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Autore: Broken_Wings    10/06/2014    2 recensioni
Emma e Kozue, due diciannovenni apparentemente normali ma con uno strano passato, si ritrovano ad una "Fiera Otaku", come la chiama Emma, (Romics come intendiamo noi ahah) e qui incontrano due individui che cambieranno radicalmente la loro vita, il loro futuro (come ogni storia, d'altronde). Si ritrovano protagoniste di situazioni divertenti, imbarazzanti, intrise di passione, pericolose e particolarmente movimentate. Ma non sono le sole a dover compiere un'importante missione: altre come loro sono state scelte e.. non vi tocca che leggere! ATTENZIONE: Le situazioni descritte potrebbero risultare dannose per la salute del lettore perché partorite da menti contorte. Buona lettura.
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Andromeda Shun, Cygnus Hyoga, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il mio incubo peggiore si era avverato. Non potevo più essere carina e femminile.
Crystal invece non sembrava così disperato, anzi stava facendo di tutto con il mio povero corpo e io cercavo in tutti i modi possibili di fermarlo.
-Nuoo queste cose sono strabilianti! Soprattutto quando salti! E come se ti stessi dando schiaffi da solo! –disse il biondo mentre saltava come un cretino su e giù.
-Crystal finiscila!- gli urlai. –Piuttosto come che facciamo adesso? Per quanto tempo staremo così?- chiesi disperata.
-Non lo so Emma, ma adesso non possiamo far altro che tornare a casa. Sicuramente sarà un effetto temporaneo, entro pochi giorni dovrebbe passare…spero.- rispose Shun.
-Allora andiamo.- disse Crystal prendendomi per mano iniziando a trascinarmi verso l’uscita.
-No, io così non esco!-
-Emma rilassati, potrebbe essere vantaggioso essere un ragazzo- disse Kozue mentre giocherellava con la catena di Shun.
Io sospirai e ormai rassegnata a quella tremenda situazione li seguii per andare a casa.
Durante il tragitto Kozue se ne uscì con –Hey amore, posso prendere in prestito il tuo corpo per diciamo…..per sempre!- disse con una faccia assatanata.
Il povero ragazzo la guardò sconcertato –Ma anche no, per quanto il tuo corpo possa essere attraente è al quanto scomodo- disse indicando il seno.
Alzai gli occhi al cielo. Questi discorsi erano all’apice dell’assurdità.
Come arrivammo nei pressi di casa mia pensai che i miei non dovevano assolutamente accorgersi di nulla .
Mi girai di scatto facendo sbattere quei tre uno sull’altro. –Hey Emma, che ti è preso? – chiese Kozue.
-Ragazzi, ascoltatemi bene, adesso come arriveremo a casa comportatevi normalmente, quindi Crystal comportati come di solito farei io e la stessa cosa fatela voi due-
Shun mi sorrise –Tranquilla Emma, sappiamo esattamente che fare-
-Amore sta serena, imitarti è facilissimo- detto ciò iniziò a sculettare dicendo con una voce squillante –Amo lo shopping e detesto fare movimento! Crystal smettila, Crystal sei un coglione e bla bla bla-
Kozue e Shun scoppiarono a ridere mentre io lo fulminai con lo sguardo.
-Non posso colpirti perché se lo farei…colpirei me stessa!- dissi con un’espressione da ebete.
-Bhe mio caro Crystal anche io posso imitarti bene- Così inziai  a fare quello strano balletto che faceva sempre prima di ogni attacco –Sii, colpo della paperaaaaa- urlai dimenandomi in mezzo alla strada.
Crystal era nero di rabbia.
-Bellaaaaaa- disse Kozue venendomi incontro per battermi il cinque.
-Bhe Crys te lo sei meritato- concluse infine Shun dandogli una piccola patta sulla schiena.
Arrivati a casa c’era mia madre ad attenderci. –bentornati ragazzi, come state?-
-Stiamo bene.- rispondemmo all’unisono. Crystal rimase fermo davanti a mia madre, così gli diedi una piccola spinta per farlo avanzare.
 Crystal le si avvicinò con un sorrisino –Hey mamma, stiamo tutti benone, ora vado a farmi la doccia che puzzo come una capr..cioè, volevo dire vado a rinfrescarmi.-
Misi una mano sulla fronte –Oddio mio- sussurrai mentre quei due alle mie spalle ridevano silenziosamente.
-Bhe Juliet, noi andiamo- dissi cercando di apparire il più normale possibile.
Una volta scesi giù andai a buttarmi sul letto.
-Bhe io dovrei lavarmi eh..ehehhee- disse Crystal entrando in bagno.
