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Autore: Pchan05    11/06/2014    18 recensioni
Dopo cinque anni dal mancato matrimonio, molto è cambiato nella vita di Ranma e Akane.
Un giorno, per partecipare ad uno strano concorso, i due si ritroveranno sposati. Entrambi sono convinti che presto potranno annullare la loro "finta" unione, ma non sarà così semplice.
Infatti, nelle clausole del "contratto" Ranma ed Akane non hanno letto che, per ottenere il divorzio, saranno costretti ad un matrimonio "forzato".... Dovranno dimostrare di vivere sotto lo stesso tetto e di comportarsi come una vera coppia di novelli sposini! A tenerli d'occhio sarà un Cupido in gonnella.......Nabiki Tendo.
Tra fraintendimenti, litigi, situazioni imbarazzanti, fidanzato di lei e spasimanti di lui, riusciranno, alla fine, i protagonisti ad annullare il matrimonio o dichiareranno, finalmente, di essere follemente innamorati l' uno dell'altra?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Altro Personaggio, Nabiki Tendo, Ranma Saotome
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Restiamo l'ultima notte distesi sul letto
Guardando all'insù
Senza parlare, che cose da dire
Adesso non servono più ….
… Sveglio, ma rimango muto
Trattengo il fiato come fai tu…
Sarò l'uomo che vuoi …
…Ogni volta che vorrai io ci sarò
Basterà un tuo solo cenno ed io verrò
Per te non avrò segreti
E poi ogni minuto
Ancora berrò
L'ultima goccia di te
In questo deserto che c’è
 
Segreti F. Renga



 
 
-Maschiaccio, siamo arrivati...dai apri gli occhi –
 
Erano giunti a destinazione in meno di due ore. Lentamente la stava svegliando. Si erano addormentati stretti l’uno nelle braccia dell’altra.
 
-Mmhhhh Ranma che c’è?-
 
-Dobbiamo scendere, il treno non ci aspetta- Le stava sussurrando quelle parole con calma, accarezzandole i capelli.
 
-Ma io sono stanca- mise il broncio accoccolandosi meglio in quelle possenti braccia che ancora la ancoravano.
 
-Dai non fare la bimbetta- sorrise. Era irresistibile. – Facciamo così, ti porto la valigia ma non di più-
 
- Ma quello era già previsto che lo facessi- lo guardò con un occhio chiuso e l'altro semiaperto.
 
-E chi lo dice? –
 
-Beh, perché, perché tu sei…-
 
-Non ci provare-
 
-Io stavo dicendo l’uomo, cosa pensavi?- Lo guardò con fare furbo.
 
-Nabiki sta avendo una pessima influenza su di te-
 
-Dici?-
 
-Andiamo su-
 
-Ranma…- lo chiamò sensualmente mentre si rialzava stiracchiandosi.
 
-Che c’è signorinella?- La conosceva come le sue tasche.
 
-Ma sbaglio ho sei ancora più muscoloso? E che spalle!-
 
-Da Pierre oltre al vestito hai comprato anche due etti di diabolica malizia?-
 
-Non mi serve Pierre ho il maestro-
 
-Già Nabiki-
 
-Maestro è maschile- lui la guardò
 
-Comunque non se ne parla-
 
- Ma dai Ranmuccio tu sei fortissimo mi puoi portare sulle spalle-
 
-Non chiamarmi Ranmuccio lo sai che non lo sopporto, mi sa di…-
 
-…Poco macho?- Sghignazzava.
 
- Infatti e per la cronaca sono fortissimo ma non un ciuco-
 
-Ma gli asini sono dotati sai…- il suo punto debole, la sua virilità.
 
-Lo sono di più gli stalloni ragazzaccia ed ora muoviti-
 
-E se ti chiamo stalloncino?-
 
- Ma che ne hai fatto dell'ingenua racchia?-
 
-Sai com’è mi adeguo.... da quando ho sposato un maniaco!-
 
-Shhhh. Non urlare troppo potrebbero sentirci...ho una reputazione io-
 
-Scusami tanto- si avviò offesa
 
-Ehi, signora Saotome, dove scappa….? Perché non si avvicina al suo bel maritino?- Lo disse a voce alta.
 
-E la tua reputazione?-
 
-Qui non conosco nessuno- la stava prendendo in giro.
 
-Ma potresti incontrare qualche simpatica signorina-
 
-Meglio di no-
 
Perché?-
 
-Ho fatto voto di castità… per un mese-
 
-Ma che scemo- ridevano -Oplà...-
 
-No, maschiaccio scendi dalle spalle-
 
-E dai ce la fai....maritino-
 
-Stregaccia-
 
Con le mani occupate dalle valigie prese in spalla fintamente scocciato la mora che si teneva saldamente avvinghiata.
 
 
 
 
 
 
********
 
 
 
 
Fuori dalla stazione trovarono un'auto per condurli all’hotel "Hot passion".
 
-Dai maschiaccio non farti influenzare dal nome, di sicuro sarà un piccolissimo albergo a carattere familiare con i classici comfort- ovviamente si sbagliava.
 
 
Nabiki aveva scelto per la loro breve luna di miele un vero angolo di paradiso all'insegna dell'eros.
 
L'albergo era una struttura appariscente ma ben curata a più piani, che affacciava direttamente sul mare. Era sì dotato di ogni comfort, ma non consono alle aspettative della corvina. Gli sposi nella camera trovarono ben altro.
 
 
-Ranma -
 
-Che c'è-
 
-Io  ho paura…chissà Nabiki cosa ci ha combinato-
 
-Ma dai maschiaccio in due giorni cosa avrà potuto organizzare?-
 
-Partiamo dalle valigie…? Non so cosa ci ha messo dentro ed ho timore ad aprirle-
 
-Al massimo sarà arricchita di qualche capo femminile-
 
-Cos'hai da dire sul mio guardaroba?-
 
-Sul mobile nulla, ma su quello che contiene....-
 
-Cosa? Sentiamo assistente di Pierre-
 
-Mon petit maschiacciò parlo di orrible tuton e mutandon- beffeggiava lo stilista assumendo una posa poco maschile mentre Akane lo guardava allibita.
 
-Baka si dà il caso che tu mi veda sempre in tuta ma in altre circostanze mi vesto in modo femminile e curo anche l’intimo-
 
-Ah dimenticavo per lo scopettone….-
 
-Non iniziare-
 
-Non sia mai, chi te lo tocca il TUO ragazzo- era ancora turbato.
 
-Ranma -sospirò
 
-Che vuoi racchia?-
 
-Possiamo cercare di non parlare di Shin in questi giorni?- Voleva veramente provare a non litigare.
 
-Tranquilla non voglio rovinarmi il soggiorno…al massimo lo penserò in bagno- era più forte di lui. Lo avrebbe disintegrato col solo pensiero.
 
-Quando…farai la doccia Ranmà? Pensavo fossero altri i tuoi gusti- cercò di sdrammatizzare mentre lui la guardava di sbieco.
 
-No, in caso di stitichezza...funziona-
 
-Sei…sei.....entriamo va!- Lui ghignò
 
 
 
 
-Buonasera- dissero timidamente. Era quasi  mezzanotte.
 
-Salve, avete una prenotazione?- Li invitò il cordialissimo direttore dell’albergo.
 
-S-sì-
 
-Cognome?-
 
-Saotome- si guardarono.
 
-Ma certo, gli sposini!! Augurissimi!!- arrossirono -Lei deve essere la sorella di Miss Nabiki- l'interessata annuì semplicemente
 
-Miss Tendo ed il Signor Daiki, nostri graditi ospiti, si sono premurati affinché vi garantissimo il meglio. Per qualunque cosa non esitate a comporre il numero della reception e non badate a spese, è tutto incluso-
 
-Grazie è gentilissimo-
 
-Taisuke, conduci i signori Saotome nella loro stanza -
 
-Camera signore?-
 
-La suite -
 
-Real oppure Imperial?-
 
-La Imperial... sono novelli sposi-
 
-Ahhh- il fattorino mostrò i denti in un mega sorriso guardando Ranma e Akane. Era un ragazzo dai capelli rossicci e dall’aria furbetta. Gli piaceva scherzare con le giovani coppie. Le mance erano cospicue.
 
-Seguitemi-
 
-Vieni maschiaccio- le strinse la mano conducendola dove indicava il rossiccio cameriere.
 
 
 
 
 
In ascensore il garçon cercò di rompere quell'imbarazzante silenzio.
 
 
-Domani la colazione dove gradite consumarla?-
 
-Maschiaccio che dici in camera va bene?-
 
-Sì dai baka così facciamo le cose con calma-
 
-Immagino, la notte è ancora giovane- aggiunse l’irriverente ragazzo con un sorriso sfacciatamente provocatorio.
 
-No guardi... non... non è, sì, cioè, oh Kami-  il volto della sposina aveva assunto un colorito rosso pomodoro, mentre il codinato ridacchiava.
 
-Amico falla abbondante- Ranma incalzò. Era stupefacente vedere la sua sposina imbarazzata.
 
-Non ne dubiti Signore, ma ora le serve qualcosa? Il barman prepara ottimi energetici-
 
-No, che non gli serve nulla!-
 
-Allora se ha già tutto ciò di cui ha bisogno....-
 
-Sì ho tutto grazie - e guardò Akane malizioso.
 
-Ranmaaaa!-
 
-Maschiaccio io alludevo al lettone per dormire-
 
-Se mi consente...complimenti per la scelta Signore- Anche per il ragazzo lentigginoso fu impossibile non restare incantato dalla bella mora.
 
