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Autore: itsharrysharibo    11/06/2014    3 recensioni
Crono è finalmente stato sconfitto e per i nostri eroi sembra che i guai siano finiti, ma la vita di un semidio non è mai tranquilla.
Un nuovo pericolo incombe sull'Olimpo e sarà proprio la sorella di chi ha cercato di distruggerlo a doverlo salvare.
La nuova semidea rimarrà fedele ai suoi amici o commetterà lo stesso errore del fratello?

"Mi chiamo Elizabeth Castellan e ho appena scoperto che mio padre è una divinità greca e che mio fratello è morto mentre tentava di distruggere l’Olimpo.
Si prospetta un estate interessante."

Un nuovo nemico. || Una nuova grande profezia. || Una nuova avventura per i figli delle divinità greche.
MOMENTANEAMENTE SOSPESA.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Nico di Angelo, Nuovo personaggio, Percy Jackson, Talia Grace
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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FIVE
FAST


 
 
 
Percy premette più forte che poté l’acceleratore della vecchia auto del suo patrigno mentre sfrecciava per le strade di Long Island.
Sebbene fosse mattina presto i raggi del sole splendevano lucenti sul paesaggio americano mentre alcune persone passeggiavano sui marciapiedi o guidavano per quelle strade.
Io mi domandavo che cosa la Foschia mostrasse ai passanti.
Forse le persone vedevano solo un vecchio pick-up che viaggiava circa ai 120 km/h mentre dei dolci uccellini volavano leggiadri in cielo.
Anche io avrei tanto preferito quella versione dei fatti, ma ovviamente non era così.
Quei dolci uccellini in realtà erano tre furie, creature mostruose con il viso di donna e il corpo d’uccello.
I capelli erano formati da moltissimi serpenti, in mano avevano delle fruste e dei tizzoni ardenti mentre dalle loro bocche fuoriuscivano delle urla terribili.
A scuola avevo letto alcuni miti in cui le furie perseguitavano molti eroi della mitologia greca, come Alcmeone che venne maledetto dalla madre prima che la uccidesse.
Poco dopo che Percy e Annabeth scesero in cucina quelle bestiacce ci attaccarono e per poco riuscimmo a raggiungere l’auto.
Ad un certo punto sentimmo un grosso peso appoggiarsi sulla parte superiore dell’abitacolo, stavano tentando di sfondare il tetto.
Uno di quei uccelli invece si piazzò sul fianco dell’auto e con il suo muso colpì il finestrino anteriore facendolo frantumare in mille pezzi.
Io urlai spaventata mentre Annabeth gridava a Percy con tono supplichevole di accelerare.
Nico estrasse la sua spada e l’avvicinò al viso del mostro per farlo allontanare, ottenendo il risultato desiderato.
Le arpie sopra la macchina se ne andarono e per un attimo tutti e quattro tirammo un sospiro di sollievo.
Improvvisamente però la macchina venne sollevata dalla parte posteriore.
Percy continuava a dare gas invano, le arpie erano troppo forti.
In pochi secondi ci ritrovammo sollevati in aria di qualche centimetro dal suolo, ma poi le arpie mollarono la presa e ci ritrovammo schiantati nel terreno.
La macchina era capovolta nel mezzo della strada facendo fermare moltissime macchine di passaggio.
La caduta ci aveva provocato molte ferite, ma per fortuna nulla di rotto anche se potevo sentire il sangue scorrere dalle mie tempie.
Le arpie si fiondarono attorno agli sportelli dell’auto, uscire dal di li era un suicidio.
Percy sfondò il parabrezza e ci urlò di uscire più in fretta possibile e quando tutti riuscimmo a scappare dal pick-up iniziammo a correre a perdi fiato per i campi mentre le furie ci stavano alle calcagna.
Non potevo permettermi di rallentare o distrarmi o quelle creature sarebbero riuscite a prendermi e io non volevo vedere come funzionavano quelle fruste che tenevano in mano.
Odiavo quella situazione, solo poche ore prima ero riuscita a sfuggire dalle grinfie di un ciclope e subito mi ritrovavo a scappare per salvarmi la pelle.
Prima che succedesse tutto questo la cosa più pericolosa che mi era successa in vita mia era quella di essermi sbucciata un ginocchio cadendo dalla bicicletta all’età di nove anni, non poteva di certo essere paragonato al fatto di rischiare di essere divorata da delle bestiacce di cui qualche giorno prima non credevo nemmeno l’esistenza.
Percy si fermò sguainando Vortice mentre noi tre lo imitammo.
Sapeva il fatto suo e se aveva deciso di fermarsi mentre dei mostri che volevano ucciderci ci stavano seguendo era perché aveva un piano.
