centinaia di volte mentre indossavo il profumo che il mio ragazzo – il mio vero  ragazzo – mi ha regalato perché mi facesse pensare a lui anche se non era con me. Aveva paura che potessi davvero innamorarmi di te e mi ha protetta rimepiendomi del suo odore ovunque. Tu non te ne sei accorto nemmeno una volta” è rilassata mentre lo dice e – se mi amasse come credo io – dovrebbe piangere ora, ma Perrie è una donna forte, non piangerebbe mai.
“Se non piango mai Zayn in tua presenza” sembra leggermi nella mente “è perché preferisco farlo quando sono sola, mentre non c’è nessuno intorno”. Sorride ancora, e fa un passo indietro, aumentando la distanza tra noi.
“Come vedi, Zayn, io sono la donna ritenuta perfetta per uno come Zayn Malik, per le sue pretese”.
“Vattene a fanculo, Perrie!” grido di colpo e batto un colpo sul muro, andandomene.
Stavolta è un addio.
 
***
 
Mi do fastidio da solo. Lo sapevo. Ne ero certo. Questo camminare senza un senso né una meta mi avrebbe portato qui, da lei. Era ovvio. E per questo mi da fastidio.
“Zayn...” la sento sussurrare ancora prima di aprire la porta. Abbasso la maniglia piano e Charlotte è sdraiata sul letto e accarezza il suo braccio sinistro dove sta disegnato un cerchietto nero, credo.
Quando si accorge del rumore del mio ingresso però, la rossa alza la testa e posso vedere le sue lacrime prima ancora che riesca a toglierle dagli occhi, sapendo che non mi piacciono le tipe che piangono.
“Charlie” sussurro e muovo alcuni passi verso di lei. Sono le 23 e nessuno si muove nell’ospedale. So benissimo che non dovrei nemmeno essere qui, ma – ripeto – non l’ho deciso io. Si sono arrangiate le mie gambe.
“Che ci fai qui?” mi chiede e il suo tono è duro e spaventato al tempo stesso.
“Non lo so” dico con sincerità e un sorriso ebete mi si forma sul viso. Fino a trenta secondi fa ero furioso con Perrie e il resto della mia band per quella scoperta assurda, ma mi è bastato entrare qui dentro, e vedere Charlie per sentirmi di nuovo bene. Il mio cuore batte di nuovo, sembrerebbe.
“Ti rendi conto che questa è una risposta strana vero?” ride lei e nasconde il braccio sotto le lenzuola. Mi avvicino e allungo la mia mano verso di lei che mi guarda senza capire.
“Tira fuori quel braccio, rossa. Ti ho sentita piangere quando sono entrata e stavi guardando quel braccio mormorando il mio nome” sono serio, quasi preoccupato che abbia fatto qualche cazzata per qualcosa che ho fatto/detto o per qualcosa che io non ho fatto/detto.
“Non credo che sia ehm...” inizia, ma mi faccio appresso a lei e il suo profumo mi invade le narici. Che sia questo il profumo che ha sentito anche Perrie? Perché non mi sono mai accorto di questo sentore di violetta e bouganville?
“Avanti!” le intimo, afferrando le lenzuola e togliendole il braccio dal suo nascondiglio. Accanto al polso c’è effettivamente un cerchietto nero, anzi una sorta di semicerchio. È un tatuaggio di yin&yang che – in se e per sé – non avrebbe alcuna rilevanza se non fosse che è fatto esattamente uguale al mio e nell’esatto posto dove l’ho io.
“Wow” sussurro e lei strappa il braccio dalla mia presa arrossendo.
“Lo so, sembro pazza” sibila, furente e offesa. Un sorriso mi si forma sulle labbra mentre passo un braccio attorno alle sue spalle e mi abbasso giusto mentre lei si volta verso di me epr chiedere spiegazioni, finendo a scontrarmi con la sua bocca mentre la mano che sta sulla sua spalla le sfiora la guancia spostandole i capelli dolcemente.
Charlie si volta di più verso di me, mentre afferra il mio viso tra le mani e accarezza le mie guacne coperte di barba nera e ispida.
“Scusa per la barba” le dico, staccandomi appena dalle sue labbra e lei nega con la testa.
“Non dire cazzate, la barba ti sta benissimo” poggia la bocca a filo della mia, quasi aspettando il permesso per baciarmi ancora.