-Parli della camera vero pivello?- Ranma era lievemente infastidito. Quel tipo aveva indugiato troppo sulle scoperte gambe della sua mogliettina.
 
-Prego Signor Saotome, diceva?-  Non riusciva a staccarsi con lo sguardo da quel corpo
 
-Moccioso se fossi in te smetterei di guardare- schioccò le nocche minaccioso.
 
-C-certo signore- Akane li guardava esterrefatta.
 
 
 
 
 
Con un click la porta della suite si aprì. La stanza era illuminata dalla luce calda degli appliques sapientemente posizionati. Il cameriere posò le valigie appena dopo il telaio della porta.
 
- Vi auguro un piacevole soggiorno, per qualsiasi cosa chiamate e ricordate.... la camera è insonorizzata- fece l'occhiolino allo sposo allungando la mano per la mancia. A malincuore il codinato diede qualche yen.
 
 
 
Akane mosse un piede per entrare in camera, ma il palestrato la vinse sul tempo prendendola in braccio
 
-Ranma ma che...?-
 
-L’ho visto fare- arrossì lievemente , quel gesto fu istintivo - Ma se non vuoi.... allora -cercò di metterla giù, lei si aggrappò al suo collo.
 
-Beh visto che ci siamo... entriamo- rise, le piacevano quelle attenzioni. Il corvino con un colpo di tallone richiuse la porta.
 
-Maritino cos'altro devo aspettarmi?- Lo stava provocando mentre si beava di quell'abbraccio deciso ma delicato.
 
-Visto che è tardi e tu sei una bimbetta, pigiamone e poi una favola prima di dormire-
 
-Ma come siamo spiritosi-
 
-Akane ma lo sai che pesi? Sei ingrassata?-
 
-Scemo fammi scendere-
 
-Ahhh la schiena...- la stava beffeggiando.
 
-Baka...- poi si guardò intorno -Ma che cavolo di camera è questa?- Akane era incredula ai suoi stessi occhi.
 
Le pareti erano bianche tranne quella dove vi era la testata del letto che era tendente al rosa e piena di autografi e frasi non molto caste. Di sicuro le avevano lasciare altre coppie prima di loro.
 
Il letto era enorme e rotondo. Le coperte erano bianche e profumate. Ai lati due comodini dalla stessa forma. Di fronte, appeso al muro, un mega schermo ultrapiatto di ultima generazione. Le finestre erano arricchite da sontuose tende cremisi.  Appesi in vari angoli c'erano dipinti a tema erotico. Alcuni erano immagini astratte, altri foto in bianco e nero. Akane si soffermò a guardarli.
 
-Oh Sante divinità questo è...è-
 
-Piccino direi...- Ranma si avvicinò alla ragazza guardando la stessa immagine. La stava schernendo.
 
-Piccino....? Scherzi è lungo quanto un palo della luce e spesso quanto un bicchiere....sarà di 16 cm ad occhio e croce- lo guardò incredula, dubbiosa. Inevitabile fu spostare il suo ingenuo sguardo al di sotto della cintura del moro.
 
-Vuoi farmi credere che...tu....-
 
-Modestamente....!- Rideva.
 
-Calmati Akane, respira- inspirò ed espirò- Ti sto prendendo in giro ovvio, sarebbe anormale- aprì la finestra, era troppo accaldata.
 
-Caldo racchietta?- Si stese sul circolare talamo seguendola con lo sguardo.
 
-Un po'- poi cercò di riprendersi. Una strana apertura attirò la sua attenzione. Era messa sopra al lettone.
 
-Ranma, guarda che strano quadro sembra una finestra....ma cosa è......ohhhhhh noooooo!!!!-
 
Ranma si sporse per vedere.
 
-Siiiiiiiiii- si stava sbellicando. Nabiki era davvero unica.
 
Era una finestra con vetro fisso che dava nel bagno.
 
-Ed io come mi lavo? E come .....no no no no no!!!-
 
-Tranquilla bimbetta non ti spierò.... ci sono cose più interessanti da guardare in questa camera - mostrò dei dvd messi sopra al comodino.
 
-Che sono?- Lesse dei titoli.
 
-"Doppio canale, inquiete casalinghe" - Lo guardò mentre lui la osservava sornione. Capì.
 
-Nooooo....buttale!!!- Gliele lanciò come se scottassero.
 
-Sei pazza? È  una collezione rara- le raccolse riponendole con cura dove le aveva trovate.
 
-Maniaco, tu e quella ninfomane di mia sorella...depravati ecco cosa siete- Si sedette sul letto.
 
Sui guanciali erano stati posati cioccolatini a forma di cuore e sul basso mobile, accanto al nuziale giaciglio, champagne e frutta fresca.
 
Non stando molto comoda notò che si era seduta su qualcosa, forse un cuscino.  Provò a toglierlo.
 
Lo osservò. Aveva la forma simile alle caramelline preferite dalla disinibita sorella. Akane sgranò gli occhi  rimirandolo meglio.
 
Il codinato a stento trattenne una risata. Come aveva fatto con i dvd fece la stessa cosa con quel morbido guanciale dalla forma fallica. Lo lanciò via come se fosse una bomba sul punto di esplodere.
 
-Dove sono finita....-
 
-Dai maschiaccio prendila per quello che è, uno scherzo tipico della iena- Rideva, era inevitabile. Quanto era bella la sua Akane.
 
-Ok apriamo le valigie che è meglio.... a proposito cosa intendeva Taisuke per insonorizzata?- Lo guardò inarcando un sopracciglio con paura, mentre il nervo pulsava come un tamburo e l'occhio era in preda ad un tic.
 
-Sono camere ovattate, dove non si sente nulla da fuori-
 
-A quello ci arrivavo anche io Einstein...non capisco a cosa possano servire!-
 
-Vuoi proprio saperlo?-
 
-Dalla tua espressione intelligente, mi aspetto il peggio, spara- era rassegnata
 
-Diciamo che tua sorella si augura che noi.... si... insomma....-
 
-Insomma cosa?-
 
-Cosa fanno due sposini?-
 
-Si rilassano, si divertono e....ahhh quello!-
 
-Brava quello-
 
-Sì ma perché insonorizzata?-
 
-Forse perché si urla-
 
-Come urla?- Era davvero ingenua.
 
-Akane devi sapere che ...lasciamo stare-
 
-Ehi non trattarmi da mocciosa-
 
-Ma lo sei!-
 
-No, semmai inesperta e ora parla- incrociando le braccia, assunse un tono da studentessa modello.
 
-La prima volta saprai che è un po’ doloroso...-
 
-Ma mica tanto da urlare?- C'era un po' di timore in quella domanda.
 
-Ovvio che no!-
 
-E allora?-
 
-Le volte successive, se lo fai con un amante focoso che sa dove prenderti, allora....-
 
-E parla...-  si stava spazientendo.
 
-La donna potrebbe non trattenersi e...- Era lievemente imbarazzato. Si trattava sempre del suo puro maschiaccio.
 
-E...-
 
-Gemere ad alta voce-
 
-Tipo?-
 
-Se vuoi te lo mostro....-
 
-Cheee?-
 
-Scema il dvd...-
 
-No grazie spiega tu...sei o non sei esperto...?- Lo sfidava.
 
-Ok tipo “ohhh, si, ancora, di più, più giù”- lo disse in falsetto dimenandosi.
 
-Addirittura?- Era basita
 
-Akane ma tu veramente non hai mai visto un film spinto?-
 
-Spinto nel senso di porno?-
 
-Beh sì!-
 
-No-
 
-Sicura di non volerlo vedere....anzi no!- Non era il caso.
 
-Perché, temi che possa vedere qualcosa di ....particolarmente grosso hehhe?-
 
-Se stai pensando al tuo dottorinio anche quello di Riku è più grosso-
 
-Sei convinto vero?-
 
-Akane lo hai visto?- La voce mal velava il suo peggior timore.
 
-Non ancora ma …sentito!-
 
-Di sicuro avrà messo qualcosa per farlo sembrare più grande -
 
-Ma che….piantala…aspetta un po’ allora tu....- scoppiò a ridere
 
-Ehi io cosa?-
 
-Usi il trucco, però!-
 
-Ma che scema se lo vedi ti spaventi!-
 
-Ha ha...-
 
-Piccina...non mi provocare! Non per niente mi chiamano il toro di Nerima-
 
-Lascia stare matador, non voglio sentire le tue idiozie su clave e genietti piccini piccini- lo beffeggiava
 
-Akane non mi tentare...-
 
-E va bene Ranmino-
 
-Come mi hai chiamata…nespolina?-
 
-A me sarà un dato di fatto…ma tu oh Kami che scoop-
 
-Scoop un corno!-
 
-Lasciamo perdere...io disfo le valigie-
 
-È meglio- Si sentiva offeso. L'avrebbe fatta ricredere. Anche sbavare.
 
Akane con timore aveva aperto la borsa mentre Ranma si era tolto con disinvoltura la maglia. Lei si incantò a guardarlo. Come faceva ad essere così perfetto? E poi quelle dannate fossette. Lui se ne accorse.
 
-Ti piace vero?
 
-C-cosa?-
 
-Quello che vedi...ma mi spiace per te, non puoi TOCCARE!- Marcò appositamente l'ultima parola, muovendo alternandoli i due pettorali.
 