In pochi secondi le furie ci circondarono e noi quattro indietreggiammo finché non ci ritrovammo spalla contro spalla.
In quel momento avrei voluto essere ovunque tranne che li, sentivo che il cuore sarebbe potuto esplodermi da un momento all’altro.
Il moro ci scambiò uno sguardo d’intesa e dopo aver annuito iniziò ad avanzare contro le benevoli intronando un urlo di guerra.
Annabeth lo seguì a ruota mentre Nico si diresse dalla parte opposta, io rimasi immobile non sapendo bene dove andare.
Mi accorsi che una furia si stava fiondando verso di me così mi posizionai davanti al nemico.
Piede sinistro avanti, bacino ruotato, gomito piegato, sguardo puntato sull’avversario, come mi aveva spiegato Clarisse.
Quando fui sicura che il mostro fosse abbastanza vicino per poterlo colpire sguainai Vipera e la conficcai nel petto dell’uccello che si disintegrò in mille pezzi d’oro come aveva fatto il ciclope.
Sospirai sollevata, ma mi accorsi troppo tardi che un’altra furia si stava fiondando verso di me.
Iniziai a scappare più veloce possibile, ma ad un certo punto sentii degli artigli conficcarsi sulle mie spalle e non sentii più il terreno su di me.
La creatura mi stava alzando in aria mentre io cercavo di dimenarmi.
Le lacrime iniziarono a rigarmi il viso mentre con tutta me stessa gridavo sperando che uno dei miei amici potesse sentirmi e salvarmi.
La furia mollò la presa troppo presto e mi ritrovai sdraiata al suolo, solo che questa volta non ero protetta dalla macchina.
Emisi un gemito di doloro mentre il mostro atterrò a solo a pochi metri da me, ma Nico si fiondò verso di me e si mise in mezzo a noi due.
Avanzò velocemente e la lama della sua spada trapassò il corpo del mostro che scomparve.
Guardai il ragazzo grata e lui mi aiutò ad alzarmi, una volta in piedi però le gambe mi cedettero e se non fosse stato per il moro che mi sorresse in tempo mi sarei ritrovata di nuovo per terra.
<< Ehi, tutto bene? >> chiese Nico preoccupato.
<< La caviglia, penso si sia rotta. >> risposi io mentre imprecavo per il dolore.
In quel momento Percy  disintegrò l’ultima furia e con Annabeth ci raggiunse allarmato.
Il moro mi circondò con il suo braccio per aiutare Nico a sorreggermi meglio mentre Annabeth prelevò dal suo zaino un po’ di ambrosia.
<< Dovrebbe aiutarti a guarire più in fretta. >> disse la bionda porgendomela.
Io annui, ma dopo pochi secondi la testa iniziò a girarmi finché non riuscii più a vedere nella e caddi svenuta nel terreno.
Questa volta il ragazzo del mio sogno si stava dirigendo verso la parte sinistra dell’imbarcazione.
Percorse un po’ di corridoi incontrando milioni di mostri di tutti i tipi, ma lui non sembrava spaventato e nessuna delle creature lo attaccarono, poi entrò dentro una della cabine.
<< Eccomi qua, mia signora. >> disse il ragazzo inchinandosi.
Non riuscivo a vedere a chi si stesse rivolgendo, qualcosa me lo impediva.
<< Avvicinati ragazzo. – comandò la voce di una donna e il ragazzo ubbidì all’ordine. – Come stiamo procedendo? >>
<< Il ciclope è stato ucciso. Un gruppo di arpie è partito poche ore fa, ma temo siano state sconfitte. >> spiegò il ragazzo.
<< Meraviglioso. Questi mezzosangue sono degli ossi duri, sarà più divertente. Sai quel è la prossima mossa. >>
<< Si sta già preparando, questa volta non avranno scampo. >> disse il ragazzo divertito, la donna si unì a lui.
<< Riguardo la nostra prigioniera? >> domandò poi quasi curiosa.
<< E’ rinchiusa nelle prigioni, tra pochi giorni potremmo darla in pasto ai Lestrigoni. >>
A quella affermazione assunsi un’aria più spaventata di quella che avevo già, dovevamo assolutamente salvare Talia prima che potesse accadergli qualcosa.
<< Perché non le vai a dare una controllatina? Ti va? >> la donna assunse un tono dolce e gentile che fece sorridere il ragazzo.
<< Certo, mia signora. >> fece un altro inchino e lasciò la stanza dirigendosi nel luogo in cui tenevano rinchiusa Talia.
La ragazza aveva la testa appoggiata al muro e gli occhi chiusi, stava dormendo.
Il ragazzo afferrò una cassa appoggiata li vicino e la scaraventò a terra provocando un gran baccano che svegliò Talia.
La mora aprì gli occhi infastidita e quando riconobbe la figura di chi l’aveva disturbata sbuffò.
<< Andiamo Talia, perché mi tratti così? Pensavo fossimo amici noi due. >> la prese in giro il ragazzo.
Talia lo guardò furiosa, il ragazzo era fortunato che fosse legata e non si potesse muovere.