-Non osare- dissi alzandomi di scatto. Egli face spallucce –Bhe se vuoi davvero puzzare, dimmelo eh-
-E va bene…ma sta attendo a cosa fai o te la farò pagare con la stessa moneta- dissi seria.
Crys fece un cenno con la mano e andò in bagno.
-Oddio mio- dissi ributtandomi sul letto.
Kozue mi raggiunse in camera –Eddai Emma, goditea finchè puoi, essere maschi ha i suoi vantaggi, come ed esempio niente rotture di balle per il cicl…aspetta un momento! Che giorno è oggi?-
La guardai con aria interrogativa –Il 13 luglio perché?-
Nemmeno il tempo di terminare la frase che un urlò ci fece sobbalzare tutti- Waaaaah, che è sta robaaaa?! – esclamò Shun correndo per il corridoio.
Kozue mi guardò divertita –Ecco perché!-
Entrambe iniziammo a ridere.
-Bhe capita proprio a fagiolo, che fissa!- continuò divertita. Poco dopo Shun ci raggiunse in camera –Kozue! Avvertirmi no? Ora come..come bleeee-
Kozue sosprirò, si alzò dal letto e presa la sua borsa tirò fuori un pacco di assorbenti.
-Amore non l’ho deciso io, però sono contenta che per una volta non sono costretta a soffire-
Shun la guardò spaventato –Soffrire?!-
-Vedrai Shun, vedrai- gli urlai dal letto.
Kozue sorrise e ricomicniò a dare istruzioni . –Allora, appena la papera in versione famminile esce dal bagno, vai a lavarti e ti metti questo. –
Il ragazzo guardò l’assorbente con aria sconcertata. –O mio dio, non ce la posso fare.-
Dopo circa 5 minuti Crys uscì dalla doccia. –Bhe, che era tutto quel casino?-
-A Kozue è venuto il ciclo, e ora me lo devo subire io!- disse il ragazzo disperato.
Crystal scoppiò a ridere e avendo ancora i piedi bagnati scivolò in terra.
-Crystal, non voglio avere lividi- gli urlai.
Kozue diede una spinta al suo ragazzo –Muoviti va-
10 minuti dopo…
-Amoreeee-
-Oi dimmi, ci sei riuscito? Chiese la mia amica. Ci fu un breve momento di silenzio.
-Non esattamente- rispose
Io e Crystal ci guardammo e scoppiammo a ridere. Kozue alzò gli occhi al cielo e con aria seccata andò in bagno.
Crys e io restammo in silenzio ad ascoltare.
-Dio mio, non ci vuole la scienza cazzarola, mettilo così, nonono ma che cazzo fai? Uf, da qua- Kozue non faceva altro che sbraitare.
-Scusa- disse infine Shun.
Finalmente ci raggiunsero in soggiorno. –Eccoci.- disse Kozue con un sorriso.
Shun sospirò e si andò a sdraiare sul divano. –Ma che è questo improvviso dolore alla pancia?! E’ lancinante-
-Ecco cosa ti stavo dicendo- dissi mentre cercavo di pettinare quella massa di capelli informi che si ritrovava il mio ragazzo.
Crys si avvicinò a me per baciarmi ma lo fermai. –Non ci provare, io non bacio me stessa!.-
-Ma..ma..ma..-
-Ma niente! E troppo strano.-
Crys senza dire una parola si gettò sul letto, attaccando i Bon Jovi a manetta.
-Millo mi, ecco che ci risiamo.- disse Kozue seccata.
-Risiamo? Perché?- chiesi curiosa.
-Emma lascia stare..auch- disse Shun contorcendosi dal dolore.
La sera arrivò in fretta per loro fortuna. Shun era a letto in quanto distrutto dal mal di pancia, Crystal era a letto in quanto depresso.
Erano sdraiati uno affianco all’altro.
-Dio Crys, spegni questa dannata musica, già sto male così-
-Fiacami- rispose quest’ultimo girandosi di spalle.
Kozue ed io osservavamo la scena dalla porta. Eravamo divertite ma anche un po’ dipsiaciute per la sorte toccata ai ragazzi. Specialmente a Shun.
Poco dopo Kozue si avvicinò al letto –Spostati papera!- disse spingendolo facendolo cadere dal letto.
-Kozue, sarà anche Crystal ma quello è pur sempre il mio corpo.-
-Giusto, pardon- disse ridendo.
Mi avvicinai a Crys e lo aiutai ad alzarsi –Vieni va.- dissi prendendolo per un braccio.
Nel frattempo Kozue si era sdraiata vicino a Shun e dopo avergli dato una pastiglia per il dolore, rimase tutto il tempo a coccolarlo.