-Non ti pavoneggiare ero sovrappensiero-
 
-Ah, si come no, comunque tranquilla puoi consolarti guardando-
 
-Ma smettila, tu invece con me non puoi né toccare né guardare!-
 
Il codinato in tutta risposta prese un albicocca che era nel cesto e la guardò per qualche secondo.
 
-Ed ora che fai baka? Non hai mai visto un'albicocca?-
 
- Così eviterò di osservare le tue nespoline..sono la stessa misura non trovi?-
 
-Stupido!-
 
-Però sono gustose....-
 
-Maniaco!- Rideva mentre lei lo guardava torva.
 
-Dai, invece di perdere tempo, vediamo il geniaccio cosa ti ha messo in valigia?-
 
-Oh sante divinità e questo cos’è?- Akane era sgomenta.
 
In una mano aveva dei reggiseni di pizzo semi trasparenti e nell'altra due perizomi striminziti.
 
-Mi sembra chiaro- il codinato ridacchiava- Da un lato hai dei regginespoline effetto taglia in più e nell’altra il filo interdentale di tarzan....piccolo per il tuo sederone direi!-
 
-Baka tu e lei maledetta!- Continuò a liberare il borsone. Ma non trovò nulla di "normale, sobrio".
 
C’era qualche vestito sexy, pantaloncini e canottiere scollate. Un paio di costumi, parei, scarpe dal tacco vertiginoso e...
 
-Quella stupida non ha messo il pigiama?-
 
Ranma intanto si era avvicinato a guardare.
 
-C’è Akane solo che sono molto femminili- Rideva -Eccoli- erano baby dolls di colori e modelli diversi.
 
-E tu questi me li chiami pigiami?-
 
-Certo, anche se non so se ti andranno, forse saranno larghi sopra e stretti in basso-
 
-L'avevo dimenticato, il signorino frequenta solo top models a cui questi cosi stanno divinamente-
 
-No, non solo top models e poi la loro lingerie non la conosco, non ci ho mai fatto caso...non mi interessano queste cose ma il contenuto-
 
-Come sei profondo!!!-
 
-Io ho una teoria-
 
-Tu...con quella faccia- lui annuì ignorando la sua battuta sarcastica.
 
-Chi indossa capi particolari lo fa per distrarti...perché non c'è sostanza...ecco perché tua sorella...-
 
-Ma io abitualmente non indosso queste cose- sorrideva vittoriosa. Il codinato così si ricordò del suo casto intimo.
 
-Tu fai eccezione-
 
-Cosa vuoi dire, che io non ho sostanza?-
 
-Le bambinette sono piatte-
 
-Sarò anche piatta ma se non ricordo male l'ultima volta a casa del MIO uomo ti premeva farmi rivestire-
 
-A me non premeva nulla è che...è che ...tu stavi facendo una cosa sbagliata-
 
-Ripetitelo, così ti convinci.-
 
-Credi? Comunque aspetta, vedo nella mia borsa magari ti posso prestare una t-shirt bimbetta-
 
Cambiò discorso sotto lo sguardo  deluso di lei. 
 
Aprendo la valigia trovarono una lettera. Era di Nabiki. Akane la prese e la lesse ad alta voce. Tremava dalla rabbia.
 
 
"Ciao Akane, cognatino..piaciuta la camera? Piccola non lo ascoltare lui non è tanto dotato come dice...non farti prendere in giro. Mi sono data tanto da fare per le vostre valigie....
Sorellina, se stai cercando di farti prestare una t-shirt da Ranma sappi che non ne ho messe tante, forse una sola.  Puoi prenderla ma lui cosa indosserà domani?
Io ti consiglio di indossare la lingerie, è di Pierre bellissima vero? Comunque se non è di tuo gusto puoi dormire senza. In tal caso potresti dare uno schiaffo morale allo zuccone dimostrando che non sei solo nespoline e culone....Ranma so che  non consumerai con il tuo maschiaccio stasera…ma la speranza è l'ultima a morire. Abbi fede ragazzo! Divertitevi! Baci Nabiki".
 
-Cooosa??? Quando la vedo...... Lingerie, nespoline, culone, abbi fede.... poi faremo i conti arpia di una sorella e tu non ridere!- Stritolò il bigliettino della mezzana.
 
-Akane c'è un pacchetto vicino alla busta- lei lo aprì.
 
-Ranma e questi...?- Erano preservativi.
 
-Servono per il gavettone in spiaggia-
 
-Spiritoso-
 
-Con te a cosa servirebbero?-
 
-Potrei darglieli a Shin al mio ritorno....-
 
-Da qui- li prese in malo modo mettendoli via.
 
-E questa bottiglietta a che serve- non ne poteva più - Aspetta è per la battuta sulla ruggine vero?-
 
-No quello serve a... dammi non servirà-
 
-A....cosa non servirà?-
 
-A lubrificare-
 
-Quindi Nabiki usa...- pur conoscendo la sorella rimaneva sempre a bocca aperta.
 
-Lei sì gode  la vita…da ogni angolazione- ridacchiava.
 
-Baka...E... e tu?- Titubante, glielo chiese.
 
-Io cosa?-
 
-Be tu lo hai mai usato?-
 
-Secondo te?-
 
-Ho capito, lascia stare siete casi persi- D'improvviso si sentì inadeguata, inesperta, troppo.
 
-Se hai finito con le domande andrei a farmi una doccia-
 
-Sparisci!-
 
*****
 
 
Si era riflesso allo specchio beandosi della sua stessa immagine. Poi guardandosi intorno aveva notato che in quel bagno tutto era sistemato per due. Sorrise.
 
 Gli piaceva l'idea di condividere momenti con la sua verdognola principessa.
 
 Sfilò i pantaloni restando  in boxer bianchi con cuciture celesti.
 
 Prima di immergersi sotto il getto d'acqua decise di dare una sbirciatina dalla finestra. Lei era lì con una postura da bambina intenta a rimirare quei quadri lussuriosi.
 
Aveva la testa lievemente inclinata da un lato e con espressione sbalordita per le misure non tipicamente di un uomo normale, mangiucchiava una mela.
 
Lui rideva, era piacevolmente sexy nella sua purezza. Bussò dal vetro e lei si girò imbarazzata.
 
-Colta in FALLO!- Marcò l' ultima parola col labiale.
 
 -Baka!!- Si rigirò ridendo. Lui Ribussò.
 
-Che vuoi?-
 
-Non sbirciare...guardona-
 
-Dannato....-
 
-Ah Akane?-
 
-Che c'è ancora?-
 
-La doccia è per due!-
 
-Scordatelo manico che la faccia con te!-
 
-Ma che vai a pensare racchietta, poi dici che sono io il pervertito!-
 
-Ah e cosa intendevi sentiamo?- Incrociò le braccia aspettando.
 
-Volevo dire che finalmente potrai fare un doccia comoda...con i fianchi che ti ritrovi... -
 
-Cretino!- Gli lanciò la mela in parte mangiucchiata.
 
 Ridendo come un matto si mise sotto al soffione, senza chiudere il box della doccia. L' idea di essere sbirciato da Akane lo eccitava ma sapeva che lei non lo avrebbe mai fatto....
 
 
 
*******
 
 
 
-Maschiaccio il bagno è tutto tuo. Col solo telo avvolto intorno al bacino si stese sul letto. Lei lo guardò di sottecchi. Era oggettivamente bello, baka ma bello.
 
Prese l'intimo secondo lei meno sexy e si avviò nel bagno. Ritornò sui suoi passi affacciandosi dalla porta.
 
-Se ti becco a sbirciare ti uccido!-
 
-E cosa o meglio chi dovrei guardare?- Senza rispondergli entrò nella toilette imperiale.
 
Non convinta provò ad oscurare il vetro della finestra, ma inutilmente. Non le restò che ficcarsi sotto la doccia.
 
L'idea che Ranma la potesse guardare di nascosto la infastidiva ma nel contempo la eccitava. Magari avrebbe notato che anche lei era un belvedere. Sapeva, però, che lui non lo avrebbe mai fatto.
 
 
Dopo una buona mezz'ora  uscì avvolta da un cortissimo accappatoio. Lui comodamente steso indossava solo un paio di boxer neri. La osservò.
 
-Akane ma tu veramente non indossi nulla?-
 
-Depravato certo che sì, ma mi sono coperta ecco- Con fare nervoso strinse il nodo in vita.
 
-Ranma?...-
 
-.....-
 
-C'è un problema!-
 
-Lo possiamo risolvere domani? Sono un po' stanco!-
 
-No!!!-
 
-Cosa c'è?- Sbuffò
 
- La stanza!-
 
-Akane ma se è perfetta!-
 
-Genio manca una cosa!-
 
-Cosa?-
 
-Il tuo letto!- Lui la guardò...
 
-Cervellona si chiama camera matrimoniale perché ha un solo letto grande!-
 
-Intendevo il divano Einstein! Ahhhh va bene visto che non c'è dormirai....-
 
-Non pensarlo neanche! Io a terra non ci dormo!-
 
-Maledetta Nabiki. Questa storia inizia a darmi sui nervi.- Lui si corrucciò.
 
-Guarda che neanche io muoio dalla voglia di dormire con un maschio mancato!-
 
-Ed io con un maniaco!-
 
-Mettiti a letto e dormi!....Akane un ultimo dubbio...-
 
-....-.
 
