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Autore: Rain e Ren    11/08/2008    2 recensioni
Questa è la mia prima fic di Harry Potter, scritta su due dei miei personaggi preferiti:
Lily e Narcissa!
Immaginate ora un ipotetico settimo anno a Hogwarts, un incontro in un corridoio deserto, parole e rabbia riversata fuori contro chi non centra nulla.
E immaginate lo scorrere degli aventi così come lo è stato e poi…la morte!
Buona lettura e recensite.
Genere: Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Evans, Narcissa Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Piccola fic venutami in mente una marea di tempo fa.
Lily e Narcissa…due donne così diverse si ritrovano in un luogo comune dopo vent’anni.
E il passato torna a galla…su uno sfondo d’Inferno, ripensano a quando erano solo ragazze, e la vita scorreva facile.
Siate clementi, è la mia prima fic di Harry Potter.



La strada da percorrere.

Lo ricordi ancora così bene…quel giorno maledetto in cui tutto è cambiato.
Dalla tua mente ancora così giovane, quel ricordo non è mai svanito.
E nemmeno dalla loro mente.
Ora tutto viene a galla, quando per un’inspiegabile scherzo del destino v’incontrate nuovamente.
Tu e lei.
Nemiche.
Amiche.
Ragazze tanto simili quanto diverse…
…con la stessa strada da percorrere…!



Allora tutto era facile.
Il vostro mondo era popolato solo compiti, interrogazioni, partite di Quiddich, dolci ti amo…e la guerra non sembrava che qualcosa di distante ed effimero…
Qualcosa che non vi avrebbe toccato mai.
Vi sbagliavate.
Oh, quanto vi sbagliavate.
Perché allora tutto era facile.
Ma poi…qualcosa è cambiato…qualcosa è venuto a galla.
Il vostro mondo perfetto si è spaccato in tanti frammenti…e ognuno ha preso la propria strada.
Improvvisamente vi siete ritrovate donne.
Adulti in un mondo crudele che non risparmia niente a nessuno.

[INIZIO FLASHBACK]
Anno 1977, Hogwarts.

