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Autore: ellex    13/06/2014    1 recensioni
Non poteva.
Se lo ripeteva ogni qual volta si soffermasse più del dovuto a guardarla o anche solo a pensarla. Insomma, erano amici e l’effetto che Ginny aveva su di lui non rientrava nei parametri dell’amicizia. Non riusciva a togliersi dalla testa il buffo incresparsi delle sue labbra quando sorrideva o la sicurezza con la quale iniziava a inveire contro ai fratelli accigliandosi e alzando la voce, l’eleganza e l’agilità con la quale sfrecciava sulla scopa o la sua simpatia e la sua esilarante schiettezza.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter | Coppie: Harry/Ginny
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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He will keep her safe at all costs.




 
Non poteva.
Se lo ripeteva ogni qual volta si soffermasse più del dovuto a guardarla o anche solo a pensarla. Insomma, erano amici e l’effetto che Ginny aveva su di lui non rientrava nei parametri dell’amicizia. Non riusciva a togliersi dalla testa  il buffo incresparsi delle sue labbra quando sorrideva o la sicurezza con la quale iniziava a inveire contro i fratelli accigliandosi e alzando la voce, l’eleganza e l’agilità con la quale sfrecciava sulla scopa o la sua simpatia e la sua esilarante schiettezza. Ginny Weasley era in assoluto una Gryffindor nata e una ragazza meravigliosa, riusciva a farlo sorridere anche quando era oppresso da tutti i problemi che si portava sulle spalle e ogni suo sguardo era un mix di allegria e tranquillità. Harry non poteva permettersi di  avvicinarsi troppo a Ginny, sarebbe stato pericoloso ora che Tu-Sai-Chi era tornato e la mole di problemi e minacce si era indubbiamente moltiplicata. Non l’avrebbe trascinata con se verso il pericolo e la costante paura di guardarsi le spalle, non le avrebbe rovinato la vita solo perché provava dei sentimenti. Ginny sarebbe stata più al sicuro con qualcuno più nella norma e che avrebbe  potuto proteggerla e non farla schierare in prima fila durante l’imminente guerra. Magari la fortuna quest’oggi girava stranamente a suo favore o magari Ginny aveva finalmente capito che non era fattibile essere la ragazza di Harry. E allora perché mentre lei era in compagnia di Dean tutte le sue certezze stavano crollando? Si ripeteva che  non avrebbe messo se stesso prima dell’amica anche se questo significava stare a guardarla mentre si baciava con qualcun altro! Era senza dubbio da qualche minuto che stava a fissarli visto lo sguardo preoccupato di Hermione davanti a se che sembrava sempre saper tradurre anche solo un suo sguardo. Ritornò a posare lo sguardo sulla Burrobirra posta tra le sue mani e ne prese un sorso mentre qualcosa iniziava ad incrinarsi dentro di lui dopo gli interrogativi di Ron su quando finissero di sbaciucchiarsi davanti a lui che era il fratello. Non voleva essere egoista nei confronti di Ginny ma, secondo lui, nessuno dei ragazzi con i quali usciva era quello giusto per lei e il suo carattere. Iniziava davvero a pensare che forse stava esagerando con le sue preoccupazioni e che magari non era proprio detto che tutti quelli che gli sarebbero stati accanto avrebbero fatto una brutta fine, a dimostrazione del fatto aveva i suoi migliori amici che ancora erano in perfetta forma nonostante tutti gli anni passati a stretto contatto. Magari Ginny sarebbe rientrata in quel gruppo ristretto di fortunati e se il destino non l’avesse voluta nel club allora ce l’avrebbe messa lui con la forza. Si, Ginny sarebbe sopravvissuta alla guerra e lui avrebbe fatto il possibile perché questa sua affermazione coincidesse con il futuro della ragazza dai capelli rossi.
-Sai vero che sei un ceco cronico?- la voce di Hermione lo riportò con la mente ai Tre Manici di Scopa mentre accanto a lei Ron, impacciato come sempre, le faceva segno che era sporca di un po’ di bevanda sopra le labbra. Oh si, se c’era qualcuno più impacciato e imbarazzante di lui in argomento amore era senza alcun dubbio il suo migliore amico!
-A cosa ti riferisci?- chiese alzandosi sul naso gli occhiali.
-A Ginny e ai ragazzi con i quali cerca di farti ingelosire, zuccone!- affermò Hermione lanciando uno sguardo ai due nel tavolo infondo.
-Di cosa stai parlando? Non sono geloso di Ginny!- doveva ricordarsi di dover migliorare a dire menzogne!
-Ovvio e io e Ronald stiamo assieme.- rispose la ragazza scoppiando a ridere mentre Ron si affogava con della Burrobirra- Devo ricordarmi di dire a Ginny che il pesce ha abboccato!- concluse con un sorriso sulle labbra.
-Finiscila Hermione, non sei divertente!-


 
 
