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Autore: Yume no_Hana    11/06/2014    1 recensioni
Da Eclipse, il discorso fatto da Rosalie a Bella.
"Mi volto di scatto, persa com'ero nei miei pensieri, non mi sono accorta che qualcuno si è avvicinato."
EmmettxRosalie
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Isabella Swan, Rosalie Hale | Coppie: Emmett/Rosalie
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Eclipse
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Abito Bianco
Pov Rosalie
Andai via, sbattendo la porta. Come poteva Bella rinunciare all'essere mortale così facilmente? E pensare che io lo desidero più di ogni altra cosa...
Sento il suo odore dietro di me e senza voltarmi le dico, con tono arrabbiato:
-Va a blaterare con qualcun'altro sulle gioie di essere un neonato.-
Fa dei passi e si avvicina piano, chiedendomi perchè la odi. Io non la odio, solo che non mi va giù il fatto che lei rinunci qualcosa a cui tengo. Se avrà dei ripensamenti, io non l'aiuterò, non sarò la sua spalla e non la consolerò.
-Bella, io ti invidio.- le dico, guardando la foresta al buio, è meravigliosa, ma in questo momento non riesco a osservarla con attenzione. Ha anche il coraggio di dirmi che la mia invidia sia una sciocchezza?
Lei non sa cosa darei per tornare mortale, io non volevo diventare un vampiro, avrei preferito morire quel giorno, senza che nessuno mi "aiutasse". Le racconto la mia storia, di come ero innamorata dell'amore, di cosa mi fecero Royce e i suoi amici quella notte e di come Carlisle mi trasformò. Sento di avere gli occhi lucidi, ma non scendono lacrime, perchè questa è storia passata. Quando racconto la parte della vendetta, gli occhi lucidi non ci son più, solo la rabbia nel mio cuore lo fa bruciare ardentemente. Penso che nei miei occhi in questo momento si possano vedere delle fiamme. E' dispiaciuta, mi sembra quasi di poter vedere il suo dolore, seppur non abbia acquisito poteri alla mia non-morte, come invece è successo ad Alice e ad Edward.
Non ho mai rimpianto il fatto di averlo ucciso e non credo lo farò mai, perchè lui ha meritato ciò, lui...è stato l'unico per cui ho indossato l'abito bianco. Certo, l'ho messo per ucciderlo, ma non sono più riuscita a indossare l'abito da sposa, anche al mio matrimonio con Emmett non ce l'ho fatta. Emmett...
-Tutto è cambiato quando incontrai Emmett, ma noi rimerremmo sempre uguali.-
Con questa frase, è come se le dicessi di andarsene e per una volta capisce che non si deve immischiare e se ne va. Unisco le mani, stringendole fino a far diventare le nocche ancora più bianche di quanto già non siano.
-Rosalie...-
Mi volto di scatto, persa com'ero nei miei pensieri, non mi sono accorta che qualcuno si è avvicinato. Dietro di me non c'è nessuno, ma, sentendo movimento dove prima ero rivolta, mi giro di nuovo. Sento un piccolo contatto sulle labbra, vedendo un attimo dopo allontanarsi dal mio viso Emmett.
-Tranquilla, sono io.- mi rassicura, sorridendo e mettendo in mostra quelle fossette che adoro, anche se non glielo direi mai, si monterebbe la testa. Rimane seduto sulla ringhiera dove prima ero appoggiata, mettendo le mani sulle gambe. Faccio un passo indietro, restando comunque molto vicina.
-Quanto hai sentito?- gli chiedo, sistemando i ciuffi dietro l'orecchio in modo che non mi vadano sugli occhi.
-Tutto...- risponde dopo averci pensato un po' -Ma non è niente di nuovo per me.- continua, mostrando un'espressione afflitta. Ogni volta che solamente accenniamo il mio passato, fa quella faccia, come se quello fosse più importante di lui.
-Emmett, il passato è passato, non ci possiamo fare niente, ne io, ne tu.- cerco di consolarlo, accarezzandogli i capelli, anche se so che non basta questo per fargli passare tutta la tristezza. Io ormai ho superato tutto questo, soffro ancora, ma riesco a non mostrarlo, lui però è diverso. Lo abbraccio e lui mi mette le mani sui fianchi e la testa sulla spalla.
Le lacrime stanno per scendere sulle mie guancie, ma il profumo di Emmett riesce a non farmi piangere, mi danno sicurezza. Lo bacio sulle labbra e lui risponde subito, chiudendo gli occhi e stringendo la presa. Quando ci stacchiamo, mi mette una mano sulla guancia, accarezzandola dolcemente.
-Rosalie,- fa un piccolo respiro - mi  vuoi sposare?- mi chiede, con un altro sorriso. Un po' sorpresa, questa domanda mi imbarazza, ma riesco comunque a rispondere:
-Sposare? Intendi forse ri-sposare?- gli dico con una risata -Mi pare ovvio che voglio!- dico abbracciarlo di slancio. Siamo felici così.
Forse stavolta potrei vestirmi di bianco...

 
  
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