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Autore: Eustass_Sara    12/06/2014    6 recensioni
Buon pomeriggio,belli, sono ancora io super_googletta97, o forse dovrei dire... Eustass_Sara! *^* ho appena cambiato nickname e sono su di giri, per cui.. buona lettura! ^_^
°°°
Doflamingo, nei panni di un professore di scienze e anatomia umana e Crocodile, professore di matematica, sono alle prese con documenti e medie quando un'improvvisa malattia stravolge completamente i programmi di entrambi.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Crocodile, Donquijote, Doflamingo | Coppie: Shichibukai/Flotta dei 7
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Olà gente! Si sono ancora io, sempre qua a scassarvi le palle ad allietarvi le giornata. :D Prima di cominciare, vi do una piccola news : HO CAMBIATO NICKNAME. Non sarò più super_googletta97, ma sarò.... Eustass_Sara! *^* quanto amo il mio nuovo nome <3 <3
E altra cosa piccina per una certa Ace of Spades... si tu, proprio tu che ora stai leggendo queste note con un sorrisetto alla “cosa si è inventata sta volta?”, si proprio tu. Ma lo sai che questa shot te la “regalo”? Si, hai letto bene, cara. Mi sembra il minimo dopo che mi hai fatto apprezzare così tanto la DoffyxCroco. Thanks, sister! ;)
e nada, lettori e lettrici, noi ci vediamo in fundus! ^_^

Un fenicottero malato. Dedicato a Ace of Spades.

Quella era senza dubbio una giornata di merda.
Mille documenti avevano deciso di posarsi allo stesso tempo sulla sua scrivania, mille compiti in cui avrebbe sicuramente messo delle insufficienze e inutili circolari per insegnanti richiedevano ancora la sua firma.
Era stanco, Doflamingo, molto stanco.
Portò una mano alla fronte, abbandonando così la penna sul compito di scienze e anatomia ; le scritte incomprensibili dei suoi studenti, ma che lui aveva imparato a decifrare in tutti quegli anni, avevano riempito il foglio di cazzate, come al solito.
Sbuffò, all'ennesimo erroraccio ; alla fine l'unico a cui dava sempre il massimo era lui, il suo favorito, Trafalgar Law.
Messo anche l'ultima insufficienza, Doflamingo abbandonò la penna e prese ad esaminare quei documenti ; ormai gli scrutini finali si avvicinavano, presto ci sarebbe stato l'esame e onestamente a parer suo l'unico con le palle e l'intelligenza per superarlo era Law. Mai la pagella di quel moro aveva presentato un cinque, ma nemmeno un sette : i suoi voti erano tutti 9 o 10, motivo di grande orgoglio per ogni professore, lui incluso.
Ok, scienze e anatomia umana non sono materie facili, ma dire che l'aorta è un capillare ce ne vuole!
Firmate le circolari, documenti e corretto quegli schifi di verifiche, Doflamingo cominciò a fare le medie ; istintivamente il suo pensiero volò a lui, uno degli insegnati più odiati della scuola : Crocodile. Lui era il professore di matematica e geometria, per cui anche lui avrà messo milioni di insufficienze e poi c'è da dirlo ; il moro non è propriamente il classico prof che ti viene incontro cercando di salvarti il culo in tutti i modi possibili da un 4 in pagella, al contrario. Se non lo ascoltavi in classe erano cazzi tuoi, non rispiegava daccapo ne facilitava le verifiche.
Era disposto ad andare incontro solo agli studenti che lo ascoltavano e che erano seriamente intenzionati a raggiungere almeno la sufficienza. O ti impegni o ti fotti, in poche parole.
Si riscosse dai suoi pensieri, Doflamingo, quando la porta si aprì rivelando l'imponente figura di Sengoku, il preside.
-Allora, come sei messo con le medie?-
-Al solito, hanno fatto tutti schifo.-
-...Oy, Doflamingo.-
-Che c'è?-
-C'è ancora tempo prima degli scrutini, quindi vai a casa. Finisci domani.-
-A cosa devo questa gentilezza?-
-Al fatto che sei ridotto peggio di uno straccio e a me insegnanti malconci non servono.-
-Fufufufu.. tenero Sengoku, ti preoccupi per me?-
Sghignazzò divertito vedendo il volto del preside arrossarsi dalla rabbia.
In silenzio il moro uscì, imprecando a bassa a voce nel chiaro tentativo di non insultarlo ; sorrise. Chiuse il registro con la biro in mezzo e, stanco, prese il suo prezioso giubbotto rosa.
Si sentiva pesante e affaticato ad ogni passo, mille brividi freddi gli fecero venire la pelle d'oca lungo le braccia abbronzate.
Si sentiva davvero uno schifo.
Neanche chiuse la porta, tirò dritto lungo tutto il corridoio finché non riconobbe quella figura ; alta e imponente malgrado la scarsa altezza, capelli corvini tirati all'indietro e una semplice sigaretta fra le labbra, ancora spenta.
Con il suo broncio e l'aura assassina, Crocodile era li, intento a guardare la bacheca degli orari.
-Ey, Croco-chan.-
Un forzato sorrisetto stirò le sue labbra.
-Uff... Doflamingo, non stressare.-
-Umore nero, neh, Croco-chan?-
-Nerissimo, quindi se sei venuto qua per rompermi le palle ti consiglio di girare al largo o fai una brutta fine.-
-Nah, tranquillo. Piuttosto, vuoi un passaggio?-
Si girò, Crocodile, a fissarlo stralunato.
Per la prima volta dacché lo conosceva, Doflamingo gli aveva chiesto gentilmente se voleva un passaggio fino a casa ; o stava macchinando un altro dei suoi metodi assurdi per infilarsi a casa sua e nel suo letto o era stato rapito dagli alieni per un lavaggio del cervello gratuito.
Però ciò che vide fissando il viso del biondo era ben altro che un'espressione furba e da maniaco perverso quale lui era ; il viso era rosso e Doflamingo sembrava stravolto.
-...Ok, ma tieni giù le zampe o ti castro.-
Un debole sorriso non suo, prese forma sul viso del biondo per pochi secondi, accompagnando le mani alzatesi in segno di resa. Stava decisamente male.
-...Dammi le chiavi, guido io.-
-Nah, tu riposati che a guidare ci penso io.-
-Doflamingo. Le chiavi.-
La testa bionda si inclinò pesantemente a destra poi, dopo una scrollata di spalle piuttosto goffa, una mano bronzea si infilò in una tasca del giubbotto per prendere le chiavi.
Le afferrò, Crocodile, cercando di far apparire involontario il contatto che le sue dita tiepide ebbero con quelle di Doflamingo.
Scottava.
Rapido si diresse fuori dal liceo, seguito dal biondo ; aprì la macchina bianca con oscene decorazioni rosa e rosse, infilandosi subito al posto di guida.
Accesa la macchina, rinunciò alla sua sigaretta e sospirò : ora doveva pure fare l'infermiere improvvisato. Ingranando la quarta marcia, partì spedito verso casa sua, decisamente più vicina rispetto a quella di Doflamingo.