-Ginny avresti dovuto vederlo, per poco non gli scoppiavo a ridere in faccia quando ha detto che non era geloso!- continuò Hermione mentre si raccoglieva i capelli sulla nuca con un laccio.
-Davvero? Che ha fatto?- chiese per l’ennesima volta la più piccola dei Weasley mentre non la smetteva di sorridere come un ebete e ascoltare l’amica come se la stesse informando di chissà quale notizia. Insomma, era chiaro a tutta Hogwarts che tra lei e Harry ci fosse qualcosa anche se nessuno dei due sembrava volerlo ammettere.
-Te l’ho detto Ginn, aveva quello sguardo pensieroso e non la smetteva di fissarti. Per non parlare di quando ho aperto il discorso!-
-Dici che dovrei fare qualcosa?- chiese Ginny incrociando le gambe sul letto.
-Ovviamente! Conoscendo Harry, si sarà fissato che tu con lui saresti in costante pericolo e quindi non prenderà mai l’iniziativa. Ora Ginn, se non ti dispiace, buonanotte!- concluse soffiando sulla candela.
-Buonanotte Herm.-
 
 


Quel giorno era il giorno, non ci sarebbero stati ripensamenti ne battute di ritirata, doveva solo non pensare, agire e basta.
Si ripeteva queste parole da quando era scesa dal letto, carica come non mai e ora che si trovava a qualche metro da Harry Potter le si era bloccato il respiro e le sue sicurezze sembravano essersi disintegrate.
Oh, per Godric!
-Harry!- esclamò forse con troppa enfasi mentre si torturava le mani dietro la schiena.
-Hey Ginny.- rispose il ragazzo dopo essersi girato verso di lei. Era il momento di agire, ora, dopo anni che era rimasta zitta e al suo posto. Percorse i pochi passi che li distanziavano, avvicinando il suo viso a quello del ragazzo alquanto sbigottito per poi alzarsi di poco sulle punte e appoggiare la fronte contro quella di Harry. Erano così vicini da sentire il respiro dell’altro sulle labbra, chiusero gli occhi impercettibilmente a causa dei leggeri brividi che solo quello scambio di respiri gli provocava , le mani di entrambi stese sui fianchi per paura che se si fossero anche solo sfiorati quel momento atteso da molto si sarebbe sgretolato come i pensieri di Harry e la ragione di Ginny. Quest’ultima, impaziente, si allungò di qualche centimetro per sfiorare piano le labbra di Harry portando successivamente le braccia attorno al collo del ragazzo che preso alla sprovvista mosse piano le labbra su quelle della rossa per poi bloccarsi di colpo dopo essersi accorto di quello che stava succedendo.
-Ginn..- sussurrò allontanandola di qualche centimetro .
-Stai zitto Harry- lo bloccò lei per poi riposare le labbra su quelle del ragazzo con più slancio di prima. Questa volta Harry Potter ricambiò il bacio senza dire nemmeno una parola posando le mani sui fianchi di lei per poi spingerla verso la parete, bloccandola tra il muro e il suo corpo. Spostò una mano sul collo della ragazza, spostando dal volto alcune ciocche rosse e passando lentamente la lingua sul suo labbro inferiore in una muta richiesta di approfondire quel contatto. Ginny dischiuse le labbra facendo scontrare per la prima volta le loro lingue mentre stringeva tra le mani i capelli corvini di Harry e lo trascinava con se su una delle poltrona della sala vuota dei Gryffindor, sedendosi a cavalcioni sulle sue gambe. Staccò le labbra da quelle di Harry per riprendere fiato e posarle sulla sua mascella, scendendo poi a lasciare qualche bacio sul suo collo mentre con una mano seguiva le venatura del braccio del ragazzo. Infine si fermò sotto la scapola per serrare leggermente i denti attorno alla pelle e lasciarvi un piccolo morso. Lasciando scivolare le mani sui suoi fianchi scoprì di poco la pelle pallida del ragazzo per poi spostare le dita ad armeggiare con il bottone dei jeans fino a sfilarlo dall’asola senza essere, ovviamente, fermata subito dopo da un Harry con il fiato corto e la voce sconnessa. Per tutta risposta Ginny calò la cerniera del pantalone e sfiorò leggermente il bordo dei suoi boxer.
-Ti ho detto- un altro bacio umido sul collo – di tacere- un piccolo morso dietro l’orecchio- Ti preoccuperai dopo delle sciocchezze che ti tormentano, ora non ci pensare e baciami- concluse afferrando tra i denti il lobo dell’orecchio.
-Al diavolo!- sussurrò più a se stesso che alla rossa, unendo con più foga di prima le sue labbra a quella di lei portando le mani sotto la sua maglia, accarezzandole piano e in modo sconnesso la  pelle per poi afferrare i lembi della stoffa della maglia, sfilandogliela successivamente, deciso a godersi il momento.






 
Hey, ciao a tutti!

Questa Harry x Ginny è nata dalla mia ispirazione notturna ahah quindi non so quanto sia venuta bene. Spero comunque sia di gradimento e non sia un totale disastro. Ho visto che questa coppia non ha chissà quale afflusso di storie al riguardo quindi visto che a me piacciono tanto, specialmente nell’ultimo periodo ho deciso di scriverci qualcosa. Aggiungo anche che non so come sia venuta la scena “Lemon, Lime” (che metto tra virgolette perché farà sicuramente pietà rispetto a molte che leggo in giro) chiamatela come volete ma comunque io ci ho provato ahah
Inoltre chiedo scusa per eventuali errori ma sono stanca morta!

Mi farebbe davvero molto piacere se mi lasciaste qualche commento o parere riguardo la storia.

Alla prossima!
-Ellex
  
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