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Autore: bice_94    10/06/2014    5 recensioni
“Andiamo Blondie, questo è veramente il tuo colpo migliore?”
Genere: Angst, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen, Roy Harper
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Bene, quindi ricapitolando. Oliver ti ha baciato e si è tirato indietro e mi stai ancora chiedendo di non ucciderlo. Il tuo ex, che ci ha fatto quasi esplodere, ha scassinato il tuo appartamento. Hanno rapito sua sorella e vuole che lo aiuti a trovarla. E Oliver fa il grizzly geloso. E stasera dobbiamo venire tutti insieme al tuo appartamento? Beh, questo è semplicemente fantastico!”
Roy si appoggiò pesantemente allo schienale della sua sedia, mentre fissava Felicity con un sorriso stampato sul viso. “Togliti quell’espressione dalla faccia Harper. La situazione non mi sembra divertente.”
Il ragazzo fece spallucce. “Posso assicurarti che dipende dai punti di visti.”
Felicity si era svegliata poco prima dell’ora di pranzo. Il cerchio alla testa che l’aveva colpita poche ore prima era ancora al suo posto. Si alzò svogliatamente e qualche minuto dopo qualcuno era arrivato al suo appartamento, bussando con poca pazienza. Era pronta a picchiare Oliver, ma si trovò davanti Roy con un’espressione confusa.
Le offrì un pranzo al Billy Burger e, seppur svogliatamente, si decise ad accettare. Con il senno di poi, sapeva che quel ragazzo l’aveva salvata da un suicidio mentale.
Felicity si ritrovò a giocare con le sue patatine, mentre poteva sentire lo sguardo di Roy fisso su di sé. Il sorriso era scomparso. “Stai bene, Blondie?” La donna alzò lo sguardo e vide preoccupazione e affetto per lei. Felicity sorrise dolcemente. “Si.. è solo tutto un po’ troppo.”
Roy prese un sorso della sua bibita e poi sembrò avere una piccola illuminazione, perché il suo viso si fece radioso. “Ragazza, io sono la soluzione ad ogni tuo problema.”
Le sopracciglia di Felicity toccarono quasi l’attaccatura dei capelli. “Sei impazzito per caso?”
Roy quasi saltò sul suo posto. “Niente affatto. Thea sta andando in un qualche piscina. Voleva trascinarmi con sé, ma sono riuscito a scamparla. Questo significa che la mia splendida ragazza è in cerca di compagnia. E quale compagnia migliore potrebbe avere della mia altra ragazza preferita?”
Felicity per poco non sputò il sorso di caffè che aveva appena sorseggiato. “Hai battuto la testa di recente Roy? Quale parte del mio racconto hai perso?”
Il ragazzo sbuffò, ma la sua espressione non cambiò. “Ho ascoltato ogni parte di esso ed è per questo che ti obbligherò ad andare con Thea. Felicity sembra che tu stia portando il peso del mondo. E lo capisco. Insomma, prima Sara, poi il mio demente-cognato, poi lo psicopatico ex. Diavolo se lo capisco, ma è per questo che devi riuscire a ritagliare un piccolo spazio per te. Solo per te. Lontano da qualsiasi cosa legata alla fonderia o qualsiasi altro aspetto contorto della tua vita.”
Roy vide quanto l’idea accarezzasse dolcemente il cervello della donna. “Roy, per quanto mi piacerebbe, non posso. Devo passare in Fonderia e recuperare tutto quello che mi serve per stasera.”
Il ragazzo sbuffò. “Posso farlo io.” Felicity gli sparò uno sguardo scettico. “Tu non toccherai i miei bambini Harper.”
Roy si alzò e le si sedette vicino, passandole un braccio attorno alle spalle. “Felicity, prometto che non combinerò nessun casino, ma permettimi di aiutarti. Andrai in piscina con Thea, prenderai un po’ di sole, ti passerò a prendere un paio di ore prima dell’incontro con gli altri, dopo aver recuperato i tuoi bambini, ti accompagno a casa e, mentre tu ti renderai presentabile, io ozierò felicemente sul tuo divano. Che ne pensi?”