<< Perché fai tutto questo Chris? Non ci pensi a tutti quelli che ti vogliono bene? Che ti hanno aiutato? I tuoi fratelli, Chirone, Percy, Annabeth, Clarisse! Non contano più nulla per te? >> domandò la ragazza affranta.
<< Per potere, per cosa se no? Sono stanco di non essere considerato e quando i tuoi amici saranno qui Lei risorgerà e porrà fine all’età degli Dei. Una nuova epoca inizierà e io ne sarò il padrone. >>
A Chris gli si illuminarono gli occhi mentre parlava, bramava veramente quelle cose e a me pareva tanto uno di quegli idioti montati senza alcuno scrupolo.
<< Sei sempre stato invidioso di Luke. Non posso credere che tu faccia tutto questo per superarlo. >> gli rispose Talia con un po’ di amarezza in bocca.
<< Luke era un idiota. Ha fallito miseramente solo perché provava dei sentimenti per quella sciocca figlia di Atena, non era degno di governare. Con me non accadrà. >>
In quel momento avrei tanto voluto dargli un pugno per far tacere la sua stupida boccaccia.
Talia fissò il pavimento però il ragazzo richiamò di nuovo la sua attenzione e rialzò lo sguardo.
<< Comunque Clarisse serviva solo come copertura. >> concluse Chris lasciando la stanza.
<< Figlia di Ermes, finalmente hai deciso di ascoltarmi. >> iniziò a parlare la solita voce dei miei sogni, ora non mi spaventava neanche più.
Non mi trovavo più nella nave, veramente non capivo dove ero capitata questa volta.
<< Che cosa devo fare per riavere Luke indietro? >> domandai schietta.
<< Basta che tu porta i tuoi amici giù negli Inferi, a tutto il resto penserò io. >>
<< Gli Inferi? Dobbiamo salvare Talia, non riuscirò a portarli laggiù. >> obbiettai io.
Era troppo complicato, non potevo di certo rivolgermi a loro dicendogli “Ehi, una strana voce che mi compare sempre in sogno mi ha detto che per riavere mio fratello indietro devo portarvi nel posto più spaventoso al mondo. Coraggio, lasciamo perdere Talia e andiamo.”
No, non avrebbe mai funzionato per ovvie ragioni.
<< E’ il prezzo che devi pagare per riavere Luke, mia cara. Prendere o lasciare? >> mi chiese la voce.
Quella era la mia unica chance per salvare mio fratello, lo dovevo fare per lui, per riparare all’errore che aveva commesso mio padre.
<< Ai miei amici non capiterà nulla vero? >>
Non volevo metterli in mezzo a tutta questa storia, loro erano alcune delle poche persona che non mi avevano giudicato per il passato della mia famiglia, che parlavano di Luke con rispetto e nostalgia e che mi erano state accanto in quel periodo.
Non sarebbe dovuto capitargli nulla.
<< Non gli verrà torto nemmeno un capello. >> mi rispose lei.
<< Allora okay, accetto. >>
Tutto iniziò a girare, mi sentivo dentro a una centrifuga.
Vedevo scorrere davanti a me immagini di ogni tipo, poi le scene iniziarono a rallentare permettendomi di vedere meglio quello che stava succedendo.
Quattro bambini correvano veloci verso il Campo Mezzosangue, ma una di loro morì per salvare gli altri tre e si trasformò in un albero, riconobbi mio fratello.
Luke impugnava Vipera e la scagliava contro Percy, poi se ne andò pensando agli enormi progetti che aveva in mente.
Ora si trovava sulla Principessa Andromeda mentre una voce che proveniva da dentro uno scrigno gli parlava, Luke sorrideva.
Quello che gli aveva detto Percy su nostro padre lo aveva già scordato.
Osservava Annabeth sorreggere il peso del mondo senza farsi notare, una lacrima rigò il suo viso e cercò in tutti i modi di convincere Atlanta a non ucciderla.
Uscì arrabbiato e deluso da un appartamento di San Francisco, non era riuscito a convincere Annabeth ad andare con lui.
Lei preferiva rimanere fedele a Percy e questo lo fece infuriare.
Guardava impassibile May Castellan mentre lo pregava di non andarsene, non era riuscito ad ottenere ciò che voleva.
Sapeva di non poter far più niente per rivedermi.
Luke si immerse nello Stige per sopportare il corpo di Crono e diventare invulnerabile, il suo pensiero per sopravvivere ero io.
Crono si impossessò del suo corpo, i suoi occhi diventarono d’orati.
Si scusò per quello che aveva fatto e rivolse il suo ultimo sguardo ad Annabeth prima di togliersi la vita per salvare l’Olimpo.
Un drappo venne gettato in suo onore durante la commemorazione per i caduti durante la battaglia.
Annabeth piangeva sul petto di Percy mentre Talia tentava di trattenere le lacrime.
Sentivo gli occhi iniziare a pizzicare mentre osservavo quello che stava succedendo.
Mi inginocchiai a terra coprendomi il viso con le mani quando le lacrime iniziarono a scendere.
 
