Emma era sdraiata ad osservare il soffitto, aveva passato la notte senza dormire. La
sera prima, mentre parlava con Regina, erano arrivati Henry e gli altri e la loro conversazione
si era stata interrotta senza che le rispettive domande avessero avuto una risposta. David
le aveva detto che ad un certo punto Henry si era ricordato che nessuno aveva ancora
controllato la cripta e si erano diretti li per controllare, e avendo notato la sua macchina
davanti avevano capito che il ragazzino aveva ragione.
“Che cosa stavi facendo con il tuo cuore, Regina?” mormorò Emma, alzandosi a sedere.
Posò le mani sulle ginocchia e le osservò; per un bel po’ di tempo avrebbe avuto dei segni
rossi sulle nocche.
La mente ritorno alla sera prima. Erano state sommerse entrambe di domande ed Henry
non sapeva di chi preoccuparsi di più: una madre che era sparita per tutta la giornata o
una che sembrava essersi rotta le mani contro un muro. Per fortuna non aveva visto il
cuore di Regina nel cofanetto, che era stata abbastanza veloce a farlo sparire quando
aveva sentito la voce di Henry che scendeva nel passaggio. Emma poi si era allontanata
molto velocemente, aveva voglia di starsene da sola e di sicuro un David ansioso non
aiutava il suo umore. Non sapeva nemmeno cos’aveva poi fatto Regina, magari era rimasta
li o se ne era andata con Henry ..con Robin. Si alzò dal lettino di scatto “Basta” si disse
mentre si dirigeva fuori dalla cella. Si era fermata li per non dover entrare in casa e sentire
anche le domande di Snow, per la serata ne aveva avute abbastanza, anche se prima o poi
sapeva che le domande dovevano ricevere una risposta.
Si pettinò i capelli come poteva, si sistemò i vestiti che si erano stropicciati, poi prendendo il giubbotto e
indossandolo uscì fuori a fare colazione.


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Emma era seduta da una decina di minuti con la sua colazione davanti, mentre mangiucchiava piano qualche
pezzo, distrattamente.
“Tutto bene?” le chiese Ruby, affiancandosi al tavolo. Era da un po’ che la stava osservando
e aveva cominciato a preoccuparsi.
“Cosa? Oh.. si tranquilla, e tutto buonissimo” le rispose facendo un sorriso quasi forzato.
“Emma, di solito spazzi via tutto in pochi minuti e oggi non hai toccato praticamente nulla”
le disse sedendosi davanti a lei. “Dovresti fartele curare” continuò, accennando alle mani.
“Già” concordò, senza dare segno di volerne parlare e Ruby non fece nessuna domanda a riguardo.
Emma cominciò a mangiare sotto lo sguardo dell’amica, che trattenne un sorriso
quando la vide divorare il cibo in pochi morsi.
“Forse mi sbagliavo” ci scherzò sopra Ruby cominciando ad alzarsi.
“Grazie” le disse semplicemente, era la prima che non la torturava con delle domande e lo
aveva veramente apprezzato. Ruby le sorrise, ma poi il suo sguardo fu attirato da qualcos’altro,
poi il campanello della porta suonò e la maggior parte delle persone si girò per vedere chi era appena entrato.
Emma non fu da meno, ma appena scorse Regina e Robin, le si gelò il sangue.
“Tieni” mormorò a Ruby appoggiando una banconota sul tavolo e alzandosi di fretta, aveva
voglia di cambiare aria. Regina la notò e per un attimo si fissarono negli occhi, prima che Emma accelerasse
il passo per uscire dal locale.
“Miss Swan” la chiamo per fermarla “Emma..”. Ma lei tirò avanti e uscì senza voltarsi, non
aveva voglia di parlarle, se c’era una persona a cui non voleva dare delle risposte quella era proprio lei.
Ruby la guardò allontanarsi finché non scomparve dalla sua vista, poi guardò
Regina con uno sguardo interrogativo, ma ricevette solo un’alzata di spalle di risposta,
nemmeno lei sapeva cosa dire.
“Colazione?” le propose Robin sorridendo, facendole segno di sedersi al tavolo. Regina
distolse lo sguardo da Ruby e annuì, sorridendogli di rimando.

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Emma entrò in casa, alla fine aveva deciso di andare li, non poteva evitare Snow per sempre.
Le stava dando le spalle, intenta a pulire le tazze della colazione. Era sicura che l’avesse
sentita entrare, ma la stava ignorando, così si sedette su una delle sedie e attese che finisse
il suo lavoro. Appena chiuse l’acqua rimase a fissare il muro, senza voltarsi.
“Pensi di andartene da qua?”
“Cosa?” Emma la guardò in modo confuso.
“Cos’hai fatto alle mani?” continuò, voltandosi, mentre la guardava in faccia. Sicuramente
delle mani l'aveva avvertita David.
Emma abbassò lo sguardo e si mordicchiò il labbro.
“Non lo so.. vorrei per Henry una vita diversa, stavamo bene”
“Non vi ricordavate niente, non ti ricordavi di noi!”
“Lo so”
“Henry cosa ne pensa?”
“Non ne abbiamo ancora parlato”
“Regina non lo lascerà andare via così”
“Lo so” Emma alzò lo sguardo e sostenne quello di Snow. Mary Margaret sospirò, quel
discorso non stava andando da nessuna parte.
“Cos’e successo alle tue mani?” riprovò, cambiando argomento.
“Dove sono David ed Henry?”
“Fuori” rispose semplicemente, continuando a fissarla. Emma notò che non aveva intenzione
di far cadere il discorso.
“Ho preso a pugni un albero” sussurrò, mentre automaticamente si portava le mani nelle
tasche per nasconderle.
“Perché?” le chiese guardandola tra un misto di confusione e preoccupazione.
“Non lo so” rispose mentre distoglieva lo sguardo e lo spostava sulla culla poco distante
di suo fratello.
Snow annuì e lasciò perdere il discorso, aveva già fatto un passo avanti, avrebbero
continuato un'altra volta.
“Devi andare a farle curare”
“Lo so” disse nuovamente Emma, alzandosi dalla sedia e andando verso il letto.
“Emma” la richiamò mentre prendeva in braccio il piccolo “Non era un consiglio”.




Scusate il ritardo, colpa del periodo esami! Ed è appena iniziato…
Spero che piaccia!!! Se avete qualche consiglio o correzione… ditemi :) !!!!