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Autore: cloe    31/12/2004    7 recensioni
I pensieri di una ragazza innamorata di Malfoy scritti su una pergamena. Recensite!!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dedicata a M

Disclaimer:

Hermione Jane Granger, citata in questa fanfiction, non appartiene a me, ma a J. K. Rowling e a varie case editrici comprese ma non limitate a Bloomsbury, Warner Bros, Salani. Non scrivo a scopo di lucro, ma per puro divertimento.

Nota bene:

Questa fanfiction non tiene in considerazione gli avvenimenti accaduti nel sesto libro della saga di Harry Potter, "Harry Potter e il principe mezzosangue".

 

 

macchie d'inchiostro

 

 

Chiamalo amore questo sentimento che provo per te.

Chiamalo dolore, mi sento morire ogni volta che ti vedo.

Zitta, silenziosa, ti osservo cercando di non farmi notare. Ma tu volgi il tuo sguardo ed incontri il mio.

Ghiaccio...

E fuoco.

Ecco ciò che vedo.

Due pozze gelate che mi mozzano il respiro con la loro gelida indifferenza...

E ardenti per la voglia di cancellarmi dal tuo mondo nel quale non è mio diritto entrare, nemmeno per osservarti di nascosto.

E mi fai bruciare.

Un semplice istante prima che io distolga i miei occhi dai tuoi. Un solo istante che ricorderò per molto tempo, come la sensazione che ho provato e che sarà difficile dimenticare.

Le mie occhiate, fuggenti, timide, ti seguono in ogni tuo movimento.

Dal passo lento e sicuro al tuo portamento fiero, al modo in cui ti concentri per scrivere o studiare, come i tuoi occhi fissano lo scritto che hai davanti.

E quell'istante, quando i nostri occhi si sono incatenati, è durato un'eternità.

Una piacevole eternità.

E sono stata io a sorprenderti a fissarmi.

Non tu.

E mi ha fatto piacere.

Un'emozione intensa, come una scossa, ha attraversato il mio corpo: la sensazione che se avessi continuato a perdermi nei tuoi occhi tutto intorno a noi avrebbe cominciato a girare, perché sarei stata ubriaca di te.

E di scatto ho girato la testa dall'altra parte.

Il coraggio di ammettere i miei sentimenti è venuto a mancare.

Ho osservato troppe volte spostare i tuoi occhi lontano da me il lieve movimento della testa che spezzava il nostro contatto. Non avrei sopportato di vedere di nuovo quel particolare movimento.

E mi sono girata per prima.

Come se fossi stata colta sul fatto a fare una cosa sbagliata, andando contro la legge.

Contro la tua legge.

La legge che non siamo fatti per stare insieme.

E io la infrango, continuando a sperare, inutilmente, che questa cambi.

Ma questa legge non cambierà.

E io continuerò a sperare.

Invano.

 

I tuoi occhi bruciavano e io mi sono scottata quando ho incontrato il tuo sguardo.

Come una scossa, una timidezza mi ha travolto inaspettatamente facendo abbassare il mio.

Contro la mia volontà.

Avrei voluto continuare a perdermi nelle tue pozze di vita, ma è stata più forte di me.

La paura.

Quella di apparire ridicola ai tuoi occhi.

Ed ingenua.

Illusa.

Sciocca.

Brutta.

La paura di un'altra derisione.

Quella che le altre si accorgessero che ti stavo fissando.

Ma soprattutto la paura di apparire...

È stata più forte, ed ha vinto.

Ho abbassato lo sguardo impedendomi di vedere la tua reazione, nonostante fremessi per sapere cosa avresti fatto.

Non lo so.

Non so cosa avresti fatto.

Ho bruciato la chance di sapere: me ne sono andata per prima.

Ora non mi rimane che sognare.

 

 

Il tuo sorriso è più bello quando parli con gli amici.

Fa male quando ridi di me.

Sono belli i tuoi occhi che non vedo l'ora d'incontrare per sbaglio, di nuovo.

Mi piacerebbe parlarti, ancor di più stingerti la mano.

E sarei la donna più felice del mondo.

Forse per te sono solo una ragazza con i suoi ingarbugliati sentimenti di adolescente, ma ti voglio bene.

