Volume uno
“Disordini”
Jade Alison, una giovane studentessa di 17 anni, si stava preparando
come tutte
le mattine per andare a scuola, ma quel giorno, mentre mangiava in
fretta i
suoi pancake, sua Nonna le consegnò un amuleto da mettere al
collo. Dopo la
morte dei suoi genitori, era andata a vivere con lei, Dana Fergusson,
che,
senza problemi, le aveva rivelato di essere una strega, ma Jade non
aveva mai
creduto a tutto questo e quella mattina fece altrettanto, mentre sua
Nonna le
diceva:
“Cara,
indossa questo amuleto, te lo chiedo per favore!”
Jade, sbuffando come
sempre, rispose: “Nonna ti prego, mi chiedi tutte le
mattine di indossarlo e sai benissimo che non lo farò,
perché non credo a
queste cose!”
La Nonna, prendendo
le sue mani e mettendocelo dentro, le ldisse, seria e
preoccupata: “Per una volta dammi ascolto, tesoro mio. Per me
è vitale che tu
oggi lo indossi. Ti prego, giura che lo farai!”
Jade, spiazzata dal
suo comportamento, rispose: “Va bene, lo
indosserò, ma
solo per oggi, anche se non si abbina tanto bene al vestito. Comunque,
prima di
andare, posso sapere perché ci tieni tanto?”
“Oggi
è un giorno importante per noi streghe: tutti i pianeti
saranno
perfettamente allineati e, quando questo accade, tutto può
succedere. L’amuleto
è magico e ti proteggerà ovunque andrai e, se non
saprai dove andare o dove
cercare delle risposte, vai dove le lapidi sono più
calde!”
Jade, guardandola
come se fosse matta, le disse: “Okay, Nonna. Ora,
però,
forse è meglio che vada prima che perda l’autobus
o… la ragione!”
Mentre saliva
sull’autobus, sua Nonna era alla soglia della porta che
diceva: “Che gli spiriti ti proteggano, piccola
mia!”
In un altro luogo,
assai lontano, un uomo e una donna vestiti con camicie e
cravatte nere si addentravano in un posto oscuro e silenzioso. I due si
avvicinarono ad una prigione, dove c’era un ragazzo rinchiuso
con i polsi
legati a delle catene, così lei si avvicinò alle
sbarre e disse:
“Samuel, ti
abbiamo trovato, finalmente!”
L’altro,
voltandosi con uno sguardo pieno di collera, rispose: “Che
diavolo
volete da me? Non vi è bastato torturarmi per tutto il
tempo?”
“Noi non
siamo qui per torturarti, ma per liberarti!”
Samuel, confuso da
questa affermazione, rispose: “Liberarmi? Chi siete voi?
Io ho ucciso molte persone ed è per questo
che sono
qui!”
Ma l’uomo
replicò: “Sappiamo tutto di te… Samuel
Roth. Sappiamo che sei un
demone, che nella tua vita hai fatto delle scelte sbagliate o che,
nella
maggior parte dei casi, qualcuno ha scelto per te. Noi possiamo darti
la
possibilità di rimediare ai tuoi errori... se
accetterai!”
Il ragazzo,
però, iniziò a gridare: “Io ho ucciso,
merito di stare chiuso
qui. Voi non vi azzarderete a portarmi fuori da questa
prigione… chiunque voi
siate!”
“Credi di essere malvagio, ma noi sappiamo che non lo sei.
C’eravamo il giorno
che hai salvato quella bambina dal suo assalitore e tutte quelle altre
volte in
cui hai fatto solo buone azioni”
Samuel, piangendo, rispose: “Chi siete? Che cosa volete da
me?”
“Noi siamo
angeli e siamo qui per guidarti verso il tuo destino.”
Jade scese
dall’autobus e incontrò la sua amica Brenda che le
disse: “Dove
cavolo eri ieri sera? Nigel mi ha chiesto di uscire! Ti rendi conto? Il
Quaterback della squadra mi ha chiesto di uscire!”
Con aria indifferente
la ragazza rispose: “Sì, sì,
è fantastico, sono
felice per te.”
“Tesoro? La
Jade che conosco avrebbe fatto i salti di gioia insieme a me,
che ti prende?”
“Scusami,
sono una pessima amica. Oggi non ci sto con la testa e mia Nonna
non fa altro che riempirmi di storie sulla stregoneria”
Ma Brenda, mostrando
un’espressione annoiata, rispose: “Jade, svegliati!
Tua Nonna ti parla di stregoneria da quando sei andata a vivere da lei.
