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Autore: sesshy94    12/08/2008    1 recensioni
Nuove avventure per i nostri Cavalieri! Cosa succederebbe se improvvisamente Lady Isabel dimenticasse tutto quel che è accaduto e loro si trovassero costretti a vivere una vita normale senza Guerre Galattiche? E se a risolvere almeno in parte la situazione arrivasse un ragazza? E se...vabbè basta leggete la storia no? Bacioni vostra sesshy94
Genere: Generale, Commedia, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Scattò in avanti

Scattò in avanti. Una montagna di muscoli la sovrastava. Deviò in mezzo alle gambe del Cavaliere. E poi diede un calcio molto forte alla sinistra. Al cadde a terra.

Ma Raquel si era dimenticata di Aiolia. Il ragazzo le comparve alle spalle.

“Lightnign Bolt.” Raquel ricevette il colpo in piena schiena e si ritrovò a rotolare per diversi metri.

Quando il fumo sparì Raquel era ancora a terra.

Aiolia si scambiò un’occhiata con Al e Shaka. Stavano combattendo da quasi mezz’ora. Questa era il combattimento più lungo di tutto l’addestramento della ragazza. E nonostante tutto non dava segni di cedimento. Forze il colpo era stato troppo forte.

Aiolia si avvicinò alla ragazza distesa a terra con l’intenzione di vedere se stava bene. Le si inginocchiò accanto.

Grandissimo errore.

Raquel mosse il braccio. Il Cavaliere non fece in tempo a scansarsi. Ricevette la Sfera di fuoco in piena pancia. Questa volta fu il suo turno di rotolare per terra.

“Come hai fatto? Non ho sentito il tuo cosmo.” Al era sbalordito.

“Ho creato uno scudo d’energia e, contemporaneamente, ho creato la Sfera di fuoco. Semplice no?” spiegò la ragazza rialzandosi.

Al e Aiolia erano veramente senza parole. Shaka, dal canto suo, non faceva traspirare nessuna emozione. Ma dentro di se, era fiero della sua allieva.

Raquel si rimise in posizione. E così fecero i tre Cavalieri.

Una folata di vento spazzò l’arena sollevando polvere. Ma nessuno dei tre si  mosse.

Poi all’improvviso Shaka aprì gli occhi.

“Per il Sacro Virgo!” Raquel trasalì. L’aveva detto che non voleva combattere contro Shaka. Non perché fosse il suo ragazzo, non perché fosse il suo Maestro, ma perché, semplicemente era troppo forte per lei. Era stato lui ad insistere dicendole che se la faceva combattere contro di lui era perché la riteneva abbastanza forte da poterlo battere.

Si, certo come no!

Ricevette il colpo in pieno. Si ritrovò in un mondo fatto di sole illusioni. Ma di certo non aveva intenzione di arrendersi. Avrebbe dimostrato a Shaka che poteva essere orgoglioso di lei.

Se non ricordo male questo colpo unisce  difesa e attacco. Infatti l’avversario non può ne attaccare ne difendersi. Mica male Shaka.” Pensò guardandosi intorno.

Poi lo vide. Una striscia luminosa. Ecco il primo colpo. Saltò. E lo evitò.

Troppo facile.” Infatti. Il colpo tornò indietro. Raquel lo ricevette in pieno petto. In quel momento tutto divenne buio.

Cazzo! Non vedo più! Dannato Shaka! Così finisce che mi uccide. Grrr! Che rabbia! Cosa faccio?” L’unica cosa che non voleva era che pensasse che fosse debole. Si concentrò. Cercò di trovare una soluzione.

Ma certo! L’unico modo per uscire da qui è cercare la fonte dell’incantesimo. Quindi Shaka. È lui che devo colpire.”

Concentrò di nuovo il suo cosmo. E cercò quello di Shaka. Cercò negli angoli più nascosti di quel mondo di illusioni. E poi lo trovò. Lontano. Ma abbastanza vicino da colpire. Concentrò il suo cosmo in un attacco. Che poi scagliò con tutte le sue forze sul Cavaliere.

