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Autore: Inquisitor95    13/06/2014    2 recensioni
Dal secondo capitolo:
[…] Sento il fiato mozzato per l'agitazione: manca l'ultimo nome, l'ultima possibilità per finire negli Hunger Games; Raymond Stregor prende il bigliettino contenente l'ultimo partecipante del nostro Distretto. Lo dischiude e lo posa davanti ai suoi occhi, prende fiato e legge il nome.
« Darin Sodren! » urla con tranquillità.
È il mio nome! Forse l'ho sentito solo perché ho paura di essere realmente chiamato. Mi guardo intorno e vedo che tutti i ragazzi si sono voltati e mi guardano con sguardo addolorato. Allora è tutto vero! Ormai sono un tributo per gli Hunger Games! Sento un nodo alla gola, prendo una boccata d'aria per non scoppiare in lacrime sul momento, m'incammino verso il palco, verso il mio destino, verso la mia fine! […]
Genere: Guerra, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri, Nuovi Tributi, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
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60, 59, 58, 57, 56, 55...
I miei occhi si trovano puntati contro il gigantesco timer che scorre sopra la bocca della Cornucopia, il mio corpo viene percosso dai brividi, la pelle quasi si accappona mentre i miei occhi si muovono per tutto il gigantesco cerchio che formano i Tributi, siamo in trentasei e non riesco a figurarli tutti, eppure i loro visi sono così familiari, non riesco a credere che siamo nell'Arena. Cerco disperatamente di prendere coscienza di ciò che è intorno a me, ad eccezione della candido manto bianco, accanto a me c'è Lyssa con i suoi capelli color platino e i suoi occhi azzurri, mi fissa e comincia a ridere eccitata dall'inizio dei giochi, Distretto 4; nell'altro lato c'è il terzo ragazzo del Distretto 6, Tony e Samuel sono praticamente dall'altro lato del cerchio di Tributi e finalmente vedo ciò che i miei occhi necessitano come l'aria: James mi guarda con i suoi brillanti e verdi pupille che riesco a percepire persino a metri e metri di distanza, lo vedo schiacciarmi l'occhio e si mette in posa pronto per correre, prova a farmi un sorriso di incoraggiamento ma non subisce l'effetto sperato. Norman gli aveva detto di essere certo della scelta di correre verso la Cornucopia. Il mio sguardo continua a muoversi velocemente per i vari Tributi che si mettono in direzioni diverse: chi punta la Cornucopia e il cuore dei doni, chi punti gli zaini, chi invece si volta direttamente nel lato opposto ad essi.
30, 29, 28, 27, 26, 25...
Metà del tempo per prepararsi è già passato e io non mi capacito ancora che sto per combattere, non sono in grado di correre, sono paralizzato nella mia postazione e non riesco a muovermi. Il mio sguardo continua a vagare oltre i Tributi e la distesa di neve, dietro James c'è una foresta e in lontananza delle gigantesche montagne. Alla mia sinistra c'è un'immensa distesa d'acqua, un mare probabilmente. Alla mia destra invece c'è una distesa di neve e in lontananza vedo qualcosa che potrebbe essere un laghetto. Dietro di me invece ci sono foreste, montagne altissime e corsi d'acqua simili a grandi fiumi. Solo allora sento qualcosa nella mia mente: è lo sparo di un cannone, simile a quelli che suonano quando un Tributo cade morto. Ritorno a fissare James dall'altro lato del cerchio. Annuisce e sussurra qualcosa muovendo le labbra.
« Concentrati! Corri più veloce che puoi! » lui crede in me, Ryan e Seth credono in me, i miei genitori non possono sopportare la mia perdita. Comincio a tremare, i brividi terminano e il mio corpo trema per lo sforzo e per la tensione nei muscoli. Improvvisamente piego le gambe e mi tengo pronto per spiccare un balzo per saltare via dalla pedana, allora dovrò correre fino a che avrò fiato in corpo.
10, 9, 8, 7, 6, 5...