Te ne
sei sempre fregata e proprio oggi decidi di fare caso a quello che
dice?”
”Accidenti,
hai proprio ragione! Andiamo in classe, prima che il professor
Gregory trovi un pretesto per mandarci dal preside anche
quest’anno.”
Le due ragazze si
diressero all’ingresso della scuola e notarono
l’auto di
un affascinante professore, in quel momento intento a parcheggiare,
così Brenda
disse: “Jade, guarda dentro quell’auto, presto:
c’è uno schianto di
professore!”
”Brenda?
Avrà il doppio della tua età, se non di
più!”
Quello, intanto, si
era avvicinato alle due, per chiedere loro ”Voi due non
entrate in classe?”
E Brenda, chiaramente
emozionata, rispose ”Ehm…certo, stiamo entrando e,
poi, se è lei a chiedercelo lo faremo sicuramente!”
Jade, guardando
storto la sua amica, aggiunse: “Lei è nuovo, vero?
Non
l’avevo mai vista gli anni scorsi.”
“Sì,
è il mio primo anno qui. Diciamo che sono in cerca di...
un’ispirazione!” ed entrò.
Brenda, in preda ad una crisi ormonale, disse: “Altro che il
doppio, quello è
più giovane di noi due messe insieme! Credo di essere
innamorata...”
Jade, dandole un
pizzicotto, aggiunse: “Avanti, entriamo o qualcuno si
accorgerà che stai sbavando!”
Le due ragazze
presero posto in classe e, come tutti gli altri si misero ad
aspettare il professor Gregory per un altro, noiosissimo anno
scolastico, ma, a
grande sorpresa, entra quello di cui Brenda si era innamorata pochi
minuti
prima, così Jade disse alla sua amica:
“Brenda,
non costringermi a cambiare banco. Vedi di darti un contegno,
sarà
venuto solo per lasciare qualcosa sulla cattedra del professor
Gregory.”
Ma l’altra,
cadendo dal mondo delle nuvole, rispose: “Cosa hai detto,
Jade?
I miei occhi erano incollati su quel - oh mio dio –
è così perfetto quell’uomo
che non riesco a finire le frasi!”
Intanto quello
parlò a tutta la classe dicendo: “Salve a tutti,
studenti
del quarto anno, sono il professor Jason Bennet e sarò il
vostro professore di
filosofia per tutto l’anno.”
Jade, parlando ad
alta voce, chiese: “Scusi, ma che fine ha fatto il
professor Gregory?”
“Non so di
cosa parla, signorina!”
Ma la sua amica,
tirandole un calcio sotto il banco, le bisbigliò:
“Sei
impazzita? Chi è questo professor Gregory?”
Guardandola sconvolta
replicò: “Come sarebbe, non sai chi
è?”
Il professore,
allora, rispose: “Forse è meglio che esca a
prendere un po’
d’aria, signorina...”
“…
Jade Alison!”.
Jade uscì
e corse, molto agitata, dal preside, che le domandò:
“Signorina
Alison, anche quest’anno è qui, cosa ha combinato
stavolta?”
“Non ho
fatto nulla. Sono qui perché volevo chiederle come mai il
professor
Gregory non si è presentato quest’anno.”
Ma l’altro,
facendo una strana faccia, rispose: “Non so di cosa sta
parlando. Qui non ha mai
insegnato nessun professor Gregory.”
Totalmente confusa,
la ragazza replicò: “Mi prende in giro? Insegna
qui da
tanti anni, come fa a non ricordarsi di lui? Non capisco.”
Il preside,
però, iniziando a perdere la pazienza, gridò:
“Adesso ho capito
cosa cerca di fare! Lei vuole saltare le lezioni come suo solito, ma
quest’anno
non avrà tanta fortuna come gli anni scorsi!”
“Non
è così, io non voglio saltare le lezioni. Beh,
sì, è vero, questa è la
mia intenzione, di solito, ma non oggi. Le voglio solo dire che il
professor
Gregory avrebbe dovuto essere qui oggi, visto che l’altro
giorno ha parlato al
telefono con mia Nonna!”
L’altro,
furioso, replicò: “Adesso mi ha proprio stancato!
Per punizione
resterà qui tutto il pomeriggio!”.
Samuel
venne condotto dagli angeli nella città di Morney Hill e
domandò:
“Perché mi avete portato qui?”
La donna,
consegnandogli una fotografia, rispose: “Sei qui per cercare
quella ragazza, in questo momento potrebbe essere in serio pericolo e
tu devi
salvarla.”
Il ragazzo,
però, confuso, replicò:
“Perché avete liberato un demone
assassino per salvare una ragazza innocente? Cosa c’entro
io?”
