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Autore: lucy_tennant    12/06/2014    1 recensioni
"-Vai stasera?- sussurrò.
Rimasi in silenzio.
-Te l'ho detto: non sono nemmeno del tutto sicura di volerlo fare....-.
Sospirò.
-Smettila di fare la stupida: questa è un'occasione che può capitare una sola volta nella vita! Devi prenderla al volo, senza neanche pensarci su due volte! Suvvia! Pensa al fatto che riuscirai a vedere tuo padre tutti i giorni, senza alcun problema; al fatto che non dovrai preoccuparti degli hollow o dei plus; al fatto che avrai tempo di ubriacarti con Kyoraku e soprattutto al fatto che potrai fare quello che vorrai perché sei il capitano della Dodicesima-.
Sorrise, nel vedere la confusione sul mio volto.
-I ragazzi della nostra brigata fanno sempre quello che gli pare, senza stare troppo nelle regole.... Tu di certo non farai l'eccezione!- ridacchiò, prima di concludere con un -Adesso vai....-."
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Jaggerjack Grimmjow, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Urahara Kisuke
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '~Gods of the Death~'
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~Radio Gin~
Gin: Questa volta iniziamo con il mio programma!!!! Yeeeeee
Autrice: Mi scuso per la scarsa lunghezza del capitolo, ma volevo scriverlo più corto del solito, perché mi piaceva l'idea di finirlo nel modo che tra poco leggerete *sorride*
Gin: L'inedito è rimandato al prossimo capitolo, hehehe.... Non sono riuscito a convincerla a metterlo in questo....
Autrice: Questo è un capitolo speciale, l'attenzione dei lettori deve concentrarsi solo su quello, perciò l'inedito sarà nel prossimo
Gin: Va bene.... Ma prometti che lo scriverai!
Autrice: È già pronto! Hahahahaha
Gin: Fantastico! Brava autrice *pat pat pat* uno spoiler sui personaggi?
Autrice: Nono, dovrai aspettare 
Gin: Ti odio....
Autrice: Grazie *ride*
Gin: *la abbraccia* io e l'autrice speriamo che il capitolo vi piaccia (soprattutto l'autrice: ultimamente scrive un sacco di porcate)
Autrice: Hai detto qualcosa? *sfodera carta e penna*
Gin: Assolutamente *scuote la testa*
Autrice: Bene, "divertitevi" a leggere il capitolo!
Gin: Vi ricordo di scrivere a Radio Gin in recensione, per qualsiasi curiosità o domanda! Un bacio a tuttiii~~
Autrice: Ciauuuuuuu