Il tempo ormai sta scadendo, dentro la mia mente immagino tutti i miei conoscenti che guardano lo schermo che balena tra tutti noi Tributi, ci saranno inquadrature soprattutto per me: il ragazzo che non ama essere tale, il ragazzo che vuole essere donna, il pupillo di Capitol City forse... questa fama l'ha costruita Norman e adesso devo fare tutto quanto è in mio potere per poterla mantenere.
3, 2, 1. Eccolo il mio momento: spicco il salto dandomi la spinta con il bordo della pedana e sono senza dubbio avanti a tutti gli altri Tributi, nello stesso momento in cui tocco terra scatta lo 0 e gli Hunger Games cominciano in modo ufficiale. Le gambe e le braccia si alternano velocemente come non ho mai fatto prima d'ora, sento che i muscoli mi fanno male visto che sono partito a freddo e che il gelo della neve ci circonda. Correre sulla neve è fastidioso, riesco subito però a capire la tattica da usare mentre gli altri si trovano ancora in difficoltà nel capire come correre: basta muoversi velocemente e non stare troppo fermi nella reazione delle gambe.
Capitol City ha avuto anche un'ottima trovata: gli zaini sono bianchi come la neve stessa, e difficili da vedere, i miei occhi riescono però ad individuare alcuni zaini e capisco dalle loro dimensioni che mi trovo nel terzo cerchio con acqua e tenda. Sono davanti a tutti e i polmoni cominciano a farmi male. Mi avvicino sempre di più e tocco finalmente il terreno della Cornucopia che è stato spalato, mi guardo velocemente intorno: mi serve una lancia e uno zaino buono. Eccola brillare come l'argento, una lunghissima lancia alta più di me e con un punta affilata come un coltello da macellaio, la prendo insieme al suo fodero e la poggio alle mie spalle, estraggo l'arma e sono pronto a combattere, il mio prossimo obiettivo è fuggire via direttamente verso nord ed entrare nella foresta. Prima necessito ancora di qualcosa che non posso prendere, i Favoriti sono ormai arrivati alla Cornucopia.
Dietro di me trovo Lyssa che tiene in mano un gigantesco arpione simile a quelli per cacciare le grandi orche nei mare, una gigantesca catena tiene l'arma legata al suo corpo, lei con un colpo secco la lancia verso una ragazza del Distretto 3 e la prende in pieno petto uccidendola sul colpo! L'allarme scatta nella mia mente: Devo andare via da questo posto! Mi volto e quasi sbatto con un ragazzo; comincio a urlare e cerco di muovere la lancia in vano perché il ragazzo mi blocca i polsi con delicatezza, un tocco che ormai mi è familiare, mi sposta di lato e mi supera per correre verso la direzione della mia pedana d'inizio, James mi concede un ultimo sguardo con i suoi occhi color smeraldo e si allontana con una spada in mano.
« Corri più veloce! Ci vedremo presto! » mi urla in mezzo alla confusione provocata dalle urla, suona molto come una promessa e poi rifletto sulle sue parole: ha ragione, non posso perdere ancora tempo e corro verso la pedana in cui era stazionato lui, con grande dolore sento di allontanarmi per sempre da lui.
Corro senza fermarmi, i miei polmoni hanno avuto occasione di riposarsi per pochi istanti ed è giusto che ora torni ad immergermi nello strato di neve e che corra più velocemente di prima. Mi concedo alcune occhiate in giro e vedo sangue ovunque, la ragazza di nome Xiomara del Distretto 1 sta facendo a pezzi un ragazzino, la neve si tinge di rosso anche grazie ad una vittima compiuta da Marvin; cado a terra senza sapere come e striscio la gamba al suolo di neve. Il tessuto grigio e viola mi difende dal freddo di quest'ultima e osservo cosa mi ha fatto cadere: uno zaino grande quanto la mia schiena che potrebbe contenere una tenda o un sacco a pelo, magari acqua o fiammiferi per accendere un fuoco. Istantaneamente afferro lo zaino e riprendo a correre quasi strisciando per terra, mi alzo a forza e mi accorgo di essere ormai vicinissimo alla foresta, rivolgo un ultimo sguardo alla Cornucopia e al bagno di sangue: James è lontanissimo, dall'altro lato della piana di neve, si è fatto strada a forza probabilmente uccidendo qualcuno visto che la sua spada è insanguinata, inoltre ha una grande ferita che gli percorre parte del braccio e il fianco destro, gli arbusti e i rami mi inghiottono nella natura e continuo a correre guardando avanti.
