My thoughts are stars
I cannot fathom
into constellations.₁

More than eighty years has passed since Carlisle
had found Esme, and yet he still looked at her with
those incredulous eyes of first love.
It would always be that way for them.
- Edward, su Carlisle ed Esme.

“Cara Esme, sono passati anni, ormai, dal momento in cui per la prima volta ti ho incontrata. So che forse questa non è la vita che volevi Esme, e non riuscirò mai a scusarmi abbastanza per il dolore che posso averti causato per una mia scelta. Dopo anni ed anni di esistenza, una delle tante cose che devo ancora imparare è quella di non pretendere che le persone nella loro vita svolgano il cammino che io trovo più consono per loro. Tu eri in punto di morte, e così anche Edward, eppure, ogni giorno che passa non posso fare a meno di chiedermi se non portiate dentro di voi un po' di rancore per la scelta che ho deciso di compiere sulle vostre vite.
Magari questo non è quello che volevate, non è quello che avevate desiderato per tutta la vita. Forse tu, Esme, quando mi racconti che da piccola sfogliavi l'album fotografico dei tuoi genitori, e vedevi le foto del loro matrimonio, con tua madre vestita di bianco e circondata dalle sue damigelle, forse un po' mi maledici per averti tolto tutto questo. Per averti tolto il colore bianco, che è anche un altro modo carino per dire che ti ho tolto tutto quello che di innocente era rimasto nella tua vita.
E adesso, amore mio, credo di vedere la storia ripetersi negli occhi di Bella.
Quella ragazza crede di aver compiuto una scelta, una scelta che metterà a repentaglio la sua vita, ma non posso fare a meno di chiedermi se questa scelta è stata dettata dal profondo sentimento che prova verso Edward, o se quello che Bella prova nei confronti di mio figlio non sia soltanto una mera adulazione che col tempo tenderà a svanire, quando la giovane si renderà conto che nella vita esiste altro oltre all'attrazione. Ma è nei loro occhi che ho trovato la risposta, così come nei tuoi occhi ho trovato la risposta che cercavo da tempo. Ho visto il modo in cui Bella guarda Edward, e come lui la guarda a sua volta. Quello che hanno quei due ragazzi è vero, non semplice attrazione, né infatuazione, né cotta adolescenziale, né altro. Quello è amore con la A maiuscola cara Esme. Per anni ho avuto paura che tu non ricambiassi i miei sentimenti, ma così come negli occhi di Bella ho trovato la luce, allo stesso modo credo di averla trovata anche nei tuoi occhi. Voi due non potreste essere più diverse, ma quella luce vi accomuna. Forse mi potresti definire estremamente sicuro di me stesso e un po' utopico quando mi sento di poter affermare che ho capito che mi ami, ma sono sicuro di quello che dico. Tu mi ami Esme, te lo leggo in faccia, me ne rendo conto non solo dalle mille attenzioni che mi offri, ma dal modo in cui me le offri. Mi guardi in un modo che mi fa capire che per te sono importante, e posso assicurarti Esme che tutto questo, qualunque cosa sia questo, è ricambiato. Non so se per le creature come noi può esistere amore, ma non saprei in che altro modo definire ciò che abbiamo io e te. Ti amo, Esme, ti amo da quel primo giorno e per questo spero che tu possa perdonare quel gesto estremo che ho fatto per te ma che soprattutto, per la prima volta in oltre 80 anni lo ammetto, ho fatto per me.
Credo che adesso, a questo punto, penserai la stessa cosa che pensi da anni, ovvero che penso così tanto che a volte non riesco a seguire l'ordine dei miei pensieri. Forse è così, forse sono una persona estremamente riflessiva, ma credo che nel pensiero si racchiuda la vera essenza di un uomo, anche se noi proprio uomini non siamo.
Ti ho scritto questa lettera perché volevo condividerli con te, i miei pensieri. Sono estremamente fragili, cerca di trattarli con cura.

 

Con sincero, e spero ricambiato, amore,
l'uomo che ti ha amato per primo.
Carlisle.”

Esme aveva trovato quella lettera quella mattina stessa sotto al cuscino. Ironico, visto che nessuno di loro in quella casa dormiva davvero. Esme ci si era imbattuta soltanto per caso, in un momento in cui, seguendo la sua sfrenata passione per l'ordine, aveva deciso di rassettare ogni stanza della casa, comprese le stanze inutilizzate.
La lettera l'aveva commossa, non c'era niente da dire, le cose che vi erano scritte erano fra le più belle che Carlisle le avesse mai scritto o detto, ma c'era una cosa che ci teneva a specificare. Sapendo esattamente dove trovare suo marito, si diresse verso il suo studio. Non bussò nemmeno, aprì di scatto la porta e disse: “Comunque, caro signor Carlisle, ti ho amato da subito anche io.”








1. Il titolo di questa one-shot è preso dal libro "The Fault in our Stars" di John Green tradotto in italiano col titolo di "Colpa delle stelle" di cui consiglio VIVAMENTE la lettura.


Angolo Autrice: Buonasera a tutti. Di nuovo. Sì, in questi giorni sto pubblicando parecchio, ma sapete com'è, è estate, sono libera, posso scrivere, e quindi mi dò alla pazza gioia. Oggi me ne esco con una one-shot in un Fandom che amo ma di cui scrivo poco e raramente, oggi però dopo aver visto quella quote che dà il titolo alla storia non ho potuto fare a meno di pensare a Carlisle. Ho sempre visto Carlisle come un grandissimo essere umano, e soprattutto l'ho sempre visto come una persona molto razionale e con molti pensieri per la testa. E il suo rapporto con Esme è uno dei più belli della saga, anche se troppo spesso è sottovalutato.
Come al solito spero che la storia vi piaccia, e sarei molto lieta se voleste farmi sapere qualcosa. In bene o in male, ormai lo sapete, accetto tutto.
Grazie dell'attenzione.
Un bacione, alla prossima.
S. <3