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Autore: Larrywriter23    12/06/2014    2 recensioni
-Dal testo-
- Non posso… - le lacrime pungono i miei occhi come migliaia di aghi, e alla fine non ce la faccio più. Le lascio scivolare via, in un pianto leggero e silenzioso. Ma Louis non se ne accorge nemmeno. Libera le sue mani dalle mie ed esce dalla stanza prima che anche la lacrima più veloce di tutte sia solo arrivata sulla maglietta.
- Non ce la faccio più. – dice in tono neutro, chiudendosi la porta alle spalle e lasciandomi solo.
//Harry+Louis//
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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This love is so wrong?

Capitolo 1.



Harry.
Esco dalla stanza e chiudo la porta alle mie spalle, non appena sento un mano afferrare il mio braccio, facendomi girare a sua volta, mi guarda fisso negli occhi, e credo di avere capito subito di chi si trattasse.
Cerco di trattenere la calma e di non pensare, ma soprattutto di non perdermi per l'ennesima volta nei suoi occhi, quegli occhi profondi che, diamine, non posso fare a meno di fissare, cosa che ora devo cercare assolutamente di fare.
Sospiro leggermente, quando sento lui tirare fuori le prime parole.
-Cosa c'è che non va, Harry?- Alzo a malapena gli occhi al cielo, aprendo appena la bocca ma richiudendola dopo poco, risentendo la sua voce nelle orecchie, in tono, diciamo, quasi rimproverante -E non dirmi niente. So quando succede qualcosa e quando no, ti conosco ormai.-
Prendo il respiro, e con tono di voce che sembra quasi un sussurro, cerco di rispondergli, ma non potevo negare che mi conoscesse, infondo, è il mio migliore amico -Niente Louis, ehi! Sono solo stanco, niente di che.-
Accenno un sorriso all'angolo della bocca, cercando poi di sorpassarlo per distaccarmi da quegli occhi, in cui, per l'ennesima volta mi ci ero perso.
Scendo le scale e faccio l'indifferente, stampo sul mio viso uno dei miei sorrisi più belli, anche se falsi, come sempre, del resto.
Mi soffermo in salotto, sedendomi sul divano, prendendo il telecomando li sul tavolino, quando mi accorgo che i pensieri aumentano, si incastrano e inizia a farmi male la testa, così spengo la televisione, senza concentrarmi molto sulle voci degli altri, andando così piano, di nuovo a percorrere quelle scale e ad aprire la porta della camera, che velocemente chiudo a chiave. Mi butto sul letto, prendendo il cuscino e cercando di staccarmi dal rumore delle voci, mettendolo sopra la testa e spingendo sulle tempie, isolandomi così dal mondo. Non so quanto potrei restarci in questa posizione, penso di addormentarmi così. Mentre i milioni di pensieri mi stanno uccidendo evidentemente la testa, che continua a farmi male. I pensieri sono tanti ma a solo un singolo soggetto, forse due, che però sono dello stesso contesto, appartengono. Ed è lui. Penso di essermi addormentato, come avevo previsto. Mi alzo dal letto, mi sistema appena i ricci e apro la porta per uscire, mi tremano le gambe. Scendo le scale e torno in cucina, dove vedo Zayn e Liam seduti al tavolo, non do molto peso al loro discorso, vado verso il frigo, lo apro e mi prendo una bottiglia d'acqua per poi tornare in salone. Mi siedo sul divano e inizio a sorseggiare l'acqua che per un attimo mi rinfresca la gola, non appena riesco a intravedere Louis che viene verso di me, con la coda dell'occhio. Poso la bottiglia sul tavolo e inizio a dondolarmi restano seduto, come se l'ansia stesse prendendo il controllo su di me. Le mani iniziano a sudare, sempre di più, così le passo sul jeans, nervosamente, per cercare di 'asciugarle.' Lo vedo, è lì davanti a me. La voglia di prenderlo per la maglietta e iniziare a baciarlo fino a consumargli le labbra é tanta, ma no, non posso. Cerco di riprendere il controllo e di far allontanare ogni singolo pensiero meno casto, dalla mia mente, che in quel momento stava girovagando. Si siede accanto a me e io non ci penso due volte che mi alzo in piedi. Le gambe incominciano a tremare di piú, e con una banale scusa cerco di allontanarmi da lui e andare in bagno. Apro la finestra velocemente e prendo il