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Autore: Nembayo    12/06/2014    5 recensioni
|| «Comunque» disse Maia cambiando discorso, con la bocca piena «come mai non sei andata a salutare Will?»
"Di male in peggio", pensò Clary
[...]
«Lo sapete che odio avvicinarmi al loro tavolo, è una questione di principio.»
Cecily roteò gli occhi, ma non commentò, per fortuna.
«Ragazze» la voce familiare di Simon fece voltare Clary. Sorrise.
Conosceva Simon da quando era bambina, ed era una delle persone a cui teneva di più insieme a sua madre e Cecily. E Will, le ricordò una vocina nella sua testa rimproverandola. ||
E se gli Shadowhunters vivessero tutti nel presente, e se non fossero Shadowhunters ma ragazzi normali con un talento speciale? E se questi ragazzi andassero a scuola alla McKinley? E se partecipassero al Glee Club?
*storia scritta a quattro mani con riveraslegs*
Genere: Demenziale, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Clarissa, Izzy Lightwood, Jace Lightwood, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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BREADSTIX







Clary per poco non si strozzò con il grissino che aveva appena morso. Will, vedendola annaspare, tossire e diventare tutta rossa le diede qualche pacca sulla spalla e le porse un bicchiere d’acqua.

«Clary, tutto bene?»

La ragazza, dopo aver bevuto, lo guardò sgomentata.

«Ch-che cosa?»

«Ho detto che vorrei fare l’audizione per il Glee… Non ne sei felice? Pensavo che ti avrebbe fatto piacere»

«No, no! Cioè, si, ne sono felice, solo che sei davvero sicuro di volerlo fare? Perché, beh, sì, sai, da quando stai con me non vai a genio a tutti e se dovessi entrare nel Glee, beh, penso che le cose potrebbero solo peggiorare per te e non è quello che voglio.»

Clary disse tutto talmente in fretta che Will fece fatica ad afferrare tutto ciò che la rossa aveva detto. La guardò negli occhi con dolcezza «Clary, sono sicuro di volerlo fare. Voglio passare più tempo con te e non mi interessa cosa diranno gli altri, okay?»

La ragazza per tutta risposta appoggiò i gomiti sul tavolo e lo baciò dolcemente.

«Se ne sei davvero sicuro… Cosa pensi di cantare per l’audizione?»

Gli occhi azzurri di Will si illuminarono e un sorriso a trentadue denti si distese sul suo volto.

«Non so ancora, ma in ogni caso non te l’avrei detto. Sarà una sorpresa!»

«Uffa!» esclamò Clary, fingendosi arrabbiata.
«Dai Nana non te la prendere, lo sai che ti amo» le rispose Will spettinandole affettuosamente i capelli e facendola arrossire.

«Sì certo, comodo amarmi quando ti conviene! Comunque, che ne pensano Cecy e Jace della faccenda del Glee?»

«Cecily, beh, sai meglio di me com’è fatta. Appena gliel’ho detto mi è saltata letteralmente addosso dalla gioia, mentre Jace… lui non lo sa ancora, penso che glielo dirò lunedì dopo aver fatto l’audizione»

«In bocca al lupo, Dio solo sa come reagirà quando lo verrà a sapere»

«Crepi! E a proposito di Jace, sabato sera diamo una festa di benvenuto per i cugini di Alec e Izzy, Gabriel e Gideon. Sai, i miei sono via per terminare l’adozione del prossimo membro della famiglia Herondale, James. Che ne dici, vieni?» disse il ragazzo con uno sguardo speranzoso negli occhi. Quelli di Clary invece si rabbuiarono leggermente.

«Will, sai che non mi sento molto a mio agio con i tuoi amici, e con tuo fratello soprattutto; mi mette in soggezione.»

«Ti prego, non lasciarmi da solo in quell’inferno! Puoi invitare anche Simon, Jordan e Maya se vuoi. Ed inoltre sai che Cecily non ti perdonerebbe mai se ti perdessi un’altra delle mitiche feste degli Herondale.» la pregò Will, congiungendo le mani scherzosamente.

