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Autore: Mirella__    13/06/2014    1 recensioni
Gioia è una ragazza solare, allegra, una ventiseienne che del mondo ha visto un po' e alla quale quel po' è bastato.
Dory è una tipa, qualcuno con cui ci si diverte e Jonathan, il suo ragazzo, la adora, chissà perché poi! Non riesco a capire come possa esistere qualcuno di così folle da beccarsi mille lividi pur di stare con qualcuno. Lei dovrebbe smetterla di farlo finire in tanti guai... prima o poi.
Alice è... beh, lei è Alice, la bellissima e schifosamente ricca ragazza desiderata da tutti e che, al tempo stesso, nessuno vorrebbe. La ragazza che quando passa davanti a una coppia è capace di creare litigi grazie al suo passo sensuale e al suo profumo di rose.
“L'hai guardata! Ti ho visto!” Dice lei.
“Ma no! Certo che no!” Si difende lui.
E io? Io chi sono? Io sono solo la burattinaia che tira i fili di questa storia complicata.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ottavo capitolo

Grazie

 

Xander era confuso.

Da un paio di giorni a quella parte Alice aveva messo fine alla loro relazione, dicendogli che era giusto che finisse così. Il perché non l'aveva specificato, ma il parrucchiere, o almeno buona parte di lui, aveva capito il motivo della decisione.

Ma perché proprio in quel momento? Alice aveva scelto proprio il periodo nel quale aveva più bisogno di lei.

Si passò una mano tra i capelli, era agitato.

Cosa lo aveva spinto ad andare da lui? Probabilmente era il bisogno di un conforto, di un sorriso amico e di qualche pacca sulla spalla.

Solo dopo l'ennesimo tentativo Xander riuscì a bussare alla porta di Tyler.

Era mercoledì sera, probabilmente il ragazzo lo avrebbe cacciato in malo modo non appena lo avesse visto sulla soglia della porta, tuttavia preferiva sfidare la sorte.

La porta si aprì e una spada laser ne fece capolino.

Xander indietreggiò di corsa, spaventato.

Non aveva mai visto Star Wars, il parrucchiere, e Tyler rimase perplesso quando vide Xander cercare di non svenire e prendere aria a grandi boccate di fronte al suo volto celato dalla maschera di Darth Vader.

Xander prese coraggio dopo un tempo indefinito e piantò per bene i piedi a terra. “Cos'hai fatto a Tyler? Bastardo!”

Di per sé, il nominato restò interdetto: andava bene non aver visto Star Wars, l'ignoranza mica era una colpa del singolo individuo - nella maggior parte dei casi - ma addirittura non riconoscere un simbolo!

Svelò il suo volto e lo sguardo che lanciò al parrucchiere rappresenteva il ruggito silenzioso del suo orgoglio nerd.

“Stasera, mio apprendista, riceverai l'addestramento al quale solo i migliori sopravvivono. Se supererai la notte, diventerai un jedi”.

Tralasciando il fatto che quella frase suonò come una proposta indecente alle orecchie non istruite di Xander, il parrucchiere iniziò a capire cosa stesse facendo quel folle del suo amico.

Cosplay.

In casa?

Da solo?

Bah! Chi lo capiva era bravo.

“Ora siediti e, da bravo, guarda questo film”. E detto questo, Tyler si chinò su un vecchio videoregistratore e ne inserì una cassetta.

“Ma dove hai trovato questa roba? L'hai comprata da mia nonna?”

Tyler sospirò con una certa rassegnazione, non pretendeva mica che Xander capisse la bellezza intrinseca in quegli oggetti d'epoca.

“Sta zitto e guarda”.

Partirono i titoli di coda, Xander si fece incredibilmente silenzioso mentre apprendeva la situazione della Repubblica Galattica e della Confederazione dei Mercanti e non fece poi molto caso al fatto che Tyler non gli avesse chiesto nemmeno perché si trovava lì.

Il padrone di casa iniziò ad osservare il suo adone personale, apparso così, come un'apparizione divina sulla soglia della sua porta.

Tyler sapeva come stavano le cose tra lui e Alice, visto che Jonathan aveva avuto modo di raccontargli qualche cosa – per non dire tutto - tuttavia non sperava davvero di rivedere un'altra volta Xander nel suo salotto.... dopo la festa in maschera di qualche mese prima, quando erano entrambi ubriachi e si erano ritrovati ad amoreggiare sul divano.

Sospirò vagamente quando ricordò che si era risvegliato il giorno dopo da solo. Xander aveva declinato il suo invito consistente di un letto caldo e una buona compagnia, dicendo che già a casa c'era chi lo aspettava.

Ora la situazione era ben diversa e Tyler non resistette dallo sfregare tra di loro le mani come facevano le mosche malvagie che svolacchiavano in giro per la cucina... quando lasciava le finestre aperte, sia chiaro, Tyler era una persona pulitissima! O forse no... e il fatto che viveva nella pulizia assoluta era merito di Jonathan... ma questi sarebbero rimasti misteri irrisolti fino a quando il suo amichetto non avesse deciso di sposare – firmando le carte per la certezza di un infarto futuro – la sua adorata Dory.

Il film finì alle undici, Xander non era al meglio delle sue condizioni mentali, aveva tentato di ricordare ogni singolo nome e cercato di seguire i sottosviluppi della trama, ma... non c'era riuscito, e ora si sentiva come un guscio vuoto senza cervello, quello era andato via via evaporando.

Tyler invece era vagamente soddisfatto, “e pensa che ora potremo vedere anche il secondo e il terzo!”

Xander voltò la testa verso di lui, gli occhi spenti, esanimi, il viso una maschera di cera, “sei serio?”

Tyler rise e cambiò la videocassetta, mettendo però in pausa.

“Un'ora di relax e poi ricominciamo, ma adesso, visto che mentre guardavi il film sembravi piuttosto assorto, magari mi dici perché hai deciso di presentarti in casa mia senza preavviso, così svii l'attenzione”.

Xander lo prese per i fianchi e lo buttò sul divano. “Ti prego,” disse premendo le labbra sulle sue per zittirlo, “se mi dai più di un'ora per riposarmi ti faccio vedere che possiamo passare il tempo in altro modo”.

E anche per quel mercoledì sera la serata fantasy venne cancellata.

Sarebbe stata ribattezzata in ben altro modo, se magari Xander avesse accettato un'offerta che stava per esser riproposta.

Il parrucchiere sapeva ciò che era, aveva bisogno di qualcuno che non rinunciasse a lui facilmente e che non lo avrebbe lasciato solo nel momento del bisogno. La caparbietà di Tyler era stata una prova più che sufficiente: per mesi e mesi gli aveva girato attorno, aveva insistito dopo un suo evidente rifiuto e si era persino sottoposto a tutti gli esperimenti che più i suoi capelli gli ispiravano.

Xander aveva notato le provocazioni, le battute spinte e le occhiate sognanti di Tyler. Non lo aveva allontanato poi tanto. Il ragazzo gli aveva offerto tutto di sé, in molti di fronte a un rifiuto si sarebbero sentiti offesi, umiliati. Xander doveva capire se Tyler non si fosse comportato di conseguenza per orgoglio oppure per il semplice fatto che aveva notato il suo disagio nell'essere ciò che non voleva ammettere.

Ma per quello ci sarebbe stato tempo; in quel momento era il ragazzo sotto di sé ad avere la massima priorità.

L'ultimo pensiero prima di concentrarsi integramente sulla sua nuova fiamma fu Alice.

La ringraziò di tutto.

  
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