La ragazza lo fissò come se gli fosse spuntata un’altra testa, ma il bisogno di un po’ d’aria da tutte le questioni che continuavano a vorticarle in mente la costrinse a prendere in considerazione l’idea. Guardò Roy e decise di affidarsi a lui. “Un piccolo graffio ad uno dei miei bambini e tu potresti essere anche un multihulk, ma giuro che lascerò conseguenze irreversibili su di te.” Il tono era scherzoso, ma minaccioso allo stesso tempo. Roy scoppiò a ridere, scuotendo la testa. “Puoi fidarti di me, Blondie.”
Scomparve per qualche minuto, probabilmente ad informare Thea, e Felicity non potè fare a meno di sentirsi più sollevata, nonostante niente fosse veramente accaduto. Quando ricomparve, Roy disse che l’avrebbe accompagnata a cambiarsi. Non fu prima di uscire dal locale che Felicity afferrò delicatamente il polso di Roy, costringendolo a fermarsi e a guardarla con curiosità. “Grazie Harper.” Grazie per essere suo amico, per essere accanto a lei, per darle un senso di appartenenza, per preoccuparsi di lei, per prenderla in giro.
Roy sorrise come forse raramente aveva fatto in vita sua. “Sempre Blondie.”
Non aggiunsero altre parole e uscirono dal locale.
 
La seduta in piscina con Thea non avrebbe potuto essere più salutare. Si trovava all’aperto e Felicity aveva finito con il passare l’intero pomeriggio al sole o in acqua a parlare di tutto e di niente, proprio come probabilmente gran parte delle donne della sua età avrebbero fatto. Per una volta Felicity Smoak tornò a sentirsi normale e ad apprezzare quello status quo che un tempo aveva disprezzato con tanta forza. Roy aveva mantenuto la sua parola e stavano momentaneamente tornando al suo appartamento, esattamente un’ora prima dell’orario che avevano concordato con gli altri.
“Dovresti cambiare casa.” Felicity guardò Roy non riuscendo a capire cosa volesse dire. Il ragazzo intuì perchè si affrettò a spiegare. “L’ascensore è perennemente rotto e, visto che sono io che sto portando i tuoi computer, mi sento in dovere di dirti che dovresti cambiare appartamento e scegliertelo uno a qualche piano più in basso.” Una risata divertita scosse Felicity. “Il mio eroe non può essere stanco.”
Roy stava per ribattere, quando giunsero finalmente al pianerottolo del suo appartamento, e trovarono un certa folla ad attenderli.
L’espressione di Roy doveva essere più o meno simile a quella di Felicity. Le sopracciglia si alzarono pericolosamente. “Sai, Blondie, credo che abbiano iniziato la festa senza di noi.” La donna si rivolse a lui con uno sguardo sconvolto che lo costrinse a coprire una risata.
Gli occhi del gruppo si spostarono velocemente sul duo appena arrivato.
Oliver sentì un pizzico di fastidio colpirlo di nuovo nel vedere Felicity con Roy, con una familiarità per lui sconosciuta. Aveva esplicitamente detto che non voleva avere notizie da loro fino a quella sera e lei si era rifugiata nell’amicizia di Roy. L’uomo sapeva che i suoi pensieri non erano giusti, ma non poteva evitare il senso di invidia che lo avvolse.
Quando portò i suoi occhi di nuovo su Felicity rimase senza fiato. Come aveva fatto a non vederlo?
Aveva un paio di jeans che copriva una porzione veramente minima delle sue gambe ed una canottiera che fasciava perfettamente il suo corpo. Il costume faceva capolino dalla maglia e un’immagine piuttosto vivida si aprì nella mente di Oliver. Fece istintivamente un passo verso di lei, ma sentì immediatamente lo sguardo di Sara su di lui. Giusto, Sara. Si bloccò sul posto, ma poteva vedere perfettamente lo sguardo sconvolto e di interesse che Matt stava lanciando al corpo di Felicity.
