Prologo


 

«Che hai?»
«Continuo a pensarci, Jess.»
«A lui?»
«Sì.» affermò la biondina guardando verso Harry e il suo gruppo di amici. «Ha quelle labbra che porca puttana gliele bacerei ventiquattro ore al giorno.»
«Farai meglio a dimenticarti di lui in quel senso, Christine. Lo sai anche tu che non vuole storie con nessuna.»

Christine abbassò gli occhi sulle sue ballerine nere, lei non poteva essere l’eccezione. Non la era mai stata e mai la sarebbe stata. Si era illusa di poter essere qualcosa di più di una botta e via per Harry, invece no. Era stata tutta una grande illusione e per questo si sentiva usata ed umiliata. Era stata solo una grande stupida, ma non si pentiva di nulla, anzi.

«Inizia a fare come lui, inizia a trattarlo come lui tratta te, con Zayn ha funzionato.»
«Tu e Zayn siete una cosa diversa, state insieme da quattro mesi ormai e lui è cambiato per te. Harry non lo farà, non per me almeno.» Christine si sentiva osservata, alzò gli occhi e quelli si incastrarono agli smeraldi di Harry. La bionda distolse subito lo sguardo posandolo su uno dei tanti alberi nel cortile del college. «Voglio dire, ci sono un sacco di bellissime ragazze qui in giro, perché dovrebbe cambiare per me?»
«Forse perché sei la ragazza più desiderata del campus e tutti vogliono averti e tu vuoi solo lui?»
«Hai un modo strano di vedere la realtà, Jess.»
«Christine è ora di svegliarsi un po’, non credi? Più di trenta ragazzi ti hanno offerto di uscire con loro in questo semestre ma tu hai sempre risposto di no, solo perché l’unico che ti attrae veramente è il bello e impossibile che frequenta in terzo anno di college e si chiama Harry Styles.»
«Ti ricordo che non è tanto impossibile.» rispose Christine alludendo alla festa di venerdì sera.
«Comportati come lui. Con la puzza sotto al naso, come se non fosse tutta questa gran bellezza. Trattalo come uno dei tanti e non dimostrarti debole ai suoi occhi.»
«Ci proverò.» si alzò dalla panchina di legno. «Ora però andiamo, vorrei farmi un bagno prima di andare a cena con loro.»

Jessica e Christine si alzarono e si avviarono verso il gruppo di Harry. Jessica e Zayn stavano insieme da un po’ e quindi Christine faceva parte del gruppo. Passavano molto tempo in compagnia, per questo motivo si era invaghita così tanto di Harry.
Christine accennò un  saluto generale con la mano, senza dire una parola, mentre Jess salutò il fidanzato con un bacio sulle labbra e con un semplice a dopo si voltò e ricominciò a camminare accanto a Christine.

Al dormitorio non c’era anima viva, le lezioni del secondo semestre erano iniziate quel giorno quindi non tutti erano ancora rientrati. La camera delle ragazze era abbastanza grande ed era una delle poche ad avere il bagno privato. Dovevano pagare qualcosa in più di affitto ma ne valeva la pena.
Jess si chiuse in bagno pronta a prepararsi per la serata, sarebbero andate nella casa dei ragazzi, loro non abitavano nel campus, avevano preferito affittare una villetta appena fuori e avere le loro comodità. Christine ne era certa, ogni santa volta era la stessa storia, quei cinque provavano a cucinare qualcosa ma finivano sempre e comunque per farsi portare delle pizze: erano dei cuochi terribili.
La bionda si legò i lunghi capelli biondi in una coda alta e spettinata, dopo di che aprì il suo armadio e ne tirò fuori una gonna plissettata a vita alta e un  top bianco con dei bottoncini davanti. Poggiò i vestiti e la biancheria pulita sul letto in modo ordinato, dopo di che aprì il secondo ripiano della scarpiera e tirò fuori le sue Toms bianche nuove. Era marzo e il caldo di Miami si iniziava a far sentire. Si ricordò di prendere un maglioncino nero abbinato al completo, non faceva così caldo da uscire sbracciati di sera.