Quel sabato la scuola era calma e quasi deserta, dato che tutti gli studenti avevano approfittato della bella giornata per andare ad Hogsmeade.
Lungo i corridoi, i passi leggeri ma decisi di una ragazza risuonavano come i rintocchi di un orologio.
Capelli rosso fuoco.
Occhi smeraldini.
Lily Evans.
Un nome ben conosciuto ad Hogwarts, quello della Grifondoro più bella e desiderata da tutti.
Ma a Lily questo non interessava, perché ormai faceva parte di un mondo ben diverso e distante, un mondo che l’avrebbe portata presto alla morte.
Questo lei lo sapeva bene, ma sembrava che non gli interessasse.
Camminava tranquilla per i corridoi della scuola che la ospitava per l’ultimo anno di fila…poi sarebbe finita.
Una fitta di dolore la scosse per un momento, e il suo incedere deciso vacillò, ma tornò ben presto ad essere la solita ragazza.
Le lunghe gambe fasciate da dei jeans larghi e a vita bassa.
Sopra, una canotta arancio con il cappuccio.
I lunghi capelli rossi legati in una coda bassa da cui alcune ciocche sfuggivano.
Gli occhi verdi splendenti di una speranza ormai quasi scomparsa nel mondo.
Camminava piano pensando all’ultima estate appena trascorsa.
All’inferno che le aveva spalancato le sue porte.
All’improvviso, la voce di una ragazza la riscosse dai suoi pensieri.
Svoltò l’angolo esasperata, convinta che al di la ci fossero Potter e la sua banda che facevano scherzi a qualcuno; ma con sua grande sorpresa, scoprì di essersi sbagliata.
No, li non c’erano Potter e i Malandrini, ma una ragazza dalla pelle nivea, lunghi capelli biondo oro e occhi di ghiaccio.
Narcissa Black.
La ragazza teneva la bacchetta puntata su una primina che se ne stava ad un paio di metri d’altezza.
“ Black, lasciala.” Disse con voce ferma Lily. Narcissa si voltò.
“ Ma guarda chi abbiamo qua: Lily Evans.” La canzonò l’altra.
“ Non lo ripeterò un’altra volta: lascialo!” ripeté la rossa con calma.
Gli occhi di Narcissa lampeggiarono pericolosamente nella sua direzione, ma Lily non abbassò lo sguardo.
“ Come sua maestà desidera.” E spezzò l’incantesimo, lasciando cadere a terra la ragazzina, che se la diede a gambe.
Le due ragazze si squadrarono ancora per un momento prima che Lily le desse le spalle per andarsene, ma Narcissa le puntò contro la bacchetta e formulò un incantesimo non verbale. Per sua sfortuna, la rossa fu più veloce, e si scansò appena in tempo per evitarlo, estrarre la bacchetta e puntarla alla gola dell’altra.
Narcissa si bloccò, ma non smise di guardarla.
Lily abbassò la bacchetta e se la rimise nella tasca dei pantaloni.
“ Sei più rapida di quanto ricordassi.” Notò tranquillamente la bionda. Lily sbuffò.
“ Le persone cambiano…e questa è una cosa che tu tendi a dimenticare molto spesso, vero Cissy?” chiese portandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
“ Cosa intendi dire?” domandò a denti stretti. La rossa sorrise, ma non rispose.
“ Dimmelo!” la voce di Narcissa era quella di qualcuno che da un ordine, ma Lily non si scompose.
“ Non pensare di potermi ordinare qualcosa.” Disse scocciata.
“ Sbaglio o tu l’hai fatto prima?”
“ Tu hai ceduto, io non lo farò.” Notò tranquilla.
“ Stai forse dicendo che sono debole?”
“ Ti ho dato questa impressione?” Narcissa strinse i pugni talmente forte che le nocche le divennero bianche, e Lily accolse il suo silenzio come un si: dopotutto, chi tace acconsente, giusto?
Si votò per andarsene, ma la bionda la richiamò.
“ Sei davvero Lily Evans?” chiese abbassando lo sguardo. La rossa la guardò senza capire.
“ Cosa ti fa credere il contrario?”
“ Tutto!”
“ Tutto non è una risposta.” Narcissa sbuffò.
“ Vedi, anche questo tuo modo freddo di parlare e rispondere non ti appartiene.” Le fece notare.
“ Uao, da quando mi conosci così bene? Scusa, ma sai com’è, non me n’ero accorta.” Disse con sarcasmo.
“ Non sono io che ti conosco bene, sei tu che sei diversa.”
“ Mi sembra di avertelo gia detto, no? Le persone cambiano.”
“ Non in modo così radicale.” Lily alzò gli occhi al cielo.
“ Cissy…tu cosa sai di me?” la domanda la lasciò di stucco. “ Perché se non ricordo male, io e te non abbiamo mai avuto un rapporto idilliaco, tutt’altro. Perciò ora mi spiegherai perché ti sei arrogata il diritto di giudicarmi.” Narcissa scacciò da davanti gli occhi una ciocca di capelli oro e la guardò penetrante.
“ Non ci vuole molto a vedere che sei cambiata. Passi il tuo tempo isolata, in biblioteca, mangi alla velocità della luce e poi sparisci, alle lezioni sei sempre silenziosa, non dai più ripetizioni hai primini…scusa, ho per caso dimenticato qualcosa?” chiese sarcastica.
“ Ti credi divertente?” ora la voce di Lily si era fatta tagliente, e Narcissa ebbe l’impressione di aver fatto il passo più lungo della gamba.
“ Non sono io a ritenermi divertente, ho semplicemente detto le cose come stanno.” Ribatté gelida. Lily sospirò e la guardò negli occhi per un istante.
“ Vedi, Cissy, come ho detto e ripetuto almeno un paio di volte, le persone cambiano…e le situazioni cambiano. Arriva il momento, per tutti, di fare una scelta, perché ci si trova davanti ad un bivio; io quella scelta l’ho fatta. E per quanto questa comporti dei pericoli e dei sacrifici, non me ne pento.”
Narcissa sorrise impercettibilmente: aveva toccato il tasto dolente!
“ Ti riferisci forse a quest’estate?” chiese con una punta di divertimento nella voce. Lily rimase impassibile.
“ Oh, come immaginavo sai perfettamente quello ch’è successo, vero? Dopotutto, la tua famiglia non fa forse parte di quella combriccola di assassini?!” disse tagliente.
“ Ti credi divertente, Evans?” chiese Narcissa iniziando ad arrabbiarsi.
“ A quanto pare, ho toccato un tasto che non dovevo toccare. La verità fa male vero? Il futuro sembra terribile quando non lo possiamo scegliere, giusto?” la bionda alzò gli occhi e la guardò sorpresa. “ Non guardarmi con quella faccia, sai perfettamente a cosa mi riferisco.”
“ Tu sai sempre tutto, vero?”
“ Non mi pare di aver detto questo.”
Si squadrarono per un momento, consce di quanto fosse cambiata l’altra in sette anni.
“ Sai Cissy, quando ci siamo conosciute, sette anni fa, mi sembravi una ragazza intelligente e determinata, ma a quanto pare mi sbagliavo. All’inizio pensavo che potevamo essere amiche, che il fatto di appartenere a due Case totalmente diverse non avrebbe significato niente, ma ora devo ricredermi.” Ricordò tristemente Lily.
“ Quindi tutto questo discorso dipende da una scelta?”
“ Si e No.”
“ Potresti parlare come i comuni mortali, per favore.” Chiese esasperata la bionda.
“ Quello che sto cercando di dirti, è che le scelte che abbiamo fatto ci hanno portato a diventare quello che siamo: ciò che volevamo o meno. Io non volevo di certo combattere una guerra iniziata da un pazzo psicopatico. E tu non volevi sacrificare te stessa per qualcosa in cui non credi.” Spiegò semplicemente.
“ Cosa ti fa credere che io non lo voglia?”
“ Andiamo Cissy…te lo leggo negli occhi.” Sbuffò stanca Lily, e Narcissa abbassò lo sguardo.
“ Ti stai sbagliando, Evans. E te lo dimostrerò.” Disse decisa la bionda, cercando di convincere più se stessa che l’altra.
“ E come, di grazia? Lanciandomi contro una maledizione? Ricordati che siamo sempre a Hogwarts, sotto l’occhio vigile di Silente.” Narcissa la guardò con occhi carichi di un odio che non era riservato a lei.
“ Qui non posso fare niente, ma aspetta che finisca la scuola e…”
“ E probabilmente non c’incontreremo più.” Concluse Lily al posto suo.
“ Eh?” fece sorpresa la bionda.
“ Hai capito benissimo. Quando usciremo da Hogwarts, ognuno prederà la propria strada, e non ci si vedrà più.”
“ Ne sei davvero sicura?” chiese in tono di sfida Narcissa.
“ Si…vedrai. Vedrai quanto cambierà la vita. Devi solo attendere, poi scoprirai da te se ho mentito o meno. Ma tornando all’argomento di prima…no, non ci vedremo più.” Rispose con voce debole ma decisa.
“ Cosa ti fa essere così sicura delle tue parole, Evans?”
“ Il semplice fatto di aver scelto la mia strada. Abbiamo gia scelto il nostro futuro, anche se non c’è ne siamo rese conto; entrambe abbiamo deciso di lottare…ma in fazioni diverse. Comunque…esiste ancora un tempo in cui c’incontreremo…” si voltò per andarsene, e stavolta non si sarebbe voltata nuovamente.
“ …e quel tempo sarà la morte!” e scomparve dietro l’angolo.
Narcissa rimase immobile ancora per qualche secondo prima di abbassare lo sguardo e versare una lacrima amara.
[FINE FLASHBACK]

