Spalanco gli occhi all’improvviso, ancora e ancora è la quarta volta ormai; non ne posso più è stata così tutta la notte, un incubo che mi perseguita, sempre quello: Katniss, la mia Kat nell’arena con gli altri tributi, altre macchine da guerra. Ho paura, per lei, per noi, per tutti quelli che dipendevano dalla sua selvaggina per un pasto al giorno assicurato; ho paura e sapere che voto prenderà con gli strateghi non me la farà passare, forse solo il vederla di nuovo a casa me la farà passare; o forse nemmeno quello. Bussano alla porta, vado ad aprire e mi ritrovo faccia a faccia con un Gale sudato, sporco fradicio, ma comunque molto attraente. Devo smetterla mia sorella sta per morire in un arena con ventitrè altri tributi e io penso al magnetico profumo della camicia sudata di Gale Hawertone? No così non va per niente bene, ora devo concentrarmi solo su quante possibilità ho di sopravvivere senza Katniss, e per ora devo amettere sono sotto lo 0 quindi è il caso che mi dia da fare per migliorare; potrei chiedere a Gale di insegnarmi a cacciare, ma se poi non dovessi riuscire a concentrarmi sulla caccia distratta da quel suo buon profumo attraente e passionale pieno di carica sessuale; mi chiedo come mai Katniss, che ha passato con lui la maggior parte del tempo, non abbia mai fatto caso a tutto ciò. Intanto che fantastico su un possibile futuro mio e di Gale; mi scordo completamente che quest’ultimo è fermo sulla soglia di casa ad aspettare una mia risposta, ma che cosa mi avrà chiesto? Dio mio se lo avessi ascoltato ora non sarei arrossita come un peperone in una calda giornata d’estate sotto il sole; per semplicità gli rispondo: -Lo so- mi guarda sbalordito con quei suoi occhietti grigi tipici del giacimento, così uguali a quelli di mia sorella, eppure così diversi, pieni di passione e sentimento e si, anche forse un po’ di stronzaggine, quei occhi che fanno impazzire tutte le ragazze a scuola e anche la maggior parte delle mie compagne di classe tranne Katniss, a lei non importano, lei non ha mai fatto caso a come quegli occhi siano lì per lei e per nessun’altra, come la seguano quando esce con l’arco e le frecce, come la bramino intensamente in ogni momento della giornata quando è a caccia, o quando è al mercato nero; sempre, in ogni momento quegli occhi bramano la mia dolce sorellona anche se lei non lo sa o non le importa.