«Jess sbrigati però, sono le sei e mezza!» urlò Christine mentre controllava la bacheca di Facebook dal cellulare.
«Ho finito, ho finito.» rispose Jessica in tono lamentoso.

Christine mise il telefono in carica sul suo comodino e iniziò a spogliarsi ripiegando i vestiti e mettendoli nel cesto dei capi sporchi che sarebbero stati lavati da loro due una di quelle sere.
Verso le otto le due ragazze lasciarono il dormitorio e salirono sulla macchina di Jessica. Arrivarono davanti alla casa dei ragazzi cinque minuti dopo solo per colpa del traffico sempre presente in città.

«Saranno le pizze.» urlò una voce da dentro una casa.
Niall aprì la porta, la sua espressione faceva capire che non si aspettava di vederle così presto. Guardò l’orologio che portava la polso e sorride alle due bionde.
«Ci fai entrare o cosa?» chiese spazientita Christine.
La ragazza spinse Niall da una parte ed entrò lasciando sia Jessica che il biondo senza una parola.

Christine entrò in cucina con una fame assurda, baciò la guancia di Liam, Louis e Zayn. Harry non lo degnò neanche di uno sguardo. Lui se n’era accorto che Christine era arrabbiata con lui, ma il poco interesse non gli fece attivare la curiosità di sapere perché. Teneva gli occhi fissi sul suo telefono, alle prese con una delle tante ragazze che gliela offriva su un piatto d’argento. Si sarebbero incontrati la sera dopo nella camera del suo dormitorio per una sveltina senza alcun significato.
Le gambe nude e magre di Christine ogni tanto catturavano l’attenzione del riccio ma non ci si soffermava più di tanto.

«Ho troppa fame!» si lamentò Niall entrando in cucina. «Quando diavolo arriveranno le pizze?»
«Che avete provato a cucinare questa volta?» chiese Christine mentre addentava un cracker.
«Niente, abbiamo perso ogni speranza. La settimana prossima potete venire un po’ prima e cucinare voi per tutti.» disse Zayn roteando sullo sgabello.
«Ci avete prese per cuoche?» chiese ridendo Christine «E poi io non sono brava ai fornelli.»
«Ai fornelli magari no ma in altro non te la cavi per niente male.» commentò Harry credendo di non essere sentito.

Harry alzò gli occhi per guardare la reazione di Christine che era evidentemente mortificata davanti a tutti. La bionda scese dal ripiano della cucina e diede uno schiaffo così forte ad Harry da fargli girare in parte la testa. Dopo di che uscì correndo dalla cucina diretta alle scale che portavano al piano di sopra.

«Christine aspetta!» urlò Niall con l’intento di lasciarla da sola.
«No Niall, fermo.» disse con voce fredda Jessica. «Non sei tu a doverla rincorrere per scusarti. Non sei tu ad averla usata per una notte e ad averla lasciata nel letto di una confraternita nuda dopo averla scopata per bene. Non sei tu il problema qui.» guardava Harry fisso negli occhi.

Harry si spostò il ciuffo di capelli dalla fronte e con un gesto veloce e cattivo lanciò un piatto che era posizionato sul tavolo contro il pavimento, riducendolo in piccoli pezzettini. Uscì dalla cucina veloce prendendo le chiavi della propria macchina dal mobiletto vicino all'entrata e per due giorni non si fece vedere in giro.




Ciao a tutti, questa non è la prima storia che pubblico ma le altre le ho tutte cancellate perché non le ritenevo più "leggibili" se così posso dire.
Ho iniziato a scrivere questa fanfiction più o meno un mesetto fa e sono già arrivata al sesto capitolo quindi aggiornerò puntualmente o ogni giorno o ogni due giorni.
Spero che l'inizio vi piaccia, non sarà una fanfiction facile, ci saranno colpi di scena e molti ma molti conflitti fra i personaggi. Non voglio svelarvi nient'altro e quindi vi dico solo che aspetto vostre recensioni. Grazie se avete letto, a presto :)