14/06/2014
0 recensioni20.Ritorno al campo
Eravamo tornati da un’altra impresa vittoriosa e ci aspettava un altro inverno al campo.Erano due anni che non uscivamo dall’accampamento se non per farci attaccare da mostri e recuperare oggetti sperduti. Due anni dopo il famoso Natale del liceo e due anni dal primo bacio con Percy e ora stavamo rientrando al campo.
- Non ci accoglieranno come eroi vero? - chiese Grover sconsolato. Oramai gli attacchi dei mostri erano sempre più frequenti così come i semidei che si univano a Luke e Crono.
- Non penso – rispose Annabeth sconsolata.
Oltrepassarono il confine magico e subito si sentirono a casa. Era proprio questa la funzione del campo mezzosangue: far sentire a casa coloro che non ne avevano mai avuta una.
- Anche voi sentite quest’aria così… così…- Tyson non riusciva a trovare le parole per descrivere le tristezza e la solitudine che circondava il campo. Nessun satiro suonava più nei campi di fragole e nessun ragazzo si allenava nelle basi di tiro con l’arco o all’arrampicata con la lava.
- Così sconsolata? – chiese Percy sentendosi invadere da una tristezza antica come il mondo e gli dei stessi. Fecero un giro per il campo per vedere dove erano finiti tutti i ragazzi ma si accorsero che ne erano rimasti ben pochi. Sei figli di Efesto lavoravano annoiatamente a delle nuove armi, due figlie di Afrodite si pettinavano specchiandosi nel laghetto delle canoe dove Chirone li aspettava.
- Mi sa tanto che ci aspettano brutte notizie – disse Annabeth. Conosceva il centauro da tanti anni eppure non lo aveva mai visto così preoccupato.
- Ciao ragazzi. Complimenti per la vostra impresa portata a termine. Come avrete notato il campo è deserto perché oramai qui è come fuori. Attacchi sempre più frequenti da mostri antichissimi e indistruttibili. Anche i combattenti migliori muoiono oppure rimangono feriti, come la vostra compagna Clarisse. Sono giorni che non si sveglia e abbiamo provato con tutti i mezzi a nostra disposizione… siamo davvero preoccupati. – concluse Chirone tristemente.
-Possiamo andare da lei? – chiese Percy con gli occhi in burrasca per la tristezza.
- Si ma fate molto attenzione. È impreveddibile una figlia di Ares in quelle condizioni. – Chirone se ne andò con questo avvertimento.
I ragazzi si avviarono sempre più sconsolati per un ritorno al campo non dei migliori.