pacchetto di sigarette dalla tasca, sfilandone subito una e poggiarla sulle labbra per accenderla poco dopo. Non fumo tanto, ma quando lo faccio é sempre merito del nervosismo. Mi aiuta a non pensare piú, a concentrarmi solo sul fumo e alla gola che non smette di bruciarmi ma che, a ogni tiro, il bruciore si moltiplica. Finisco di fumare la sigaretta e la butto fuori dalla finestra. Apro il lavandino e mi do una rinfrescata veloce. Dopodiché mi appoggio con tutte e due le mani al lavandino di pietra e fisso il mio riflesso nello specchio e contando fino a cento, per riprendere un battito regolare. Poi mi rendo conto, all'improvviso di quanto tutto sia maledettamente sbagliato. Meno che mai ora, che siamo riusciti a integrarci, anche a livello internazionale. Non é solo il mio sogno ma anche quello dei ragazzi, e rilevando i miei sentimenti rischierei di mandare tutto all'aria. Se fosse solo la mia do carriera non ci penserei due volte ma purtroppo, non é così. Prendo fiato e torno in salotto, sento i loro occhi puntati addosso, ma più che mai i suoi. Non penso se la sia bevuta quella di prima, quindi, sicuramente mi richiederà cosa mi succede, ma spero soli, é più facile mentirgli se siamo solo io e lui. Torno al mio posto sul divano, sfilando il cellulare dalla tasca e vagandoci sopra con aria innocente, mentre penso a come odi tutto questo, a come mi faccia schifo me stesso. Odio me, ma soprattutto odio il fatto di mentire a Louis e ai ragazzi, cosa che non posso di certo evitare. Nessuno sembra accorgersi di quanto sono stato vicino a perdere il controllo. Di quanto sono stato vicino all'alzare leggermente la testa e premere le mie labbra su quelle calde, perfette di Louis. Erano lì, a pochi centimetri da me, e per controllarmi ho dovuto impiegare tutte le mie forze. Per fortuna è passato tutto inosservato, o almeno così sembra. Perciò continuo a concentrarmi sul mio cellulare, navigando a vuoto su Internet, mentre i ragazzi accendono il televisore e scelgono il film da guardare. La scelta mi lascia del tutto indifferente, finchè non vengo interpellato. -Che ne dici tu, Harry?- Alzo lo sguardo verso Liam e rifletto per un secondo. - Qualunque cosa purché non sia drammatico. Non ho voglia di deprimermi. - esclamo, con un mezzo sorriso. Alla fine, su grande insistenza di Louis, i ragazzi scelgono una commedia americana, e si sistemano sul divano accanto a me, completamente concentrati. La penombra creata dalle tapparelle abbassate mi permette di guardare per quasi tutto il film Lou, senza pericolo di essere notato, così ne approfitto. Osservo ogni centimetro del suo viso, del suo corpo. Assorbo ogni dettaglio dei suoi lineamenti perfetti e del suo fisico atletico e proporzionato, e poi mi concentro sulla tv appena in tempo per vedere i titoli di coda. - Carino, eh? - esclama Niall. Sorrido, senza sapere minimamente cosa dire. Non ne ho guardato neanche un minuto. Mi alzo, stiracchiandomi, e poi mi accorgo che Lou mi sta fissando. Ricambio lo sguardo, e dopo un po' lui inclina leggermente la testa verso il corridoio, indicando la nostra camera da letto. Poi si alza e sbadigliando esce dalla sala, guardandomi nuovamente mentre entra in camera. Ovviamente vuole sapere. E io non so minimamente cosa raccontargli. Lo raggiungo dopo una manciata di minuti, e lo trovo comodamente sdraiato sul suo letto, che guarda pensieroso fuori dalla grande finestra il centro di Londra. -Ora mi dici la verità, Harry?- Mi guarda con aria interrogativa e minacciosa, come se volesse in qualche modo obbligarmi. chiunque altro. Mi siedo sul letto accanto a lui, e per un attimo considero l'opzione di confessargli tutto. Ma cancello l'idea dalla mente prima ancora che possa prendere forma. - Sto bene, sul serio. Sono solo... Stanco. - Non è una bugia, sono davvero stanco. Stanco di tutto questo teatrino. Mi prende il viso con una mano e mi costringe a guardarlo negli occhi. - Non è vero. Non è tutto qui. - E' un'affermazione. Sa che non è vero, me lo legge negli occhi. E io non so come controbattere, perché la voce mi muore in gola. I suoi occhi mi tolgono il fiato, e non riesco