-Fammi scendere, mi imbarazza stare fra le braccia di una shinigami- disse Grimmjow.
-Come vuoi- acconsentii, facendolo delicatamente scivolare giù, aspettando che si posizionasse, poi sigillai il Bankai, tornando normale.
Sentivo l'aria entrarmi nella schiena per via dello shihakusho strappatosi con le ali.
Sbuffai, toccandomi la pelle nuda con le dita.
-Hai freddo?- chiese lui.
-No, semplicemente mi dà noia andare in giro così, ma purtroppo non ho ancora vestiti che resistono al Bankai....- risposi.
Si sfilò la giacca bianca da arrancar, rimanendo a petto scoperto e me la passò.
-Tieni- borbottò -Cerca di non abituarti a tutta questa gentilezza eh-.
Gli sorrisi, indossandola.
-Grazie-.
Rincominciai a correre, senza un'effettiva meta, andavo dove l'istinto mi portava.
-Dove stiamo andando?- chiese.
-Non lo so.... Qualche posto da proporre?-.
-Possiamo tornare nello Hueco Mundo? Voglio vedere com'è Las Noches ora.... Dopo la battaglia....-.
Annuii, senza fiatare, mentre lui apriva un passaggio.
Dall'altra parte regnavano le tenebre, un paesaggio interamente dominato dal buio e dalla solitudine.
L'espada inspirò ed espirò, chiudendo gli occhi ed alzando ritmicamente spalle e braccia.
Sussurrò qualcosa, lanciandosi in avanti in una corsa piuttosto veloce.
Lo seguii, attraversando il deserto, arrivando fino al palazzo che fungeva da Quartier Generale per Aizen e gli arrancar.
Era ancora in parte diroccato, distrutto dalla battaglia shinigami-hollow.
-Sono a casa!- urlò, aprendo la porta con un calcio e guardando all'interno, sbadigliando.
-Non c'è nessuno- risposi.
-Nelliel!- esclamò, guardandomi come se ciò che aveva detto fosse la cosa più naturale del mondo.
-Un'altra espada è viva?!-.
-Certo-.
-E non me l'hai detto?!-.
-Erm.... No?-.
Sbuffai.
-Ma in questo momento lei non è qui, non riesco ad individuarne il reiatsu- continuai.
-Sarà a farsi un giro sulla Terra-.
-Se combina del casino giuro che ti uccido, soprattutto perché quella è una pazza sclerotica che diventa bambina all'improvviso e vomita sulla gente!!!! Il solo pensarci mi fa venir male.... Tutte quelle menti da cancellare.... Mamma mia-. 
Rabbrividii.
-Oh, stai tranquilla! Non succederà nulla.... E poi Ur........ Ichigo avvertirà la sua presenza e si prenderà cura di lei!- cercò di convincermi.
Non risposi, abbassando lo sguardo.
-Cos'hai?- chiese, alzandomi il mento con la mano.
-Stavi per dire "Urahara", vero?-.
-No, stavo per dire Ururu-.
-Stavi per dire "Urahara".... Vero?-.
-....sì....-.
Sfoggiai un sorriso, racchiuso fra le lacrime che mi scorrevano sul volto.
-NO! NON PIANGERE!- ordinò.
Scossi la testa, passandomi la mano sugli occhi ed asciugandomi con la sua giacca, che avevo ancora addosso.
-Scusa, hai ragione- mormorai, senza però smettere.
-Mi hai rotto le palle- sussurrò con dolcezza, facendomi affondare il capo sul proprio petto nudo.
-Non è una bella cosa da dire ad una ragazza che sta piangendo....-.
-Piangi perché sei scema, non per altro-.
-Ho perso lo shinigami che amo, forse per sempre.... Credo di potermi permettere di piangere-.
-No, non puoi-.
-E sentiamo.... Perché?-.
-Perché se ti ha lasciata non doveva amarti sul serio-.
-Non lo conosci come lo conosco io! Tu non sai com'è fatto, non sai nulla di lui! Come puoi dirlo?!-.
-Io non conoscerò lui, ma sono sicuro di conoscere sufficientemente me stesso-.
-E questo cosa c'entra con Kisuke?-.
-C'entra, perché se fossi stato al suo posto non avrei mai abbandonato la ragazza che amo, neanche se Aizen avesse promesso di uccidermi! Mai l'avrei lasciata sola! Mai sarei sparito senza dirle nulla- ringhiò, costringendomi a guardarlo in faccia, sollevandomi il mento con la mano.
-Aizen è morto-.
-Quincy, Aizen, Shinigami! Nessuno mi avrebbe separato da lei-.
-Tu non sai cosa vuol dire amare veramente qualcuno-.
-Sì, so cosa vuol dire amare una persona alla follia, cosa vuol dire rischiare di farsi uccidere dai propri compagni o dal proprio capo per seguirla.... Cosa vuol dire essere colui che odia di più al mondo, mentre spero ogni santo giorno che si accorga almeno per un momento di quanto la amo! Cosa vuol dire soffrire perché so che questo non succederà mai, dal momento che sei troppo impegnata a preoccuparti per un altro stupido!-.
Spalancò gli occhi, tappandosi la bocca e arrossendo.
-Hai appena detto "sei troppo impegnata"....? "Sei"....?- chiesi, quasi sussurrando.
Non rispose.
-VOGLIO SAPERE COS'HAI APPENA DETTO- urlai.
-LO HAI SENTITO- ribatté.
-Sei innamorato di me?-.
Silenzio.
-TI HO CHIESTO SE SEI INNAMORATO DI ME-.
-....sì....-.
-Non ho capito-.
-HO DETTO DI SÌ-.
-CAZZO!- imprecò poi, lanciando un cero contro il muro, aprendo un passaggio e scappando fuori.
Rimasi lì, impietrita, senza mormorare più nulla e seguendo con lo sguardo i passi dell'espada incazzato nero, che continuava a scagliare attacchi a destra e manca.
Non mi sembrava possibile, lui mi odiava.... Non poteva essere vero ciò che aveva detto....

