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Autore: 8Ashley8    13/06/2014    1 recensioni
Helena, una bella ragazza dagli occhi color ghiaccio e carichi di emozioni non conosce le sue potenzialità; è insicura, timida e impacciata ma possiede in realtà un grande coraggio nascosto, è sempre presente per le persone a cui tiene, è testarda, intuitiva, tende a riporre la sua fiducia negli altri e quando ama, ama con tutta se stessa.
Mirko, incredibilmente bello, possiede uno sguardo altrettanto ammaliante ma lui è consapevole della sua bellezza, ciò lo rende un'abile casanova, un boss che tutti vogliono imitare, un esempio da seguire, un ragazzo da volere con ogni fibra del proprio essere,non gli servono parole per attirare a se ciò che vuole; affascinante, sarcastico, autoritario, scontroso, ama le sfide e tende a non mostrare le proprie emozioni, vuole farsi vedere forte e incapace d'amare.
Una cosa li accomuna: Annabel, la migliore amica di Helena e la sorella di Mirko.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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 Sono passate due settimane da quando mia sorella Carole è arrivata a casa.

Il nome lo ha scelto mia madre perché significa “donna libera” e le piace l’idea che sua figlia sia uno spirito libero, di quelli che non si fanno problemi inutili, di quelli che non vogliono vincoli e allo stesso modo non li danno alle altre persone, di quelli che vivono ogni giornata al massimo, assaporando ogni più piccola cosa.

La prima settimana con Carole in questa casa è stata un inferno.

Pannolini che volavano ovunque, pianti ininterrotti, vestiti sparsi per casa ..

Insomma, io e Mirko, in queste due settimane, ci siamo visti solo a casa sua o passeggiando con un gelato in mano per le strade del centro; ora però, considerando che abbiamo ristabilito il nostro equilibrio, mia madre ha invitato a cena la famiglia di Annabel per festeggiare l’arrivo di Carole.

 

Dopo aver passato un intero pomeriggio ad aiutare mia madre in cucina, riesco a ritirarmi nella mia camera per prepararmi all’arrivo degli ospiti.

Questa sera io e Mirko informeremo le nostre famiglie della nostra relazione.

Non sono ancora convinta che sia una buona idea, insomma, una volta mia madre mi lasciava dormire da Annabel anche se i suoi genitori non c’erano mentre Mirko sì, e allo stesso modo chiedeva a Mirko di fami compagnia per la notte se per caso loro dovevano andare via, perché lo ha sempre visto come un fratello maggiore per me. Ora invece  potrebbe non lasciarmi più fare queste cose.

Tempo fa ho affrontato un discorso simile con i miei genitori e loro mi hanno spiegato che se mi impongono dei divieti con il mio ragazzo non dipendono dalla loro paura che io possa commettere atti impuri con lui perché tanto sanno che se quelle sono le mie intenzioni non potranno di sicuro essere loro a fermarmi, insomma, se voglio fare sesso lo faccio in ogni caso, ma dipendono piuttosto dalla loro paura che io bruci le tappe.

Sono convinti che se io faccio con mio moroso tutte le cose che normalmente si fanno con il proprio ragazzo a un’età più avanzata poi io, arrivata a quell’età, non avrò più cose nuove da affrontare e di cui godere e anzi, vivrò nella monotonia.

Beh, da un lato credo proprio che hanno ragione ma dall’altro credo che in un modo o nell’altro troverò una scappatoia per uscire dalla monotonia.

Mi dirigo verso il bagno e, una volta sotto la doccia, mi rilasso al getto dell’acqua calda sulla mia pelle.

Quando torno in camera avvolta nel mio asciugamano viola trovo un ragazzo di spalle seduto sul mio letto.

Inizialmente penso sia Mirko così mi avvicino e lo abbraccio lasciandogli una scia di baci sul collo ma quando parla mi rendo conto che non è lui.

 “neanche quando stavamo insieme mi riservavi questo trattamento”

“Axel .. cosa ci fai qui?”

“già, Axel, cosa ci fai qui?” chiede la voce di Mirko.

Mi giro per guardarlo e lo trovo sulla soglia della mia camera con le braccia incrociate.

“sono passato a salutare Helena considerando che era da un po’ che non la vedevo”

“e tu Mirko .. da quanto sei lì?” chiedo timorosamente deglutendo.

“abbastanza da vedere tutta la scena”

“credevo fossi tu”

“non so se essere sollevato dal fatto che quei baci dovrebbero essere rivolti a me o rattristito dal fatto che non mi riconosci”

“scusa”

“vado da tua madre che mi ha chiesto di darle una mano” e così Mirko esce dalla mia camera lasciandomi addosso una strana sensazione.

“sono un disastro” esclamo buttandomi sul letto a pancia in su.

Axel ride divertito ma non dice niente.