Non posso fermarmi proprio ora a pensare: sono fuggito alla morte nella Cornucopia ma non posso fermarmi perché i Favoriti o gli altri Tributi potrebbero ancora raggiungermi, la foresta sembra infinita e poi finalmente mi fermo e mi guardo indietro. Quasi perdo l'equilibrio per l'incredulità: ci sono delle orme sulla neve, le mie! Gli occhi si fanno improvvisamente pesanti e non riesco a crederci, siamo tutti rintracciabili finché la neve persiste! Alzo lo sguardo al cielo come per invocare pietà, il sole riesce a far passare alcuni suoi raggi tramite le nuvole grigiastre create da Capitol City. Ecco la risposta che volevo: muoversi tra gli alberi è la soluzione migliore fino a che la situazione non si calma o cambia, la capacità di arrampicarmi mi torna proprio utile adesso! Riesco ad arrivare in cima e a nascondermi tra i rami ghiacciati per la neve e per il freddo. Mi metto comodo in una strana alcova che sembra disegnata proprio per essere un buon rifugio. Solo in questo momento posso riposarmi!
L'adrenalina smette di circolare nel mio corpo che comincia a far male, le gambe sono piene di crampi, i piedi sono bollenti e mi fanno male per non parlare della caviglia che sento ormai a pezzi. Cerco di respirare piano ma non ci riesco, l'aria entra e fuoriesce con violenza via dal mio petto, persino il cuore mi fa malissimo e i polmoni sono ormai straziati. Ora riesco a pensare ai miei amici dispersi chissà dove nell'Arena... in particolare i miei pensieri sono rivolti a James! Sono preoccupato per lui, sento che ho bisogno di abbracciarlo e di averlo accanto a me, rifletto sul nostro bacio del giorno prima... ho bisogno di quella sensazione. Ritorno improvvisamente alla realtà: va bene essere preoccupato per James visto che è mio amico, ma non posso non pensare a Ryan in questo momento; ma per quanto io cerchi di convincermi del contrario, provo chiaramente qualcosa per James, forse una sorte di affetto fraterno. Scuoto la testa... non è il momento di essere sentimentali.
« Darin smettila di fare l'idiota e pensa alla pelle! » devo salvarmi, devo sparire dall'Arena e muovermi silenziosamente, sopravvivere fino a che i Tributi non saranno caduti, ma come non posso pensare a James? Ho visto chiaramente che aveva una ferita allo stomaco, non può sopravvivere a lungo senza giusta cura. Non posso stare qui. « Devo alzarmi a cercare James... » mi sussurro. Ma il mio corpo si rifiuta di muoversi, non risponde agli stimoli e nell'Arena comincia a suonare qualcosa, il rumore dei cannoni. Faccio molta attenzione e conto sei spari, sei morti il primo giorno. Non male! Siamo ancora in trenta... spero che James sia tra quelli vivi.