31 ottobre 1981

La casa distrutta, i corpi inermi stesi a terra, il pianto di un neonato.
Camminava piano, facendo attenzione a dove metteva i piedi.
Il lungo mantello nero si mimetizzava nella notte.
Salì lentamente le scale e li la vide: Lily Evans, stesa a terra che ancora teneva stretto a se il suo bambino.
Harry Potter…
Il Bambino Che è Sopravvissuto…
“ Hai messo al mondo proprio un eroe. Esattamente come te. Ma non comprendo il motivo del tuo gesto…” Sussurrò piano mentre il bambino apriva gli occhi.
Occhi smeraldini, come quelli della madre.
In quegli occhi, la donna lesse la speranza…la stessa speranza che aveva visto nella donna ora distesa a terra, anni or sono.
Ripensò alla loro ultima chiacchierata fatta a Hogwarts, e un sorriso le spuntò sulle labbra
“ Ti sei sbagliata…non c’incontreremo mai nella morte!”
E sparì subito dopo in un fruscio.

Agosto del 1995

Narcissa marciava a passo sicuro, senza ascoltare sua sorella che continuava a parlarle.
Non le importava nulla delle sue rassicurazioni…
Aveva preso la sua decisione…l’unica giusta di tutta la sua vita.
L’unica presa da sola.
Rammentava ancora bene la frase che aveva rivolto a quella donna che non le avrebbe mai più risposto.
“ Non comprendo il motivo del tuo gesto…”
Ora si, ora è in grado di capire.
Per Amore! Solo per Amore!
Era proprio quel sentimento che aveva mosso Lily anni or sono.
Era per quel sentimento che si era sacrificata.
Solo per Amore.
E ora lei era pronta a fare lo stesso per Draco.