-Russi?-
 
-Io? Ma che....- rideva
 
-E fai le puzzette?-
 
-Ranmaaaaaa!!!!-
 
-Sai Fiona le fa....-
 
-Sono esausta...non ti sopporto più!-
 
Prima di stendersi iniziò a dividere il letto con asciugamani e cuscini. Lui la guardava stranito
 
-Che fai?-
 
-Mi sembra ovvio, evito il peggio....non sia mai che durante uno dei tuoi depravati sogni ti venga in mente di allungare una mano.....ho detto MANO!-
 
-Lo sai che non allungo solo quelle....comunque fai bene non vorrei il sogno si tramutasse in un incubo-
 
-Sono una signora, non ti rispondo....-
 
 
 
 
Entrambi stesi pancia in su guardavano il soffitto.  Nonostante il precario divisorio erano al limite dell'imbarazzo.
 
Si spiavano di sottecchi poi non resistendo oltre il palestrato si alzò e si mise seduto di scatto.
 
-Ahhh, maledizione io non riesco a dormire!!!-
 
-Cosa c'è Ranma? Non mi dire che dormire con un maschiaccio ti crea problemi?- Quanto avrebbe voluto sentirsi dire che la trovava bella come le altre.
 
-Scema e che.... sarai anche una racchia ma resti sempre un essere umano appartenente al genere femminile.-
 
-Ma che zotico!!!- Si voltò offesa sul fianco. Lui si maledì. Come al solito per superare il disagio aveva esagerato.
 
-Ehi Akane?- Lei non rispose
 
-Dai non fare così-
 
-Lascia stare dormi!!!-
 
-Non mi dai il bacetto della buonanotte?- Non riusciva a tollerare che gli tenesse il punto.
 
-No papà!!!-
 
- E se ti racconto la favoletta???- Ancora nulla.
 
-Vediamo.... c'era una volta una ragazza tanto brutta, violenta e per nulla femminile- lei si girò guardandolo malissimo.
 
-Cosa c'è hai la coda di paglia?-
 
-Ranma tu vuoi arrivare a domani?-
 
-E chi mi ucciderebbe sentiamo?-
 
-Possibile che tu non veda nulla di buono in me?- Gli occhi le si erano leggermente velati di lacrime.
 
-Ma ovvio...lei lo guardò speranzosa - Io!-
 
-Quindi se ora io mi levassi il telo per te sarebbe tutto normale?- Voleva dimostrargli quanto si sbagliava.
 
-Certo, cosa dovrebbe cambiare?!- Deglutì, stava bluffando.
 
-Ok allora se per te non ci sono problemi...- si alzò dal letto guardandolo sensualmente.
 
-C-che fai?-
 
-Ho caldo- levò la spugnosa veste.
 
Ranma si era messo su un fianco sul bordo del letto, vedendola perse l'equilibrio cadendo a terra e facendola ridere. Akane era bellissima, lui lo sapeva solo che vederla così....
 
Aveva indossato un baby doll bianco con rifiniture rosa. Era semitrasparente e finiva a metà fondo schiena. I seni alti e sodi erano coperti da un delicato pizzo. Sotto portava  una culotte di colore rosa pastello. Femminilità, sensualità e purezza in un'unica persona.
 
-Ma sei scema!- La rimbeccò alzandosi mentre si massaggiava il didietro.
 
-Cosa c'è? Tanto sono un maschiaccio sgraziato anche se appartengo al genere femminile, giusto?- Lo provocava.
 
Il codinato imbarazzato come un bambino beccato con le mani nella marmellata cercò di reagire. Nonostante la stanchezza, tutto in lui prese vita, anche il suo Willie.
Fu colto da arsura e sudore.
 
- Ho... ho sete, vado a prendere dell'acqua - uscì velocemente non curandosi di essere in mutande.
 
Fuori incontrò il rossiccio cameriere.
 
-Serve qualcosa signore ?- Sghignazzava osservando lo sposino in preda ad una crisi di panico o da prestazione....
 
-A..Acqua!!!-
 
-Con ghiaccio???-
 
-Si tanto !-
 
Akane incuriosita dalle voci si affacciò alla porta.
 
-Ranma ma...?-
 
Il cameriere spalancò occhi e bocca di fronte a quell'eterea, magnifica ragazza.
 
-Oh Kami ho una...una visione!- Sussurrò Taisuke.
 
-Se non la smetti di mangiartela con gli occhi  ti faccio veramente vedere le divinità!! E tu stupida ti vuoi coprire?!-  Le si parò davanti mentre lei rideva. Le piaceva sentirsi bella per lui.
 
-Allora ghiaccio, diceva g-giusto?- Il garçon era basito, freddato.
 
-No! Ho cambiato idea...Aria, via, sciò!!- Se la caricò sulle spalle ed entrò.
 
-Buon divertimento sposini....- li salutò con un cenno della mano cercando di sbirciare ma si ritrovò l'impronta della porta sul naso. Sospirando andò via.
 
-Ma che modi....Ranma! Non dovevi bere?-
 
-Vado in bagno l'acqua è potabile, tu...tu mettiti questo !- Le ripassò il telo senza guardarla.
 
La mora gettò via l'accappatoio e si rimise al letto senza coprirsi. Quando ritornò in camera la vide.
 
-Akane ma...- il respiro si bloccò. Il cuore mancò un battito.
 
-Qual è il problema?- Fingeva ingenuità
 
-Il problema? Il mio amichetto è il problema!-
 
-Allora ti piaccio.... ammettilo-
 
-Io..io..- "sei stupenda, bellissima, non ho mai visto nulla di più bello in vita mia "avrebbe voluto urlarle...ma orgoglio e timidezza lo bloccarono, ancora.
 
-Devo dire che conciata così sei...carina... passabile- La guardò di sottecchi.
 
-Solo?-
 
-Sì perché? -
 
-Niente...- Lei offesa si girò di lato intenta a dormire. Non sarebbe mai stata il suo tipo. Spense la luce. La camera era rischiarata dalla luce argentea della luna piena.
 
-Akane?- Le sfiorò appena la spalla. Perché lei non capiva? Lo conosceva bene ma ciononostante quando si trattava dei loro sentimenti non lo comprendeva, non riusciva a leggergli l'anima.
 
-Che vuoi?- Era minacciosa. Si era umiliata per cosa?
 
-Dai?-
 
-Dai cosa?-
 
-Dai, non nel senso di me la dai... ma dai per dire?-
 
-Aaahhhhhh Ranma piantala! Dormi!-
 
-Ok sei arrabbiata, allora notte-
 
-Notte!-
 
-Maschiaccio?-
 
-Santi Kami sei peggio di una mosca fastidiosa...-
 
-Puoi accendere il climatizzatore... il telecomando è dal tuo lato?-
 
-Poi mi lasci dormire?-
 
-Promesso!-
 
La mora provò a pigiare qualche tasto del telecomando.
 
-Faccio io imbranata!-
 
-Zitto baka è difficile al buio..- premette il tasto errato del telecomando sbagliato.
 
-Oh Santi...- il letto prese a girare -Ranma ma che…che diamine succede?-
 
-Hai azionato il ruotare del letto genio!-
 
-Che stregoneria è questa?-
 
-Si chiama sesso alternativo...ma tanto che te lo spigo a fare....-
 
-Sesso che...oh Kami aiutatemi voi!-
 
-Scema- rideva -Stacca la spina!!!-
 
-Cosa?- Non riusciva a ragionare, poi il suo animo fanciullesco prese il sopravvento facendola ridere come una matta.
 
-Però è uno sballo!!!-
 
-Maschaiccio ma non è che vuoi provare a....-
 
-Se ti avvicini io ... ti.....- Non la smetteva di sorridere.
 
-Sicuro che non vuoi fare un giro sul cavallo???-
 
-Quale sentiamo?-
 
Lui la guardò sornione e poi volse lo sguardo alle parti basse.
 
-Appena fermo questo coso ti faccio diventare una giumenta!-
 
-Ehi ma non sono le femmine dei cavalli?-
 
-Già!!-
 
-Il mio gioiello non si tocca, è sacro!- Akane  riuscì a fermare il giro.
 
-Tranquillo, non ho la minima intenzione di sfiorarlo-
 
-Non sai che ti perdi....comunque......-
 
-Mhh?-
 
-Sei bellissima scema!- Si girò. Lei sorrise sporgendosi verso il suo baka.
 
-Ehi stallone?-
 
-Cosa c'è maschiaccio?-
 
-Grazie- gli posò un bacio sulla guancia.
 
-Prego- sorrise toccandosi il punto in cui era stato sfiorato. Se lo sarebbe fatto bastare per quella notte.
 
Con molta fatica si addormentarono.
 
 
 
 
Sabato
 
Ranma aveva aperto gli occhi e si era affacciato per controllare Akane. Lei aveva ancora gli occhi chiusi ma lo aveva sentito.
 
Un bussare alla porta lo fece sussultare. Era la colazione.
 
Akane si alzò mettendosi seduta.
 
-Buongiorno-
 
-Giorno maschiaccio-
 
Akane lo rimirò era sbalorditivo.
 
Aveva il codino in disordine e il resto dei capelli lievemente arruffati. Era leggermente sudato mettendo in risalto i suoi muscoli.
Sexy, era l' unico aggettivo che le veniva in mente. Vederlo senza canottiera e con solo i boxer le provocò un capogiro.
 
D' altro canto il codinato faticava a guardarla. Anche assonnata e con i capelli spettinati era uno spettacolo. Quel capo intimo, poi, le sembrava cucito addosso. Ogni curva era messa in rilievo.
 
 
-Potresti... coprirti per piacere?- Era troppo. Lei annuì.
 