Chiudo gli occhi pochi secondi per riposare, immagino che passi qualche ora visto che mi sento rinvigorito. Sono ancora vivo quindi nessuno mi ha trovato qua sopra, penso che sia meglio scendere, mi ricompongo e mi fermo all'ultimo, due Tributi armati passano sotto di me, riconosco Arthur con un grande martello e uno zaino grande e Ginger, entrambi Distretto 1. Si sono già formate delle alleanze... vorrei anch'io avere un alleato, vorrei anch'io vedere e stare con James. Sospiro piano mentre i due si allontanano. Cercano le mie tracce, tracce che la neve non ha ancora cancellato! Controllo cosa ho ottenuto dallo zaino: c'è un sacco a pelo, una corda, una bottiglia di due litri d'acqua, pochi fiammiferi e qualche bacca da mangiare. Niente di solido insomma, dovrò quindi mettermi a cacciare. È così che la prima giornata passa: resto sempre nella foresta e cerco di camminare il più possibile tra pietre e con le punte dei piedi per evitare di lasciare tracce e impronte varie. Trovo una lepre ma è difficile catturarla, il pomeriggio passa in fretta e alla sera mi trovo a cucinare il mio bottino; cerco di non fare un fuoco troppo evidente e uso arbusti che so che sopprimono il fumo; una volta che la lepre è cotta mi sbarazzo della “brace” che mi sono creato e salgo di nuovo tra alberi, resto in piedi perché ho una buona visuale dell'area intorno a me, noto che molti fumi si alzano da varie postazioni dell'Arena, chissà come sta James... ormai non riesco a non pensare a lui... chissà se ha trovato da mangiare. Divoro tutta la lepre visto che è un giorno intero che non mangio e nel frattempo vedo la luna prendere posto tra le nubi in cielo. L'inno di Capitol City parte improvvisamente come se un'orchestra lo stesse intonando nell'Arena, mentre la musica continua, vengono mostrati dei volti nel cielo stellato e finto: vengono mostrate prima le loro foto di chi è stato ucciso e accanto compare la foto di chi lo ha ucciso, un'innovazione degli attuali Hunger Games. È presente anche il distretto di provenienza.
Distretto 3, 6, 7, 9, 10 e 11 uccisi rispettivamente dal Distretto 4, 5, 1, 1, 5 e 2. Mi sento molto tranquillo già quando che James sta bene, è abbastanza straziante però vedere la sua foto sorridente che prevale su quella dell'altro Tributo; il fatto che lui, così gentile e dolce, abbia ucciso qualcuno mi fa stare male. Mi metto comodo nel mio sacco a pelo e mi preparo per potermi addormentare, il primo giorno è passato.
Quando riapro gli occhi il sole è sorto ormai da qualche ora, prima di muovermi cerco di svegliarmi per bene, non voglio di certo cadere per terra da quell'altezza. Quando sono pronto per sloggiare, sistemo il mio sacco a pelo visto che è pieno di neve, penso che durante la notte ci sia stata una leggera nevicata, questo avrà coperto numerose tracce di sicuro. Buon per me! Penso. Poso tutto nello zaino e bevo dell'acqua, la bottiglia è vuota per più di metà. Ma una cosa sembra ovvia: siamo in mezzo alla neve, la neve è effettivamente acqua. Possibile che Capitol City abbia commesso un gigantesco errore? Sarebbe troppo semplice se i Tributi potessero avere acqua in ogni luogo, la cosa mi puzza! Prendo una mangiata di neve tra le mani che cominciano a bruciare perché è fredda. Avvicino il viso ad essa e sento che ne proviene uno strano odore, la neve non ha odore! Sono certo che qualcosa non quadra così getto via il pugno di neve che ho e termino di sistemarmi quando qualcuno parla.