«Okay dai, una bella festa mi ci vuole, ho proprio bisogno di un po’ di svago.» acconsentì Clary, roteando gli occhi.

Questa volta fu il turno di Will di baciare dolcemente la ragazza.

«Perfetto! Cavolo, si sono fatte già le cinque. Sarà meglio che tu vada, se arrivi a casa in ritardo Jocelyn ha giurato che mi vieterà di vederti per almeno un mese! Ci vediamo sabato sera allora?» gli occhi di Will erano sorridenti e dolci, irresistibili. Di quell’azzurro da mozzare il fiato, unici.

«Sì William, ci vediamo sabato sera» rispose la rossa ridendo esasperata.

A quel punto si alzarono entrambi, Will prese Clary per mano e si diressero verso l’uscita. Prima di separasi, la Morgenstern baciò rapidamente il ragazzo, ma lui, afferrandola per il braccio, la tirò nuovamente a sé baciandola con più passione. Quando le loro labbra si separarono, le guance della ragazza avevano assunto una sfumatura simile a quella dei suoi capelli.

Una voce nota ad entrambi si levò da un tavolo del locale «PRENDETEVI UNA STANZA!»

Clary arrossì ulteriormente, lanciò un’occhiata imbarazzata verso un’Isabelle che li stava guardando sprezzante, dopodiché salutò rapidamente Will con un sorriso imbarazzato ed uscì.

 

Will guardò la sua piccola Clary uscire da Breadstix, quindi andò verso il tavolo a cui era seduta la Lightwood assieme al solito gruppo: Jace, che come sempre aveva un’espressione a metà tra il divertito e l’annoiato, Tessa, che se ne stava silenziosamente vicino ad Izzy, ed infine Aline ed Helen, che parlottavano animatamente tra di loro. Si notava però l’assenza di Alec, che da quando aveva fatto le audizioni per il Glee non aveva fatto altro che litigare con la sorella.

«Allora Isabelle, si può sapere che problemi hai?»

«Problemi? Io? Sai, non sono io quella che sta con una sfigata dai capelli rossi... Senza offesa ovviamente.» un sorriso mellifluo aleggiava sulle labbra rosse della ragazza.

Will la guardò divertito «Brutta cosa l’invidia eh? Solo perché Clary, a differenza tua, sta con il ragazzo più bello della scuola non devi odiarla»

Isabelle strabuzzò gli occhi e iniziò a ridere «Io invidiosa di quella? Ti prego dimmi che scherzi» scoppiò a ridere di gusto, seguita da Aline ed Helen.

«E poi sul fatto che tu sia il ragazzo più bello della scuola avrei da ridire.» si intromise Jace.

«Hai perfettamente ragione fratellino, sono il più bello dell’intero Stato.» disse Will sedendosi affianco al biondo.

«Okay, parliamo di cose serie adesso, tipo la festa di sabato sera.»Jace cambiò frettolosamente discorso. Odiava quando i discorsi sugli sfigati rovinavano le sue belle giornate.

«Alcol a volontà, niente discussioni.» consigliò Aline «Le feste non sono degne di essere definite tali se non scorrono fiumi di super alcolici.»

«Ovviamente, ve le procurate tu, Helen e Tessa?» chiese Isabelle, che cercava ogni volta di tenersi fuori dai guai. Era sempre meglio che beccassero le sue amiche piuttosto che lei.

Tessa roteò gli occhi infastidita, annuendo comunque.

«Bene, Gideon e Gabriel saranno entusiasti di questa festa. Sapete, vengono dalla Dalton, una scuola per figli di papà viziati, e loro pretendono solo il meglio.» Isabelle si appoggiò un'unghia smaltata di rosso cremisi al mento, pensierosa «Già che siamo in argomento, hanno detto che inviteranno alcuni amici della Dalton, nessun problema?»

«Certo che no, basta che siano dei mega fichi.» scherzò Helen. Will non poté fare a meno di notare l'occhiata infastidita che le lanciò Aline. Sembrava quasi di gelosia.