L’indomani mattina ci svegliammo di soprassalto.
-Ti prego fa che sia tornata nel mio corpo!- dissi girandomi verso Crys. Come mi girai vidi il mio corpo, ergo ero ancora Crystal.
-Dannazione- bisbigliai appena. Crys stava ancora dormendo, era sdraiato a pancia in giù col sedere in pippera.
-Amò svegliati!- dissi iniziandolo a scuotere. –Mhh, sono nel mio corpo?-
-No, siamo rimasti ancora così- risposi sbuffando.
Mi alzai e andai in cucina a bere qualcosa. Poco dopo mi raggiunse Kozue.
-Shun?-
-No, Kozue!-
-Ah bene, almeno non sono l’unica a non essere tornata nel mio corpo. Shun aveva detto che sarebbe passato in fretta!-
La mia amica sospirò –Ha anche detto che ci sarebbero voluti un paio di giorni, ti ricordo che tutto questo è successo ieri.-
La nostra conversazione venne interrotta dall’arrivo dei due ragazzi.
-Buongiorno a tutti- disse Shun entrando in cucina seguito dal biondo.
-O signore, Crystal come mi hai conciato i capelli?! Lo sai bene che appena mi sveglio devono essere pettinati o divantano..-
-Come un scopa?- aggiunse divertita Kozue.
-Esatto- replicai acida
Shun si sedette e dopo aver dato un morso a una brioche e ci disse che l’unico modo per poter sconfiggere la dea era quello di combattere con i corpi delle ragazze.
-Thanit vorrebbe solo farci capire che anche le ragazze all’apparenza fragili possono fare di tutto, Crystal tu combettarai corpo a corpo, mentre io che con Kozue posso utilizzare la catena attaccherò con essa. Siete d’accordo?-
-E tu dovresti rovinare la mia manicu..-
-Emma vuoi tornare nel tuo corpo si o no? – sospirò
Annuii senza dire una parola. Kozue  come al solito era esaltata al sol pensiero.
-Bene, allora stasera torneremo alla biblioteca- continuò Shun.
La giornata era appena cominciata e già sentivo un nodo allo stomaco. Dopo quello che era accaduto non volevo più metterci piede in quel luogo, ma d’altro canto avevamo da svolgere una  missione e poi cosa più importante dovevamo tornare ognuno nel proprio  corpo, non ne potevo più di essere un uomo.
-Allora gente che dite se andiamo a mangiare qualcosa fuori? Sto morendo di fame!.- si intromise Crystal massaggiandosi lo stomaco.
-Sisisi, voglio un bell’ hamburger farcito!- rispose Kozue
Anche Shun era d’accordo, così caricammo i due scrigni contenenti le armature nel portabagagli per poi andare a mangiare.
Arrivammo in centro e  Kozue ci trascinò all’interno del McDonald.
-Non ci vedo più dalla fameee- esclamò la mia amica seguita dal mio ragazzo.
Ci dirigemmo verso il bancone per osservare le varie “pietanze”.
-Oh, io prendo quel panino al bacon formaggio e insalata- disse Crys indicando la foto con l’acquolina in bocca.
Fui io a smorzare il suo entusiasmo. –Eh no caro, ricordati che sei nel mio corpo, poi tutto quello schifo finisce dritto dritto sui miei fianchi. Ti prendi questa bella insalatona verde.-  dissi porgendogli il piatto appena preso.
Quest’ultimo lo guardò con disgusto –Ma..ma..ma..io ho fameee-
-Bhe te lo fai bastare, non voglio mica ingrassare- risposi prendendo un panino e delle patatine. –Ma visto che io sono nel tuo corpo posso anche fare uno strappo alla regola- continuai.
Kozue e Shun lo pattarono –Coraggio amico, fra poche ore tutto tornerà come prima- concluse infine.
Così andammo a sederci. Tutti quanti eccetto Crystal mangiammo l’hamburger.
-Ahh, che bel pranzo.- disse Kozue mentre si accarezzava la pancia ormai piena.
-Beati voi- disse quasi disperato il biondino.
Shun rise mentre io feci spallucce. –Bhe dai adesso andiamo, abbiamo un pezzo d’armatura da recuperare- aggiunse e dopo essersi stiracchiato si alzò.
Noi lo seguimmo e poco dopo fummo fuori dal locale.
La sera non si fece attendere a lungo. Appena il sole iniziò a tramontare cominciammo a dirigerci verso la biblioteca.
Crystal si avvicinò alla porta –Entriamo-
Shun annui entrando nel locale seguito da me e Kozue.