"-Sei innamorato di me?-.
-....sì....-." 


Ero in un casino, in un grosso casino....
Sospirai, facendo un passo verso la breccia nella parete.
Scossi la testa, nella mente la confusione più totale.
L'istinto mi diceva di seguirlo, la ragione di lasciarlo andare....

"-Sì, so cosa vuol dire amare una persona alla follia, cosa vuol dire rischiare di farsi uccidere dai propri compagni o dal proprio capo per seguirla.... Cosa vuol dire essere colui che odia di più al mondo, mentre spero ogni santo giorno che si accorga almeno per un momento di quanto la amo! Cosa vuol dire soffrire perché so che questo non succederà mai, dal momento che sei troppo impegnata a preoccuparti per un altro stupido!-."
Il mio pensiero saltava fra le immagini di Kisuke e quelle di Grimmjow che avevo in testa.
I baci dello shinigami, gli abbracci dell'espada.
I momenti passati con l'uno e con quelli passati con l'altro.
Altre lacrime scendevano sul mio volto.


*****************************
Nel frattempo, nella Soul Society....
***************************



-Signorina Kurotsuchi, buona sera!- cinguettò Szayel, avvicinandosi alla shinigami.
-Oh, signor....?-.
-Szayel Aporro Granz!-.
-Buona sera.... Ci conosciamo?-.
-Erm.... No....-.
-Capisco....-.
"Com'è fredda" disse l'espada fra sé e sé "Però è così dannatamente bella".
-Come mai un hollow è nella Soul Society?- chiese lei.
-Il vostro Comandante Generale ci ha dato il permesso di venire qui, accompagnati da un tenente o da un Capitano....-.
-Buono a sapersi, no?-.
-Sì....-.
-Posso aiutarla in qualche modo?-.
-Erm.... Non cre/ CIOÈ SÌ!-.
Era evidentemente imbarazzato.
-Stavo pensando.... Siccome vorrei tornare sulla Terra.... Ed avrei bisogno dell'ausilio di uno shinigami.... Potrebbe accompagnarmi lei e poi potremmo fare una passeggiata a Karakura-.
La ragazza arrossì.
-Beh, credo sia possibile.....-.
Aprì un portale per il mondo umano, passandovi attraverso seguita a ruota dall'Octava.
Una volta arrivati entrarono nei rispettivi gigai, prontamente portati dal Seireitei.
Passeggiarono un po' per il centro.
La shinigami continuava a guardarsi attorno, mentre ascoltava i lunghi e confusi discorsi sugli esperimenti compiuti dall'espada coi capelli rosa.
-Anche Mayuri sama ha trovato un modo per rigenerarsi- dissi ad un certo punto lei, fingendo di ascoltarlo.
-Fantastico!- rispose l'altro, continuando a parlare imperterrito.
La ragazza non era molto interessata alle sue parole, piuttosto sembrava cercasse qualcosa.
Szayel le comprò un gelato alla fragola.
-Cos'è?- chiese Nemu.
-Uno strano coso fatto dagli umani-.
-È freddo!- esclamò, non appena lo ebbe assaggiato.
