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Autore: Laila    30/12/2004    11 recensioni
Ron é dal dentista...il problema é che il dentista é il padre di Hermione, e lei assiste! One-shot romantica sulla coppia Ron/Hermione
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il dente del giudizio

Siamo in uno studio dentistico babbano, il classico studio con pareti bianche targate da un cornicione verde, il classico studio con la poltroncina reclinabile, dove ora sono seduto. Sento una fonte di luce battermi sullo schienale, ma il calore estivo, la gioia per questa mia stagione preferita viene risucchiata via dal tubicino aspira saliva che mi incolla lì a sedere, imbavagliato come un poppante.

Questo luogo mi terrorizza. " E' spuntato torto " mi annuncia il signor Granger, lo vedo a malapena ho la luce della lampada addosso.

"A me sembra già strano che Ron metta un dente del giudizio"                                                                              

Hermione sei una sadica...non ti accorgi che ho già la pressione sotto zero? Se i miei non avessero la fissa "di non usare la magia in città babbane" avrei già risolto il mio problema e probabilmente a questo punto sarei già andato a Mielandia!!!

E poi...é mai possibile che ha sedici anni spuntino ancora dei denti? Non faccio la domanda ad alta voce, voglio evitare d'essere deriso dalla mia migliore amica, e poi, ora non riuscirei affatto a spiccicare una sillaba, con la bocca spalancata a pesce.

"Scalpello" ordina il dentista a sua figlia, lei annuisce e sparisce fra dei cassetti.

"...Alpello?" ripeto mugugnando perplesso; chissa' che razza di strumento é.

Devo essere con la bava alla bocca perché il dentista mi mette un altro tubicino aspira tutto.

" Ora ti faccio una piccola puntura per l'anestesia " mi spiega, io sgrano gli occhi alla siringa e poi li chiudo, faccia presto ripeto fra me...invece poi non me ne sono neanche accorto, é davvero in gamba il signor Granger.

Vedo la testa ondulata  di Hermione vicino a quella del padre ed intuisco che ora é il turno dello scalpello.

"Ron vero?" fa il signor Granger.

Annuisco appena.

" Sono contento che tu ed Harry stiate vicino a mia figlia, aveva bisogno di uscire dal suo guscio, siete dei bravi ragazzi per quanto ne sò "

Non riesco a sorridergli ma forse in condizioni migliori l'avrei fatto.

" E poi non fa che parlarmi di voi, soprattutto di... "

" Papà!" lo interrompe drasticamente lei. "Vogliamo sistemare questo dente o ci diamo alle chiacchiere da vecchie pettegole?"

Mi schiocca il metallo sul dente, un attimo e poi tutto finisce, infondo pensavo peggio, ma non volevo svenirgli sotto i ferri, che impressione gli avrei dato poi?

" Quant' é?" chiede subito mia madre zitta fino a quel momento in un angolo, facendo un passo avanti.

" Oh, i conti li fa mia moglie di là" risponde l'uomo, grattandosi la barba un pelo incolta.

Hermione guarda l'orologio " E' l'ora di pausa... Ti porto a fare un giro qui vicino, ti và? "

Mia madre sorride " Ma sì, andate...che bella la gioventù!" batte le mani in maniera tra il mistico e l'euforico.

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"Che hai da ridacchiare?"

"Scusa é che hai una guancia gonfia come un bolide"

"Te l'ho mai detto che sei la ragazza di più fine che conosco? Un pò di rispetto per un moribondo come me"

"Moribondo? Maliscente vorrai dire!"

Mi fermo a scrutarla, il camice bianco che indossa svolazza controvento e dimentico di controbattere. "Non mi avevi detto che facevi da aiutante nello studio dentistico dei tuoi"

Lei gongola un pò sul posto le dita delle mani incrociate dietro la schiena. " E' da quest' estate" dice "...se c'é molto lavoro li aiuto...ma non voglio diventare dentista anch'io...però se mi andasse male in altri campi..."

La blocco afferrandole le spalle, lei sbatte le palpebre con le lunghe ciglia, la sento alleggerirsi grazie a un sospiro. " Tu farai grandi cose, non mi aspetto di meno, sappilo" Oddio! Forse il mio tono era troppo da film, la vedo arrossire e darmi dinuovo le spalle.

"Non avrei fatto nulla senza te ed Harry" afferma sicura.

Faccio scivolare le braccia sui suoi fianchi e l'abbraccio da dietro.Mi sembra così piccina e delicata adesso. Restiamo così incedendo piano accarezzati dalla brezza in mezzo al viale alberato, finché Hermione non reclina la testa e mi guarda misteriosa.

"Che farai dopo la scuola?"...

La stringo di più avvicinandomi col viso, le labbra aderenti al suo orecchio:

" L'auror o l'allenatore di quidditch, o qualcosa al negozio di scherzi Weasley, o...boh"

"Idee chiare eh?"fa lei girandosi dal lato opposto, nascondendomi il volto. Ci distacchiamo oramai.

"Perché?" chiedo.

"Non volevo dirti quello....é solo che sei così dolce quando non siamo a scuola che volevo sapere se..."si fermò.

Due chiazze rosse ora coprono le mie lentiggini ne sono sicuro. "Con te?" cerco di estorcerle, sperando di non sbagliarmi.

Lei annuisce abbassando lo sguardo. "Ronald io..." arrossisce vistosamente e torna a guardare giù.

"Io non sapevo che tu mi amassi" borbotto cercando di non apparire impacciato come al solito.

Lei deglutisce sommessamente "Non fa niente, restiamo amici" Sorride di scatto e si incammina a passi rumorosi, io che da dietro la seguo.

Hermione allora comincia a correre, io però la raggiungo appena in tempo per sentirle dire di sottecchi "stupidi tacchi" ritrovandomela dinnanzi.

"Hermione" la scrollo "Ma quali amici!" aveva degli occhi lucidi, bellissimi.

"Io ti amo" dico dopo tanto, un eternità...poi con una microscopica parte delle mie capacità ed una presa assai tremolante le racchiudo il viso fra le mani e mi avvicino dimentico del dente, forse un pò di giudizio dopo tutto non può che farmi bene.

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