-Bene ci siamo!- continuò quest’ultimo. – Thanit non tarderà ad arrivare.-
Girammo per i vari corridoi per alcuni minuti. La dea sembrava non esserci.
-Che si fa? Qui non c’è nessuno- dissi mentre guardavo i libri sistemati sugli scaffali ormai danneggiati dal precdente scontro.
Crystal stava per rispondere quando d’un tratto le catene di Shun cominciarono a muoversi molto rumorosamente.
Sobbalzai, Thanit stava arrivando. Il pavimento cominciò a tremare facendoci cadere a terra.  Ed ecco che poco dopo la dea dai lunghi capelli rossi era di nuovo tra noi.
-Bene bene, guardate chi si ripresenta al mio cospetto!- disse la donna con tono minaccioso. –Noto con piacere che c’è un qualcosa di diverso tra voi-
Crystal si alzò di scatto –Piantala con questi giochetti e facci tornare come prima!-
Thanit senza dire una parola alzò un braccio facendo comparire dal terreno delle radici che scaraventarono il biondino contro il muro.
-Insolente! Ora mi hai fatto proprio arrabbiare-
Shun si precipitò a soccorrere l’amico. Come entrambi furono pronti Thanit scagliò un altro dei suoi colpi.
-Stavolta cavalieri non potrete contare sui vostri poteri-
Kozue voleva intervenire nello scontro ma la fermai per poi trascinarla nella corsia opposta a dove si stava svolgendo lo scontro.
I ragazzi erano in difficoltà, Thanit non lasciava loro un attimo di respiro.
-Crys io cerco di bloccarla, tu prova a colpirla!- urlò Shun.
Il biondino annui in silenzio.
Ed ecco che Shun lanciò le sue catene che immobilizzarono per poco la dea.
Quest’ultima infatti era scomparsa nuovamente nelle profondità della terra spiazzando i due.
-Dove diavolo si è cacciata quella megera- disse Crystal battendo un pugno a terra.
Poco dopo la terra tremò nuovamente. –Dicevi a me Cavaliere del Cigno?!-
Ed ecco che ricomparve, ma stavolta non diresse i suoi attacchi verso di loro, si precipitò invece verso me e Kozue.
Kozue cercò di respingerla ma cadde a terra e per il violento impatto perse i sensi. Io rimasi immobile, quasi pietrificata e la dea non tardò a colpire anche me.
Come Shun e Crystal ci videro cercarono di venirci incontro ma la dea si intromise nuovamente.
-Adesso basta!- urlò Shun ormai al limite. Lanciò con violenza la sua catena contro la dea che stavolta l’afferrò per bene. A quel punto Crystal prese una grande rincorsa e saltò addosso a Thanit colpendola più volte assieme alla catena che man mano la stringeva sempre più finchè entrambi non caddero a terra sfiniti.
Thanit si liberò dalla presa e aspettò che riprendendessero i sensi.
Quando ci svagliammo trovammo la biblioteca completamente in ordine, come se nulla fosse accaduto. La dea era seduta sulla scrivania del bibliotecario con in mano la parte della sacra armatura. Sorrideva e stranamente sembrava pacifica.
-Cavalieri, protette avete superato la prova alla quale vi avevo sottoposto dimostrando che anche in corpi femminili è possibile vincere contro qualsiasi avversario, ora so che siete degni di possedere questa parte di armatura a me affidata.-
Noi tutti ci guardammo con aria interrogativa. Era davvero finita?
Thanit continuò a parlare – So benissimo cosa vi state chiedendo, adesso ognuno di voi tornerà nel rispettivo corpo- come disse ciò schioccò le dita e magicamente tornammo come prima.
-O mio dio, sono di nuovo io- dissi saltando dalla gioia. Crystal mi venne incontro e mi baciò.
-Bene cavalieri, il mio lavoro è ormai finito, custodite con cura la parte delle sacre vestigia di Zeus- disse per poi scomparire nella profondità della terra.
-Ce l’abbiamo fattaaa- urlò Kozue ancora carica di adrenalina.
-Meglio se andiamo va- disse Shun mettendo un braccio attorno a Kozue.
-Ah quanto mi mancava poter fare questo- disse Crys palpandomi il fondoschiena.
Lo presi per un orecchio trascinandolo fuori dalla biblioteca –E a me mancava far questo!-
Shun e Kozue scoppiarono a ridere,finalmente tutto era tornato come prima, adesso ci aspettava un altro luogo da visitare, con altrettante sfide da superare.
Ma prima dovevamo tornare a Roma per ..il compleanno di Shun!
 
  
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