-Non per niente si chiama "gelato"- ridacchiò lui.
L'ex tenente mangiò con gusto il proprio cono, osservata costantemente dagli occhi attenti di lui.
-Buono- concluse lei.
-Eh già- rispose l'espada, sorridendole dolcemente -Io.... Dovrei dirti una cosa.... Dal primo momento/-.
-TENENTE KUROTSUCHI?!- urlò un ragazzo, dall'altra parte della piazza in cui erano, interrompendo il discorso di Szayel.
-I....Ishida- sussurrò la shinigami.
Le brillavano gli occhi.
-Finalmente ti ho trovata!- e le cose incontro, per poi prenderle le mani stringendole fra le proprie, sorridendo -Tenente Kurotsuchi io devo assolutamente dirtelo....-.
-Nemu- rispose lei.
Il Quincy la guardò con aria interrogativa.
-Chiamami Nemu- concluse la ragazza, arrossendo lievemente sulle guance.
-....Nemu.... Io.... Io ti amo, dal primo giorno in cui ti ho vista, da quel dannato giorno in cui sono venuto nella Soul Society per salvare quella shinigami: Kuchiki.... Dal giorno in cui mi hai salvato la vita, permettendomi di poterti vedere ancora....-.
-I....Ishida....-.
-Uryu.... Chiamami Uryu....-.
E le prese il mento, avvicinando le proprie labbra alle sue, dandole un dolce bacio casto.
Szayel rimase impietrito, dietro a quegli occhiali rettangolari, dai suoi occhi, iniziavano a scendere le lacrime, che gli incorniciavano il viso.
Sorrise, scuotendo la testa e scomparendo da lì, rifugiandosi nello Hueco Mundo.
Una volta là imprecò, praticamente urlando, scoppiando a piangere a dirotto.
-Cazzo fai, idiota?!- lo riprese un ragazzo dietro di lui.
-Scusa Grimmjow, non è giornata....- rispose, cadendo sulle ginocchia e coprendosi il volto con le mani.
-Non piangere imbecille, ho già visto troppe lacrime-.
L'Octava si voltò e lo guardò in faccia.
Stava piangendo anche lui, pur cercando disperatamente di mantenere la sua solita aria da spaccone.
-Glielo hai detto?- domandò l'espada coi capelli rosa.
-È stato un incidente, non sarebbe dovuto succedere-.
-E lei ha detto no?-.
-Lei non ha detto un cazzo.... La odio....-.
-Non ci credo.... Tu non la odi....-.
-Sono a pezzi per colpa sua.... Era meglio prima quando c'era anche quell'altro imbecille del suo ragazzo.... Almeno sapevo che non sarebbe mai stata mia.... E invece adesso.... Mi ha abbracciato Szayel! Mi ha abbracciato! Adesso la desidero ancor di più, la voglio-.
Imprecò.
-Nemu è innamorata del Quincy- sussurrò l'Octava.
Altra imprecazione, a cui seguì uno strano silenzio in cui gli unici rumori erano i singhiozzi dell'espada con gli occhiali ed il rumore delle pacche sulla schiena che gli dava l'altro, mentre cercava invano di trattenere le lacrime.
-Grimmjow- sussurrò una terza persona, facendo voltare il Sexta.