Così mise un lenzuolo ed in silenzio mangiarono. Troppo imbarazzo, troppa tentazione.
 
*****
 
-Posso fare prima io? Tu in bagno impiegherai di sicuro più tempo-
 
-Ok- si ristese per aspettarlo. Poi fu colta da un impellente bisogno fisico. Aprì la porta del bagno.
 
Il codinato era dinanzi allo specchio, fresco di doccia con in vita un telo sottilissimo. I capelli erano umidi e sciolti.
 
Gli occhi della mora inevitabilmente si soffermarono sulle sensualissime fossette. Quanto avrebbe voluto accarezzarle e non solo quelle. "Che diavolo mi prende?" Neanche lei si capacitava di quei pensieri degni di Pierre ed Happosai messi insieme!
 
Lui si voltò con metà viso sporco di schiuma da barba. Stava finendo di radersi. La bocca gli si aprì automaticamente.
 
Alla luce del sole era ancora più bella.
 
Divertita gli portò due dita sotto al mento per fargli chiudere le labbra.
 
-Cosa c'è Casanova ti incanti a guardare un maschiaccio, allora è un vizio?-
 
-Maschiaccio è che... è che non sono abituato a vederti così, conciata  da... da ...da donna ecco-
 
-Se era un complimento grazie!!!-
 
-Figurati!-
 
-Hai finito?-
 
-Manca metà...-
 
-Dovrei andare in bagno un attimino, ti spiace?-
 
-Ok!-
 
*****
 
-Grazie…puoi rientrare. Ranma?-
 
-Sì?-
 
-Posso... posso fare io non l'ho mai fatto!-
 
-Cosa non hai mai fatto?- Era sensuale ed erotico.
 
-Radere un uomo!-
 
-Ehi? Non è che...?-
 
-Tranquillo non ti taglio- rise
 
Lui le porse il rasoio sedendosi su uno sgabello.
 
Il tocco era delicato, leggermente insicuro.
 
Era distante, così lui la prese per i fianchi facendola avvicinare quasi fino a sfiorarlo. Tremarono.
 
Lo sbarbò sotto gli occhi di lui sognanti ed eccitati.
 
-Ecco fatto- Era liscissimo, si toccò.
 
-Non c'è male!-
 
Lei gli posò un bacio....- Sei morbidissimo-
 
Stavano irreparabilmente sconfinando...
 
-Ci sono posti più morbidi!-
 
-Tipo?- Sussurrava
 
-Tipo...- sudava freddo- Il culetto di Emi!- Sospirò.
 
-Baka...-
 
Uscì dal bagno. Era accaldata, si sentiva strana, fitte al basso ventre si propagarono. Il codinato, invece, si sciacquò il volto con acqua gelata. Poi appoggiandosi con le mani al grande lavandino scosse la testa. Non ce la faceva più.
 
 
 
*******
 
 
 
-Buongiorno Akane dormito bene?-
 
-Brutta arpia quando ti vedo...!-
 
-Noto che hai gradito la lingerie e scommetto che hai messo quello bianco con le rifiniture rosa- lei si guardò incredula.
 
-Se ti stai chiedendo come lo so…tranquilla non ci sono telecamere ma conosco bene il tuo animo piccina... come so per certo che hai separato il letto usando cosa?-
 
-Cuscini e teli- afflitta sospirò.
 
-Appunto. E lui ?-
 
-Lui cosa?-
 
-Sbavava vero?-
 
-No-
 
-Sei una povera cieca sorella-
 
-Io vedo bene e sento anche tutti gli insulti che gentilmente mi regala-
 
-Stolta....Passamelo-
 
-...Ranma...Nabiki al telefono- Si avviò in bagno per prepararsi.
 
-Ciao cognatino…la doccia era abbastanza fredda?-
 
-Ehi iena, non serve.... cosa può farmi un maschiaccio?-
 
-Cosa avresti voluto farle tu semmai!!!- Sghignazzò.
 
-Già...-
 
-Bella vero?-
 
-Incantevole…la camera!-
 
-Mi raccomando…sfrutta i tuoi mezzi di seduzione-
 
-Sai che non lo farò-
 
-Sei proprio cotto!!!-
 
-Ehi!!!-
 
-Divertitevi e …dacci dentro se puoi!- Sorridendo riagganciò.
 
 
 
 
*******
 
Decisero di trascorrere la mattinata in giro visitando il posto. Ranma la seguiva ovunque senza lamentarsi molto. Era stufo di quella situazione, doveva parlarle, ma come? E soprattutto cosa dirle! Dopo aver  pranzato in un ristorantino locale tornarono in albergo
 
-Sbaglio o stamattina eri un po' pensieroso...-
 
-No, stanco...ho dormito poco- fingeva
 
-Perché non ti riposi allora?-
 
-E tu?-
 
-Io vado a farmi un bagno alle terme...questa struttura è stata costruita su una sorgente-
 
-Ok allora a dopo...stai attenta-
 
-Agli ordini papà!!!-
 
 
 
 
Il bagno l'aveva rilassata. Era stata davvero una buona idea. Pensò che anche quel baka avrebbe dovuto farlo, magari insieme. Arrossì a quel pensiero.
 
La mora aprì la porta della camera ma senza spalancarla totalmente, udì Ranma. Non era solo. Si avvicinò con l'orecchio. Temeva di guardare così si limitò ad ascoltare.
 
-Oh più giù.. così… oh sì quello è il punto. Non smettere, non ora, le tue mani sono magiche…-
 
La piccola Tendo sgranò gli occhi, era sconvolta ed arrabbiata, lui non poteva, non in camera loro e non durante la luna di miele. Entrò come una furia.
 
-Rrrranmaaaaa!!!!-
 
-Akane ma che hai da urlare!-
 
-Salve signora  Saotome! - La voce di una matura signora la ridestò.
 
-Bu-buongiorno e lei chi chi è?-
 
-La massaggiatrice dell’hotel…vuole approfittarne?-
 
Era una signora over size che superava da parecchio la cinquantina. Aveva labbra carnose, spalle nerborute e due grossissime mani. Ranma invece era disteso pancia in giù su un lettino trasportabile, coperto da un telo per nascondere le parti basse.
 
Sorrideva sornione. Akane era la regina dei fraintendimenti.
 
-La.. la ringrazio signora ma…- era al limite del ridicolo quella scena.
 
-Ehi bambola non sai cosa ti perdi… potete optare per il pacchetto "fuoco nel fuoco" per le coppie, è super afrodisiaco.
 
-Mi sa che sta già prendendo fuoco Zuiki ma io ci sto - Ghignava.
 
-Baka…. Io, io..io vado in bagno!-
 
-Akane la doccia falla fredda, calma i bollenti spiriti e seda la gelosia - scoppiò in una risata sguaiata. La mora ritornò indietro.
 
-Stupido maniaco non sono gelosa né accaldata e lei..lei...-
 
-Si piccina?-
 
-Aahhh lasci stare!- Andò in bagno per fare una doccia non fredda…ghiacciata. 
 
-Nervosetta la sposina-
 
-Non abbiamo ancora consumato-
 
-Ora capisco...-
 
-Ma recupereremo....presto! Dove eravamo rimasti Zuiki?- Sornione si ridistese godendosi il massaggio.
 
 
 
*******
 
 
-Calmati i bollori?-
 
-Io non ne ho ed ora se vuoi scusarmi devo fare una telefonata!- Doveva rendergli il dispetto.
 
Si sdraiò sul letto con solo il telo. Era ancora bagnata. Doveva provocarlo e farlo subire. La vendetta doveva essere lenta, succulenta, calda.
 
-Oh il dottor scopettone...non salutarmelo!!-
 
-Non dubitare, saremo impegnati a pensare ad altro....- lo guardò maliziosamente. Lui rabbrividì.
 
-Ciao tesoro tutto bene- la voce era sensuale. Troppo per i gusti del codinato.
 
"Ciao amore abbastanza tu?"
 
-Mi manchi …tanto-
 
"Sei sola?"
 
-Senza di te mi sento sempre sola...- Si era messa comoda assumendo una posizione sensuale, intanto Ranma si era steso accanto a lei facendo finta di leggere un manga.
 
"Cosa hai fatto...?"
 
-Sono appena uscita dalla doccia...ti pensavo!- Lascivamente si accarezzò un seno. Ranma deglutì a secco.
 
"Fa caldo lì?"
 
-E’ la tua voce che mi riscalda !!!- Il moro simulò un contato e lei rise silenziosamente. Il piano era perfetto.
 
"Mister unico neurone dov’è?"
 
-Pensa a me ora- sembrava stesse eccitandosi. Il sangue del codinato ribolliva.
 
-Se fossi qui ti farei quei grattini che ti piacciono tanto e ti bacerei il collo e quei pettorali  e magari potremmo continuare quello che...- ridacchiò.
 
Il viso del palestrato iniziò ad assumere mille sfumature della scala del cremisi…arancione, rosso chiaro, bordeaux, viola, nero, fumava! Come un treno a vapore prese di brusco quel telefono dalle mani della piccola Tendo.
 
-Ehi scopettone sentimi bene ora pensa a ripulire gli animaletti e portali a fare la pipì e lascia in pace mia moglie capito!!!-
 
Ancora furente ascoltò meglio la voce che proveniva dall'altro capo del telefono. Era femminile.
 
"Per parlare con un operatore prema il tasto 3, per riascoltare il messaggio il tasto 4."
 
Lui sconvolto la guardò. Si stava dimenando dalle risate.
 
