Rikku si dondolò sulla sedia, annoiata.
I piedi immersi nella sabbia si muovevano lentamente seguendo il dondolio della
sedia.
I granellini, bianchi e finissimi, si sparsero anche sui piedi logorati del
legno.
I gabbiani volavano armoniosamente portando con loro tanti ricordi.
I gabbiani, lei, Yuna, Paine... Tidus… loro cacciasfere... Vegnagun!
Era passato un anno da tutto quello, dalle sfide che avevano affrontato, dal
combattimento contro Vegnagun, dal Celsius, dalle sfere che cercavano e
trovavano.
Era estate: il mare ondeggiava tranquillamente e all'orizzonte una solitaria
barca si allontanava. Sospirò.
Erano passati tre anni da tutto.
Da quando aveva incontrato per la prima volta Tidus a bordo della sua nave, quel
ragazzo che diceva di venire da Zanarkand, la città santa ormai distrutta; da
quando era diventata guardiana di sua cugina Yuna, da quando aveva conosciuto
Lulu,Wakka, Auron, Khimari...
Da quando avevano sconfitto Sin, da quando Tidus era scomparso, lasciando in
lacrime Yuna e lei con un "Ci rivedremo, vero?"... e poi era comparso in
quella stessa spiaggia.
- Rikku? - Paine le mise un mano sopra la spalla e lei gli e ne fu grata; in
quei ultimi tempi si sentiva un pò sola. Yuna e Tidus, logicamente, non avevano
tempo per lei, stavano sempre insieme,Wakka e Lulu erano impegnati col bambino,
Khimari come capo della tribù Ronso... e Paine… Paine forse era l'unica che si
ricordava di lei.
- Si?- Rikku si alzò dalla sedia, era stanca di stare seduta, voleva fare
qualcosa.
Odiava se stessa per non godere di quella pace che regnava da anni.
Voleva che ci fosse un mostro fortissimo come Sin da sconfiggere, delle sfere da
ritrovare a ogni costo, anche della vita, un robot gigante da disintegrare, un
mistero da svelare. Odiava quella calma. Odiava se stessa per questo. Voleva
che il gruppo fosse di nuovo unito come una volta, per un unico obbiettivo.
Non poteva scordarsi mai tutte le emozioni che aveva provato quando si erano
uniti per uccidere definitivamente Sin o della missione segreta di lei e Tidus
per trovare un modo di non fare sacrificare Yuna.
E si odiava per desiderare che tutto ciò
ritornasse.
Odiava pensare al suo egoismo. Non si ricordava del dolore estenuante di Tidus
quando aveva saputo della fine che doveva fare Yunie? O forse quell'inquietudine
pressante,interminabile,che era sempre dentro di lei perché sapeva che il
destino era quello?E l'impotenza?Se l'era forse scordata?
Ricordò, ancora una volta, il momento indelebile della sua vita.
Non poteva dimenticare mai il turbinio di emozioni che aveva provato nel sentire
tutta Spira cantare l' Inno dell' Intercessore, di sentire quella gente cantare
con la luce della speranza.
- Vieni, c'è una cosa che devi vedere,Wakka e Lulu sono preoccupati - Paine
s'incamminò verso il villaggio di Besaid. Aveva una strana voce, era quasi
preoccupata. L'indifferente, fredda, implacabile Paine preoccupata?
La seguì senza fiatare,senza dire una parola. Voleva sapere cosa era successo,
dov'erano Tidus e Yuna, perché erano tanto preoccupati... ma non disse niente.
Il villaggio era sempre lo stesso, accogliente, semplice... da"Casa".
Già. Quella parola che non aveva mai affibbiato a nessun luogo. Aveva sempre
viaggiato nelle aeronavi, abitato nel deserto, nella base degli Albhed... ma
quella era casa. Forse perché vi abitava da anni o forse, cosa più
probabile, perché lì vi erano legati i ricordi migliori del passato.
Il tempio. Anche da lontano si poteva scorgere. Imponente,autoritario...
suscitava timore anche a guardarlo. Ma a lei non più. Aveva avuto sempre paura
dei tempi quando erano ancora in funzione.
Una paura che non era eguagliata solo da quella dei
lampi.
La paura di cosa potesse esserci dentro, la paura che Yuna non uscisse, la paura
di quel luogo mistico. Ma ora non più. Chiuso. Questa parola la
sollevava.
Al centro del villaggio c'erano Lulu e Wakka insieme a tutta la gente di Besaid.
Cos'era successo?
Li raggiunse frettolosamente, quando Lulu la notò.
- Rikku,c'è una cosa che dovresti vedere - Lulu le indicò il tempio e lei provò
un tuffo al cuore.
Era paralizzata, pronta a tutto ma non a quello. Lentamente si avvicinò e lo
vide.
Si fermò di botto cadendo a terra, gli occhi sgranati, offuscati dalle lacrime.
Non sentiva neanche più il mormorio delle persone, i brusì della gente
incuriosita e preoccupata.
- Rikku- il suo nome ripetuto più volte dai suoi amici. Non li sentiva neanche
più.
- Yuna... avete avvisato Yuna…? - mormorò solo quello nei singhiozzi.
- E Tidus... avvisate Tidus… e Khimari..- non riusciva a dire che frasi
sconnesse ma Lulu ugualmente capì e fece come le era stato detto.
Il tempio. Il tempio era di nuovo in funzione. Il sigillo era stato rimosso. Il
tempio di Valefor era aperto.
L'eone stava aspettando la sua invocatrice. Ma per cosa?Sin era morto.
Una nuova minaccia incombeva su Spira.