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Autore: hemwings    12/06/2014    5 recensioni
Raccolta di OS Cake.
10. You're the only one

«Ti amerò sempre, lo sai questo Lukey?»
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Calum Hood, Luke Hemmings
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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#7 the first time we had to say goodbye
 
Era davvero strano, per Calum, vedere Luke seduto sulla sua valigia in sala d‘attesa.
In realtà, era strano il fatto che solo Luke avesse una valigia.
Da quando erano lì, si erano parlati davvero poco. Luke gli aveva a stento rivolto la parola, e solo per chiedere di tenergli la valigia per un secondo. Per quanto tempo ancora sarebbero stati lì, a guardarsi di sottecchi? Sembrava che il biondo non avesse proprio il coraggio di aprir bocca, per paura di dire qualcosa di sbagliato. Di cose sbagliate ne aveva dette abbastanza la sera prima mentre litigavano, Luke ne era consapevole. Alla fine, infatti, Calum aveva afferrato un cuscino, si era diretto in salotto con passo arrabbiato e si era addormentato sul divano, lasciandolo solo come un cane.
Dopo quel litigio aveva anche trovato un altro pretesto per tornare a casa prima del previsto. Non che morisse dalla voglia di tornare in Australia –non senza Calum o i ragazzi- ma la situazione stava diventando insostenibile. Litigi frequenti, Calum fin troppo geloso e la sua possessività oppressiva. Non sapeva che cosa stava succedendo, sapeva solo che Calum era cambiato e che era colpa sua.
In effetti, si disse Luke guardando la famigliola che gli era appena passata davanti, non era solo colpa sua, ma anche di Calum. Non gli avrebbe chiesto scusa, visto che era sempre lui a farlo.
D’altro canto, Calum era troppo orgoglioso per farlo. Per lui era già stato difficile ammettere di essere innamorato del suo migliore amico, anche perché stava violando la prima regola delle band: non innamorarti mai di un membro della tua stessa band, soprattutto se è del tuo stesso sesso.
Ovviamente la prima cosa che fece Calum, dopo aver sentito parlare di quella regola, fu guardare Luke con occhi diversi.
Non c’era da stupirsi se Calum aveva mandato al diavolo chiunque non lo avesse fermato. La loro storia aveva letteralmente mandato a puttane la band e, anche se Michael e Ashton non avevano rinfacciato loro niente, sapeva che quello era completamente sbagliato.
Ed era anche sbagliato stare seduto vicino al proprio fidanzato senza dire nulla.
«Scusa» cominciò, avvicinandosi di più a lui.
Luke, al suo fianco, inarcò un sopracciglio. «Come?»
«Scusa» ripeté Calum. «So che sei arrabbiato con me»
«Non sono arrabbiato con te» replicò Luke, stupito. «Davvero Cal, è solo che in questo periodo sei strano»
Calum si stupì del fatto che Luke lo avesse capito. Di solito si teneva i problemi dentro, non come il biondo che non dormiva la notte se non raccontava a qualcuno quello che gli capitava.
«Sono sempre io» disse, cercando di trattenersi il fiume di parole che cercava di uscire. «Sono sempre Calum»
«Cal, non appena ti ho detto che sarei tornato a casa ti sei messo ad urlare senza un apparente motivo. Il solito Calum non lo avrebbe fatto» replicò Luke, stringendogli la mano poggiata sul ginocchio.
Calum guardò la mano di Luke sulla sua. Il suo ragazzo non amava molto mostrare agli altri il loro amore ma se lo aveva fatto voleva dire che voleva davvero fare pace con lui.
«Solo perché so che tornerai a casa per il compleanno di Meg»
«Non vado lì per il compleanno di Meg» ribatté l’altro sbuffando. «Torno a casa per schiarirmi le idee. Sai, su noi due, sulla band e tutte queste cose»
