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Autore: Inspired_girl    14/06/2014    11 recensioni
Cosa puoi fare quando l'insicurezza ti blocca? Cosa puoi dire quando la timidezza ti opprime la gola? Come puoi vivere quando attualmente vivi solo di malinconia e depressione?
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«Non abbiamo bisogno di psicopatici appena usciti da istituti per depressi, tornatene a casa Howen»
(N.d.A: tematiche delicate trattate con estrema cura e cautela, realismo)
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate
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'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare dimostrazione veritiera del carattere di questa persona, ne offenderla in alcun modo.'


                                        Him






Never a failure, always a lesson”










Le labbra della ragazza si muovevano calde contro le mie, fredde e paralizzate, a ritmo della musica attuale che rimbombava sonoramente per la discoteca, rovinando chissà quanti uditi. Io ero immobile. Le mie braccia erano ferme lungo i fianchi, le gambe rigide e dritte, ed il busto immobile, girato completamente verso Julie che non accennava a lasciarmi andare. 
Provai a non pensare mentre lei cercava rudemente di coinvolgermi in quel bacio, incitandomi in qualche maniera di rispondere. 
Disgustata dalla saliva e dal contatto, l'unica cosa che riuscii a fare fu serrare i denti, impedendole il passaggio e palesarle il mio rifiuto nei suoi confronti. Non stavo ancora concretizzando la situazione finché la ragazza non mi avvicinò a sé, portando le sue piccole mani lungo il mio fondoschiena. Improvvisamente indignata mi staccai con la poca forza di cui disponevo, due antidepressivi erano troppi e rammaricai il fatto di averli presi. Respirai priva di fiato e mi pulii la bocca con una mano, mentre con l'altra cercavo un qualsiasi appiglio con cui sostenermi. 
Inconsuetamente non provai più la paura che avrei dovuto percepire; mi sentivo un manichino da vetrina: con solo un corpo, ma senza organi e sentimenti. Un'improvvisa stanchezza rese instabile le mie gambe, facendomi quasi crollare a terra se il ragazzo, amico di Julie non mi avesse preso in tempo. Schifata mi staccai da lui e camminai verso il mio gruppo, poco distante da me. Volevo urlare il nome di Zack che rideva prendendo un sorso del suo drink, di Justin che ballava, di Alex, Lizzie e anche di Chris, che lodai mentalmente solo adesso per essersi scusato prima. 

«Fermati, perché te ne vai? Sei strana, qui funziona così! Se piaci a qualcuno vi fate!» protestò Julie, portandosi con fare bambinesco le mano sotto al petto secco. Non riuscii a decifrare le sue parole, specie l'ultima frase e così un'espressione di confusione si fece spazio sul mio viso. Lei rise, lasciando parlare il suo amico conciato in modo strano.
«Farsi vuol dire baciarsi, mai stata in disco? Ti sei mai fatta qualcuno?» proferì quest'ultimo parlando con aria talmente ovvia da indurmi a pensare che fossi io quella stupida. Ciononostante non m'impegnai a tentare di capire quel discorso contorto per i miei gusti e mossi i passi verso i miei amici. 
«Ehi ragazza, voglio una risposta io» urlò Julie cercando di fermarmi. Continuai a non capire il senso di tutto ciò. Le cose erano cambiate a tal punto che se ad una persona interessava un'altra, la baciava di soppiatto? 'Facendosela'? 
Scossi la testa sconvolta da quella nuova realtà, così priva di senso e quasi paradossale, anzi... Inverosimile. Come poteva essere successo? Non era mai accaduta una cosa del genere e nonostante l'avessi provata su pelle, stentavo a crederci. In quel momento desideravo solo scappare e dimenticare l'accaduto, che nonostante non avesse significato nulla di rilevante per me, aveva segnato un paio di valori morali e di credenze, distrutte a loro volta dalla nuova realtà che girava tra noi giovani. 
«Resta qui!» urlò l'amico di Julie, che inserendo ampollosità nella pronuncia, non fece altro che spaventarmi e a motivarmi a correre. Ero quasi giunta dai ragazzi ed una volta lì, corsi verso quella che mi sembrava la via della salvezza.
«Zack» sussurrai nascondendomi dietro di lui e aggrappandomi alla camicia, per non rischiare di cadere data la debolezza.