«Gab mi ha assicurato che Magnus, Sebastian e Raphael sono dei bravi ragazzi, interessanti, simpatici ed alla mano; oltre che dei grandissimi fighi ovviamente.»

Gli altri sorrisero soddisfatti, continuando a parlare dei preparativi della festa. Will rimase in silenzio ad osservarli. Erano tutti così presi, volevano fare una bellissima figura con i due nuovi Lightwood e con tutta la scuola. E si ritrovò a pensare se non fosse sbagliato, voler essere sempre al centro dell'attenzione, volersi conquistare tutto a suon di denaro e supremazia, di scale sociali e stupide etichette.

Osservò attentamente come Tessa sembrava a disagio stretta tra le braccia di Jace, e come lui ghignava indifferente. Osservò i rapidi sguardi segreti che Aline rivolgeva ad Helen, cercando di non farsi notare, e come Helen sembrava non rendersene conto. Ed osservò Isabelle, con i suoi lunghi capelli scuri ed il viso truccato, che cercava di tenere gli altri sotto controllo. Ma Will, che la conosceva da tanto, sapeva che Isabelle amava vestirsi in modo appariscente perché era sempre stata l'unica femmina in un gruppo di maschi, sapeva che odiava cucinare, che i suoi genitori erano sempre molto assenti per lei ed Alec. Will sapeva che voleva bene solamente ai suoi fratelli, e che era gelosa delle ragazze piccole e magre, perché lei era più alta della maggior parte dei ragazzi.

E tutta quella rigidità, quell'aspetto esteriore, erano una maschera della vera Izzy, quella divertente ed ironica, pronta a dare consigli amorosi o sugli abiti.

«Will. Hey Will! Ci sei?» Jace gli sventolò la mano libera davanti al naso, facendolo sussultare.

«Eh? Certo, dimmi» balbettò il maggiore degli Herondale, sorridendo incertamente.

«Dicevamo, ti occupi tu delle pizzette e delle focacce? Insieme a Cecy» disse Jace, per la seconda volta. Will annuì.

 

«Clary, Lottie mi ha detto che sei entrata nel Glee Club, è vero?» chiese Jocelyn, intenta a dipingere uno dei suoi paesaggi paradisiaci.

«La zia non può farne a meno, vero? Deve sempre sapere tutto, Dio, è una tale pettegola!» sbottò Clary.

«La zia è la consulente scolastica, e la moglie di Henry, il capo del Glee. Quindi è scontato che sappia queste cose. Ed inoltre è mia sorella, ovvio che mi ha avvertita!»

«Beh, comunque non è niente di che, solo un coro.»

«Canto coreografato, e se ne fai parte vuol dire che sai cantare. Pensavo amassi solo dipingere.»

Clary si sedette pesantemente al tavolo della cucina ingombro di fogli, foglietti e matite. Si rigirò un pennello tra le dita, guardando sua madre di sottecchi.

«Beh, dipingere è la mia vita, ma quel corso di pittura che frequento a scuola è parecchio noioso. Quindi ho deciso di buttarmi su questo Club, più per stare con Simon, Jordan, Maia e Cecy che per altro. Inoltre mi manca l’ispirazione… Che so, magari mi tornerà stando nel Glee.» spiegò Clary, mordicchiandosi il labbro inferiore.

«Ripeto, devi essere brava a cantare, però» continuò ad indagare Jocelyn.

«Secondo gli altri sì»

«Oh, lo sapevo! Hai preso da entrambi» sbottò la donna, posando il suo pennello e grattandosi i capelli con una mano piena di vernice fresca, lasciando una macchia gialla tra il rosso fuoco della sua chioma.

«D-da entrambi?» domandò Clary.

«Sai dipingere come me, ma sai anche cantare come tuo padre. Lui è sempre stato bravissimo, a cantare. Partecipava al Glee Club anche lui, a scuola, sai? Erano gli anni clue del canto-coreografato, e lui era la voce portante. Poi è diventato un avvocato ed ha abbandonato il mondo per occuparsi della sua professione.» spiegò frettolosamente Jocelyn, scuotendo una mano come a voler sminuire il suo discorso.

