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Autore: Helena Kanbara    12/06/2014    3 recensioni
[Gray Fullbuster + Lucy Heartphilia]
“Dormi. Stai morendo di sonno”, le ordinò, lasciandole un bacio sulla fronte dopo averle liberato i polsi. “Sono qui con te”.
A quel punto, Lucy si arrese, sdraiandosi nuovamente e stringendo Gray a sé, questa volta senza imbarazzo. E finalmente riuscì a prendere sonno, consapevole della presenza del mago del ghiaccio accanto a sé.
Neanche quel giorno Natsu tornò a Fiore da lei, ma Lucy non si sentì più così male per la sua mancanza. Aveva Gray, in fondo, e poteva benissimo farselo bastare.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gray Fullbuster, Lucy Heartphilia
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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6.  Wearing eachother’s clothes
 

“Lucy?”.
Al suono della voce di Gray, intento a chiamarla, la diretta interessata mugugnò qualcosa d’incomprensibile e cambiò posizione nel grande letto vuoto.
Strusciò il viso contro il freddo cuscino, scompigliandosi i capelli mentre lo stringeva contro di sé e si faceva più giù, in modo da essere nascosta dal pesante piumone bianco e blu. Da quella posizione, la voce di Gray le arrivava così ovattata che se si concentrava ancora un po’ riusciva addirittura a non sentirla più.
Sorrise soddisfatta, ancora preda del piacevolissimo dormiveglia che puntualmente precedeva il brusco risveglio. Avrebbe voluto restare a sonnecchiare più o meno per sempre, ma sapeva che Gray non gliel’avrebbe permesso mai.
“Lucy, dai, svegliati”, lo sentì pregarla infatti, mentre entrava nella stanza per controllare che potesse sentirlo.
L’aveva richiamata parecchie volte senza ricevere risposta, il che un po’ lo preoccupava. Sapeva che fosse sveglia perché ogni giorno verso quell’ora perdeva il sonno, dunque cosa le costava anche solo dargli un segno di vita qualsiasi?
Sbuffò, pronunciando ancora il suo nome in modo seccato mentre si muoveva nei pressi del letto matrimoniale. Lucy era totalmente nascosta sotto le coperte e sicuramente stava fingendo di dormire ancora profondamente per non dover parlare con lui. Da appena sveglia era davvero intrattabile, ancor più del solito.
“Lucy, dov’è finita la mia maglia?”.
Glielo gridò praticamente nelle orecchie, raggiungendola sul letto con un tonfo che la fece sobbalzare visibilmente. Lucy strillò esasperata, agguantando il piumone per schiacciarselo ancora di più sul capo. Gray provò a scoprirla, poi ripiegò sul solletico. Di tutto pur di farla svegliare e avere una risposta.
“Lucy? Lucy? Lucy, dai. Devo uscire”, la pregò, inutilmente.
Le sue lagne durarono ancora a lungo, almeno finché la maga stellare non capì di esserne stufa abbastanza. Con l’ennesimo urlo infastidito, si tirò a sedere nel comodissimo letto matrimoniale, sempre ben attenta a non scoprirsi del piumone. Non voleva perdere tutto il calore di quel guscio protettivo. Cercando lo sguardo di Gray, gli riservò un’occhiataccia furiosa. Era colpa sua.
“Esci nudo, bastardo”, sibilò nella sua direzione, facendo scivolare la lingua su quella parolaccia che tanto gli piaceva rivolgere al mago del ghiaccio. “Tanto ti piace”.
Lui, di tutta risposta, donò a Lucy uno sguardo abbattuto. Poi, intuendo l’aria di tempesta imminente, si allontanò dal letto per farsi vicino alla finestra. Il silenzio cadde nella stanza mentre Gray si prendeva del tempo per osservare la città di Magnolia svegliarsi a poco a poco sotto i suoi occhi e Lucy sbadigliava pigramente, in attesa di quella domanda che lo sapeva, sarebbe arrivata.
“Dov’è la mia maglia?”, si sentì chiedere infatti, nuovamente.
E: “Non lo so”, furono le uniche parole che poté pronunciare, mentre – obbligata – si scopriva del piumone e cominciava a strisciare i piedi in direzione della cucina. Aveva bisogno di un caffè, e bello forte.
Aveva mentito e ne era ben consapevole. Per un attimo, pur sapendo che fosse improbabile, sperò che Gray non se ne accorgesse. Quando si ritrovò nei pressi della porta, un sorriso le piegò le labbra e Lucy pensò che fosse proprio uno stupido per non averlo notato. Fece per tirare giù la maniglia e squagliarsela in cucina quando si sentì afferrare un polso da una stretta decisa e il sorriso trionfante le abbandonò immediatamente il viso.
“Sei un’adorabile bugiarda, Lucy Heartphilia”, le sussurrò Gray in un orecchio, mentre ancora la teneva stretta sé. “E sei anche pregata di restituirmi la maglia che hai usato per dormire stanotte. È mia”.








Ultimo capitolo. Grazie a tutte infinitamente. Alla prossima volta (semmai ce ne sarà una),
hell
   
 
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