Io e Vladimir eravamo seduti sul divano a guardare la tv quando, circa alle undici del mattino, Vladimri disse «Ho un po' paura, Stefan, oggi è venerdì tredici».
Io cominciai a ridere ma quando incontrai il suo sguardo capii che non stava scherzando. «Non sapevo che eri superstizioso».
«Non sono superstizioso, ho soltanto un brutto presentimento» ha risposto.
Ci fu una lunga pausa silenziosa.
«Quindi oggi starai a casa?» chiesi.
«Sì, mi sento al sicuro qui» rispose.
Feci per alzarmi ma lui mi chiese subito «Dove stai andando?».
«A caccia» dissi.
«NON CI PENSARE NEACHE! Tu devi restare a casa con me... Sai... il brutto presentimento...». Aveva cominciato la frase urlando, ma man mano che si avvicinava al suo obbiettivo principale -che era farmi restare a casa con lui- si faceva sempre più timido e di conseguenza abbassava la voce.
«Non c'era bisogno di urlare, ci sento forte e chiaro» risposi, sedendomi di nuovo sul divano.
Immediatamente Vladimir mi abbracciò. «Grazie» mi sussurrò all'orecchio.
Man mano che i minuti passavano sentivo l'abbraccio di Vladimir diventare sempre più forte.
«Vlad...» chiamai «Vuoi...Vuoi fare...?».
«Sesso? Non penso che tu sia pronto per questo Stefan dal momento che tremi tutto quando ti bacio» replicò Vladimir con una voce (stranamente) dolce.
«Hai ragione» ammisi «E poi oggi è anche venerdì tredici».
Lui rise di gusto. «Chi è che è superstizioso adesso?».