Oliver strinse i pugni ai suoi fianchi.
“Si può sapere che ci fate voi già qui?” Il tono di Felicity nuotava tra il confuso e l’arrabbiato.
Nessuno sembrò rispondere e Diggle e Roy si scambiarono occhiate preoccupate.
Il più giovane dei due sbuffò sonoramente. “Qualunque cosa stiano facendo già qui, Blondie credo dovremmo entrare. Uno perché le mie braccia stanno per ululare pietà e due perché scommetto che la sig. Zalter sarà molto felice di questa piccola riunione.”
Felicity scattò al nome. “Merda.” Li superò tutti velocemente e si diresse speditamente verso la porta.
“Chi è la sig. Zalter?” Fu Sara a chiedere e Roy e Felicity si scambiarono una rapida occhiata. “E’ la mia vicina e di sicuro non è la più grande fan di Roy.” Tutti i presenti si voltarono verso il ragazzo che si limitò ad alzare le spalle.
Fu proprio in quel momento che la vecchia signora decise di fare capolino.
Il suo viso non sembrava molto felice e i suoi occhi scansionarono l’intero gruppo, fino a trovare evidentemente il suo obiettivo. Roy.
“Sapevo che tu dovevi essere nel mezzo a questo rumore, ragazzo. Non ti hanno insegnato le buone maniere?” La voce stridula della signora colse tutti di sorpresa. Diggle, Oliver, Sara e persino Matt stavano cercando con ogni sforzo possibile di trattenere una risata, mentre Roy sgranò gli occhi innocentemente.
“Sarei appena arrivato veramente, signora.” Non era questa la risposta che stava cercando, perché la vecchietta continuava a guardarlo in cagnesco.
Felicity riuscì proprio in quel momento ad aprire. “Signora Zalter mi dispiace molto, non faremo più rumore.” L’espressione imbarazzata di Felicity mosse un po’ di comprensività nella donna, perché annuì, seppur con poca convinzione e si preparò a richiedere la porta.
“E’ sempre un piacere incontrarla, signora.” La voce di Roy risuonò piena di ironia e, Felicity corse ad afferrargli il braccio per trascinarlo via, mentre Diggle si lasciò andare finalmente ad una grassa risata.
Non appena il portone della signora si chiuse, tutti seguirono l’ex militare e Roy mormorò un “acida zitella” tra i denti.
Sara lo guardò divertita. “Si può sapere cosa le hai fatto?”Roy finse uno sguardo innocente, ma Felicity mise la mani sui fianchi, guardandolo in cagnesco. “Non provare a dire niente Harper.”
Il ragazzo sbuffò. “Ok, potrei aver accidentalmente chiuso il suo gatto fuori dal palazzo. E questo stesso gatto potrebbe essere accidentalmente scomparso.”
La risata generale continuò, mentre Felicity scosse la testa sconsolata e divertita. “Ehy, non è colpa mia se anche il gatto ha deciso di scappare.”
Oliver si trovò a ridere della scena, ma c’era ancora un piccolo tarlo che continuava a tormentarlo.
Le parole di Matt della sera prima erano ancora in ripetizione nel suo cervello e, vedere la familiarità di Roy con la vita di Felicity, non era altro che un’ulteriore conferma che aveva ragione.
Oliver cominciò a ripensare a ciò che aveva fatto qualche sera prima. Aveva rinunciato a Felicity, ma la vera domanda era: era veramente disposto a farlo?




P.S pensavate che avrei abbandonato?? no, no e no miei lettori.. mi piace molto scrivere questa storia, ma come sempre è abbastanza impegnativo. solo oggi ho avuto un pò di respiro e mi sono subito messa a scrivere i prossimi capitoli e finalmente pubblicare qualcosa!!! spero vi piaccia e che non sia riuscita a farvi perdere il vostro interesse in questa ff.. allora vi è piaciuta? fatemi sapere.. un bacione a tuttiiiiiii.. e a presto speroooo!!! :*
   
 
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