"Sono gli uomini stessi a rotolarsi sul cemento a causa di crampi della fame. Sono gli uomini a spaccarsi il cranio a vicenda e a mangiare chi un braccio, chi una gamba della vittima. Sono gli uomini, le bestie. E in un luogo in cui il buio annulla tutto il resto, non sai mai se la tua preda della sera sia un perfetto sconosciuto, o il tuo migliore amico." // Crossover → EXO, BAP, BTS
||pairings: Chanbaek, Kaisoo, Xiuchen, Hunhan, Daejae, Banghim, Jonglo, Yoonmin, Taekook||

Chanyeol si stacca dal bacio per osservarlo con le sopracciglia aggrottate ed un sorrisetto estasiato. Baekhyun rimane muto qualche istante, gli occhi sgranati, l'espressione colpevole. Poi scoppia a ridere. Chanyeol si limita a sorridere silenziosamente a trentadue denti, gli occhi si illuminano di gioia. Vorrebbe registrare quel suono e metterlo in replay come unica canzone nella playlist della sua vita.
|| Disco!AU / Chanbaek (accennati: Hunhan, Kaisoo, Xiuchen, Sulay e Taoris) ||

“Non riesco a dormire. Continuo a vedere i loro volti, e tutto quel sangue”
“Vieni qui, Tenka”
“Sono da solo a prendermi cura di Soramaru e Chuutarou”
“Non sei solo, ci sono io. Puoi piangere, se vuoi”.
[Shirasu centric] [lievemente Tenshira]

||«Ti stavo aspettando» un rantolo a fiato caldo, contro l'orecchio. Hinata sorride, girando appena il volto per far incrociare il chiaro dei suoi occhi con il nero di quelli di Kiba.
«Ho dovuto inventare una scusa» sussurra lei, con voce piccola e sottile.
«Come sempre»
∞
«Se l'odore ti fa tanto schifo, perché continui a tornare?» chiede Ino, un ciuffo di capelli biondissimi davanti ad un occhio, la coda lunga e morbida sulla schiena. Sorride maliziosa, consapevole dell'aria di peccato che stanno entrambe respirando, assieme all'odore dei gelsomini e delle gardenie.
∞
«Potrei chiamare la sicurezza per aggressione» sussurra il rosso. Sai continua a sorridere. «Ma deduco che la sicurezza sia impegnata a farsi scopare a sangue dal tizio degli insetti».
«Però, sei perspicace».
∞
Sembra pacato, tranquillo, finalmente in pace dopo anni da tormentatore tormentato; distrutto solo dalla consapevolezza del loro rapporto deleterio e malato.
«Settimo Hokage».
«Uchiha».
∞
«Oh, Kami!» esclama Shikamaru, alzando le braccia al cielo ed osservando ognuno di loro con cipiglio severo e malizioso insieme. Ed ogni presente prega internamente che l'intelletto acuto di Shikamaru non abbia riscontrato l'aura di peccato attorno a loro – ignari che tutti i presenti ne siano avvolti.||

[Raven Boys]
||«Cosa hai sognato?» chiede ansimando Noah, le palpebre socchiuse sull'espressione concentrata e libera di un Ronan solitamente tormentato e tormentatore.
«Non ci pensare, Czerny.»
«E se volessi pensarci?»
«Sei morto, diamine! Che cazzo te ne frega?»
«Era un incubo.»||
The Raven Circle - the Dream Thieves.
||Ronan Lynch x Noah Czerny||

cit.| Tutti, a Londra, conoscevano Jack Frost. Alcuni volevano picchiarlo per le cazzate e per i guai che causava. Altri volevano averlo come amico. La maggior parte, ragazzi e ragazze, voleva portarselo a letto. Nessuno ambiva a conquistare il suo cuore.
«Senti? Il tuo cuore congelato sta battendo, Jack Frost».
«Sta vivendo, sta respirando. Io sto respirando grazie a te, Jim Hawkins».|
[Jack Frost x Jim Hawkins, presenza di altri pairing, quali ElsaxAriel, AlicexPeter e MeridaxHiccup]

||Gli baciò una guancia, poi un'altra, poi le labbra, di nuovo, come se non potesse fare a meno delle labbra del biondo. Non che a Scorpius dispiacesse, affatto. Tornò a stringersi Albus contro, tenendolo per il sedere e separandosi dalla porta, nonostante non fosse sicuro se le gambe avrebbero retto.
Ressero.||

||«Beh, allora potrei chiedere del vischio a Piper...»
Will ride ancora di più, e adesso Nico, sempre con la chiazza rossastra sulle gote, lo guarda imbronciato, appoggiandosi sui gomiti per non gravare sul petto di Will, nonostante il suo peso ridotto. Will scuote la testa, inclinando il collo per guardare meglio il suo ragazzo.
«Il vischio è per l'ultimo dell'anno» riesce a dire, quindi.
«Maledette feste mortali»||
Piccola Solangelo senza pretese, e buon Natale.

