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Autore: Gleetar    13/06/2014    2 recensioni
Fanfiction ispirata all'omonimo romanzo di Nicholas Sparks. Solo il primo capitolo conterrà il testo del romanzo, i capitoli successivi non seguiranno la storia del libro.
Una storia nata sul set che è destinata a durare in eterno. Tratto dal primo capitolo: "Ho amato qualcuno con tutto il mio cuore e la mia anima, e lo considero un dono che mi ha colmato."
Questa fanfiction nasce per dare un finale diverso e migliore ad una storia d'amore così bella.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cory Monteith, Lea Michele
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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A suo malgrado aveva dovuto accettare la situazione in cui stava vivendo. Si sarebbe dovuto sposare tra due giorni.
 
Due giorni e quel moretto ficcanaso sarebbe sparito dalla vita della sua futura moglie. Era stato molto difficile per lui dover metter un freno alla sua gelosia, si fidava di Lea e sapeva che lo amava, ma poteva giurare che James non si comportava solo come un semplice amico nei suoi confronti.
 
Le cose fra lui e Lea erano migliorate, però : almeno nel poco tempo che trascorrevano insieme non bisticciavano più. Certo, lui era stato davvero molto impegnato con il lavoro, ma sentiva che partecipare al nuovo film che gli era stato proposto, era un’occasione imperdibile. Lea poi era sempre impegnata con i preparativi del matrimonio. A volte si sentiva come uno strumento, lei sembrava più preoccupata dell’organizzazione della cerimonia che del vero atto che dovevano compiere insieme. Forse lui stava solo pensando troppo.
 
 
Era il giorno del loro addio al nubilato e al celibato.
Ann e Shaun, insieme alla sua fresca sposa incinta, erano arrivati a Los Angeles da pochi giorni per essere presenti al loro matrimonio. Suo fratello e altri suoi amici, i quali sarebbero stati tutti testimoni alle nozze, gli organizzarono una festicciola per ricordare i suoi ultimi giorni da celibe. Sicuramente la festa avrebbe compreso la presenza di alcool e di donne nude, in fondo se questa era stata organizzata dai suoi amici, non doveva aspettarsi altro.
 
“Amore io sto andando, mi raccomando divertiti con le ragazze, ma non troppo” Cory si avvicinò a Lea e le diede un bacio affettuoso sulle labbra.
La brunetta si staccò da lui e gli sorrise. “Stessa cosa per te, ci vediamo più tardi. Ti amo”
 
Lea e le sue amiche insieme a James entrarono in quella che sembrava un discoteca. James la condusse verso una zona privata e subito Lea notò nella sala la presenza di tavolini con molto alcool, dall’altro lato della stanza vi era un palco e solo allora capì ciò a cui avrebbe assistito quella notte: era un locale di spogliarellisti. Subito le sue guance si macchiarono di rosso solo all’idea mentale del luogo in cui si trovava.
“Allora Lea sei pronta a scatenarti? Ti annuncio solo che dietro quella tenda ci sono sei maschioni pronti a colorare la tua serata! Si preannunciano temperature molto bollenti in questa stanza!” Stephanie sembrava già mezza ubriaca quando annunciò l’entrata in scena degli spogliarellisti.
Ben presto i ballerini uscirono dalla tenda e Lea non poté far a meno di ridere. Erano davvero molto belli e muscolosi, ognuno di loro indossava una divisa: c’era il poliziotto, l’infermiere, l’avvocato, il bagnino, il dottore e persino il vigile del fuoco! Tutte le ragazze impazzirono e subito la festa ebbe inizio.
 
Non aveva mai bevuto così tanto in vita sua, le sue amiche la stavano praticamente innaffiando con l’alcool. Già dopo un paio di bicchieri la sua testa cominciò a girare ma doveva ammettere che si stava divertendo davvero tanto, soprattutto a toccare i pettorali dei bellissimi uomini che stavano danzando per lei.
In un momento di pura follia, anche lei salì sul palco e cominciò a ballare freneticamente assieme agli altri.
 