Shaka si accorse troppo tardi del colpo. Lo colpì con la forza di un ciclone. L’incantesimo svanì subito.

Raquel non vedeva niente. L’attacco di Shaka era molto diverso da quello di Aphrodite. Però distingueva chiaramente i cosmi. E c’era qualcosa di molto strano nel cosmo di Shaka. Come se fosse doppio. Doppio?

Shaka le si avvicinò. Ora Raquel lo sentiva chiaramente. Due cosmi. Uno in contrasto con l’altro. Uno era quello di Shaka l’altro era…

“Ares! Ancora?” Raquel non poteva crederci.

“Cosa credevi ragazzina? Che ti lasciassi in pace? Dopo che ti ho fatto visita in sogno? Sono qui per darti un avvertimento. E sia chiaro…lo faccio solo per divertimento. Fra tre giorni a partire da oggi io, con il mio esercito, attaccherò il Grande Tempio. Distruggeremo tutto. Voglio che siate pronti. Perché non ha senso combattere contro qualcuno che è debole.”

Detto questo si lanciò contro Raquel. Che oltre a non vedere, non voleva combattere.

“Avanti ragazzina puoi fare di meglio. Che c’è? Guarda che se non combatti ti ucciderò. E voi due non osate muovervi.

Oh capisco! Non vuoi attaccare il tuo caro Shaka! Ahahah che stupida. Se non vuoi morire ti conviene reagire.” Detto questo la colpì con maggiore forza. Raquel fu spinta all’indietro ma non cadde a terra.

Osservò Shaka, o almeno il cosmo emanato da Ares e…e da Shaka! Le venne in mente un’idea.

“Shaka! So che da qualche parte ci sei. Ti prego reagisci! Non puoi permettere che prenda possesso della tua mente così! Dove sei?” urlò con tutta la forza che aveva in corpo.

Sperò. Pregò. Aspettò. Che succedesse qualcosa.

“Ahahahah cosa speravi di fare di grazia? No veramente spiegami. IO deciderò quando lasciare libero Shaka. Io e nessun altro.”

Raquel strinse i pugni. Ci aveva provato. Ma all’improvviso successe ciò che aveva sperato. Shaka, la mente di Shaka, cominciò ad espandere il cosmo. E a combattere contro la mente di Ares.

Raquel sorrise. E poi si concentrò. Cercò le menti di entrambi. Trovò quella di Ares. E cominciò a combattere anche lei.

Ma ad un certo punto fu respinta indietro. La potenza di entrambi era troppa. Stavano dando tutti e due il meglio.

Ma ad un certo punto ci fu una grande esplosione dorata. Che colpì Raquel, Al e Aiolia come un’onda. I tre si ripararono come meglio poterono. Quando  l’esplosione finì, Raquel si guardò intorno.

Vide solo il corpo di Shaka. Immobile. Cautamente gli si avvicinò. Non percepiva più il cosmo di  Ares. Non vedeva niente se non le sagome.

Poggiò una mano sulla spalla di Shaka. Questi sembrava incosciente. Ma ad un certo punto il corpo del Cavaliere fu scosso da tremiti. E poi si accasciò a terra. Raquel fece in tempo a prenderlo.

Shaka aprì lentamente gli occhi. Guardò chi lo sorreggeva. E sorrise.

“Nessuno può permettersi di invadere la mia mente senza pagarne le conseguenze.”

Raquel sorrise a sua volta. Ma poi guardò preoccupata Shaka. Non stava bene. aveva chiuso gli occhi e tremava. E poi svenne.

“Al, Aiolia, venite a darmi una mano.” I due ragazzi lessero negli occhi di Raquel solo preoccupazione. Corsero da lei.

“Lascia faccio io.” Propose Al che prese in braccio Shaka come se fosse un fuscello. Lo portarono alla Sesta.

“Aspetta.” Raquel tolse dal letto alcune cose e poi lo disfò. Al poggiò Shaka con delicatezza sul materasso.

I tre rimasero per un po’ nella stanza.

“Dobbiamo avvertire gli altri dell’imminente attacco. Ares non scherza mai. Dobbiamo essere pronti.” Disse la ragazza.

