"Mi dispiace." Sono le uniche parole che riesco a dire, forse perché non riesco a capacitarmi del fatto che quella ragazza abbia fatto star male il mio migliore amico, o forse perché in realtà non mi dispiace affatto. 
Lui mi guarda e mi sorride, ed io penso che non esista cosa più bella al mondo.
Mi porge la sua mano sinistra, che faccio congiungere con la mia destra, e mi accompagna sul divano. Mi fa accoccolare contro il suo petto e mi circonda il corpo con il braccio.
Sento i battiti del suo cuore accelerare e uno strano formicolio nello stomaco: io lo amo. Di sicuro per il mio cuore non è una novità, ma pare che la mia mente lo abbia appena realizzato.
"Io la amo." L'unico rumore in questo momento è il mio cuore che si spezza, con di sottofondo quello stupido programma televisivo. 
"Grazie di essere qui con me stasera. Non avrei potuto farcela da solo, sei la migliore amica che si possa  immaginare." Sento la sua presa attorno a me farsi più salda, mentre anche l'ultimo pezzo di me va in frantumi.
Ma poteva quello essere un comportamento da migliori amici? Poteva essere un regalo tra amici delle rose rosse a San Valentino? Poteva essere inteso come un gesto tra migliori amici camminare sempre mano nella mano?
Probabilmente per lui si. Era solo segno del grande affetto che provava nei miei confronti, grande affetto che era presente anche in me, solo che il mio andava a sfociare nel mare dei sentimenti. 
"Liz, perché fai tutto questo per me? Insomma, mi sei sempre vicina e io te ne sono infinitamente grato." Perché ti amo e vorrei fartelo capire nel modo meno esplicito possibile, perché ho paura di poter rovinare la nostra fantastica amicizia, perché non voglio sapere che altre persone ti stiano più vicine di me. Infiniti perché, ma solo una risposta. 
"Perché sei il mio migliore amico, e l'unica cosa importante per me è la tua felicità." Niente giri di parole, niente vergogna. Solo la semplice verità. 
E quel suo sguardo deluso dalle mie parole mi fa stare male, perché mi sto solamente illudendo che lui possa ricambiare il mio sentimento. Che sciocca. Quale ragazzo potrebbe mai innamorarsi di una come me? Sono una contraddizione umana.
"Anche per me la cosa più importante è la tua felicità, anche se ultimamente il tuo sorriso, quel bellissimo sorriso, è spento, incolore. Qualcosa non va?" Sono semplicemente innamorata di te da una vita e tu ami un'altra. E nonostante questo non riesco a toglierti dalla testa. Che ne dici?
"No Aaron, tutto tranquillo. Lo sai quanto sono stressata per la scuola."
"Il mio piccolo genietto linguista! Un giorno ti porterò a Liverpool e andremo a cantare al Cavern. Magari poi incontri il tuo amato Paul."
"Sarebbe un sogno, un bellissimo sogno!"
Lo sento girarsi verso di me, ma mantengo il mio capo chino, con lo sguardo rivolto verso i nostri petti che si alzano e si abbassano al ritmo dei nostri respiri.  Mi solleva il mento con la mano destra e i suoi occhi color cioccolato fondente si incastrano nei miei color nocciola. Lo vedo avvicinarsi pericolosamente al mio viso, ho il battito cardiaco accellerato e mi vibra l'anima. Poi mi posa un dolce bacio sulla fronte e potenti brividi corrono lungo la mia spina dorsale.
Non so quello che succederà tra noi, non so se un giorno mi stuferò di stare in bilico tra amore ed amicizia o di stare ad un bacio dalle sue labbra.Troppi interrogativi, troppi dubbi, troppi 'ma' e troppi 'se' lasciati a mezz'aria, troppe paranoie per avere solo diciassette anni.
Ma è anche questo il bello dell'adolescenza, no? Vivere tantissime emozioni contemporaneamente e sperare che la notte porti consiglio, passare giornate intere a rimuginare su ciò che è giusto o meno, notti insonni fatte per piangere e per rimpiangere i propri errori.
Ora come ora, tutto ciò che so è che non vorrei trovarmi in altre braccia, e conoscendomi non cambierei idea neanche tra un milione di anni.