-Mi... mi hai preso in giro!!!-
 
-Eh sì.....ehi scopettone-  gli stava   facendo il verso…-È mia moglie hahahah- non si fermava. Lacrimava dal troppo ridere.
 
-Ma brutta, racchia, maschiaccio…vieni qui - si mise sopra ed iniziò a solleticarla
 
-No, Ran... ma! No, ti pre- prego ha ha ha-
 
 Nel combattere il nodo dell' asciugamano si sciolse, mostrando un'Akane in tutto il suo naturale splendore.
 
-Oh oh capperi - La mora si ripiegò su se stessa mentre il palestrato si girò di scatto raccogliendole il telo.
 
-Sc- scusa io non ...-
 
-Girati sono coperta-
 
-La colpa è tua !!!-
 
-Mia! Sei tu il geloso!!!-
 
-E tu allora? Di una massaggiatrice che potrebbe essere mia madre!!!-
 
-Io non sono gelosa tu invece, fumavi dalla rabbia!!!-
 
-Che c'entra, è che mi dà fastidio passare per cornuto!-
 
-Cornuto? Ma ti senti? E poi perché sbavi....ne hai viste tante di donne nude!-
 
-Io non sbavo, mi sono voltato perché....per non spaventarmi!-
 
-Sei un baka!!! E per la cronaca sono contenta di avere un  ragazzo che è completamente il tuo opposto!-
 
Si alzò. Arrabbiata e ancora una volta delusa, andò a rivestirsi.
 
-Felice di saperlo-  Si limitò a rivestirsi. Avrebbero mai abbattuto quel muro di incomprensione?
 
 
 
 
 
 
 
******
 
 
 
Il moro Indossava un completo total black. Quel colore gli donava. La stava aspettando nella hall, la vide.
 
Era incantevole. Indossava un abito monospalla corto più del dovuto. La pelle nivea contrastava con il blu notte del vestito. Le scarpe modello open toe erano altissime. I capelli erano impreziositi da una mollettina che tirava su qualche ciocca. Molti si voltarono nel guardarla, era da capogiro e lui se ne accorse.
 
Si trovarono, si osservarono come solo ai loro occhi era concesso.
 
-Ciao-
 
-Ciao....sei bellissima!- Questa volta non esitò.
 
-Prima hai detto il contrario- Si morse un labbro.
 
-Maschiaccio possibile che dopo tutti questi anni non capisci quando ti prendo in giro?- La guardò con dolcezza e...amore.
 
-Sentirselo dire ogni tanto non guasta- lo osservò con intensità e...amore.
 
-Va bene, ma non  farci l'abitudine-
 
-Scemo....-
 
-Dai andiamo a cena...e metti questa- La coprì con la giacca.
 
-Ranma ma fa caldo- 
 
-Soffri in silenzio....sei troppo scoperta-
 
-Va bene gelosone!-  Sorrisero.
 
 
 
 
*********
 
 
 
 
 
-Signora lei cosa prende?-
 
-Il filetto di pesce grazie-
 
-Bene e lei signore?-
 
-Pollo…petto ovviamente!!!-
 
-Ah Kami sei assurdo!-
 
-Che vuoi è la parte che preferisco!-
 
-Non avevo dubbi!!!-
 
-Sbaglio o hai messo il reggiseno di Nabiki quello che fa le tettine più grosse???-
 
-Mi spiace deluderti ma non ho reggiseno!!-
 
Lui strabuzzò gli occhi.
 
-E quando ti sono cresciute le nespoline?-
 
-Le ho innaffiate stanotte, baka-
 
-Però....potevi farlo prima!!!-
 
-Vuoi provarci anche tu???-
 
-Sai che non ne ho bisogno- lei storse naso e bocca. Quella risposta era tipica del palestrato.
 
 
 
Tra varie battutine piccanti, risate, sguardi rubati e sospiri terminarono la cena.
 
 
********
 
 
 
Stavano passeggiando sulla spiaggia privata dell'hotel, in riva al mare. La serata era particolarmente calda.
La piccola Tendo, nonostante fosse astemia, aveva insistito per provare il vino della casa. Ora era leggermente su di giri.
 
-Andiamo a nanna bimbetta-
 
-No dai, non ho sonno! Facciamo qualcosa!-
 
-Cosa vuoi fare?-
 
-Qualcosa di insolito -
 
-Tu?-
 
-Sì io, perché cosa c'è che non va?-
 
-Niente è che sei troppo schematica, precisina...-
 
-Tu dici?-
 
-Non lo dico, è evidente!-
 
-Mettimi alla prova- Conosceva quello sguardo. Amava le sfide. Amava tutto di lei.
 
-Ok facciamo il bagno.....nudi- aggiunse con ghigno malizioso. Sapeva che non lo avrebbe mai fatto ma voleva stuzzicarla.
 
-Ci sto- Lentamente si abbassò la chiusura lampo del vestito
 
Ranma sgranò gli occhi...- Ma, ma A-Akane che fai?-
 
-Il bagno nuda e per farlo devo levare il vestito sciocchino- Rideva. Nonostante la luna alta e grossa il suo sorriso illuminò la spiaggia.
 
-Cosa c' è un pesce gatto ti ha mangiato la lingua?- Complice il vino e l'aria frizzante si sentiva libera, felice, vera e vogliosa di fare cose inaspettate.
 
Il vestito scivolò a terra, mentre lei di spalle si avviò in acqua. Ranma era  lì inerme come uno stoccafisso che la guardava.
 
-Che fai non vieni?- Non se lo fece ripetere due volte.
 
Si levò velocemente la maglia e i pantaloni. Arrivò di fianco a lei. Si era coperta i seni incrociando le braccia.
 
Voleva guardarla, eccome se ne era tentato, ma fissò l'orizzonte illuminato dal fascio lunare.
 
Piano piano Akane felice come una bimba fece altri passi. Si immerse fino a coprire le spalle. Sfilò gli slip lanciandoli sul bagnasciuga.
 
Ranma seguì la traiettoria delle mutandine .
 
-Allora artista marziale sto aspettando!-
 
-Cosa c'è ti serve un bagnino?-
 
-Spiacente ma qui tocco. Dai muoviti è caldissima l'acqua.-
 
Ranma guardandola tolse i boxer. Akane imbarazzata abbassò lo sguardo. Lui sorrise.
 
Era fantastica il suo maschiaccio. Si avvicinò.
 
-Perché hai abbassato lo sguardo?-
 
-Io, io non ho abbassato niente e poi cosa dovevo vedere?-
 
-Avresti potuto compararlo al quadro-
 
-Baka- si girò vero l'orizzonte ridendo.
 
-Allora chi è che non aveva il coraggio?-
 
-Cosa ne hai fatto della mia goffa racchietta?-
 
-Ci sono molte cose che non sai di me!-
 
-Perché non me le riveli!-
 
-Te le devi meritare!-
 
-Mi stai sfidando?- Si avvicinò, troppo. Era magia.
 
Poi, qualcosa strusciò  le gambe tornite della mora e d' istinto si avvinghiò al codinato.
 
-Ahhhhhh-
 
-Cosa c'è?-
 
-Qualcosa mi ha toccato la gamba!-
 
-Sarà stato un pesciolino Akane-
 
-Così grosso ...?-
 
Ranma si guardò in basso.  
 
-In effetti...-
 
-Scemo-
 
Si stava eccitando. Le gambe che ancoravano il suo corpo ed i morbidi seni appoggiati al suo scolpito torace non lo aiutavano.
 La mora sentì un lieve fastidio. Non immaginava fosse il caro amichetto del palestrato.
 
-Ranma scusa puoi spostare il braccio- fece per toglierlo.
 
Lui la guardò - Emh emh Akane.... non si stacca. Vorrei farlo sai per pettinarlo bene la sera ma non ci riesco.- Lei capì.
 
-Oh oh cacchio....-
 
-Si ma non lo chiamo così, si offende! Sai è un tipo sensibile- le strizzò l'occhio.
 
Lei si allontanò immediatamente guardandosi la mano.
 
-Ma è...-
 
-Enorme!-
 
-Sì cioè no! Sei un un maniaco Ranma. E  questo è perché non ti piaccio, figuriamoci...!-
 
-Infatti sta dormendo, immagina da sveglio- la scimmiottava. Era palese la sua eccitazione ma doveva far scemare la tensione.
 
-Scherzi vero? -
 
-Akane scusa, tu nuda ti avvinghi e lui vede un bel viso e vuole fare amicizia...che colpa ha se porge la mano? È educato sai?-
 
-La mano...?-Faticava a stargli dietro.
 
-Mano, braccia, TESTA- rideva.
 
-Guarda sei Pierre, Nabiki e Happosai messi insieme!-
 
-Dai smettila di parlare come un'ochetta, vieni facciamo una nuotata piombo girl-
 
-Sai che no so nuotare...-
 
-Ma come si fa a non saper ancora nuotare alla tua età!-
 
-E come si fa ad avere paura dei gatti alla tua età!-
 
-Ehi....giochi sporco!-
 
-Oh no seguo le tue regole!-
 
-Dai aggrappati alle spalle-
 
-Ma io sono... nuda-
 
-Anche io. Che c'è, già finito il tuo coraggio?- Possibile che non gli facesse alcun effetto?.
 
-Ok- si mise su di lui
 
Ranma si irrigidì lottando con tutte le sue forze. Sentire di nuovo il seno di Akane spingergli contro le spalle era piacere puro. Lei in quella posizione si beò del suo profumo.
 