°°°

-Oy, sveglia! Siamo arrivati.-
-Hmn...-
Sbuffò. Dopo pochi minuti di viaggio il biondo si era addormentato, cosa che sperava non accadesse ; ora doveva pure caricarselo in spalla e contrariamente al suo giubbotto, Doflamingo non era certo un peso piuma.
Fortuna o grazia divina che fosse, il fenicottero si svegliò ; con un suo braccio bronzeo attorno al proprio collo, Crocodile lo trascinò in casa propria, aiutato anche dai goffi passi di Doflamingo.
Lo sentiva distintamente, ora, dalla manica della camicia alzata sino al gomito ; la pelle caramellata quasi andava a fuoco e solo al tatto poteva sentire la pelle d'oca dovuta a dei brividi di freddo.
Non c'era dubbio che fosse febbre, solo non si spiegava affatto come potesse essersela presa ; mai Doflamingo aveva avuto un misero raffreddore, figurarsi la febbre!
Portarlo al piano superiore fu ancora più difficile che farlo entrare in casa, ma alla fine riuscì ad arrivare alla sua stanza ; lo lasciò cadere sul suo letto e subito lo lasciò a torso nudo.
Recuperò dal bagno un asciugamano che bagnò con acqua fredda e rinfrescando il corpo scolpito del biondo ; il suo respiro era pesante, gli occhi chiusi, di sicuro avrebbe perso di nuovo i sensi da un momento all'altro. Sempre che non fosse già successo, logico.
Una morsa soffocante e fastidiosa cominciò a stringergli lo stomaco ; era meno piacevole rispetto alle altre volte in cui lo sguardo malizioso e profondo di Doflamingo si posava su di lui o sorrideva. Cos'era quella, preoccupazione? Non che avesse senso, quello era solo un dannato fenicottero perverso con qualche linetta di febbre, niente per cui agitarsi.
Eppure non si spiegava il perché della sua folle corsa al piano di sotto per recuperare un termometro ; infilò il bastoncino di ferro fra le labbra dischiuse del biondo, aspettando qualche minuto.
Poi prese una bacinella piccola riempendola d'acqua fredda e un panno bianco, immergendolo completamente in essa e poggiandolo sulla fronte bollente di Doflamingo.
-Hm...-
Sfilò il termometro dalle labbra bronzee, Crocodile, impallidendo.
39 gradi.
Corse ancora al piano inferiore, cominciando a tirare fuori pentole e ingredienti ; non sapeva bene cosa fare, ma di certo un piatto caldo e nutriente. Sia mai che quell'imbecille gli morisse nel suo letto!
Mentre l'acqua bolliva sul fuoco, il moro tagliò delle verdure gettandole nella pentola ; guardando di tanto in tanto la pentola, Crocodile lavò e tagliò anche della frutta mettendola in una ciotola con zucchero e limone.

