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Autore: GRACE_WHITE    13/06/2014    2 recensioni
Una ragazza di quasi diciassette anni, Grace Backl, è costretta a partecipare al Giorno della conoscenza, un avvenimento che la sua scuola organizza ogni anno per far socializzare tutti gli studenti, così che poi alla fine dell'estate lo studente dovrà portare un testo sui giorni passati insieme con il suo compagno. Non si può dire che in questa estrazione, la sua seconda, sia stata fortunata, perchè viene estratta da un ragazzino che odiava, Mark. Ma lei dovrà capire se quella è sfortuna o... fortuna :)
Genere: Malinconico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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E poi arriva lui con la sua Mercedes.
 
La mattina dopo, quando mi svegliai, non scesi a fare colazione con mia zia, né mi alzai dal letto. Volevo solamente stare sola a poltrire tra i cuscini, proprio un bell’inizio di vacanze estive. Sperai più volte che Mark si fosse scordato di aver pescato il mio nome dallo scatolone, anche se sarebbe stato difficile perché il giorno prima era andato da Robert a chiedergli dove fossi finita, ma lui non gli disse niente, mentre sapeva che ero uscita prima.

-Grace scendi, c’è un tuo amico!- gridò mia zia, Helena. Era una donna adorabile e meravigliosa, si era sempre presa cura di me, da quando i miei genitori morirono. Era come una madre per me, lo era sempre stata, molto più di mamma e papà.
“Sarà Robert.” Dissi tra me e me. Mi alzai dal letto e mi preparai, indossai una maia a maniche corte e un paio di pantaloncini jeans, ovviamente con ai piedi delle infradito colorate. Di solito mi vestivo sempre con coordinati simili, in California si moriva di caldo d’estate.

Scesi di sotto e un brivido freddo mi percorse la schiena appena vidi Mark nel pianerottolo di casa, zia Helena stava parlando con lui, sorridente. Quando si accorse che li stavo guardando, scioccata, mi appoggiò una mano dietro la schiena e mi accompagnò verso la porta, il ragazzo fece un cenno con la mano- Ehi, Grace!- rimasi ferma, lui si avvicinò e mi baciò su una guancia, mi allontanai subito dopo il contatto.

-Mark mi ha detto che siete in coppia per quella cosa del Giorno della Conoscenza,- spiegò mia zia- quindi puoi andare cara.-
Aggrottai le sopracciglia- Andare dove?-

-Mi ha detto che dovete uscire oggi,- alzò una mano verso la porta- magari è un buon momento per passare del tempo con un tuo coetaneo invece di stare rintanata in casa a leggere libri, no?-

Sgranai gli occhi fissando Mark e diedi una pacca sulla spalla a mia zia- Eh eh, che stai dicendo zietta? Io esco sempre con i miei amici, non te lo ricordi?- Helena fece un risolino e mi diede la mia borsa- Mh-mh mi ricordo, certo. Forza, vai! Torna per cena mi raccomando.-

Detto quello chiuse me e Mark fuori dalla porta. Il ragazzo mi stava guardando con sguardo interrogativo, mentre io lo guardavo con un accenno di disprezzo.

-Dove andiamo?- iniziò lui, scendendo le scale del portico di casa mia. In spalla aveva uno zainetto, indossava dei pantaloni corti fino al ginocchio e una canottiera simili a quelle dei giocatori di basket. Sul naso giaceva un paio di occhiali da sole blu, con le lenti oscurate  in modo da riflettere chi lo guardava: i tipici occhiali che andavano di moda.

Spalancai le palpebre- Io non voglio andare da nessuna parte!- strinsi la bocca, in attesa della sua risposta.
-Perché? Ti ricordi che a fine estate dobbiamo portare un tema nel quale raccontare come è stata con il compagno che hai pescato?- alzò le sopracciglia e indicò con il mento la sua Mercedes- Iniziamo ora, no?-

Non volevo passare il resto della mia estate con una delle persone che odiavo, e poi entrare in macchina di un quasi sconosciuto ragazzo che si presenta a casa mia d’improvviso, no grazie!

-Dai Grace!- aprì la portiera e attese che entrassi- Ci divertiremo!-

Con riluttanza camminai piano verso il sedile e mi sedetti, allacciai la cintura e tenni stretta la borsa a me. “Stupida scuola!!!” gridai dentro la mia testa.

-Che ne dici di andare al mare, Grace?- propose Mark.

Non ci ero più andata da quando i miei genitori morirono, ma evidentemente per lui non era lo stesso. Non potevo dirgli di andare in biblioteca o nei posti dove vado di solito, già era stressante essere chiamata nerd dai miei compagni di classe, non volevo essere chiamata così anche dal resto della scuola solo perché lo aveva detto il rappresentante d’istituto, più rispettato dei professori.

Così dissi con non curanza:- Okey.-

Lui mise in moto la macchina e guidò verso la East Coast, dove il sole si stava impegnando a sorgere e a illuminare la California.



NOTA D’AUTRICE: SECONDO CAPITOLO… FATTO! SCUSATE SE CI HO MESSO TANTO, MA ERO INDAFFARATA CON IL MIO ALTRO RACCONTO: DISNEY VS DREAMWORKS, SE VOLETE FATECI UN SALTO! MI RACCOMANDO, RECENSITEEEE!
GRACE_WHITE :*
   
 
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