Forse.

Non so cosa provo esattamente per te ma il vederti mi fa stare bene.

Sì, il solo vederti...

Mi scombussola ma stò bene.

 

 

 

Potrei smettere di respirare, ma tu rimarresti indifferente.

 

Sei serio, sei bello, probabilmente hai già la ragazza.

Non voglio saperlo, ci potrei morire.

Le lacrime che cerco di trattenere comincerebbero ad allagare la mia anima.

Non so perché continuo a pensarti, visto che hai già detto che non sono il tuo tipo.

Dio, quanto male mi ha fatto questa frase, detta per iscritto ad un'amica. Ma proprio perché l'hai scritto a lei continuo a sperare.

Invano.

Continuo a sperare che tu abbia mentito, perché si fa sempre così quando non si parla con il diretto interessato.

O perché sei timido.

Perché tu sei timido, vero?

Non esiste solo quella corazza d'indifferenza che vedo...

Non può esserci solo quella.

 

Sono scuse per potermi illudere o pensieri?

Non lo so.

...O forse sì?

 

Sono... Un'illusa?

Sì.

Forse sotto quella corazza non c'è davvero niente, ma io voglio credere il contrario.

Per poter alimentare i sogni che mi fanno sorridere inconsciamente.

Se sorrido non piango.

Quando piangerò per te, soffocherò nelle mie lacrime, perché avrò accettato che tu non amerai mai una come me.

E con questo pensiero non potrò coesistere.

Perché ho bisogno di amore.

Del tuo.

 

 

 

E faccio spegnere le luci intorna a me, nella stanza.

Sperando che queste parole non vengano lette da nessuno.

Sperando che questo sentimento, come lo scritto, svanisca con la luce artificiale, si disperga nel buio per sempre.

Per poi poterci ridere su, allegra, senza che il pensiero a te faccia male.

 

Per te non esisto, sono insignificante.

Ma tu, per me, sei tutto il mio mondo.

Potresti esserlo.

Se tu lo volessi.

Se oltrepassassi la tua timidezza e mi parlassi.

 

A me il coraggio manca.

 

 

 

La tua voce... È così bella.

Come tutto di te, in te.

Su di te ogni vestito sembra splendido.

Mai altri capelli mi sono sembrati così soffici e la pettinatura così adatta ad una persona.

Un corpo unico, come la persona che racchiude.

 

 

 

È da troppo tempo che ti sogno, che ti osservo, senza decidermi a dimenticarti per davvero.

Ogni volta che ho preso questa decisione, il mio cuore non l'ha mai rispettata, seguendo il suo volere.

Il tuo nome è un'incisione che non riesco a cancellare dalla mia fonte di vita.

L'estate doveva far sparire il desiderio delle tue labbra, dei tuoi occhi puntati nei miei, della tua pelle.

Ma non l'ha fatto, perchè sei penetrato troppo nel profondo della mia anima.

Voglio dimenticarti, innamorarmi di nuovo, di un altro.

Se tu mi dicessi chiaramente 'non ti amo', se me lo dicesse la tua voce, le tue labbra, allora comprenderei.

Acceterei.

Soffrirei.

Crescerei.

E mi volterei ad affrontare la realtà.

E tu svaniresti dalla mia vita.

Tu.

Non il tuo ricordo.

Quello rimarrà per sempre impresso nei miei ricordi, perchè non si può dimenticare un anno passato a cercare d'incontrarti 'per caso' nei corridoi, tra una lezione e l'altra.

Ti voglio, ti desidero, ma sopratutto ti voglio tanto bene.

 

 

 

Ti auguro tutta la felicità del mondo, anche se con un'altra.

Anche se soffrirò.

Ma l'importante è vedere il sorriso sulle tue labbra, quel sorriso che illumina le mie giornate d'autunno.

Queste fredde giornate autunnali che infreddoliscono il mio corpo ma non il cuore, perché è il tuo sorriso a riscaldarlo.

E vivere tiepidamente è un piacere.

 

 

fine

 

 

Scritta nel mese di novembre del 2004 - riveduta e corretta nel dicembre dello stesso anno.

 

  
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