« Che cos'è stato? C'è qualcuno qui? » è la voce di una ragazza, è divertita. Sono stato stupido... per un attimo forse mi sono scordato di essere inseguito dai Tributi. Muovo il viso come se fossi di pietra e guardo sotto di me: Ginger è ancora in giro nella foresta, è meglio che stia lontano da lei, ha due lunghi stiletti tra le mani, armi piccole ma sono certo che siano letali. Sto in silenzio fino a che non passa e non va via. Mi concedo un sospiro e poi comincio la mia giornata “lavorativa”: vado subito a caccia di qualcosa per mangiare. Trovo alcune bacche ma soprattutto cerco qualcosa da mangiare per i pasti maggiori; il secondo e il terzo giorno passano velocemente e non trovo traccia di James, Marvin o dei miei amici, non vedo nessun Tributo in questa foresta; dove sono finiti? Eppure sento che qualcuno c'è invece: Ginger per esempio. Sono certo che segua le mie impronte, è per questo che mi porto dietro un ramoscello, in modo che mentre cammino io possa cancellare le impronte ma non serve a granché, è sempre un passo dietro di me e sono preoccupatissimo. Sono ormai due giorni che mangio solo bacche e persino la bottiglia d'acqua è finita: è quello che mi preoccupa maggiormente. Con le bacche vado avanti, ma non rischierò mai di prendermi la neve per farmi dell'acqua. Ad un certo punto arrivo ad una salita del terreno, la foresta si protrae di qualche metro verso l'alto, sono arrivato alle montagne in tre giorni? Mi stupisco di me stesso, non ritengo sia una mossa saggia salire la montagna in questa situazione così mi accampo per la notte visto che ormai il sole sta calando. Pochi secondi prima di salire l'albero sento un colpo di cannone suonare nell'aria, subito dopo un altro colpo. Comincio ad arrampicarmi con un'ansia che ormai conosco bene, potrebbe essere James, anche se è più probabile che si tratti di qualcuno ucciso in coppia... James avrà trovato un compagno? Forse quel tipo del Distretto 10, quello con cui si scambiavano sguardi durante l'allenamento, poi mi rendo conto di essere geloso... del mio amico! Non è il caso di pensarci. Mi basta aspettare il calare della notte e vedo che i due Tributi morti sono del Distretto 12 uccise da Vladimir, il Tributo del Distretto 4, sono le due ragazzine di tredici anni. Al loro posto ci sarebbe potuto essere Seth... non voglio pensarci e cerco di addormentarmi in fretta e più comodamente possibile.
Il giorno seguente sono già stanco prima di cominciare la giornata, ordino la mia postazione, lo zaino ormai è vuoto se non per la bottiglia d'acqua e per il sacco a pelo. Ci sono alcune bacche ma sono quasi finite e dovrei fare rifornimento, mi preparo per scendere quando vedo qualcosa sotto di me, è un animale bello grande, un cervo! Non posso perdere quell'occasione, estraggo la lancia e la tiro direttamente nel ventre dell'animale che si accascia e muore. Scendo dall'albero lentamente, sono felice di aver finalmente preso qualcosa di grosso, posso mangiarci per tre o quattro giorni se raziono bene il tutto. Estraggo la lancia dall'animale e mi chino su di esso, un rumore dietro di me mi fa voltare di scatto e vedo una chioma rossa nascosta tra i cespugli; Ginger esce dal suo nascondiglio come se fosse una pantera che trova la sua preda ed è pronta ad agguantarla. Comincia ridere mentre mi fissa con i suoi occhi castani.
« Finalmente ti ho trovato! » la sua voce è strana, la prima cosa a cui penso è una rana che parla. « Sono giorni che ti seguo... sentivo che qualcuno stava scappando qua e là. Hai usato gli alberi vero? »
« Dove sono i tuoi amichetti? » chiedo sviando la domanda. « Strano che tu abbia deciso di affrontarmi da sola... » scoppia in una risata.
« Non preoccuparti. Solo perché hai ottenuto un buon punteggio non significa che tu possa vincere, non sei nessuno... e agli allenamenti ti ho visto... sempre a farvi il filo con quel tuo compagno... »
« Immagino che tu non l'abbia visto? No... lui è più furbo di me e si sa nascondere... » non ho idea di ciò che dico. Il mio reale intento è quello di sapere se l'ha avvistato, potrebbe essere qui vicino, potrebbe cercarmi...
« No penso che sia fuggito verso le montagne a sud. Lì si stanno nascondendo altri Tributi... penso proprio che quando avrò finito con te andrò da lui, così vi ricongiungerete presto no? »
Non riesco a replicare visto che comincia a correre verso di me, sto per scontrarmi con un essere umano per la prima volta in vita mia, mi sono allenato bene e so come muovermi: i suoi colpi di stiletto sono veloci e diretti, una tattica efficace contro un debole non contro me: evito i suoi colpi dandomi una mano con la lancia, faccio ruotare la mia arma per cercare di tenerla lontana in modo che non possa colpirmi.