Al e Aiolia si guardarono. Poi sorrisero. Aiolia poggiò una mano sulla spalla di Raquel.

“Sta tranquilla ci pensiamo noi. Tu resta qui. Shaka ha bisogno di te.” Sorrise.

“Grazie.” Disse solamente Raquel. I due ragazzi se ne andarono. Raquel rimase sola con Shaka.

                                                ***

Ormai era sera. Shaka aveva dormito tutto il giorno. Solo un paio di volte si era agitato. Ma Raquel gli era stata subito accanto. E poi, cosa che le aveva fatto immensamente piacere, erano venuto quasi tutto il Grande Tempio ad assicurarsi che Shaka stesse bene.

Fortunatamente anche quel pomeriggio era passato e la calma era tornata nella Sesta.

Raquel stava preparando la cena. Ora che era sola, ripensava a quanto era successo. Strinse il piatto che aveva in mano. Fino a frantumarlo. Si tagliò la mano. Ma non sentiva il dolore. Solo rabbia, rabbia crescente per chi stava distruggendo piano piano tutto ciò che amava. Non si curò del sangue che stava cadendo per terra.

Dentro di lei c’era solo rabbia. Tanta. Giurò a se stessa che l’avrebbe ucciso con le sue mani. Giurò che avrebbe vendicato i suoi genitori.

“Raquel!”

La ragazza si girò di scattò. Quando vide il suo interlocutore tutta la sua rabbia svanì.

“Shaka.” Mormorò. Poi corse incontro al Cavaliere e gli buttò le braccia al collo.

Il ragazzo la strinse a se.

“Ti sei ferita. Vieni.” Le disse dolcemente e facendola sedere. Prese una benda e, pulita la ferita, la fasciò.

I due rimasero in silenzio per un bel po’.

“Stavi cucinando?” chiese alla fine Shaka.

“Si. Hai fame?” gli chiese Raquel.

Shaka scosse la testa.

“Solo molto sonno.”

“Vai a  riposare. Non preoccuparti. Non mi arrabbierò più.” Rispose con un sorriso un po’ tirato.

Shaka la guardò con un sopracciglio alzato. Decisamente buffo. Raquel non resistette. Scoppiò a ridere.

“Lo sai che…ahahah sei veramente esilarante…ahahahaha così? Ahahaha ti giuro…eheheh…sei troppo troppo buffo!!!” disse ridendo come una matta.

Shaka si accigliò ancora di più. Questo non fece che aumentare le risate di Raquel.

“Dai ti pare che ora mi arrabbio di nuovo? Dopo questo spettacolino? Ihihih dai, vai a riposarti. Giuro, non mi arrabbierò più!” disse asciugandosi le lacrime.

Shaka, contagiato dalle risate della ragazza, sorrise. Poi si alzò. Raquel gli afferrò un braccio. Poi lo tirò a se. E lo baciò.

                                                      ***

“Shaka, no! Non puoi andare. Sei ancora debole!” disse Raquel cercando di fermare il Cavaliere.

“È mio dovere.” Le rispose Shaka.

“Non me ne frega niente. Tu sei ancora debole dopo l’attacco subito da Ares. Ti farai ammazzare!” Raquel cercava di non piangere. Teneva il Cavaliere per un braccio.

Shaka sorrise lievemente. E poi scosse la testa.

“Lasciami, Raquel. Devo andare.”

“Devi andare a morire?”

“Per proteggere ciò che amo.” Shaka si voltò. Attirò a se la ragazza e la baciò con passione. Quando si staccarono Shaka le passò una mano sulla testa. Le sorrise. E poi se ne andò.

“No!” disse soltanto Raquel tra le lacrime. “Ti prego fammi combattere.” Continuò poi.

Shaka non rispose.

“Shaka!”

Se ne era andato. Raquel strinse i pugni. E poi, per scaricare la rabbia, prese a calci il contenitore dell’armatura della Vergine. Non calcolando che era d’oro. Urlò di dolore e saltellò per tutta la Sesta. Che era stata allestita come un piccolo pronto soccorso di fortuna. L’idea era stata di Raquel, quando Shaka le aveva proibito di scendere sul campo di battaglia.