Intanto in un bar poco lontano anche Cory si stava “divertendo” con i suoi amici. Gli uomini erano seduti ad un tavolino a sorseggiare birra. Tutti erano silenziosi, forse troppo imbarazzati.
“Senti Cory mi dispiace, non ho avuto molto tempo per organizzarti una festa decente” si scusò Shaun interrompendo il silenzio.
“Beh direi che quella spogliarellista che hai pagato per il mio divertimento, che alla fine si è rivelata un transessuale era la ciliegina sulla torta” disse Cory sarcasticamente senza curarsi delle risate soffocate dei suoi amici al tavolo.
“Pensavo davvero che fosse una donna, non avrei mai ingaggiato un trans!” disse suo fratello fra le risate.
“Bene, fa nulla. Non credo che queste feste siano poi così divertenti. Penso che anche Lea si starà annoiando!” disse pensieroso.
“Oh, io non la penso così!” sbottò all’improvviso Jon. Anche se lui era palesemente più vicino a Lea, dato che era il suo testimone Cory lo aveva dovuto portare con sé.
“Cosa vuoi dire?” chiese curioso il canadese, Jon sembrava abbastanza brillo, forse era per questo che stava parlando.
“Probabilmente Lea mi ucciderebbe se sapesse che te lo sto dicendo, ma fa nulla. Il bel moretto, che fra parentesi non è gay, ha organizzato il suo addio al nubilato. L’ha portata al The Red il bar di spogliarellisti a due isolati da qui. Ci sono stato qualche volta e posso assicurarvi che quei ballerini hanno tutti gli attributi nei punti giusti” disse Jon facendogli l’occhiolino alla fine.
 
Cory cominciò a ribollire dalla rabbia, quel James gliela avrebbe pagata. Certo, Lea meritava di divertirsi, ed era anche abbastanza ovvio che ci sarebbero stati degli spogliarellisti. Ma perché quel James doveva andare con lei se era una festa per sole donne?
Improvvisamente accecato dalla rabbia si alzò dal tavolo pronto a recarsi al The Red. Non aveva intenzione di farsi vedere da Lea, avrebbe solo dato un’occhiata per assicurarsi che tutto stava procedendo bene.
 
Stremata dalla sua danza scatenata Lea scese dal palco e si recò da James per parlare con lui. I due si allontanarono un po’dalla folla per riuscire a discutere senza gridare a causa del volume molto alto della musica.
“Grazie mille James per aver organizzato questa festa, mi sto divertendo davvero tanto!” disse fornendogli un gran sorriso.
“Non mi devi ringraziare Lea, io ci tengo tanto a te e voglio che tu sia felice!” Lea annuì in risposta.
Ma prima che potesse anche accorgersene le labbra del moretto era sulle sue. Egli le bloccò i polsi con una mano e con l’altra la tirò dalla nuca per impedirle di staccarsi dal bacio. Lea era sconvolta, non riusciva ad allontanarsi e cominciò a sentire delle lacrime pungerle gli occhi. Come si era permesso di baciarla?! Bacio che fra l’altro trovò disgustoso.
 
Non riuscì nemmeno ad accorgersi della presenza della figura maschile familiare che con orrore stava osservando la scena. Una lacrima attraversò il suo viso.  A quanto pare tutti i suoi sospetti erano stati fondati. Non poteva credere a ciò che vedeva, o meglio, non riusciva ad accettarlo. Come aveva potuto baciarlo? Lui l’amava così tanto ma a questo punto si chiese se tutta la loro relazione era stata nient’altro che una menzogna. Aveva bisogno di uscire da quel bar. Diamine, aveva bisogno di uscire da quella città!





 
Angolo autrice: tadantadan! Cliffhanger! Vi annuncio che nel prossimo capitolo James avrà quello che si merita, non vi preoccupate. Ringrazio di cuore le mie tre ragazze che commentano questa storia: polly84, giadii101 e monteithsmile. Vi adoro <3 al prossimo capitolo!
  
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