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Autore: itspaola    11/06/2014    3 recensioni
Sapete cosa? E’ facile parlare, parlare, straparlare e promettere. Questo lo sanno fare tutti. Ma invece chi sa dimostrare i propri sentimenti o i propri affetti verso qualcuno? Sono poche le persone e Niall era proprio così: parlava pochissimo, ma quando parlava lo faceva soprattutto con gli occhi e con i gesti.. e questo Amy lo apprezzava, lo apprezzava tanto.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tratta da una storia vera.
 

 

«Amy?!» dalla porta della stanza di Amelie sbucò una testolina bionda e un paio di occhi color del cielo iniziarono a fissarla, pieni di gioia.
Amelie si alzò dal suo comodo letto e corse ad abbracciare il bellissimo ragazzo che era appena entrato nella stanza, nonché il suo migliore amico, Niall, da quasi dieci anni. La loro era una bellissima amicizia, nata tra i banchi di scuola, all’età di otto anni. Era un’amicizia pura, fatta di poche parole, erano rari i momenti in cui Amy e Niall si dicevano ti voglio bene. Ma entrambi sapevano che l’uno non sapeva stare senza l’altro: sembravano due fratelli acquisiti.
Amelie ricordava ancora ogni singola cosa, come se fosse accaduta pochi giorni prima.



Amelie era amica di Charlotte, soprannominata da tutti amichevolmente Charlie.
Entrambe avevano sette anni e frequentavano la stessa classe. Si erano conosciute il primo giorno di scuola perché erano capitate casualmente sedute nello stesso banco.
«Ciao, io sono Charlotte, tu come ti chiami?» aveva iniziato la discussione la piccola Charlie che, a differenza di Amelie, era una bambina abbastanza estroversa, parlava sempre e non si faceva problemi a fare amicizia con tutti.
«C-ciao.. io sono Amelie!» aveva quasi sussurrato la biondina.
Da lì era cominciata la loro amicizia: Charlie spesso parlava durante la lezione con Amelie e quest’ultima si divertiva con lei, perché era una bambina abbastanza simpatica.
Le bambine ne passarono tante durante l’anno scolastico.. che ormai era giunto a termine e tutte e due non avevano potuto trascorrere insieme le vacanze estive, anche se Amelie ricordava le parole di Charlie, sussurrate al suo orecchio “Resteremo amiche per sempre, promesso?” “Promesso”. Amelie non vedeva l’ora di tornare a scuola solo per vedere la piccola Charlie.

 

14 Settembre.
Amelie si era svegliata più presto del solito. Era emozionata non tanto perché era il primo giorno di scuola, ma perché finalmente dopo tre mesi avrebbe rivisto la sua amica del cuore .
«Mamma dai, sbrigati. Faremo tardi.» la bambina non era mai stata così impaziente e la madre, sapendo il perché del comportamento di sua figlia, sorrise.
«Sì, prendi le chiavi della macchina, sto arrivando!»

Dopo nemmeno dieci minuti Amelie era già a scuola, che aspettava la sua amichetta del cuore.
Era seduta al suo solito banchetto bianco e guardava ardentemente la porta della sua classe. Quando vide Charlie entrare, il suo cuore scoppiò di gioia.. gioia che durò ben poco, perché Charlie teneva la manina ad un’altra bambina e quando si sedette nel banco accanto a quello di Amelie non spiccicò parola.
«Hey Charlie, ciao!» disse con un accenno di entusiasmo.
Ma quella non rispose. Amelie ci rimase male.
«Perché non mi parli?» insistette Amy, ma nemmeno a quella domanda ricevette risposta.
Così si mise composta sulla sua sediolina e iniziò a seguire la lezione sulle moltiplicazioni, che la maestra Johnson stava iniziando a spiegare.
Col passare dei giorni, le due bambine si allontanarono sempre di più e Charlie arrivò persino ad insultare Amy. Quest’ultima non capiva il comportamento dell’amica, si chiedeva cosa le fosse successo.. in fondo le aveva promesso di essere per sempre la sua amichetta del cuore.
Charlie la insultò anche quando Amy si sentii male a scuola.

