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Autore: Kitty_Hello    10/08/2008    2 recensioni
Una sera qualcuno decide di fare una riflessione particolare, sulla sua vita e sul mondo. La stessa sera un fatto può cambire la sua vita e dare una risposta alle sue domande. Una cincidenza? Per favore commentate!
Genere: Fantasy, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Prologo
Questa è la mia prima storia che pubblico, la prima in assoluto originale che scrivo. Se l'inizio interessa a qualcuno la continuerò, se così non dovesse essere, è stato bello finchè è durato!

Bene o male?
Prologo

È la prima volta nella mia vita che me lo chiedo.
Sono due parole simili, hanno quattro lettere, due sillabe, due vocali e due consonanti; ma perché sono così diverse?
Perché una evoca nella gente pensieri rassicuranti e l’altra la paura?
Perché un assassino che agisce nel ‘bene’ è chiamato giustiziere e uno che agisce nel ‘male’ criminale?
Chi lo decide? Non sono entrambi due uomini che vogliono fare qualcosa che non gli compete decidendo chi è degno di abitare questo Mondo?

Non è da me pensare a queste cose. Io di solito mi limito a uccidere. Non mi chiedo mai se quello che faccio sia giusto o sbagliato, se sono nel bene o nel male. Mai. Semplicemente non ne ho mai sentito il bisogno.
Premo il grilletto o affondo la spada nella carne, vedo il corpo del demone in questione svanire e vado a riscuotere la ricompensa, punto e basta.
Stasera è diverso e non riesco a capire perché.
Probabilmente è solo la stanchezza e la vecchiaia che incominciano a farsi sentire. Non sono più un ventenne che può strare tre giorni senza dormire senza risentirne, e ne devo tenere conto.
Meglio che mi faccia una doccia e che vada a dormire, non sono in grado di continuare il lavoro in queste condizioni, basta la minima distrazione e stasera ci rimetto la pelle.

Finisco la mia birra ed asco dal locale. Il vicolo è molto buio e i lampioni, neanche a dirlo, sono spenti, non ho mai provato paura, non so nemmeno cosa sia e sinceramente non mi interessa.
Mi accorgo subito che non sono da solo, ma stasera non ho proprio voglia di uccidere. Così continuo ad andare per la mia strada, con passo leggero, nessun demone, neanche quelli con l’udito migliore, potrebbe sentirmi.
Sforzo i miei occhi in modo che possa passare il più lontano possibile da quello che sta succedendo, non sono un codardo ma se non voglio uccidere meglio non farli accorgere di me, così nel buoi più assoluto i miei occhi felini fanno capolinea sul mio viso umano e vedo sei demoni, non molto forti, che circondano due umane, sono entrambe molto giovani, la più grande non deve avere più di sedici anni, mentre l’altra avrà sì e no quattro anni.
Adesso ho due possibilità: uccidere i demoni, salvare le due bambine e guadagnare così un extra nel compenso che avevo già pattuito con il sindaco oppure tirare dritto e infischiarmene altamente.
Sorrido da solo per aver anche solo pensato di dover scegliere, io so già cosa fare.
  
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