«Ehi, sembra che ti abbia inseguita un mostro, va tutto bene» disse prima di girarsi e di toccarmi il mento, alzandomi il viso per riuscire a vederlo bene. Scossi la testa intontita ed indicai Julie venuta verso di me assieme al suo amico. Cercavo l'aiuto di qualcuno, me la sarei cavata da sola se non fosse per il mio stato inebetito, che mi offuscava la capacità di ragionare bene. 
Zack si voltò insieme a Lizzie e Chris, e quest'ultimo richiamò anche l'attenzione di Alex e Justin che stavano ballando indisturbati. 
«E voi chi siete?» chiese Chris mettendosi le mani sui fianchi e guardandoli con aria seria. Lo ammirai da dietro e mi piacque questa personalità improvvisamente forte e spavalda. 
«E a te cosa interessa?» rispose Julie con aria ovvia. La guardai con occhi strabuzzati, mi aveva baciata, rimproverata usando giustificazioni stupide ed ora pretendeva pure di parlare con me? Scossi la testa per la milionesima volta in quel giorno.
«Certo che ci interessa, stavate inseguendo Caren!» urlò Lizzie. In quel momento la ringraziai mentalmente, nonostante il carattere spesso velenoso e competitivo, era una ragazza premurosa. 
«E così il tuo nome è Caren!» esclamò con enfasi quella stupida ragazza con i piercing. La guardai da dietro la schiena di Zack e nel momento in cui fece nuovamente quell'occhiolino disgustoso tirando fuori la lingua, tornai al mio posto, stringendo ancora di più la camicia del mio amico. 
«Sentite non ho fatto nulla di male. Caren mi è piaciuta e l'ho baciata come si fa sempre, voi venite spesso qui no? E conoscete le usanze, perciò non scandalizzatevi» puntualizzò Julie, ancora convinta di essere dalla parte della ragione, mentre io del torto. Scossi nuovamente la testa per evitare di sentire quelle parole che risuonavano prive di significato all'interno della mia mente e mi sporsi leggermente. 
«Le hai chiesto il permesso per farlo?» urlò Justin, ed in quel momento le altre persone che stavano ballando smisero di fare ciò che stavano facendo, aprirono una specie di cerchio in cui vi eravamo noi, Julie e l'amico, ed iniziarono a seguire la scena. Annoiata dal loro comportamento sbuffai. La situazione stava molto probabilmente degenerando, ed io mi sentivo così stupida. Mi appoggiai su Zack ed inspirai il suo profumo.
«Che fai sniffi?» chiese Alex. Risi ed annuii, mi sentivo ubriaca nonostante non avessi toccato alcolico. Era tutto irreale.
«Dovevo?» chiese Julie. Mi sporsi per guardarla e la fulminai con lo sguardo, era tutto pazzesco. L'amico che più che altro sembrava il fratello, si mise davanti a lei e alzò il capo per parlare. Era inquietante.
«Non potete farne una colpa a lei, è giovane proprio come la ragazzina dietro di te e tutti noi » disse indirizzato a Zack. Lo stava guardando con aria dolce e con occhi quasi sognanti. Sapevo che il ragazzo fosse da sogno, ma non era autorizzato a guardarlo così. 
«Che ne dite di portare i vostri sederini da bambini, fuori da qui? O meglio, alla larga di noi?» disse Justin. Lizzie cercò di calmarlo nonostante avesse ancora i nervi saldi. 
«La disco è luogo per tutti! E non è colpa mia se i ragazzi lasciano le proprie meretrici da sole» urlò il ragazzaccio chiaramente in cerca di rogne. Spalancai la bocca nel momento in cui mi diede chiaramente della prostituta, ero offesa, ma pensai di meritarmi l'insulto, così abbassai il capo ed iniziai a pentirmi del mio comportamento, non avrei dovuto generalizzare l'accaduto anche ai ragazzi, potevo cavarmela da sola. 
«Abbassa la voce e non fare l'aggressivo» proferì Chris, più carismatico che mai.
«Altrimenti?» rispose lui.
«Altrimenti qui finisce che torni a casa con il collo rotto» disse Zack con la miglior calma di sempre. Riuscì a pronunciare quella frase minacciosa come se fosse un complimento, solo lui era in grado di farlo. Il ragazzo gay rise e tutto accadde velocemente. Zack si avvicinò e lo prese per il colletto.
