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Autore: Esthiei_Thanatos    10/06/2014    2 recensioni
il dolore era insopportabile. Soffriva mentre gli si lacerava la pelle e il sangue purpureo gli scivolava caldo lungo il petto. Sentiva che sarebbe impazzito. Era un dolore che andava ben oltre tutto ciò che avesse mai provato. Non urlava. Non urlava perchè Lui aveva fatto in modo che non accadesse. Apriva la bocca ma come in un macabro film muto non ne usciva alcun suono.
Genere: Avventura, Dark, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Si svegliò nel bel mezzo della notte, le lacrime agli occhi, il sudore freddo che le scivolava lungo la nuca e sulla fronte. Piangeva, ma non ne se ne spiegava il motivo. Lentamente si tirò su, si asciugò con un lembo del lenzuolo gli occhi d'ebano. Scese dal letto e il contatto dei suoi piedi nudi con il pavimento freddo le provocarono un piccolo brivido. Scese le scale che la separavano dalla cucina lentamente, cercando di non svegliare suo padre e suo fratello maggiore.

Si preparò una camomilla e quando fu pronta la sorseggiò lentamente sul divano lasciando che il liquido zuccherino e bollente come la lava le scivolasse lungo la gola.

Iniziò a scavare nella sua mente cercando di ricordare per quale motivo si era svegliata in quello stato alle quattro e mezza del mattino, poi si ricordò del sogno che matematicamente faceva dall'inizo delle scuole superiori almeno una volta alla settimana: Si vedeva rannicchiata nuda sul pavimento sporco, mentre rideva istericamente e un'ombra scura le entrava nel petto all'altezza del cuore..

Sì, pensò, doveva essere quello che l'aveva scossa anche stanotte. Si disse che doveva dormire, tra due ore si sarebbe dovuta svegliare per andare a visitare l'abbazia Westminster con la scuola. Posò la tazza sul pavimento e lentamente si addormentò.

Si sentì scuotere la spalla e spalancò gli occhi, spaventata. Riccioli di grano, occhi cielo e pelle d'alabastro. Era solo suo fratello Ryan.

"Sveglia Grace, che oggi tocca a me accompagnarti a scuola e prima lo faccio prima sono libero."

"Non parlare così a tua sorella, Ryan!" lo rimproveròil padre.

Grace si mise in piedi, si strofinò gli occhi cisposi, e con la bocca ancora impastata dal sonno disse. "Non vi affannate, vado a piedi."

Non le piaceva dipendere da qualcuno.

Si incamminò verso il bagno, aprì il rubinetto e si lavo la faccia con dell'acqua gelata, per darsi una svegliata. Guardò il suo riflesso nello specchio: una ragazza davvero attraente, capelli lunghi e corvini, occhi neri dalle lunghe ciglia, zigomi alti, labbra carnose, fisico "generoso". Ma aveva lo sguardo triste, malinconico con due ombre scure sotto gli occhi.

Dopo essersi preparata salutò velocemente suo padre e suo fratello e uscì chiudendo lentamente la porta.

Si incamminò a passo veloce verso la scuola, senza fare attenzione a nulla, guardando solo il sole e il cielo ancora sporco d'alba.

Il cancello della scuola si stagliava ormai di fronte a lei, intricato di ghirigori, arrugginito. Lo attraversò come sempre, a testa bassa.

Poi iniziò a scrutare i gruppetti che erano soliti formarsi prima delle gite cercando di riconoscere i suoi compagni di classe. Li trovò e si unì a loro, accolta come sempre dai fischi d'apprezzamento dei suoi compagni di classe.

"Mi piace il tuo culo, Grace." le soffiò all'orecchio strizzandole l'occhio una delle persone che più odiava, Nick Cooper.

"Fottiti stronzo." ribattè lei.

"Che c'è tesoro, ti sei svegliata con la luna storta? Se vuoi posso pensarci io a farti...rilassare". le disse con un sorriso beffardo

Lei rispose con un pugno in pieno volto, che fece sanguinare il naso di Nick

"Stupida puttana, me la pagherai!" le urlò contro.

D'un tratto Grace si sentì tirare per lo zaino. Si voltò, e con suo immenso dispiacere, vide che si trattava della sua professoressa di inglese, Mrs Evans

una donna tarchiata con i capelli unti.

"Signorina Wayne, questi comportamenti non sono ammessi in questa scuola!"

"Scusi, professoressa è stato Nick a provocarmi, quindi non credo di meritare una punizione." disse calma Grace, le sospensioni per la sua aggressività erano all'ordine del giorno.

"Non mi interessa, la violenza non è giusta in nessun caso anche se, dal momento che un altra sospensione significherebbe la bocciatura, sia lei che il signor Cooper rimarrete esclusi dalla visita guidata e attenderete fuori per tutta la durata della stessa" disse Mrs Evans irritata.

"Grazie Professoressa." le rispose felice Grace.

"Porca puttana, grazie." urlò sorpreso Nick dimenticandosi per un attimo di tamponarsi il naso sanguinante.

Dopo il breve tragitto fatto in autobus giunsero alla maestosa abbazia ed entrarono tutti eccetto lei e, purtroppo, Nick. Ma c'era un terzo ragazzo, stava chiedendo qualcosa alla professoressa. Si allontanò e iniziò ad avanzare in direzione di Grace, stava per venirle incontro: non molto alto, capelli scuri ricci.

"Giuro che un giorno di questi ti spacco quella cazzo di faccia da verginella che ti ritrovi." le disse Nick stringendole una mano intorno al collo latteo. Si sentì soffocare, gli diede un calcio per liberarsi, lui mollò la presa ma ormai era rosso in volto dalla rabbia e stava per attaccarla nuovamente quando il terzo ragazzo rimasto fuori afferrò Nick per un braccio e lo guardò dritto negli occhi, ciò bastò a metterlo in fuga.

"G-grazie..." disse Grace invitandolo a dirle il suo nome "Marius" disse prontamente il ragazzo, sedendosi accanto a lei sulla panchina di legno.

"Wow, strano nome, sei...italiano, vero?" disse lei, sentendosi leggermente in soggezione dai suoi occhi verdi, spenti. "No, diciamo che mio padre non mi voleva abbastanza bene da darmi un nome decente.." disse lui sarcastico, facendo un mezzo sorriso.
 


Salvee, in questo capitolo non si capisce molto della trama, diciamo che serve ad introdurre i personaggi, non è molto lungo, ma vi prometto che i prossimi lo saranno. Recensite per qualsiasi cosa che non vi è chiara, che non vi piace, o errori, ma soprattutto RECENSITE!!

Un bacio, Esthiei_Thanatos.

 

  
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