Si distende al mio fianco e mentre io appoggio la mia testa sul suo petto lui mi abbraccia.

“Axel, posso chiederti una cosa?”

“certo”

“mi hai mai amata veramente?”

“amare è una parola grossa. Sì, ero molto legato a te, e lo sono ancora, ma non credo fino a quel punto. È anche per questo che abbiamo rotto no?”

Annuisco silenziosamente

“come mai questa domanda?”

“ci tengo a te Axel. Non voglio perderti .. noi .. abbiamo un legame così bello .. volevo assicurarmi che non provassi nulla di più nei miei confronti”

“e se anche fosse?”

“non potrei abbracciarti come sto facendo ora”

“perché?”

“non sarei capace di infliggerti una tortura simile e non sarebbe giusto né nei tuoi confronti né in quelli di Mirko”

“giusto”

“allora, che succede?”

“non è esattamente un bel periodo e beh ecco .. ho bisogno della mia migliore amica”

Mi alzo di scatto e lo guardo intensamente negli occhi.

È vero, lo conosco da poco ma abbiamo legato subito e lo ho sempre visto con il sorriso in faccia perciò se ora c’è qualcosa che non va e viene da me in cerca di supporto deve essere qualcosa di grave.

“Axel, di cosa stai parlando?”

“meno ne sai meglio è .. avevo solo bisogno di vederti”

“Axel, per favore”

“sai, credevo di amarti veramente, così quando ci siamo lasciati ho avuto un periodo di depressione, come sai, e per uscirne mi sono fatto procurare delle pasticche da una persona e ora avanza un po’ di soldi da me”

“oh mio dio!”

“tranquilla! Non ne sono dipendente! Appena mi sono reso conto della cazzata che stavo facendo ho smesso”

“perché non lo paghi?”

“non ce li ho quei soldi Helena! E inoltre ha raddoppiato la somma e se non lo pago entro la prossima settimana la triplicherà”

Lo guardo senza parlare.

Non sono arrabbiata e neanche delusa .. solo sorpresa e spaventata.

“visto? Sapevo che non avrei dovuto parlartene!”

“no Axel! Hai fatto bene invece!”

Axel guarda verso la porta e così mi accorgo che Mirko è tornato.

“ora vado, ciao Helena e .. grazie”

Axel mi da un bacio sulla fronte e se ne va.

“pensi di metterti qualcosa addosso o vuoi fare una sfilata in asciugamano per tutto il quartiere?”

“ma che problemi hai?”
“sai com’è, non mi va che il tuo stupendo corpo, a me ancora inaccessibile, sia accessibile ad altri”

“esci di qua e mi vesto”

“ti vergogni di me?”

“si”

“perché?” chiede sorpreso.

“ne hai viste talmente tante che temo di non essere alla tua altezza”

“spero tu stia scherzando”

“no”

“sei incredibile” e con quella battutina superficiale esce ridendo mentre io sbuffo.

Lascio cadere l’asciugamano per terra e apro l’armadio in cerca di qualcosa di adatto da indossare.

Infilo un completino intimo di pizzo verde smeraldo e mentre sono alla ricerca di una maglia la porta della mia camera si apre per la centesima volta nel giro di mezz’ora.

“ah già, dimenticavo, indossa qualcosa di carino per annunciare la nostra relazione! Woooow! Ma .. non credi che sia troppo spinto?”

“esciiii! Subito!”

“oh e dai! Sei bellissima! Perché nasconderti?”

“perché a differenza delle troiette che frequenti tu, io ho una dignità”

“non ti capisco .. io ti faccio un complimento e tu ti arrabbi”

Esausta mi siedo per terra e dopo aver circondato le gambe con le braccia appoggio la testa alle ginocchia.

“dai scusa, non credevo te la prendessi tanto”

“non me la sono presa”

“ah .. beh, in questo caso .. hai proprio un bel culo!”

Mi alzo indignata e senza pensarci due volte gli tiro uno schiaffo sulla guancia sinistra.

“eccola qua l’Helena ribelle che tanto mi attrae!”

Mirko si avvicina e senza darmi il tempo di replicare mi bacia appassionatamente.

La sua lingua è dentro la mia bocca e la sta esplorando in ogni più piccolo dettaglio.

Le sue mani sono sui miei fianchi ma stanno scivolando sempre più giù fino a toccare il mio sedere.

Io mi aggrappo al suo collo mentre lui smette di baciarmi per leccarmi il collo provocandomi dei brividi di piacere in tutto il corpo.

Sento la mi intimità inumidirsi e andare a fuoco nell’esatto momento in cui Mirko mi afferra per il sedere con una presa ferrea per prendermi in braccio e buttarmi sul letto.