 
Così un giorno, durante la ricreazione, Amy abbastanza determinata, si avvicinò a Charlie, la quale stava parlando con la sua nuova amichetta e «Charlie?»
«Cosa vuoi?» la ragazzina si voltò scocciata.
«Mi spieghi che cos’hai? Perché non mi parli più? Perché mi insulti sempre?» Amy voleva delle risposte.
«Non siamo più amiche. Durante l’estate ho conosciuto Samantha –la nuova bambina- e siamo diventate subito amiche!» a quelle parole, Amy perse un battito.
Tornò al suo banco e, una volta seduta, scoppiò a piangere. Non poteva credere che proprio quella ragazzina che le aveva chiesto di essere amiche per sempre si stava comportando in quel modo con lei.

A un certo punto smise di piangere perché, alzando lo sguardo vide un pacchetto di fazzoletti davanti ai suoi occhi. Lo prese in mano e alzò ancora di più lo sguardo, volendo vedere in faccia la persona che glieli stava porgendo.
Era un suo compagno, Niall Horan si chiamava.
«Non piangere» aveva sussurrato. Amy non aveva mai sentito la sua voce, era un bambino abbastanza timido e chiuso in se stesso. «Lei non merita le tue lacrime, non ti vuole bene»
Così avvicinò la sua piccola mano sulla guancia di Amy, asciugandole le goccioline di acqua salata che la rigavano. Amy rimase colpita da quel gesto così intimo e sorrise a Niall.
«Grazie mille» aveva sussurrato poi.

Da quel giorno i due bambini passarono molto tempo insieme, spesso Amy invitava Niall a pranzare a casa sua e la madre gli preparava sempre una merenda deliziosa, con tanto di biscotti al cioccolato: proprio i preferiti del biondino. Successivamente le due famiglie, grazie ai figli, iniziarono a conoscersi e a provare una simpatia reciproca – specialmente le mamme.
I due bambini erano felici di questo, perché ciò significava uscire insieme e divertirsi insieme.



Frequentarono pure le scuole medie e il liceo insieme e spesso Niall proteggeva Amy da alcuni ragazzi che ci provavano con lei. ‘Io non voglio perderti’ diceva Niall e quelle parole bastavano ad Amy. Lei si fidava solo di Niall.



 
«Allora, andiamo al cinema?» disse Niall raggiante.
«Ti prego, non mi portare a vedere quegli odiosi film di azione, li odio lo sai.»
«No, infatti ti porto a vedere il tuo film preferito..»
«Beastly?» disse Amy, le mancavano solo gli occhi a forma di cuore, come nei cartoni animati. «Ma.. Beastly è uscito un po’ di tempo fa.. non lo fanno più ormai..» Amy si rattristì.
«Ma io ti porto in un cinema speciale.. direttamente da casa Horan!»
«Mia mamma fa pure le pizze, non puoi non venire!»
«Ovvio che vengo! Grazie Niall!» così corse ad abbracciarlo.

Sapete perché Amy adorava Niall? Proprio perché sapeva sempre tirarle su il morale, sin da quel giorno a scuola. Pur di renderla felice, la invitava a casa sua a vedere il film che lui più odiava, e questo Amy lo apprezzava. Si sarebbe sorbita pure gli ‘insulti’ che Niall lanciava ad Alex Pettyfer  - il protagonista del film, per il quale Amy aveva un debole.
Niall era un ragazzo fantastico ed era davvero fortunata ad averlo come amica.
Gli voleva un casino di bene, ma non gliel’aveva mai detto, ma Niall lo sapeva, lo sapeva e come!

Sapete cosa? E’ facile parlare, parlare, straparlare e promettere. Questo lo sanno fare tutti. Ma invece chi sa dimostrare i propri sentimenti o i propri affetti verso qualcuno? Sono poche le persone e Niall  era proprio così: parlava pochissimo, ma quando parlava lo faceva soprattutto con gli occhi e con i gesti.. e questo Amy lo apprezzava, lo apprezzava tanto.

















 
**

IT'S BETTER THAN WORDS.


Finalmente sono riuscita a postare questa one shot su Niall. Vi dico subito che non è come l'avevo immaginata in testa, ma se non la postavo non ero contenta.. perciò ecco questo sputo AHAH
L'idea è nata in un modo un po' bizzarro, perché ero in chiesa e il prete ha raccontato questa storia e da lì sono stata ispirata *si nasconde*. Quindi è una storia vera! Comunque l'ho voluta scrivere anche la trama, credo sia una delle cose più importanti, che sta alla base di un rapporto, o sbaglio? Cosa ne pensate?
Fatemi sapere cosa ne pensate, sapete che le recensioni mi rendono felice u.u

Se volete seguirmi, mi trovate su twitter: @hiwilljam

Bacioni, la vostra itspaola.
   
 
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