Quando riaprii gli occhi il sole splendeva sulla mia faccia, mi trovavo stesa sul retro di un furgoncino.
Mi guardai intorno spaesata non capendo né cosa ci facessi li né come ci fossi arrivata, quando incontrai gli occhi grigi di Annabeth mi tranquillizzai.
La ragazza mi sorrise e mi porse del nettare.
<< Dove siamo? >> domandai io ancora un po’ rintontita.
<< Stiamo arrivando nel New Jersey , quell’uomo si è offerto gentilmente di accompagnarci. >> la ragazza indicò il finestrino che dava sull’interno del furgone.
Dentro c’era un signore alla guida e Percy era al suo fianco, i due stavano parlando animatamente.
<< Quanto tempo sono rimasta svenuta? >>
<< Una ventina di minuti, ti sei addormenta subito dopo. Siamo in viaggio da circa cinque ora, Nico ti ha portato in braccio finché non abbiamo trovato un passaggio. >>
Solo in quel momento mi ricordai della presenza del ragazzo sul retro del furgoncino, era seduto a pochi metri da noi mentre osservava il paesaggio.
Nico era davvero incredibile: si arrabbiava con me, ma allo stesso tempo era disposto a salvarmi da una furia e portarmi in braccio per chissà quanti kilometri.
Gattonai per il furgone raggiungendo il moro per poi sedermi affianco a lui.
<< Ehi. >> richiamai la sua attenzione sorridendo.
<< Ehi. >> mi rispose semplicemente girandosi verso di me.
<< Nico, ho bisogno di parlarti. >> gli dissi io mentre lui assunse un’espressione curiosa.
Sapevo che quello che stavo per compiere era la decisione giusta, che Nico mi avrebbe capita e aiutata.
<< Da un po’ di giorni sto facendo dei sogni strani. Riesco a vedere Talia sulla Principessa Andromeda. >>
Nico non sembrava sorpreso di quello che gli stavo dicendo, forse anche lui sognava quelle cose.
<< Vedo anche un ragazzo. Viene al campo, anche lui è una spia. Da quel che ho capito si chiama Chris. >> continuai io.
<< Chris Rodriguez. >> mormorò lui a bassa voce arrabbiato, come se non si volesse far sentire.
<< Ho sentito la voce del “nuovo pericolo” a cui si riveriva il padre di Percy. Sono loro che ci hanno mandato il ciclope e le furie, questa volta però hanno parlato di qualcosa di ancora più spaventoso. Sono preoccupata. >> spiegai io al moro.
Nico mi guardò tranquillo e mi sorrise, il primo vero sorriso che gli vidi in volto.
<< Siamo sopravissuti contro Crono e un esercito di mostri, una nuova creatura mitologica non potrà fermarci. >> disse per rassicurarmi anche se vedevo che sotto sotto era preoccupato pure lui.
Non riuscivo però a non convincermi che fosse così, sentivo che di lui potevo fidarmi e anche se può sembrare strano mi dava sicurezza, più di chiunque altro.
<< C’è dell’altro. Ho visto mia madre, mio padre era li con lei. Dopo quello che ho scoperto ieri sera diciamo che non vedo più gli dei con buon riguardo, soprattutto Ermes. Temevo che se ne avessi parlato con Annabeth o Percy mi avessero potuto giudicare o comunque cambiare atteggiamento nei miei confronti. Con te invece, malgrado tutto, sento di potermi aprire. >>
Non sapevo ancora come l’ultima parte possa essermi uscita dalla bocca, soprattutto nei confronti di Nico, ma avevo bisogno di fargli capire che comunque stava diventando importante per me.
<< Sono sicura che farai la scelta giusta. >>
Ebbi la sensazione che Nico non si stesse riferendo solo al fatto di parlarne con Percy e Annabeth, ma che ci fosse stato ben altro dietro le sue parole, così mi sentii tremendamente in colpa.
Una follata di vento mi fece venire la pelle d’oca e iniziai a strisciarmi le braccia per riscaldarmi.
Nico mi guardò per un attimo, poi si tolse la felpa rimanendo con una maglia a maniche corte e me la porse.
Io gli sorrisi grata prima di prenderla e indossarla .
Non parlammo più, ci limitammo ad osservare il paesaggio davanti a noi e a scambiarci qualche sguardo ogni tanto perché con Nico Di Angelo il silenzio vale più di mille parole.