a pensare a nulla di abbastanza convincente. Anzi, devo mordermi la lingua per non rovesciargli addosso tutti i miei sentimenti. Mi lascia andare e riprende a guardare fuori, frustrato. - Mi hai sempre detto tutto, ci siamo sempre detti tutto. Cosa sono all'improvviso tutti questi segreti? - parla sottovoce, continuando a fissare il traffico che scorre sotto la pioggia, fuori dalla finestra. Il suo telefono vibra sul comodino, ma lui non lo guarda nemmeno. Stringo i denti nel tentativo di non far uscire le lacrime, ma una gocciolina solitaria sfugge al mio controllo e scende lungo a mia guancia, rigandomi la pelle. - Come siamo arrivati fin qui? - sembra che si rivolga a sé stesso più che a me, quindi mi sento in diritto di mantenere il mio religioso silenzio, limitandomi a strofinarmi lo zigomo per asciugare i segni della lacrima fuggitiva. Poi mi fissa di nuovo, e capisco che adesso vuole che sia io a dargli una risposta. - Non lo so. - mi lascio sfuggire fra i denti, sempre serrati nel tentativo di ricacciare giù il groppo che mi stringe la gola. E' sempre più evidentemente spazientito. Prende il cellulare e fissa il display con aria corrucciata. Sto per chiedergli cosa c'è, quando mi porge il telefono. Lo prendo e premo "play" sullo schermo senza pensarci. Appena vedo di che video si tratta, però, desidero immediatamente non averlo fatto. Desidero essere a mille chilometri di distanza, desidero non essere più "Harry dei One Direction", ma solo Harry. Solo un ragazzo normale che si preoccupa di cose normali. Il mio cuore sprofonda giù nello stomaco. Gli rendo il telefono senza guardare più. Lui sorride appena. - Sono fermamente convinte che io e te stiamo insieme in segreto, sai? - soffoca una risata di cui non faccio in tempo a cogliere la natura, mentre mi sembra di poter davvero sentire il mio cuore scivolare dallo stomaco fin sul pavimento e atterrare con un tonfo unico e sordo. Abbozzo un sorriso poco convincente, e lui torna serio. - Adesso mi dici cosa c'è che non va. E qualunque cosa sia, la risolviamo insieme. - Quanto vorrei che fosse possibile. - mi lascio sfuggire queste parole e me ne pento all'istante, perché lui s'irrigidisce e mi fissa con un'espressione impassibile. Poi, all'improvviso, scatta in piedi e inizia a camminare nervosamente su e giù per la stanza. - Non c'è niente che non si possa risolvere, mi capisci? Niente. Tutto dipende solo da te. Sospiro, e un'altra lacrima sfugge al mio controllo, precipitandosi solitaria lungo il mio viso e atterrando sulla maglietta grigia che indosso. - Non dipende solo da me. Non posso mandare tutto all'aria. – sussurro, sperando che colga la gravità della situazione. Non posso davvero distruggere tutto questo, perché tutti e cinque ci siamo dentro fino al collo. E io non posso distruggere anche i sogni dei ragazzi per uno stupido atto di insensato egoismo. - Oh, andiamo. Non ti sto chiedendo di sporgere una dichiarazione ufficiale a tutto il mondo! Siamo solo io e te, e neanche i ragazzi sapranno nulla, se hai così paura che potresti distruggere i loro sogni. – sussurra anche lui, mentre torna a sedersi di fronte a me e mi prende le mani fra le sue, calde e morbide. Mi fissa di nuovo negli occhi, e il mio cuore corre la maratona, anche se ormai lo sto solo pregando di riuscire a reggere ancora un pochino. - Non posso… - le lacrime pungono i miei occhi come migliaia di aghi, e alla fine non ce la faccio più. Le lascio scivolare via, in un pianto leggero e silenzioso. Ma Louis non se ne accorge nemmeno. Libera le sue mani dalle mie ed esce dalla stanza prima che anche la lacrima più veloce di tutte sia solo arrivata sulla maglietta. - Non ce la faccio più. – dice in tono neutro, chiudendosi la porta alle spalle e lasciandomi solo.
 

//Attenzione a me!//
Questa storia non è mia, è di una mia amica, Francesca.
Mi ha dato il permesso di metterla su efp, e io le ho dato qualche consiglio. 
L'immagine è mia, fatta con pics art u.u
Detto questo, sinceramente a me la storia piace un casino, e non vedo l'ora di mettere gli altri capitoli.
Byeee <3
  
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