Nice Ink
Dopo aver sorpassato la security e aver mostrato il suo biglietto Odessa cominciò a girovagare, fermandosi ogni tanto e guardando i vari stand finché finalmente trovò quello che stava cercando. Qui, come un ricordo della sua infanzia, stava la scheda del programma di tutta la giornata. Scorrendola velocemente Odessa vide che i The Used avrebbe suonato mezz’ora dopo sullo stage “Ernie Ball” e che i Black Veil Brides avrebbero suonato subito dopo. “ bhè, meglio rimanere in giro per vedere a cosa è dovuta tutta questa agitazione.” decise silenziosamente Odessa.
Camminando in giro, Odessa notò moltissimi ragazzi , la maggioranza dei quali vestiti uguali a sua sorella e sorrise, ripensando a quel tempo in cui quel festival ancora non era così popolare e decisamente non così affollato.
Aveva 13 anni quando andò al suo primo Warped Tour con le sue due migliori amiche e Odessa aveva sempre ricordato quegli anni come i suoi preferiti. Ma il tempo cambia, e lei era dovuta crescere in fretta, purtroppo lasciando indietro quello stile di vita che aveva sempre amato.
“ Hey, bel tatuaggio…” Qualcuno le disse e Odessa annuì come a ringraziare silenziosamente e continuò a muoversi.
Riceveva sempre commenti sui suoi tatuaggi, soprattutto perché la maggior parte di essi era visibile quando indossava shorts e maglie a maniche corte, ma contemporaneamente erano invisibili quando doveva andare a un meeting, e in quei casi rimanevano coperti anche se la temperatura avesse raggiunto i 100 gradi. Le dispiaceva che in quella società ancora i tatuaggi fossero così mal visti ma così era e lei non poteva farci nulla.
Improvvisamente Odessa si trovò smarrita in quella ondata di persone e cominciò a sentire gli spintoni della folla. Riprendendo il controllo dei suoi pensieri si spostò verso sinistra aggrappandosi al palo della tenda più vicina mentre la gente la superava velocemente. Apprezzando l’ombra, decise di rimanere lì per un po’, non realizzando di trovarsi praticamente attaccata al petto della persona dietro di lei.
“ Questo è un tatuaggio su Batman davvero fantastico…” una voce bassa e roca parlò dietro di lei e Odessa si girò, sbattendo quasi il naso contro un petto completamente coperto da body paint.
Facendo un passò indietro Odessa guardò la persona che si era appena ritrovata davanti e sorrise. Entrambe le sue braccia erano coperte da tempera nera mentre la sua faccia era truccata in un modo molto simile a quella di Moira poco prima. I suoi capelli neri e lucidi erano tirati, facendolo sembrare ancora più alto di quello che già era*.
Dess figurò che probabilmente stava aspetando la stessa band che sua sorella era venuta a vedere.
“Uh grazie. È il mio supereroe preferito in assoluto. Ho pensato fosse giusto rendergli omaggio in qualche modo…” La sua voce sembrava una campanella in confronto alla profonda voce del ragazzo.
“ Ottima scelta! Quindi, come sta andando la tua giornata?” Chiese lui, prendendo una lunga tirata dalla sigaretta che stava fumando. Lei sorrise e guardando in alto boccheggiò quando il suo sguardo si incrociò con due occhi di un blu così intenso mai aveva visto prima.
“ Ehm.. Bhè, bene penso, non avevo intenzione di venire oggi ma mia sorella minore doveva assolutamente vedere una band e mi ha chiesto di accompagnarla.” Sorrise lei, avvolgendo il braccio contro il palo su cui era appoggiata per stabilizzarsi..
“ Oh. Non il tuo tipo di musica, se ho capito bene?” lui passò una mano attraverso i suoi capelli, le dita rimanendo impigliate nei ciuffi verso la fine.
“ No, in realtà amo questo genere di musica, sono cresciuta ascoltandola. I The Used sono la mia band preferita. Mia sorella adora questa nuova band chiamata Black Veil Brides, mai sentiti nominare?” gli occhi di lei incontrarono ancora una volta quelli del ragazzo, occhi di un verde intenso persi nei suoi blu cristallo. ”Ah si, da quel che ho sentito dire sono una band niente male…” Rise lui e lei non poté che avere un presentimento, quasi lui sapesse qualcosa che a lei sfuggiva.
“ Ho sentito alcuni dei loro lavori, per lo più attraverso i muri di camera mia , ma mi piace uno dei loro video… mi sembra si chiami Perfect Weapon! oh, sono Odessa comunque.” Lei sorrise timidamente e porse la mano.
“Mi piace quella canzone.. è una delle migliori di sicuro. Io sono Andy e adoro il tuo nome…” Lui rispose sorridendole, posando la sua mano in quella della ragazza, mentre lei sentiva le scintille sprigionarsi dalle loro pelli in contatto.