Alla fine, nel dubbio, aveva preparato un brodo di pollo con verdure, insalata, macedonia e riempito sino all'orlo un bicchiere di succo ; se Doflamingo si fosse rifiutato di ingerire anche una sola verdura lo avrebbe disintegrato, senza nemmeno pensarci.
Salì piano le scale con il vassoio fra le mani ; ci aveva impiegato una fottuta ora e mezza per scegliere e preparare il pasto a quell'idiota. Non poteva continuare a essere sano come un pesce?
Sbuffò, aprendo la porta come meglio poté ; si aspettava un Doflamingo dormiente, ma ciò che vide furono i suoi occhi. Verdi, splendidi e privi di quelle odiose lenti viola a coprirle.
Sbatté le palpebre, Doflamingo, confuso e stordito ; sentiva del fresco sulla sua fronte ed era un sollievo, ma si sentiva anche stanco, come se fosse stato travolto da un tir.
La prima cosa che notò era che non aveva gli occhiali, ma ora come ora era più interessato a un Crocodile col cipiglio rabbioso di sempre e un vassoio fra le mani che, solo adesso lo notava, emanava un ottimo profumo.
-Cos'è..?-
La voce era rauca, uno schifo da sentire e la gola era più arida di un deserto. Quanto aveva dormito?
Crocodile, intanto gli poggiò il vassoio sulle gambe dopo averlo aiutato a mettersi seduto.
-Il pranzo e vedi di mangiare tutto.-
-...Non ho fame.-
-Te la fai venire.-
-Sono a posto così, Croco-chan, gra..- hmpf!-
-Se ti dico di mangiare tu mangi, fine della storia.-
Avrebbe davvero risposto, Doflamingo, se solo non avesse avuto un cucchiaio pieno di brodo e carote in bocca ; masticò il cibo e mandò giù, deciso a non ingerire altri bocconi ma lo sguardo assassino del moro che impugnava un altro cucchiaio di cibo, lo fece arrendere.
-Ok, ok, ho capito... mangio.-
-Sarà meglio.-
Alla fine, con quel piatto caldo sotto al naso che emanava quel profumo divino, gli venne davvero fame ; ogni cucchiaio significava toccare il paradiso, perché davvero, Crocodile in cucina era imbattibile.
Nemmeno se ne accorse quando terminò la minestra ; abbandonò il cucchiaio nel piatto, notando solo ora che c'era anche della verdura e della frutta.
-Ma dai... hai fatto tutta questa roba per me?-
-Non montarti la testa, fenicottero!-
-Fufufufu... vedi che ho ragione quando dico che tu a me ci tieni?-
-Tu deliri!-
-Croco-chan... sei tutto rosso.-
-M-m-mi avrai attaccato la febbre!-
Forse non aveva bene idea di cosa stava facendo, ma vedere Crocodile arrossire lo scuoteva sempre ; il cuore gli si stringeva e a stento reprimeva la voglia di divorargli le labbra. Voglia che sta volta non represse.
Assaltò quella bocca che sapeva di buono, intrecciando subito la sua lingua con quella del moro ; diversamente da come si aspettava, poco a poco Crocodile cominciò a rispondere al bacio, unendosi in quella lotta di pura passione.
Staccatisi per riprendere fiato, i visi rimasero vicini e un sorriso si stese su quello del biondo.
-Hai ancora la febbre, idiota.-
-E tu hai ancora il viso rosso, Croco-chan.-
-Dannato fenicottero, pensa a mangiare!-
-Fufufufu...-
In pochi minuti divorò anche l'insalata e la macedonia, per poi scolarsi in una volta sola l'intero bicchiere di succo. Sorrise.
Crocodile era nervoso, lo capiva dal continuo battere dell'indice sul ginocchio ; fece per alzarsi il moro, afferrando il vassoio ma prima che potesse allontanarsi dal letto, biondo lo afferrò saldamente per un braccio strattonandolo verso di se.
Crocodile, sbilanciandosi, cadde proprio in braccio al fenicottero che sempre col sorriso stampato in volto, non perse tempo : attorcigliò le braccia attorno al busto del moro che arrossì.
La fronte calda del biondo si posò sulla spalla del moro che evitò il più possibile di incrociare i suoi occhi verdi ; il piccolo sorriso di Doflamingo non scomparve.
-Croco-chan... perché mi curi?-
-Perché non ci tengo ad avere il tuo cadavere nel letto.-
-Oh, andiamo... te ne eri accorto subito che stavo male, mi hai chiesto le chiavi apposta.-
Puntò lo sguardo sulle lenzuola, Crocodile, il cuore che batteva furioso e un rossore di troppo sulle sue gote ; tutto quello era assurdo.
Di certo quel fenicottero avrà ancora 37 e mezzo, 38 di febbre eppure riusciva a essere il solito idiota pervertito con le sue fantasie mentali del tipo “tu ci tieni a me” ; e poi come cazzo si è preso la febbre?! Doflamingo è la persona più sana che abbia mai conosciuto!
-Ey, Croco-chan...-
Lo sguardo pece incrociò il mare di smeraldo, gli sguardi si incatenarono e parole che mai avrebbero avuto voce furono lette solo dagli occhi ; in fondo tra loro funzionava così. Insulti, frecciatine e sguardi.
Ma quello sguardo era diverso, anche Doflamingo stesso ne era cosciente e forse era proprio perché lo sapeva che glielo rivolgeva ; no, non era uno sguardo di gratitudine, ma qualcosa di terribilmente somigliante.
Il biondo non ebbe modo di dire neanche mezza parola, però, che Crocodile lo baciò in un chiaro invito a stare zitto ; rise in quel bacio, Doflamingo, vittorioso per l'ennesima volta.
-Alla fine, avevo ragione io.-
-Taci, stronzo.-
-Fufufufu.-
Ancora, le sue labbra furono assalite da quelle del moro ; le sue gote erano ancora più rosse di prima. Crocodile aveva capito.
Aveva lottato, Doflamingo, per avere la dimostrazione che il moro ci tenesse davvero a lui e alla fine l'aveva avuta ; era stato bello vedere il coccodrillo come un'improvvisato infermiere.
-Ey, Croco-chan, la prossima volta mettiti la divisa rosa da infermiera!-
-Te lo puoi scordare, razza di depravato!-
-Fufufufufufufufu!-
Si, decisamente, usare la tecnica del tabacco sotto la lingua aveva funzionato alla grande ; doveva farlo più spesso.