Si sentì poggiare una mano sulla spalla. Si voltò.

“Non temere. Tornerà vivo.”

Raquel sorrise alla ragazza che le aveva parlato.

“Grazie, Marin. E sta tranquilla anche tu. Aiolia tornerà salvo.” Raquel sapeva del legame che i due avevano.

“Ne sono sicura! Hai visto Shaina?” domandò.

“No!” rispose Raquel.

“Eccomi. Ero andata ad augurare buona fortuna ai Cavalieri. E ad assicurarmi che i novellini fossero dentro i Rifugi ben al sicuro!” spiegò la ragazza appena arrivata.

“Comunque, Raquel non sei l’unica a voler combattere. Mi prudono le mani dalla voglia di massacrare qualcuno!” sghignazzò poi Shaina.

“Shaina! Ma…ti pare?” la riprese Marin.

“Perché, tu non vuoi sfondare di botte quei tizi?” continuò imperterrita l’altra.

“Si ma…”

“E allora! Non sono l’unica!!”

Marin scosse la testa. Raquel invece si stava sganasciando dalle risate. Quella discussione era troppo esilarante!

Quando si calmò riuscì a dire: “Bene, che ne dite se, invece di discutere su quanti e come, non andiamo a finire di sistemare il pronto soccorso?” sghignazzò.

“Si, hai ragione. Siamo qui per aiutarti e lo faremo! Quindi forza andiamo a sistemare!” esclamò Shaina.

Marin continuava a scuotere la testa. Raquel la guardò sorridendo. Poi le tre ragazze misero a posto tutto.

Circa mezz’ora dopo arrivarono altri dieci ragazzi. Pronti per aiutare le tre già sul posto.

Raquel sorrise. Se non poteva combattere, sarebbe stata utile hai Cavalieri in quel modo.

                                                 ****

Dieci figure ricoperte d’oro si trovavano sul piccolo altopiano. Scrutavano l’orizzonte. Aspettavano. E, causa la lunga attesa, alcuni erano inquieti.

“Milo! Sei nervoso?” Camus si era avvicinato all’amico.

“Si. Nella battaglia, l’adrenalina è molta e mi pervade. Ma aspettare che la battaglia inizi è la cosa peggiore. Soprattutto di una che non poi evitare!” sorrise debolmente il Cavaliere di Scorpio. 

Camus gli poggiò una mano sulla spalla. E gli sorrise. Un sorriso caldo.

Milo ricambiò.

Poco più in là qualcun altro era nervoso. Ma per altri motivi.

Shaka era seduto poco distante dagli altri. E pensava a Raquel. Questa volta non era sicuro di riuscire a mantenere la sua promessa.

Per proteggere ciò che amo.”

“Sei pensieroso Shaka?” chiese Aiolia avvicinandosi al Cavaliere.

Questi non rispose. Si limitava a fissare il vuoto.

“Anche io dovrei tornare da una persona. E soprattutto dirle quanto la amo. In questo ti invidio profondamente. Almeno tu sei riuscito a dichiararti a Raquel. Io ancora devo farlo con Marin!” la buttò sullo scherzo il bel Cavaliere di Leo.

Shaka sorrise.

“E allora, torniamo dalle nostre donne! Possibilmente vittoriosi.” Scherzò Shaka.

“Stare con Raquel ti ha fatto bene. sei diventato molto più loquace e, soprattutto, hai imparato a scherzare!”

“Guarda che non scherzavo affatto Mu! Ero più serio che mai!” disse rivolto al nuovo arrivato il diretto interessato.

Mu sorrise. Anche Shaka e Aiolia.

Ma il loro sorriso si  spense presto. Lo avevano avvertito. Un cosmo nero. Come la pece. Il male in persona. E poi un altro. Sebbene fosse quello di Ares era meno forte in confronto a quello che gli stava accanto.

I Cavalieri si alzarono. Stavano arrivando.