-Eccoci, dai scendi-
 
-Cosa?-
 
-Dai ti tengo le mani-
 
Ora erano lì in mezzo al mare illuminati dall'astro d'argento e si guardavano. Fuori pace e serenità, dentro di loro caos, subbuglio di emozioni.
 
-Stai tremando...ritorniamo su-
 
-Anche tu tremi...-
 
Non era per il freddo che la loro pelle vibrava.
 
Si avvicinarono alla riva. Ancora quel turbinio di sentimenti.
 
-Aspetta qui prendo un telo per coprirti-
 
Lo vide uscire dall'acqua. Questa volta non  abbassò lo sguardo. Arrossendo scolpì nella mente quel corpo.
 
Il codinato rientrò in acqua allargando l'asciugamani con lo stemma della sontuosa struttura. La mora si alzò coprendosi velocemente. L'aria era così calda che subito si asciugarono.
 
-Dai sediamoci un po'- Non le avrebbe negato nulla.
 
Il moro si abbassò accogliendola su di lui. Lei si lasciò andare portando la testa all'indietro. Si lasciarono cullare ascoltando la voce del mare, i loro intensi respiri ed il battito impazzito dei loro cuori. Erano felici come mai in vita loro.
 
-Ranma-
 
-Dimmi- le voci erano basse, sussurrate, calde.
 
-Visto che siamo soli ti va se... ci confidiamo qualche piccolo segreto....- Doveva sapere e lui aveva capito.
 
-Ok inizia tu- la voce era sensuale e dolce.
 
-Cosa ci trovi...in lui?-
 
-Lui è....dolce, affettuoso, simpatico, mi fa sentire speciale, unica, amata e poi è un bel vedere!- Lo sguardo del fascinoso artista era triste. Quelle parole erano riservate al suo rivale.-Ora tocca a te!-
 
-Vediamo...mhh - Non ce la faceva - Hai avuto tante donne ma ti sei mai innamorato? -
 
-Di quelle che ho avuto, mai!-
 
-Perché? -
 
-Non ho mai trovato in loro quello che cercavo-
 
- E cosa cercavi....?- Si guardarono.
 
-Quante domande è il mio turno....- lei sorrise, aveva capito che aveva volontariamente glissato.
 
-Sei proprio sicura di volerci andare a letto?- La voce tremava.
 
-Lui mi ama-
 
-Non ti ho chiesto questo...-
 
-So che non  me ne pentirò...-
 
-Continui a non rispondermi-
 
-Ti ho risposto tra le righe, tocca a me....-  Non era più sicura di nulla. Ma ora era il momento di sapere.
 
-Sei... sei mai stato con Shan pu ? Intendo a letto- lo disse tutto d'un fiato era il momento di chiarirsi. Lui la guardò sospirando rassegnato. Le avrebbe mai creduto? Sperò con tutte le sue forze di sì.
 
-No!-  Secco, conciso, laconico le rispose.
 
-Ranma dai.... puoi dirmelo. Vi ho beccati...Lei era praticamente nuda e tu coperto da un microscopico straccetto-
 
-Akane ti racconterò come sono andate le cose a patto che tu mi creda e poi non ci ritorneremo più su-
 
-Se non vuoi parlare non fa nulla-
 
-No è giusto così!!- Prese un bel respiro e si lasciò andare al ricordo di quel spiacevole giorno.
 
Lei annuì -Guarda che me ne accorgo se dici bugie....-sorrise tristemente.
 
-Sono un libro aperto per te…lo sono sempre stato.- Respirò intensamente -Ci eravamo lasciati da un paio di settimane e loro....-
 
-Shan pu, Ukyo e Kodachi-
 
-Sì, continuavano a venirmi dietro così decisi di mettere le cose in chiaro. Le prime con cui parlai furono Ukyo e Kodachi fu dura ma si arresero. La pazza poi doveva partire per l’Europa e quindi....il lavoro fu agevolato-
 
-Ukyo?-
 
-Lei pianse- il suo sguardo si rattristò -Ma decise di restarmi accanto come amica o meglio una sorella, per sempre-
 
-E…e ...- Neanche più il nome riusciva a pronunciare. Lui la strinse di più a sé.
 
- Con Shan pu è stato più difficile. Quel giorno venne a casa e..iniziò con suo solito modo a strusciarsi addosso. Io e te avevamo di nuovo litigato, ricordo ancora il motivo.-
 
-La gestione del Dojo- Lei lo anticipò facendolo annuire.
 
-Io volevo portarlo avanti insieme a te sebbene non fossimo più.... ma eri ostinata, non volevi-
 
-Ero venuta da te per parlare, infatti-
 
-Ero teso e.... e lei iniziò a massaggiarmi la schiena...poi mi tolse la maglia - Akane deglutì in silenzio. Stava soffrendo.
 
-Era un piacere avere le sue mani addosso, c' ha sempre saputo fare...poi fu questione di secondi. Si levò il vestito restando con gli slip- Ad akane si fermò il respiro.
 
Lui non riusciva a guardarla in faccia. -Se vuoi mi fermo-
 
-No continua…è tutto a posto- Quando voleva era proprio brava a fingere e poi per quella storia non aveva più lacrime. Il moro mestamente riprese il discorso tenendola sempre tra le braccia e poggiando il mento sulla sua spalla.
 
-Iniziammo a baciarci. Mi piaceva, non pensavo a nulla…poi...poi dalla bocca scese al petto fino a scendere....-
 
-Ok ho capito-
 
-Non ho finito Akane- Il tono era vuoto ma deciso a rivelarle tutto. Lei lo guardò aspettando che l'agonia terminasse. -Io la fermai!-
 
-Tu...davvero?-
 
-Sì, Non volevo-
 
-Perché, cosa ti fece desistere...lei è sempre stata così bella e sicura e....-Non continuò.
 
"Perché ti ho sempre amato maschiaccio" le avrebbe voluto urlare ma non lo fece. Lei meritava una dichiarazione migliore.
 
-Non era giusto. Sarebbe stata una semplice scopata. La prima!-
 
-Per questo....-
 
-No Akane se avessi voluto l'avrei richiamata dopo!- Possibile che ancora fraintendeva. -Io non volevo lei, non voglio lei e mai la vorrò. Così la mandai via e andai a fare una doccia. Poi sei arrivata tu. Non so cosa  disse so solo che il tuo sguardo.....Non mi avevi mai guardato così- Solo il pensarlo gli fece male.
 
-Io...io mi sentii una stupida. Non disse nulla. Mi bastò guardarla e poi tu uscisti mezzo nudo. Lei mi osservava ridendo e pensai di avervi interrotto-
 
-Tu non hai mai avuto fiducia in me- la scostò alzandosi -So di non avermela meritata ma...non ti avrei mai fatto una cosa del genere!-
 
-Io…-
 
-Non mi crederai mai vero?-
 
-È tanto difficile fidarti di me...Perché di lui ti fidi e di me no? Cos'ha lui che io non ho! – Il suo tono si alzò lievemente.
 
-Ranma- Il fiato si fece corto. Era ad un bivio. Credergli e voltare pagina o dare retta a Shan pu.
 
-Lascia stare. Ti aspetto in camera -
 
-Ranma…-corse fermandolo per un braccio. Lui non si voltò.
 
-Io…ti credo- la guardò.
 
-Dici... dici sul serio?-
 
-Si, conosco quello sguardo. So che non stai mentendo - Aveva scelto.
 
Sospirò. Si sentì leggero. La prese in braccio. Si guardarono. Nudi, spogliati da ogni dubbio, incertezza, bugia. La strinse a sé per un tempo interminabile.
 
 
 
******
 
Quella sera mise un completino di pizzo azzurro. Il reggiseno a fascia manteneva alti i seni giovani ed invitanti, il tanga evidenziava il suo sedere a mandolino. Voleva farlo impazzire. Ci stava riuscendo. Si stese accanto a lui evitando di guardarlo.
 
-Ti....ti dona questo colore!-
 
-Ti piace...sul serio?-
 
-Sì. Stasera non dividi il letto?-
 
-No. So che non mi sfioreresti nemmeno col pensiero -
 
-Col pensiero no ma con...-
 
-Scemo.....
 
-Non ti sfiorerei non  perché non sei....- non ci riusciva.
 
-Tranquillo Ranma, per me vale tanto.....Notte – a lei non occorrevano parole, bastava un suo sguardo.
 
-Notte maschiaccio- Mano nella mano la sentì assopirsi. Prima di chiudere gli occhi ripensò ad una domanda a cui non aveva risposto. La osservò.
 
-.... Te Akane, ho sempre cercato te !- Sussurrando quelle parole si addormentò.
 
 
******
 
Intanto, a parecchi chilometri di distanza
 
 
 
-Non ti sei fatto più sentile-
 
-Non è me che devi telefonare!-
 
-Nelvosetto!-
 
-Che vuoi?
 
-Sapele la plossima mossa-
 
-Io allontano la mia ragazza da quel bastardo..tu fa quello che vuoi!-
 
-Abbiamo bisogno l'uno dell'altla....-
 
-Tu dici? Allora tienimelo lontano!-
 
-Considelalo fatto e tu tieniti stletta la lagazza violenta-
 
-Se hai finito?-
 
-So che mi chiamelai...ciao dottolino-
 
 
 
 
 
 
 
 
Domenica
 
 
La mattina si svegliarono avvinghiati. Lei aveva il suo capo posato sul torace virile, lui la stringeva forte. Le loro gambe erano intrecciate.
 