Note di un'autrice particolarmente su di giri_

Olaaaaaaaaa! Mi sento come un vulcano in piena attività! Finalmente ho il mio nuovo nickname, vale a dire (si, amo ripeterlo) Eustass_Sara *^* ma non è un nome bellissimo? La mia parte preferita è “Eustass” *^* <3 <3
E niente, volevo festeggiare con una nuova shot che ho deciso di dedicare alla mia sorellona Acce of Spades per due motivi : il primo è senz'altro che è tutto merito tuo, si parlo con te Ace, se ho potuto lovvare ancora di più sta coppia e tipo fangirleggio da ore dopo essermi vista non so quanti video su questa coppia così... sanfbnfbvivbhi *^*
Il secondo motivo che mi ha spinto a dedicarti questa shot è che mi è sembrato il minimo che io potessi fare per ringraziarti di tutto il sostegno che mi dai nella mia long rossa <3 si, su questo sono particolarmente melensa e lo ritengo assai importante per cui... regalo! ^_^ spero che hai apprezzato la shot e spero che anche voi altri lettori abbiate gradito.
Fatemi sapere che ne pensate e se ancora non conoscete Business Problem o Bad Romance correte a leggerle perché sono l'aMMore su questa dolciosa coppia, soprattutto la prima *^*
Bene pupattoli, vi aspetto nell'angolo recensioni ;)
Kiss and Bye

Eustass_Sara (Ohohohohoh, la prima firma con questo fantastico nome... -//////-)

   
 
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