                                                  **** 

Raquel lasciò cadere ciò che aveva in mano. Si portò una mano al cuore. Erano arrivati. Ma ciò hce la spaventava era il cosmo nero che stava accanto ad Ares. Incedibilmente più mavalgio, incredibilmente più nero. Era il Vampiro! I suoi amici non avevano scampo. Con il Vampiro che combatteva affianco di Ares la battaglia volgeva decisamente in favore di quest’ultimo.

Una figura beveva da un calice. Sangue! Tutto intorno era Tenebra ma in lontananza si poteva vedere il sole sorgere. No! Non era la tenue luce dell’Astro del mattino. Era una luce molto più potente. Una luce che avrebbe spazzato via quelle tenebre.

Raquel tornò alla realtà. Quella visione si  sarebbe avverata nel corso della battaglia.

Si portò le mani alla testa. Cosa doveva fare?

                                                      ****

Ares osservò i Cavalieri una ad uno. Sogghignò. Erano loro che dovevano fermarlo?

“Sarà divertenti schiacciarli come insetti. Dieci contro il mio esercito! Che ne dici eh?” disse rivolto al Vampiro. Che non rispose.

“Non sottovalutarli. Ti rammento che con la loro potenza hanno distrutto il Muro del Pianto.”

“Giusto. Ma io sono un Dio e tu il Signore dell’Oscurità. Cosa possono contro di noi?”

il Vampiro annuì. Ma non era del tutto convinto.

                                                      ****

I Cavalieri osservavano l’avanzata dell’esercito nemico. Si fermò ai piedi dell’altura.

“Bene Cavalieri! Vi propongo uno scambio. Vista e considerata la vostra inferiorità numerica.

Datemi la ragazza. Senza troppe storie. E noi ce ne andremo. Mi pare equa come cosa no? Una vita per dieci vite.” Disse sorridendo.

Sull’altura Shaka strinse i pugni. Ma non fece in tempo a rispondere.

Kanon, furioso come un leone in gabbia, scagliò un Galaxin Explosion sull’esercito.

“Questa è la nostra risposta. Regolatevi di conseguenza!” urlò a tutto l’esercito.

Ares sorrise. Poi alzò una mano. E la riabbassò di colpo. Il suo esercito si mosse come un sol uomo.

La battaglia era cominciata.

 

CONTINUA

 

 

Angolo autrice

Ok ok. So cosa state pensando tutti. Questa qui non solo è scomparsa per i secoli e in più finisce così di cacca un chap!?!?!?! Si lo so è finito malissimo ma che devo fare?

Bè spero che vi sia piaciuto almeno!

Io però sono tristissima! Sapete perché? Perché questa storia si avvia alla fine!!! Buuuuuuuuuu. Ancora un po’ di chap e poi finirà! Sigh sisgh! Vabbè ricomponiamoci! Dal prossimo chap in poi saranno un po’ più tristi. Ma non vi preoccupate poi la felicità ritornerà (e ho fatto anche la rima!)

 

Anzy: ciaooooo!!! Ahahah visto! Ora di scontri ce ne saranno parecchi! E Shaka è iper OOC ma sono contenta che piaccia! Bacioni cara! A presto!

 

Snow Fox: carcola che ho letto la tua recensione e mi sono venute le lacrime agli occhi!!! Non mi trattare male Raquel che potrebbe arrabbiarsi! E se poi si arrabbia chi lo sente Shaka?? Ahahah vabbè cicci recensisci appena puoi! Bacioniiiiiiiiiiiiiiiii!!

 

Whitesary: che i Cancro sono li mejo è risaputo! Bellissima la tua recensione e come ti ho gia detto tranqui non fa niente per le recensioni!!! Basta che lo fai!! Ahaha! Ops che sclero! Vabbè che ne dici di questo chap? Spero ti sia piaciuto. Bacionissimi cara a pretso! (ah dimenticavo aaggiorna anche tu appena puoi capo permettendo!!!)

 

Ai91: ehehe sono contenta che la storia continui a piacerti! Ops non volevo ridurre Fish troppo male!! Ehehe spero che mi continuerai a seguire nonostante tutto! Bè bacioni a presto.

 

Grazie ancora a tutti quelli che recensiscono, siete preziosi, ma anche a coloro che leggono e basta!

  
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