Poca gente, certo, divertente.
Il party si svolge in una piscina sul retro di una villetta non poco enorme, con tanto di bar e musica dal vivo, neanche nei film di MTV ho mai visto tanta gente messa insieme.
E vogliamo parlare del fatto che qui sia ragazzi che ragazze sono agghindate come fossero in uno show televisivo?
Tacchi kilometrici, acconciature sofisticate e vestiti da red carpet.
Dev’ èssere un incubo, ne sono sicura.
Ecco Shell, grande vacca seduta.
“Oh finalmente! Al, buongiorno!”
E mi squadra con aria poco soddisfatta.
“Ma.. Cosa indossi?”
Non ho neanche avuto il tempo di risponderle che un tizio l’abbraccia e se la porta via.
Lo sguardo di Miche si fa agghiacciante, triste e infuriato allo stesso tempo.
Si vede che prova ancora qualcosa per lei.
Fatto sta che mi guardo allo specchio.
Indosso degli shorts di jeans con sopra una canottiera bianca con tutte pennellate di colori a caso e delle normalissime Vans scure.
Beh lei stava in abito da cocktail rosa salmone e tacchi vertiginosi oro, che pretendo.
Niente trucco sul mio viso e i miei capelli sono raccolti in una mega coda di cavallo in cima alla testa, con due ciuffi ai lati, come andava tipo sei-sette anni fa.
Così inizio a farmi un giro e riconosco un sacco di visi, sicuramente visti in qualche rivista o video musicale, ma si capisce che la star della serata è quella cantante bionda col viso da angelo.
A parte il suo look da estrema diva, se ne sta li,circondata da una marea incresciosa di gente.
Mi dirigo verso il bancone, devo assolutamente bere.
In tutto questo Fynn è andato a pomiciare col suo scopamico.
Fantastico, sola come un cane.
“Un martini signorina?”
Martini? Ma per chi mi ha scambiata?
“No, un invisibile grazie, mi piacciono le cose forti.”
Il barista, che già fa paura così, m’imbruttisce e inizia a borbottare qualcosa sui giovani e l’alcool.
Guarda che ho vent’anni cretino.
Sembra un macellaio che ha appena ricevuto un maiale anoressico per una somma altissima.
“Ne fa due? Perfavore..”
Accanto a me si siede un tipo già visto, dai capelli rossi e gli occhi piccolissimi.
Sembra uno di quei peluche che si vincono alle giostre, giuro che voglio coccolarlo subito.
Peccato solo che ha l’aria di chi ha avuto una giornataccia.
“ Fanno cinque dollari.”
“Cosaa? Non sapevo si pagasse, è una festa!”
“Pago io alla ragazza, tranquillo, anzi, pago tutto quello che prenderà per tutta la giornata.
Tutti hanno il diritto di ubriacarsi.”
Gentile il rosso.
“Grazie!” Esclamo colpita, non è da tutti fare ciò.
E non ha idea che gli svuoterò il portafoglio.
“Tranquilla, fare del bene mi fa stare meglio.”
Ecco spiegato il mistero, era un’azione di carità, non una semplice gentilezza.
Quando si dice il karma..
“Scusi”
Richiamo indietro il barista.
“Qual è la cosa più costosa che avete?”
“ Il whisky casereccio invecchiato, viene dieci al bicchiere.”
Wow, deve essere fatto d’oro.
“Me ne da due per favore?”
L’uomo mi porge due bicchierini di whisky color ruggine.
Io guardo il rosso, gli sorrido, lui mi sorride di rimando, e fissa il secondo bicchierino, aspettando il momento in cui gliel’avrei passato.
E così li mando giù tutti e due in un fiato.
Cazzo, è forte ‘sto coso.
Saluto il rosso con una pacca sulla testa e vado via.