|| Brittany ha sedici anni, vive a Lima, Ohio, ed è stupida. Tutti i suoi compagni di scuola e il padre perennemente assente la apostrofano come stupida, e per sfogarsi Brittany scrive tutto su un social network.
Santana ha ventuno anni, vive a New York, ed è una prostituta. Non è cattiva, sudicia o cosa. Soltanto non riesce ad uscrie dal giro vizioso nel quale è entrata.
Santana leggerà i messaggi di sfogo di Brittany, e sarà lì per aiutarla, con il disappunto di Rachel Berry, sedicenne con manie di protagonismo, e Quinn Fabray, ventiduenne psicologa e ricca.
E tra drammi adolescenziali, squarci di vite quotidiane, messaggi e telefonate, Brittany e Santana dovranno salvarsi a vicenda. ||

Una raccolta di brevi flashfic, tra le cento e le duecento parole, basate sulla canzone di Christina Perri, Human.
1|| Hazel Levesque: "I can hold my breath"
2|| Rachel Elizabeth Dare: "I can bite my tongue"
3|| Nico Di Angelo: "I can stay awake for days if that's what you want"

||«Sono Beth» disse semplicemente la bambina, e quel nome annebbiò la mente di Quinn. Sconvolta, incredula, stava guardando la sua bambina. Sua figlia, con i suoi stessi capelli biondi tagliati corti, i suoi stessi occhi verdi e grandi, il suo stesso naso piccolo e carino. Era perfetta. [...] Fu come aver ricevuto una pugnalata. L'ultima volta che l'aveva vista, Beth aveva un anno nemmeno. Era un batuffolo che non sapeva parlare, in tutine intere e che odorava di latte. Adesso aveva sei anni. Era bellissima.||

È una città particolare, Amsterdam.
Da una parte, una folla immensa di turisti affolla la grande piazza Dham, la parte nuova della città, il lungo canale che porta alla casa di Anne Frank, il grande Voldenpark. [...]
Ma, dall'altra parte, le stradine più strette, quelle che passano dietro a vecchie chiese turistiche, quelle pedonali ma talmente anguste da impedire l'avvenire di troppi turisti, quelle occupano la vita più sporca di Amsterdam.[...]
«Potete non voltarvi sempre?»
«È impossibile. Ho due tette stratosferiche proprio davanti al naso!»[...]
«Ma tu fai così con tutti?» chiede, allarmata, la ragazza. [...]
«Non con gli uomini. E nemmeno con le brutte donne che vengono di solito. Tu sei bella, innocente-»
«Non sono innocente!»
«-eccitante»
Brittany si immobilizza, mentre la latina porta le sue mani calde a stringere gli avambracci della bionda. [...]
«Sei tu che comandi, qua» sussurra la latina, sulle labbra di Brittany «I soldi sono tuoi. Dimmi cosa vuoi che ti faccia»
Con la mano libera inizia a massaggiarle il retro della nuca, poi passa a sfiorarle delicatamente il collo, la linea della mascella, la guancia.
«B-baciami»

«The first time ever I saw your face
I thought the sun rose in your eyes»
||«Benvenuta al McKinley signorina... Pillsbury.» esclama, ricordandosi all'ultimo il cognome della nuova consulente scolastica. Lei si volta, incrociando lo sguardo di Will.
«Oh, grazie.»||
|| Sta per raggiungere il suo armadietto quando, di fronte a sé, si piazza il nuovo quarteback della squadra di football. Ne ha già sentito parlare, ma non l'ha mai visto. Fino a quel momento.||
||Sa solo che quando quel pomeriggio, tra un'attività e l'altra, lei e Mike si sono guardati, l'ha visto veramente. Come per la prima volta.||
||Le fa un cenno leggero con la testa, un lampo malizioso negli occhi chiari e limpidi. Santana non l'ha mai notata, ma adesso la sua attenzione è tutta su quel sorriso splendente.||
||L'allenamento è finito. Sia il ragazzo biondo sia Mercedes sono a metà di una risata, quando i loro sguardi si incrociano.||

|| Santana scappa.
Brittany balla.
Quinn è incinta.
Sugar finge di avere l'asperger.
Rachel è egocentrica.
Il Mezzaluna è un bar particolare. Brittany crede che solo le persone anormali passino dal Mezzaluna. Al Mezzaluna, la sera, si improvvisano canzoni. Le cameriere cantano, ma Santana, di canzoni, non ne ricorda nemmeno una. Forse perché passa la vita a scappare, da sempre. E non credono nell'amore. Non ci crede Santana, non ci crede Brittany, non ci crede nemmeno Quinn, che è incinta di un ragazzo che non vedrà più. Ma, in uno sguardo, in un sorriso, ti puoi innamorare? Puoi lasciarti il tramonto alle spalle, lottando per la tua alba? ||

|| «Comunque» disse Maia cambiando discorso, con la bocca piena «come mai non sei andata a salutare Will?»
"Di male in peggio", pensò Clary
[...]
«Lo sapete che odio avvicinarmi al loro tavolo, è una questione di principio.»
Cecily roteò gli occhi, ma non commentò, per fortuna.
«Ragazze» la voce familiare di Simon fece voltare Clary. Sorrise.
Conosceva Simon da quando era bambina, ed era una delle persone a cui teneva di più insieme a sua madre e Cecily. E Will, le ricordò una vocina nella sua testa rimproverandola. ||
E se gli Shadowhunters vivessero tutti nel presente, e se non fossero Shadowhunters ma ragazzi normali con un talento speciale? E se questi ragazzi andassero a scuola alla McKinley? E se partecipassero al Glee Club?
*storia scritta a quattro mani con riveraslegs*