“Sei la prima che me lo dice, sai?” appoggio un bacio sulle sue labbra, una cosina piccola, candida e per niente piena della passione che sta divampando dentro di me. È tutto così strano. Sto usando le stesse frasi che ho usato con ogni altra ragazza per farla cadere ai miei piedi: le donne che si sentono importanti si eccitano molto più di quelle che vengono degradate dai propri uomini. Eppure Charlie sembra ridere di me, mentre ricambia il bacio con un sorriso stampato in faccia.
“Zayn pensa di fare fessa me? Sono la tua super fan numero uno, conosco tutto di te...” ridacchia, sfiorando la pelle del mio viso. È una ragazza così dolce. “E ammetto che la cosa potrebbe fare paura, dannazione, ma è la verita” e – mentre lo dice e mi bacia – ho la certezza che sia così.
“Va bene ti credo, scimmietta rossa” la bacio di nuovo e ci starei secoli su quella bocca, ma lei mi allontana discreta.
“Dov’è Perrie?” chiede e io sorrido verso di lei, coprendole di nuovo la bocca di baci.
“L’ho lasciata. Ha ammesso di stare con me per marketing. Non mi ama. Non mi ha mai amato. Mi ha solo ingannato e...” Charlotte mi avvolge di colpo le braccia al collo.
“Zayn mi dispiace così tanto!” mormora e mi accarezza i capelli, tenendomi stretto al suo cuore.
Inaspettatamente qualcosa dentro di me scoppia e calde lacrime bagnano il mio viso.
“I tuoi occhi ciechi si sono svegliati, Zayn, ma l’incubo non era ieri, ma oggi e domani. Da oggi ricominci senza di lei. Sarà dura, piccolo, ma sarò qui. Lo prometto: sarò sempre la tua fan numero uno”. Asciuga le mie lacrime, dolce come una mamma, tenera come una sorella, sexy come un’amante, innamorata come una fidanzata, estasiata come una fan e avvicina il viso al mio, coprendo il mio di piccoli baci soffici.
“Tu non ci sarai per sempre, Charlotte. Nessuno resta per sempre con me” cerco di ridere, ma sto acnora piangendo, dannazione. “E questa non è una fottutissima fanfiction di quelle che scrivete voi fans. Non andrà bene per forza”
Le sue mani mi alzano il viso ad incrociare i suoi occhi.
“Non mi interessa assolutamente niente di come andrà: non importa se mi odierai, se litigheremo, se alcune volte vorrò prenderti a calci per come ti comporti. Non importa se finirai per tradirmi, non importa se Liam sarà sempre in mezzo alle palle perché è il tuo migliore amico. La sola cosa che conta è io e te. Siamo noi. Ti prego, permettimi di starti vicino” lo sussurra, e i suoi occhi non sono per niente lucidi. Sono fissi nei miei, ancora piangenti, e sono decisi, sicuri di ciò che sta dicendo.
“Mi sembra di sentire mia madre, Charlie”
“Non dire stronzate. Tua madre non farebbe niente del genere” e detto questo mi porta verso di sé, baciandomi ovunque, senza lasciare che riesca a dire una sola parola, mentre salgo sul letto con lei, stretto tra le sue braccia.
Per questa notte soltanto non voglio fare niente. Voglio solo dormire.
Domani, quando mi sveglierò e riapriò gli occhi, vedrò le cose sotto una nuova luce.
Finalmente, i miei occhi non sono più ciechi.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Waaaaaaaaaaaaaaaaahhhh se siete arrivate fin qui, COMPLIMENTI!!!! Questa os non è stata difficile, anzi – ahahahahahahah, è l’odio per Perrie che parla – però è lunga, molto molto lunga per una os.
Spero però che vi sia piaciuta e che non me ne vogliate per la parte che Perrie è sempre costretta ad avere, ma figliole, non posso farci niente: la tizia mi sta sulle scatole e sinceramente credo che tra lei e Zayn non ci sia proprio un bel niente, manco un’amicizia.
A parte questo, la os è come sempre dedicata alla mia vera Airiin/Charlotte/Silvie ecc...
Un bacio, Ali ^.^
  
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