«Papà sa cantare?» chiese Clary, gli occhi illuminati.

Suo padre si chiamava Valentine, ed era un uomo meraviglioso, attraente e famoso. Clary l'aveva visto, dopo i tre anni di età, solo altre quattro volte. Sapeva che aveva abbandonato lei e la mamma, e ce l'aveva con lui ogni giorno. Ma suo padre era talmente affascinante che era impossibile restare veramente arrabbiati con lui.

«Sì» rispose semplicemente Jocelyn, voltandosi dalla parte opposta e rimanendo in silenzio. Il discorso era chiuso.

 

Aline entrò nel supermercato spingendo un carrello vuoto e rumoroso che la stava infastidendo. Helen, al suo fianco, iniziò a lamentarsi.

«Mi chiedo perché Tessa non sia venuta. Starsene tutto il giorno a pomiciare con Jace non è una scusa plausibile! Altrimenti anche io sarei potuta stare tutto il giorno a pomiciare con qualche bel ragazzo e dell'alcol e dei dolci per la festa se ne occupava lei!»

Aline annuì, concentrandosi su quel “bel ragazzo”. Perché le dava così fastidio che la sua migliore amica potesse baciare un ragazzo? Era una cosa normalissima, no? Anche lei dopotutto era stata con diversi ragazzi, ed Helen era libera di fare quel che voleva. Eppure quel senso di gelosia che le attanagliava lo stomaco non accennava ad andarsene.

«È inaccettabile, ma ormai ci siamo. La festa è stasera e dobbiamo muoverci per preparare i dolci.» disse Aline, recandosi al reparto bibite/alcolici.

Helen sbuffò.

«Odio andare al supermercato, comunque.» ammise Aline, guardandosi attorno. «Troppa gente tra i piedi, troppe cose da fare, urla, puzza di cibo scaduto, bleah»

Helen rise, abbracciandola da dietro.

«Oh, ma pensa di essere una mammina sexy che fa la spesa per i suoi bambini, ed io sono la tua bambina.» le sussurrò all'orecchio ridendo. Le sue braccia lasciarono il corpo di Helen, e le strinse il braccio facendola fermare. «Mamma, mi compri quel lecca lecca?» chiese, scherzando, con voce infantile.

Aline cercò di stabilizzare il suo respiro. Inspira, espira, inspira, espira.

Oh, diamine, Helen l'aveva solo abbracciata e stava scherzando, come faceva ogni santa volta. Che cosa c'era di diverso? Eccezion fatta per il tono sensuale con cui aveva detto “lecca lecca” senza probabilmente accorgersene nemmeno.

Prese un respiro profondo, prima di rispondere.

«Sei sicura di aver fatto la brava? Non penso che tu meriti dei dolci» disse provando a ridere anche lei. Perfetto, ci riusciva «Meriteresti di essere sculacciata, piuttosto.»

Oh oh.
Pensieri poco casti le inondarono il cervello, e si affrettò a distogliere lo sguardo dal viso fatato di Helen, i cui capelli biondi le circondato il volto facendola sembrare un angelo.

 

 




HOLA GENTE!
Scusateci per questo imperdonabile ritardo, ma fra tutte e due abbiamo avuto molto da fare (One soprattutto, ops), e siamo riuscite ad aggiornare soltanto stamani (ieri sera avremmo potuto aggiornare, ma non avevamo voglia... One ops due)
Comunque, finalmente anche Will si decide ad entrare nello Sfiga Club, Isabelle fa sempre la stronza come Jace, Jocelyn rompe le palle come sempre, e iniziamo a capire qualcosa tra Helen ed Aline (che One adora yee)
Btw, grazie a tutte coloro che hanno recensito, a chi ha aggiunto la storia alle preferite, seguite, ricordate, e ai moltissimi lettori silenziosi.. VI AMIAMO <3
Al prossimo capitolo, che col favore dell'estate speriamo di pubblicare molto prima di questo,
One e riveraslegs
  
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