 


NEXT CHAPTER



<< Chi sei tu? >>


 


Attention to me.

Ehilà people, cavolo da quand'è che non mi faccio viva? Circa tre settimane, sono veramente una persona orribile.
Finalmente però la scuola è finita e ora posso dedicarmi maggiormente alla scrittura.
Questo capitolo l'avevo pronto già da tempo, ma non sapevo se pubblicarlo perché non ne sono pienamente soddisfatta però non volevo farvi attendere più del dovuto.
Allora nella prima parte i nostri eroi combattono contro delle furie uhuh :)
Diciamo che hanno rischiato di nuovo la pelle.
Nella seconda parte Liz fa di nuovo un sogno e finalmente scopriamo chi è il traditore: Chris Rodriguez signori e signori. Ve lo aspettavate?
La voce da un compito molto difficile a Liz perchè gli Inferi sono praticamente dalla parte opposta a dove devono andare loro per salvare Talia. Ce la farà?
Nella terza e ultima parte Liz si confida con Nico, che bellini **
Io adoro Nico ( e penso l'abbiate capito ) e Skandar Keynes lo trovo assolutamente perfetto per il suo ruolo anche se dovrebbe avere i capelli un po' più lunghi, ma chissene frega è figo comunque, no? Ahahaha ;)
Vi ringrazio tanto per le ultime recensioni che mi avete lasciato e per le nuove persone che hanno iniziato a seguire la storia, siete meravigliosi.
Volevo farvi sapere che ho scritto una nuova One-shot, è stata un'idea stramba che mi è venuta in mente, ma se voi me la recensiste mi fareste davvero tanto felice. La potete trovare cliccando qui.

Bene come al solito ho parlato troppo, al prossimo capitolo :D

 
  
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