***************************



-Grimmjow- sussurrai.
Il Sexta si voltò immediatamente, lasciando l'amico e guardandomi dritto negli occhi.
-Io.... Vado a Las Noches....- mormorò Szayel -Ciao Hikaru-.
E sparì.
-Cosa ci fai qui?- ringhiò l'espada coi capelli azzurri.
Abbassai lo sguardo.
-Non avresti dovuto seguirmi!- continuò, furioso.
-Stai piangendo....-.
-No-.
-Non piangere per me.... Non devi....-.
-Che cazzo te ne frega?!-.
-Perché mi spezza il cuore....-.
-A TE?! TI SPEZZA IL CUORE! SMETTILA DI DIRE CAGATE, NON TI INTERESSA DI ME TANTO!-.
-AH, SAREI IO IN DIFETTO?! SCUSAMI SE MI SONO INNAMORATA DI ME STESSA ALLORA! È COLPA MIA!- urlai, sbuffando e girandomi dalla parte opposta di dov'era l'espada.
-Scusami....-.
Non risposi, se prima stavo male per lui, il suo comportamento mi aveva fatto salire il nervoso.
-Non ti arrabbiare....- sussurrò, prendendomi l'avambraccio e portandolo verso il suo petto, costringendomi quindi a voltarmi.
-Non dovrei arrabbiarmi?! Te ne rendi conto che mi stai accusando di una cosa che è solo colpa tua?!-.
-È colpa mia se mi sono innamorato di te?!-.
-No, è colpa del gatto- ribattei, sarcasticamente.
-Vedi perché mi piaci?-.
-Un sacco di gente ti tratta a pesci in faccia, perché proprio io?-.
-Perché sei la mia nemesi-.
Sorrise.
-Grimmjow.... Io.... Io sto con Kisuke....-.
-Lui non c'è più Hikaru.... Svegliati: ti ha lasciata-.
-E se non fosse così?-.
-Sarà troppo tardi quando tornerà-.
-L'ho amato per 121 anni-.
-Ma in quel periodo non ti ha mai lasciata sola-.
Sospirai.
-Posso?- chiese.
Annuii, avvicinandomi.
Mi prese fra le sue braccia, avvolgendomi in un abbraccio caldo.
Era ancora a petto nudo, così gli resi la giacca, togliendomela dalle spalle e rimanendo con la schiena semi scoperta per via degli strappi subiti dal Bankai.
-Devo interpretarlo come un "Grimmjow, sparisci dalla mia vita"?- domandò.
-Sarebbe un "Vestiti che fa freddo", ma fai come preferisci-.
Si lasciò sfuggire una risata composta, mentre si rinfilava il capo d'abbigliamento.
-Grazie.... Iniziavo davvero a ghiacciare-.
-Ti faccio presente che è quasi agosto-.
-Siamo nello Hueco Mundo, è sempre freddo e buio qui-.
Sospirai.
-Grimmjow-.
-Dimmi-.
-Mi dispiace-.
-Di cosa dovresti dispiacerti?-.
-Del fatto che ti sei innamorato di me....-.
-Non devi.... Mi piace la più bella e forte shinigami dell'intera Soul Society.... Non dovresti dispiacerti-.
E sorrise di nuovo.
-Smettila di sorridere!- ordinai, piangendo.
-Basta piangere- fece lui, senza però smettere di sorridere, avvicinandomi nuovamente il capo al suo petto.
Mi accarezzò la testa dolcemente.
-Hikaru-.
-Dimmi-.
-Dal primo giorno in cui ti ho vista, lo stesso in cui abbiamo incrociato le spade, in cui mi hai fatto questa ferita- e mostrò il braccio destro, dove c'era una cicatrice bianco latte che spiccava nel color caramello della pelle -Io da quel giorno ti amo.... E ti ho amata per ogni giorno.... Mi sono ribellato al mio capo, per stare con te.... Ho rischiato di morire per passare del tempo con te.... Io ti amo Hikaru e soffro per te.... Soffro nel vederti con Kisuke e soffro nel vederti triste.... Non riesco a vederti piangere.... Scusami se proprio io mi sono innamorato di te, mi dispiace.... So che meriteresti di meglio.... Ma ti assicuro che potrei migliorare per te, potrei essere la persona dei tuoi sogni: basterebbe dirmi ciò che devo fare, insegnarmi ad essere umano.... Voglio stare con te Hikaru, voglio renderti felice....-.
-Grimmjow....-.
Mi prese il mento, costringendomi a guardarlo dritto negli occhi.
-Ti desidero da troppo tempo.... Adesso è arrivato il momento di farmi avanti, di cercare di averti tutta per me.... Ti amo Hikaru-.
Mi morsi il labbro, distogliendo lo sguardo dal suo volto.
-Hikaru.... Guardami.... Ti prego-.
Mi voltai verso di lui, poco prima di essere presa alla sprovvista e ritrovarmi le sue labbra premute contro le mie.
Le dischiuse, lasciando che la sua lingua mi entrasse in bocca, toccando la mia, quasi giocandoci.
Mi passo una mano dietro la vita, spingendomi verso di sé, mentre l'altra era sulla spalla, che mi accarezzava disegnandovi cerchietti col pollice.
Fece scendere le labbra sul collo, succhiando la pelle e lasciandovi un segno.
Aveva gli occhi chiusi ed un'aria beata, sembrava quasi che stesse sorridendo.
-Grazie Hikaru- sussurrò, staccandosi da me giusto quei pochi secondi che gli servirono per pronunciare quelle parole, tornando poi a baciarmi, senza darmi il tempo di ribattere.... Cosa che non avrei comunque fatto....
  
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