“ Oh grazie. Da piccola lo odiavo profondamente ma la mia famiglia ha origini scozzesi e Odessa è un nome di famiglia quindi mi è toccato semplicemente abituarmi. I miei amici comunque mi chiamano Dess…” Arrossendo non era sicura del perché stesse divulgando così tante informazioni a un completo sconosciuto, ma era così semplice parlare con lui.
“ Bhè mi piace. Potrei avere il tuo numero? Magari possiamo incontrarci più tardi e continuare la nostra chiacchierata visto che devo proprio scappare…” Lui le sorrise ancora, il suo piercing al labbro scintillante nella luce. Lei annuì passandogli il suo cellulare e prendendo quello del ragazzo aggiungendo il suo numero in rubrica.
“ Allora goditi il resto della tua giornata e assicurati di non perdere il set dei BVB, non ti deluderanno.” Lui rise, avvolgendo le sue lunghe braccia attorno alla ragazza, abbracciandola velocemente, e poi si incamminò verso la direzioni in cui i The Used si stavano preparando per la loro performance.
Sorridendo tra se e se Odessa si diresse verso lo stage preparandosi per sentire una delle sue band preferite suonare. Si avvicinò lentamente al palco, ma decise di rimanere sulla sinistra, per evitare la calca di moshers e surfers che sicuramente sarebbero arrivati non appena iniziato il concerto.
Finalmente dopo aver atteso 10 minuti sotto il sole soffocante i The Used salirono sul palco. Il loro set fu spettacolare, Odessa chiuse gli occhi e cantò ogni singola nota insieme a Bert. Aveva da sempre sentito una forte connessione con quella band, un po’ come i ragazzi in quel periodo si sentivano nei confronti dei BVB. La band suonò la sua canzone preferita, “I Caught fire”, come canzone di chiusura a una meravigliosa performance. Ciò ricordò semplicemente a Dess il perché del suo grande amore verso quella band. Avrebbe cercato di incontrarli più tardi, ma per il momento voleva rimanere nei paraggi per guardare questi rinominati Black Veil Brides, giusto per capire chi era questa band così amata.
Finalmente dopo 20 minuti di attesa, a causa del cambio di set, partì una forte musica e il batterista della band arrivò sul palco, scatenando un forte applauso dalla folla presente, per poi sedersi dietro alla batteria. Poco dopo 2 ragazzi, entrambi coperti di tempera e indossanti giacche di pelle, corsero attraverso lo stage, le loro chitarre oscillanti seguendo il ritmo dei due musicisti, che intanto avevano preso posto ai lati del palco. Un altro ragazzo, senza maglia e con un basso, arrivò correndo e si pose quasi di fronte a lei. Dess alzò gli occhi e incrociò il suo guardo, i suoi occhi erano pesantemente truccati di nero e Dess notò un grande tatuaggio che recitava “OUTLAW” abbastanza grande da ricoprire tutto il suo stomaco. Urla attraversarono l’aria esattamente quando la canzone introduttiva finì e il cantante uscì sul palco.
I suoi capelli erano disordinati, il suo corpo coperto da strisce nere, indossava pantaloni in pelle così stretti che lasciavano poco all’immaginazione. Urlò nel microfono, la sua voce bassa e gutturale mentre i riff di chitarra davano inizio a quell’unica canzone che Odessa conosceva. Guardando verso l’alto Odessa si ritrovò faccia a faccia con lui, gli occhi di lei fissi in quegli occhi blu cristallini che aveva visto poco tempo prima durante la loro conversazione.
“Odessa… questa è per te!” urlò il ragazzo accovacciandosi esattamente di fronte a lei, la sua mano indugiando sulla guancia della ragazza per un solo attimo prima che ricominciasse a correre dall’altra parte del palco.
Stavano suonando Perfect Weapon, l’unica canzone da lei conosciuta.
“ Oh Mio Dio…” pensò lei ridendo mentre guardava il cantante girovagare per lo stage e avvicinarsi a lei di tanto in tanto cantando, quasi stesse cantando per lei e nessun altro.
Lei non lo sapeva, ma Odessa aveva appena instaurato una connessione con uno dei musicisti più desiderati dell’intero tour. Che cosa avrebbe fatto adesso?
*In questo punto la scrittrice fa riferimento a un altezza pari a circa 5.7 piedi, che in teoria sono 1.73 metri
*Nota della traduttrice*
Ciao bella gente!! Ed ecco che entra in gioco la band con annesso incontro a sorpresa! Possiamo dire che la storia stia già prendendo una piega :D
Impressioni? Non ho avuto nessun tipo di riscontro con lo scorso capitolo! Ci sarà questa volta qualche coraggioso recensore?
Vaaaaaabè, grazie per l’attenzione, al prossimo capitolo! :)