Calum spostò lo sguardo sui suoi occhi, i suoi famosi limpidi occhi azzurri e sinceri.  
«Lucas, mi stai lasciando?» chiese in un sussurro spaventato. L’idea che Luke lo lasciasse lo aveva sfiorato molte volte, si era immaginato le scene più tristi e struggenti, ma non aveva mai pensato a cosa avrebbe provato. E in quel momento le immagini dei momenti passati con Luke cominciarono a scorrergli in mente, la mano del più alto era ancora posata sulla sua e lo sguardo del ragazzo che amava che lo trafiggeva.
«Non ti sto lasciando Cal» rispose Luke con una leggera risata. «Non potrei mai lasciarti»
Calum non sapeva cosa rispondere. Per un momento aveva pensato che Luke avesse capito che Calum non era alla sua altezza, cosa che il moro pensava tutti i giorni.
Ma la stretta della mano di Luke si era fatta più forte e questo gli infondeva quel coraggio e quell’adrenalina di cui aveva bisogno prima dei concerti.
«Sei proprio sicuro di dover andare?» domandò dopo qualche attimo di silenzio. «Non siamo mai stati lontani per così tanto tempo. Una strada o un corridoio non sono niente in confronto ad un oceano»
Luke sorrise, alzando lo sguardo al cielo. Fece per dire qualcosa –e sembrava anche qualcosa d’importante- ma una voce metallica lo interruppe.
Calum non la ascoltò neanche, era troppo preso dagli occhi di Luke, dalla sua mano stretta alla sua e dallo sguardo basito della ragazzina davanti a loro, che sembrava averli riconosciuti. Non se ne preoccupò più di tanto, Luke aveva appena posato lo sguardo su di lui e lo guardava con dispiacere.
«Mi mancherai» sussurrò Luke, lasciandogli la mano. Lo strinse in un abbraccio e gli posò un morbido e innocente bacio sulla spalla.
«Chiamami quando arrivi» gli ricordò Calum sorridendo. «E non cedere alle avance di Meg, sai che non la sopporto»
«Ti ho già detto che non torno a casa per lei»
«Si me l’hai detto ma io sono ugualmente geloso, chiunque vorrebbe avere il mio biondo e bellissimo fidanzato. Avrei dovuto lasciarti un marchio, o una cosa del genere, almeno tutti saprebbero che sei mio»
Luke ridacchiò. «Rimarrò per sempre tuo, anche senza marchi, perché sceglierò sempre e comunque te»
Con quell’ultima frase se ne andò, anche se, dall’espressione che aveva, Calum sapeva che avrebbe voluto dire o fare qualcos’altro.
Non si stupì quando qualche minuto dopo lo rivide correre verso di lui.
«Mi sono dimenticato di dirti che ti amo» disse. «Anche se so che lo sai»
 «Ti amo anche…» non fece in tempo a finire la frase che le labbra di Luke coprirono le sue, in un bacio delicato e breve.
«Ci vediamo tra qualche giorno» disse sorridendo.
«Ti amo» borbottò lui, ancora attonito.
Luke sorrise per l’ultima volta, prima di voltarsi e andare via.
Quando Luke sparì del tutto, Calum capì che non avrebbe resistito neanche un secondo senza di lui.


HIYAAA ♥
Allora, sarò breve... un enorme grazie a Winter_Is_Coming per l'idea e per avermi dato un pretesto per far litigare i Cake ♥
Un in bocca al lupo alla mia cuginetta Alessia che tra qualche giorno dovrà affrontare l'esame di terza media ♥
Vi vorrei dire che posterò presto ma non sarà così perché mercoledì sarà il mio compleanno, due giorni dopo quello della mia migliore amica, il 21 avrò una cresima e poi mi dovrò preparare psicologicamente per il concerto del 29 (ci sarà qualcuno, a proposito?)
quindi spero davvero di avervi fatte felici con questa os, ringrazio di cuore chi recensisce, chi mette tra preferiti, ricordati e seguiti.♥
alla prossima os,
un bacio,
Lara ♥

 
  
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