Per lei è come un grande gioco, sono certo che mi sottovaluta; comincio ad essere io quello che colpisce, i miei colpi sono elaborati e ben mirati, riesce per un pelo ad evitarli e sembra infuriata, in un suo attimo di distrazione riesco a ruotare la lancia e riesco a ferirla alla gamba. Una ferita larga che comincia a macchiare la tuta grigia e viola di rosso. Si allontana pochi metri da me ma non la lascio allontanare troppo però visto che ormai sono qui, combatterò fino alla morte di uno dei due, non ha senso fuggire anche perché mi ritroverebbe. Alza lo sguardo verso di me e comincia a comportarsi da pazza: si volta e cerca di colpirmi, gira su se stessa come fosse una trottola impazzita, faccio di tutto per evitarla: mi abbasso, mi allontano, penso anche di salire sull'albero se non dovessi però perdere troppo tempo. Mentre penso alla mia difesa, lei ne approfitta per ferirmi, un taglio netto nella guancia che comincia a bruciare come il fuoco, qualcosa cola e lei mi da un colpo in testa con il manico delle sue armi, cado per terra perdendo dalle mani la lancia, il mio viso viene schiacciato contro la neve che si macchia di rosso, mi gira e si piazza sul mio petto seduta puntandomi gli stiletti al collo a mo' di forbice.
« Pronto per morire? » dice sospirando. Non so perché lo faccio, non ho mai fatto una cosa simile: carico la mia bocca di saliva e le sputo direttamente in viso, lei sembra confusa e cerca di pulirsi, le tiro un pugno in faccia che la fa spostare e le getto della neve in viso così da confonderla, nel miscuglio penso di aver messo della terra. Ciò che faccio è istantaneo: prendo la lancia da terra e la conficco direttamente nel suo petto, proprio dritto nel cuore. Boccheggia come se fosse un pesce, sputa sangue e poi spira pochi secondi dopo, il suo ultimo respiro viene seguito dal colpo di cannone.
Non riesco a credere a ciò che ho fatto: ho ucciso un Tributo, sono ancora vivo nonostante la brutta ferita. Forse ho delle possibilità dopotutto... controllo il suo zaino e vedo che ha dell'acqua, ottimo! Sicuramente avrà preso uno degli zaini della Cornucopia. C'è anche qualche barretta energetica e qualche erba medica. Me ne striscio una in viso, so che può disinfettare. Mi rimetto in marcia ma prima faccio cambio di zaino con quello di Ginger prendendo anche il suo sacco a pelo, prendo i due stiletti che possono sempre servire e li uso come coltello per tagliare la carne del cervo. Passano due giorni e siamo ormai alla fine della prima settimana, non immagino cosa ci aspetterà la seconda! La foresta ormai è finita e sono pronto ad accamparmi al suo limitare, improvvisamente mi accorgo però di non essere solo, appena fuori dagli alberi ci sono quattro Tributi, gli occhi mi si sbarrano quando li riconosco: Tony, Samuel, Amelia e Melanie, ho trovato i miei amici!
« Ragazzi, finalmente vi ho trovati! » dico salutandoli con un largo sorriso e agitando la mano mentre esco fuori dai cespugli, non credo però che sia stata una buona idea mostrarmi così visto che per un pelo evito un coltello lanciatomi da Tony.







Eccomi qua, so che sembra incredibile ma finalmente ho pubblicato un altro capitolo e sono pronto a continuare questa FF :D ho visto che l'ultimo capitolo risale a metà ottobre... come scusa posso dire che fantasia e scuola non hanno contribuito a farmi continuare, inoltre sono stato impegnato con qualcosa di più grande, sto procedendo con la pubblicazione di un mio libro (totalmente originale quindi) e ho preferito portare avanti quel progetto. Ieri sera sono stato colta dalla malinconia e dalle bellezza di questa FF, ho dovuto continuarla, per voi e per me :-) spero che il capitolo vi sia piaciuto, fatemi sapere cosa ne pensate, a presto un bacio!!

Piccolo spazio per il capitolo: pieno di morti questo capitolo eh? Darin e James si ritroveranno? E cosa accadrà con Tony e gli altri? Seguitelo nel prossimo capitolo ^^ (che spero di pubblicare la settimana prossima) 
  
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