-Giorno Maschiaccio-
 
-Buongiorno...Scusa io...- cercò di allontanarsi.
 
-Vieni qui mi piace averti vicino-
 
-Sicuro non è che poi ...sai la tua reputazione...dormire con una racchietta- sorrise rituffandosi in quell'abbraccio
 
-Siamo soli e poi mi piacciono le racchiette-
 
-Dai vai a lavarti che poi scendiamo a fare colazione-
 
-Ok- le posò un bacio fra i capelli e si alzò.
 
-Guardare ma non toccare- girò su se stesso facendosi ammirare.
 
-Baka muoviti- gli lanciò un cuscino ridendo.
 
 
 
*****
 
 
 
Aveva indossato dei jeans scambiati ed una camicia blu risvoltata sulle braccia. Steso sul lettone ripensava al giorno trascorso. In sole 24 ore avevano provato di tutto: imbarazzo, curiosità, gelosia, tristezza, frustrazione, eccitazione, felicità, amore.
 
Il telefono squillò.
 
-Iena buongiorno-
 
-Non  mi hai mai chiamata così- la voce era inconfondibile. Si alzò dal letto allontanandosi dal bagno.
 
-Quale delle tre parole non hai capito?? NON CHIAMARMI PIÙ- si stava innervosendo
 
-Scemone lo so che ti piace schelzale-
 
-Shan pu sto per riagganciare-
 
-Cosa c'è la sposina già ti comanda a bacchetta....a proposito le è piaciuto il mio messaggio?-
 
-Tu e quel fottuto dottorino potevate risparmiarvelo, ma mi spiace per voi siamo più uniti di prima-
 
-Non sapevo che sposale qualcuno pel un concolso unisse tanto...- lei sapeva
 
-Sei ben informata....che vuoi?-
 
-Niente salutalti e ricoldalti che lei tolnelà da lui-
 
-Vedremo e visto che siete tanto in sintonia perché non ti metti con lui....sareste una bella coppietta-
 
-Pelchè non è lui che voglio e poi abbiamo un discolsetto da continuale-
 
-Scordatelo!-
 
-....Due settimane Lanma e ti piantelà-
 
-Vai a farti fottere!-
 
-Lo falemo insieme, contaci -riagganciò
 
-Dannata- Questa volta non avrebbe rovinato nulla.
 
 
******
 
 
 
 
La stava aspettando affacciato al balcone che dava sul mare.
Lei aveva fatto scorrere lo sguardo dalle spalle al sedere. Indubbiamente un belvedere. Sentì il suo profumo. Lo avrebbe riconosciuto fra tanti.
 
-Bel panorama vero Akane ?- Malizioso aveva sorriso.
 
-Bellissimo- aveva sussurrato.
 
-Lo so ho un bel fondo schiena-
 
-Baka intendevo il...panorama-
 
-Vieni qui maschiaccio- indossava una tutina elasticizzata a tre quarti senza spalline, rosa corallo. Una dea.
 
-Allora che te ne pare?-
 
-Stupenda...-
 
-Parli della vista?-Sorrise
 
-Sì parlo di quel che vedo...- Si persero nei loro occhi.
 
-Dovremmo...andare...-
 
-Ok- Quello non era il momento per dirle della telefonata, ma lo avrebbe fatto.
 
 
 
 
*******
 
Avevano deciso di noleggiare una moto e passare l'ultima mattinata scorrazzando per quel posto incantevole.
 
 
 
-Su, maschiaccio sali- Le porse il casco.
 
-Ma la sai portare?- Lui la guardò spavaldo. Non restò che montare su.
 
-Akane guarda che non morde la mia schiena, avvicinati- Era rigida e si teneva dritta.
 
-Sono un'artista marziale, ho un buon equilibrio, non c'è bisogno di mantenermi- accelerò di scatto e lei inevitabilmente si avvinghiò.
 
-Allora regina delle goffe imbranate cosa dicevi?- Rideva.
 
-Baka zitto- lo abbracciò inebriandosi di quel virile profumo e toccando la consistenza di quel membruto torace. Lui si sentiva protetto, caldo, a casa tra quelle esili braccia.
 
-Ranma potresti andare più piano...? Non la vedo stabile- si fermò di scatto.
 
-Che fai?- scese dal mezzo .
 
-Passa avanti-
 
-No...io...-
 
-Dai pochi metri- Le strizzò l'occhio. La mora pensò avesse fatto un corso perché ogni volta che faceva quel gesto era dannatamente sexy. Lei obbedì.
 
- Allora qui c'è il freno, qui la frizione e qui l'acceleratore.-
 
-Ok proviamo-
 
-Piano...così brava....- poi la ragazza aumentò la velocità e mostrando sicurezza si avviò spedita.
 
-Maschiaccio...ma tu...-
 
-Si baka la so portare- Rideva.
 
-Cosa dovevo aspettarmi da un maschiaccio....-
 
-Se ci riesci tu che sei baka....e non stringere troppo maniaco-
 
-Ieri ti ricordo che una signorinella nuda si era avvinghiata a me con la scusa di un pesciolino-
 
-Ranma io....smettila!- Ridendo e scherzando continuarono il loro giro turistico.
 
 
********
 
 
Era arrivato il momento della partenza che era prevista per le 16. 08.
 
 
Mi auguro che il breve soggiorno sia stato di vostro gradimento?-
 
-Sì, grazie tutto fantastico-
 
-Allora vi aspettiamo, magari per il vostro anniversario- Si guardarono.
 
-Perché no! Ah ci saluti Taisuke....-
 
-Lo farò-
 
 
********
 
 
 
Avevano preso posto. Shinnosuke le telefonò. Fu una breve conversazione.
 
-Amore quanto mi sei mancata, poche ore e ti rivedrò-
 
-Anche tu mi sei mancato- di sottecchi guardò Ranma era pensieroso.
 
-Stasera ti aspetto a casa!-
 
-Ok scusa ma devo andare...a dopo-
 
-Ciao-
 
-Akane..... ti amo-
 
-Anch'io-
 
 
 
 
 
Era immerso in chissà quali pensieri.
 
-Ranma-
 
-Mhh-
 
-Tutto bene?-
 
-Sì, pensavo ai vari impegni che ci aspettano-
 
-Però siamo stati bene vero?-
 
-Benissimo-
 
-Con chi parlavi stamattina?-
 
-Quando?-
 
-Quando ero in bagno...ho sentito il tuo telefono squillare-
 
-.....-
 
-Ah era una tua amichetta scusa-  lui la guardò
 
-Era Shan pu- lei si freddò - Akane non è come pensi-
 
-Non devi giustificarti. So che siete in contatto.....-
 
-Ma...-
 
-Ranma....puoi anche viverti la tua storia con lei, magari e alla luce del sole- si sentì di nuovo insicura. "Quante menzogne in quelle parole quante verità in quegli sguardi".
 
-Akane ma dici davvero?-
 
-Cambiamo discorso ti prego!-
 
-No che non lo cambio...allora ieri tutte quelle parole erano cosa? -
 
-Ranma io.... so che è la verità ma ciò non toglie che sto con Shin e tu....-
 
-Posso farmi chi voglio- si girò guardando fuori dal finestrino.
 
Il silenziò regnò per un po'.
 
 
********
 
 
 
-Ranma...-
 
-Cosa c'è-
 
-Scusami, hai ragione è solo che lei... -
 
-Non  metterla tra di noi ti prego-
 
-Ok ma avrò bisogno del tuo aiuto e di pazienza....sono la regina dei malintesi ricordi?
 
-Ed io il re dei pasticci!- Sorrisero.
 
 
-.....Hot passion...però non male, siamo stati bene... vero?-
 
-Sì....Nabiki ci ha fatto un bel regalo....Che ne pensi se magari qualche volta ci ritorniamo?-
 
-Perché no e magari rifare anche un bel bagno di notte ...nudi-
 
-Pervertito-
 
-Chi si è spogliata?-
 
-Scemo-
 
-Ranma...-
 
-Sì-
 
-Posso sedermi sulle tue gambe...?-
 
-Devi!-
 
-....Posso farti una domanda?- Senza guardarlo lo stringeva.
 
-Dimmi?-
 
-Quand'è che ti sei sentito felice...., perché io... ora lo sono, ora che sono con te- gli prese la mano guardandolo.
 
-Sono felice quando...quando sento la tua voce, quando mi chiami anche con quegli assurdi nomignoli. Io non so cosa mi prende ma quando si tratta di te, maschiaccio, sono sempre felice*- Ancora sguardi.
 
Come nel viaggio all'andata si accoccolò sul petto del codinato e lui la strinse come il più prezioso dei tesori.
 
La strada per  la felicità era tortuosa ed in salita, ma lui non si sarebbe arreso, mai.
 
 
 
 
C. L. Zafón*
 
 
Piaciuto il viaggetto?
Questa volta ci sono le fossette e non solo…va bene? Non farò  nomi. Ciao Ari, Ele, Vale, Anto….XD
Mi scuso se ci sono errori, provvederò a correggerli.
Un bacio  alla mia bellissima beta! Bella la frase!
Ari, tesorone, grazie! Come farei senza il tuo  estro?...Che ne pensi del nome dell’albergo?
Ho dato una sbirciata come mi hai consigliato….quanti ce ne sono?XD
 
Grazie come sempre a chi legge, preferisce, segue, ricorda.
Un mega grazie a chi ha tempo e voglia di lasciare qualche riga.
 
Alla prossima, bacioni Pia :*
 
 
 
 
   
 
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