1997…

Sospiri piano, rendendoti conto di quanto le sue parole si siano rivelate fondate, nonostante tutti i tuoi sforzi.
Non credevi che sarebbe finita così, ma dopotutto…
Hai lasciato che altri scegliessero la tua strada, non ti sei ribellata, ti sei sottomessa a loro…e questa è la conseguenza.
La guardi negli occhi smeraldini, che anche dopo la morte no sono mai cambiati…non hanno mai perso la loro lucentezza.
E solo ora comprendi…comprendi i sentimenti che leggevi in essi tanto tempo fa, quando ancora eravate ragazze.
Speranza, Determinazione, Coraggio, Orgoglio…Amore.
Lo stesso amore che l’ha portata a sacrificarsi.
Lei ti guarda senza dire una parola.
Tu le sorridi, consapevole della verità.
“ Alla fine hai avuto ragione tu…ci siamo incontrate nella morte.” Sussurri.
“ Gia…nella morte. Sai, ti stavo aspettando.”
“ Come?” sei sorpresa delle sue parole.
“ Hai capito bene, ti stavo aspettando. Sapevo che sarebbe finita così…”
“ È vero, tu l’hai sempre saputo…” e ancora una volta è lei ad avere ragione.
Lily si volta e osserva il paesaggio intorno a voi.
“ Lo riconosci questo posto, vero?” ti chiese piano.
“ E come potrei dimenticarmelo: è il luogo in cui abbiamo avuto la nostra ultima chiacchierata.”
“ Gia…quel giorno ti dissi tante cose, e tu me ne dissi altrettante…ma alla fine avevamo ragione entrambe.”
“ Vero: tu eri cambiata e io non mi ribellavo.”
“ Io…io non potevo non cambiare. La morte dei miei genitori mi aveva distrutta, e mi aveva mostrato un mondo che avevo sempre nascosto a me stessa per non soffrire davanti agli altri, ma quell’estate…” non conclude la frase, ma tu comprendi lo stesso.
“ Quell’estate l’inferno ha spalancato le sue porte…e la verità è venuta a galla.” Te lo ricordi ancora così bene, ma hai ancora una domanda da farle. “ Lily…dove siamo?”
“ In un limbo. Qui non esiste spazio e tempo, e tutto scorre secondo la nostra volontà. Qui i pensieri e desideri divengono realtà…tutto può succedere.”
“ Tu sei qui da 17 anni…?!” non sai nemmeno perché ti è uscita quella frase.
“ Si…e non me ne andrò più. Io e James abbiamo passato gran parte del tempo da soli, a vedere la gente che passava ma ora…ora anche gli altri ci hanno raggiunto; e abbiamo deciso di rimanere qui tutti insieme, per vivere ciò di cui siamo stati privati.”
“ Si…vi hanno privato della vita troppo presto. Vi hanno tolto tutto.”
“ Forse era giusto così…” lei non continua la frase, e tu rispetti il suo silenzio. Ti guardi un po’ intorno, notando una porta.
“ Quella ti permetterà di passare oltre.”
“ Dove andrò?”
“ Non lo so, io non lo mai varcata.”
Sospiri un’ultima volta e poi annuisci piano sorridendo.
“ Molto bene…Lily: Addio!”
“ Hai deciso di continuare il cammino?”
“ Si, il mio posto non è questo…il tuo si. Ah, Lily, sappi che tuo figlio ha ereditato non solo il colore dei tuoi occhi…ma anche la loro lucentezza.” E detto ciò attraversi la porta…mentre lei si allontana con un sorriso sulle labbra.



Ok, lo ammetto…sono uscita di testa! (non c’è altra soluzione)
Ho immaginato una cosa talmente assurda da farmi ridere persino a me, però mi piaceva l’idea di queste due donne così diverse che, per lo stesso amore, fanno una scelta che le porterà a ricontrarsi vent’anni dopo una chiacchierata che le ha segnate.
Vi prego di essere clementi con la mia povera mente malata e di lasciarmi almeno un commentino, anche solo per dirmi che sono partita completamente, ok?
Grazie. Baci, Rain.
   
 
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