Lui mi allarga le gambe e si posiziona sopra di me  reggendosi con i gomiti per non pesarmi e inizia a baciarmi in bocca per poi scendere verso il collo e sempre più in basso fino al seno.

Mi guarda intensamente per qualche millesimo di secondo con uno sguardo che non gli ho mai visto prima.

I suoi occhi brillano di piacere al punto di farmi provare una stretta fortissima allo stomaco.

Si avventa sul mio seno scoprendolo dal reggiseno e baciandolo intensamente mentre preme con una mano sulle mie mutandine provocandomi un gemito che non passa inosservato a nessuno dei due, tanto che Mirko mi guarda con un sorriso soddisfatto che mi fa infuriare.

Toglie la sua mano dalle mie mutandine e si avvicina con il bacino premendo la sua erezione contro la mia intimità cogliendomi di sorpresa per poi alzarsi doppiamente divertito dalla mia espressione.

“eri arrivata a questo punto con quel Marco? Ed era bravo quanto me? Comunque credo sia meglio fermarci qua. Non credo che mentre vieni tu riesca a trattenere il tuo grido di piacere e la casa ora è n po’ troppo affollata. Ci scoprirebbero” esclama prima di uscire definitivamente dalla mia camera.

Mi alzo ancora scossa e prendo dall’armadio un paio di calze, una gonna nera a vita alta e una camicia rosa semitrasparente da rimboccare dentro la gonna attillata.

Una volta vestita infilo un paio di decolté nere e dopo essermi truccata e pettinata scendo da basso.

Si diverte a provocarmi? Beh allora lo farò pure io!

Tutti mi guardano a bocca aperta.

Non perché sono fuoriposto vestita così, anzi, anche Annabel, sua mamma e mia mamma hanno i tacchi, ma piuttosto perché io ho sempre preferito vestirmi in maniera comoda e non di certo come una donna in carriera estremamente sexy.

“così va bene?” sussurro all’orecchio di Mirko che deglutisce rumorosamente.

“perfetto”

Mi allontano da lui per salutare gli altri ospiti e noto con piacere che è venuto anche James, il quale è estremamente divertito dal’espressione di Mirko.

“ciao James, da quanto tempo!”

“ciao Helena, stai benissimo”

“beh, grazie”

 

“allora, sediamoci! Annabel ed Helena sedetevi pure vicine. Tu James siediti vicino ad Annabel e tu Mirko vai pure vicino al tuo amico” afferma mia madre richiamando l’attenzione di tutti i presenti.

“veramente io preferirei sedermi vicino ad Helena” interviene Mirko mentre gli invitati iniziano a guardarsi intorno interrogativi, così lui, in tuta risposta, mi afferra la mano.

“stiamo insieme” dice infine con quella voce che riesce a padronare così bene.

Se fossi stata io al suo posto, avrei detto quella frase balbettando e diventando tutta rossa.

Invece lui no.

Lui è perfettamente calmo, padrone di se stesso.

Le nostri madri si precipitano addosso entusiaste e dopo aver ricevuto qualche complimento ci sediamo a tavola.

Una volta seduti a tavola, quando Mirko mi chiede di passargli la bottiglia di acqua io la faccio appositamente cadere a terra così da dovermi alzare e chinare per prenderla costringendo Mirko a guardare quel fondoschiena che tanto lo eccita.

Mi alzo con un movimento sensuale e con aria innocente gliela porgo beandomi di quel meraviglioso sorriso eccitato che appare sul suo volto.

Volgo lo sguardo al resto dei presenti che stanno continuando a parlare ignari di ciò che è appena accaduto tranne James e Annabel che se la stanno ridendo sotto i baffi.

“attenta signorina, se continui a provocarmi in questo modo non riuscirò a tenere a bada i miei ormoni e ti stuprerò” sussurra Mirko al mio orecchio e io rido soddisfatta di essere riuscita nel mio intento.

 

Il resto del pomeriggio è passato serenamente, tra una chicchera e l’altra.

Finito di mangiare abbiamo scartato i regali di Carole e poi siamo andati tutti quanti a fare un passeggiata per poi mangiare un gelato.

Il grande passo è stato fatto.

Ora io e Mirko possiamo finalmente vivere la nostra storia spensieratamente ed io non potrò più nascondermi dietro la scusa che nessuno è a conoscenza del nostro rapporto.

Ho paura di andarci a letto, è vero.

Mirko ha aspettato fino ad adesso perché non voleva fare le cose di nascosto, ma ora che tutti lo sanno vorrà sicuramente farlo e io ho troppa paura perciò dovrò affrontarlo anche se la cosa mi spaventa ancora di più: ho paura che si stufi di me e che non sia disposto ad aspettarmi oltre avendomi già aspettato abbastanza ed essendo abituato a farlo molto spesso.

 

 

 

     

 

 Mirko geloso

 

  
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