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Autore: Fluxx    11/06/2014    0 recensioni
Che cosa avrebbe fatto se il suo cuore avesse smesso di battere? Che cosa avrebbe fatto se non avesse mai più avuto il dono di incrociare quegli occhi scuri ed intensi, quello sguardo penetrante? Cosa avrebbe fatto se non avesse mai più sentito la sua voce calda e bassa nominare il suo nome? Si sentì morire, una fitta al cuore gli tolse il respiro.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Love is stronger than Death




Steve entrò nella stanza e non appena varcata la soglia sentì un tuffo al cuore: lo vide lì, fermo, inerme e debole come mai gli era accaduto di vederlo in vita sua. Il petto fasciato e le fasciature piene di sangue, tagli e graffi sulle braccia e sul viso. La pelle era pallida, gli occhi cerchiati da un alone più scuro di sangue raggrumato. Una serie infinita di elettrodi erano attaccati al suo corpo per monitorarne le scarse attività e la maschera dell'ossigeno che ancora gli permetteva di respirare.
Il petto di Aedan si alzava e si abbassava con lentezza estenuante, a volte era persino difficile comprendere se stesse respirando o se avesse già esalato il suo ultimo respiro.
Steve si sentì così male a quella scena che un senso di nausea lo assalì. Si avvicinò piano al lettino ed appoggiò il dorso delle dita sulla mano fredda di Aedan in una carezza.
"Che cosa ti hanno fatto?" sussurrò con voce piena di dolore. Era dura vederlo in quello stato, era dura pensare che stesse combattendo tra la vita e la morte. Non era giusto. Aveva visto molte, troppe persone morire davanti ai suoi occhi, ma mai era stato come quella volta: non perché le altre persone fossero inutili o meno importanti, era Aedan che significava davvero molto per lui.
Si sedette sulla sedia accanto al letto e si maledì per non essere stato lì con lui nel momento del bisogno. Che cosa avrebbe fatto se il suo cuore avesse smesso di battere? Che cosa avrebbe fatto se non avesse mai più avuto il dono di incrociare quegli occhi scuri ed intensi, quello sguardo penetrante? Cosa avrebbe fatto se non avesse mai più sentito la sua voce calda e bassa nominare il suo nome? Si sentì morire, una fitta al cuore gli tolse il respiro. Erano stati distanti per lunghi anni, ma era stato diverso: Steve sapeva che Aedan stava bene ed era in vita, si erano separati per cause di forza maggiore e non per la loro volontà. Lo aveva pensato spesso in quei anni nonostante la loro relazione si fosse conclusa quando avevano perso i contatti, ma quella volta era diversa: da quando lo aveva incontrato di nuovo aveva sentito scattare qualcosa dentro di sé, aveva compreso che quel sentimento non era mai morto e che nonostante Aedan stesse con Elena adesso e nonostante Steve non si privasse di altri flirt - anche quando questi si concludevano in un appuntamento o sotto le coperte - il suo pensiero raggiungeva sempre il canadese. Cercava di colmare il vuoto nel suo cuore per il non poterlo avere al suo fianco con altre persone, ma nessuno era come lui e nessuno si incastrava in quello spazio vuoto meglio di lui. Per quanto ci avesse provato, era impossibile dimenticarlo.
Si era promesso di non perderlo più dopo l'accademia, ed ora stava per riaccadere nella maniera più dura, dolorosa e meschina; per via della morte bastarda.
Non ce la faceva a vederlo così, non ce la faceva davvero. Chissà com'era essere nel suo corpo in quel momento, chissà se sentiva qualcosa, se provava dolore o era completamente incosciente. Steve sperò solo che non stesse soffrendo.
Strinse la mano fredda del compagno nel suo palmo caldo, nella remota speranza di passargli un po' del suo calore. Abbassò il capo e si portò l'altra mano al viso, a coprirlo. Aveva tentato di tenere duro di fronte a John ed Elena e di non mostrarsi debole, ma tutta la sua paura, la sua insicurezza ed il suo dolore per le condizioni dell'uomo che amava cominciarono a trapelare: gli occhi bruciavano, le lacrime sopraggiunsero un istante dopo e Steve si abbandonò ad un silenzioso pianto sommesso.
'Resisti, ti prego' pensò, stringendogli la mano.
   
 
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