“Aiuta la
ragazza a trovare la verità e la troverai anche tu. Dovete
andare
dove le lapidi sono più calde. ”
E poi, prima che
Samuel potesse fare altre domande, i due sparirono nel
nulla.
Jade, sconvolta, si
aggirava per la scuola, pensando: “Com’è
possibile che
tutto l’istituto abbia dimenticato che il professor Gregory
insegnava qui?”
Poche ore dopo,
quando tutti erano tornanti a casa, Jade si ritrovò da sola
nell’aula punizioni, non vedendo l’ora di tornare a
casa. Erano le 17.23 e
nella scuola c’era un silenzio tombale, si sentiva solo il
rumore dei rubinetti
che gocciolavano, rimbombando nella sua testa, poi lei si
alzò, perché aveva
sentito il cigolio di una porta non molto lontana. Quando le giunse
davanti non
le sfuggì affatto la chiazza di sangue che usciva dallo
sgabuzzino, così aprì
quella porta, nonostante le mani le tremassero: dentro c’era
il corpo di un
uomo, il professor Gregory.
La giovane ragazza
chiuse la porta e scappò, gridando e, mentre lasciava la
scuola, si scontrò con un ragazzo che le disse:
“Sei tu!”
Lei, spaventata a morte, lo scaraventò a terra, urlando:
“Aiuto, aiutatemi!”
Mentre
l’altro, che in realtà era Samuel, le gridava:
“Aspetta, non
andartene!”.
Jade vedeva, ora,
casa sua in lontananza e si sentì sollevata, ma Samuel,
che l’aveva seguita, le gridò: “Aspetta!
Non voglio farti del male!”
Ma Jade, iniziando a
correre, rispose: “Lasciami stare! Perché mi
segui?”
Poi, mentre era a
pochi passi dalla sua abitazione, questa le esplose
davanti ai suoi occhi. Samuel si
avvicinò a lei e la aiutò a rialzarsi, mentre
piangeva, gridando: “Oh, mio Dio!
Nonna!”
“Mi
dispiace, era per questo che ti stavo seguendo.”
Jade, confusa e piena
di lacrime, gli rispose: “Non capisco, cosa vuoi
dire? Sapevi che sarebbe accaduto?”
“Qualcuno
mi ha detto che dovevo salvarti e che, se l’avessi fatto,
avremmo
trovato le nostre risposte”
Dalle fiamme si vide
la sagoma di un uomo avanzare verso di loro e Jade,
riconoscendo quell’uomo, disse: “Quello
è il professor Bennet! Com’è possibile
che le fiamme non lo brucino?”
“Forse
perché è un demone.”
Lei, sconvolta,
replicò: ” Pensi che voglia ucciderci?”
Ma l’altro,
confuso, rispose: ”Non lo so. L’unica cosa che mi
è stata detta
è che dovevo seguirti per trovare la
verità.”
Jade, riflettendo
sulle parole che la Nonna le aveva raccomandato, gli
disse: “Mia Nonna sapeva che sarebbe accaduto. Mi aveva
avvertito in qualchè
modo, ma io non le ho dato ascolto”
Samuel, tirandola su
da terra: “Adesso non c’è tempo per i
sensi di colpa.
Qull’uomo ci sta raggiungendo!”
Ma lei, fermandolo,
disse: “No! Aspetta! Mia Nonna mi ha detto che, se
fossi stata in cerca di risposte, sarei dovuta andare dove le
lapidi sono
più calde!”
Lui, sorpreso,
rispose ”Conosco questa frase, è stata detta anche
a me. Tu
sai dov’è questo posto?”
“Fino
a questo momento non ci avevo mai pensato, perché sono stata
così
stupida da non ascoltarla, ma ora credo di aver appena capito di cosa
stesse
parlando”.
CONTINUA NEL SECONDO EPISODIO...
Testo a cura di: Lady Viviana (http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=146007)
ANGOLO AUTORE: Demon & Witch torna ufficialemente oggi 10/06/2014, molti miei vecchi lettori ne saranno contenti visto che da tempo si chiedevano che fine avessi fatto. Vi avverto che sia la prima stagione che la seconda di questa storia sono state cancellate: Ho pensato di ricominciare dall'inizio e con una grammatica degna di questa storia; la trama è sempre la stessa, nulla è cambiato tranquilli! Per questa eccellente grammatica, ringrazio Lady Viviana che ha deciso di aiutarmi e intraprendere questa avventura con me. Ora, però, non muovetevi, perchè c'è subito un altro episodio.