«Dalle una seconda volta della puttana e non vedrai più il cielo ragazzone, provaci di nuovo, avanti!» disse lui, mentre con garbo lo spinse a terra. L'amico o fratello di Julie si ricompose lentamente ed indietreggiò cadendo ancora, non era un ragazzo spavaldo e a giudicare dal suo sguardo sembrava ora più che mai ancora più affascinato da Zack. Indietreggiai anche io non avendo più davanti a me il mio bellissimo scudo e leggermente infastidita dagli sguardi che volgeva verso il biondino con gli occhi verdi.
Alex e Chris staccarono Zack dal ragazzo e quest'ultimo rise nuovamente, trascinando con se anche Julie che lo aiutò a rialzarsi.
«Se ridi ancora ti faccio diventare maschio bambolina» disse Lizzie alzandosi fintamente le maniche, proprio come facevano i ragazzi prima di combattimento. In quel momento il cuore si gonfiò di gratitudine e non potei non sorridere. Chiusi gli occhi e amai moltissimo l'intervento di Zack e ammisi a me stessa che quel suo lato un po' da duro mi piaceva. Lo trovavo sempre più interessante, tanto che il pensiero di avercelo accanto migliorò il mio stato d'animo. Ringraziai mentalmente anche Lizzie e apprezzai il fatto che questa volta era velenosa con qualcun altro che non fossi io. 
«Non credere che io sia spaventata. Anche se ho parlato diplomaticamente non sono così dolce e carina» rispose Julie facendo schioccare le ossa del collo, cercando in qualche modo di sembrare temibile. 
«Toccala e stai a vedere che fine farà il tuo amico, le donne comunque non si toccano» fece Justin mettendosi le mano in tasca. 
«Perché è una ragazza?» scherzò Chris, che cominciò a ridere tenendosi la pancia con le mani. Risero un po' tutti e all'improvviso un ragazzo arrivò e si scaraventò su Chris dandogli un pugno in pieno viso.
«Parlale di nuovo così e ti uccido!» urlò quest'ultimo. Spalancai gli occhi e corsi verso Chris un po' frastornata. Lo aiutai a rialzarsi e gli guardai il viso. Era intatto al momento, ma sapevo si sarebbe formato un livido sullo zigomo. 
«Oh Dio, ti prendo del ghiaccio» sussurrai spaventata. Le sue mani mi fermarono, «va tutto bene, stai qui» disse. Ero scossa, mi sentii tremendamente in colpa e dentro di me sapevo che il putiferio avrebbe avuto inizio. 
«Ma sei scemo?» strillo Lizzie che si avventò su di lui. Tuttavia quello era un ragazzone e la scaraventò a terra proprio come si faceva con un insetto sulla spalla. A quel punto m'immobilizzai del tutto e pregai che la situazione non degenerasse.
Non capivo più nulla ma mi voltai per vedere Justin sferrargli un gancio destro niente male. Ricordai subito che faceva MMA, proprio come gli altri, ed un sospiro di sollievo uscì dalla mia bocca, seppur impercettibilmente.
Mi girai per vedere Zack, tenuto fermo da Alex, «ci sta pensando Justin, Zack calmati, è in gamba» continuava a ripetergli. Lui gli diede ascolto e si avvicinò con rapidità a Lizzie, che giaceva per terra, sollevandola con dolcezza e poggiandola sul bancone poco distante. Corsi verso di lei che sembrava priva di conoscenza. 
«Stai con lei e non lasciarla sola» mi disse con estrema cautela, attento a non spaventarmi e a non farmi andare in panico. Cercai di parlare, non volevo che facesse cose pericolose. Sapevo bene che fosse un ragazzo molto forte. Era un veterano del box e di MMA, lo avevo visto all'opera in palestra numerose volte, proprio come Justin e Alex. 
«Va tutto bene» disse fermandomi. Mi tranquillizzò nuovamente solo con gli occhi e riuscendo nel suo intento, tornò di corsa lì dove una rissa stava avendo luogo. Non mi voltai, restai a guardare Lizzie, poggiandole del ghiaccio sul viso, sperai che si svegliasse. 
«Lizzie» sussurrai lentamente, mentre la scuotevo con cautela. Tuttavia non si svegliò, aveva urtato il pavimento con violenza, ma respirava ancora.  Improvvisamente ricordai il soccorso di Justin nella palestra a scuola e saltai il bancone; l'addetto alle bevande non c'era e mi arrangiai da sola. Presi dell'acqua e mi bagnai la mano, tornai da Lizzie e le toccai il collo. 
Massaggiai quella zona cercando di beccare il nervo e risvegliarla. Nel momento in cui sentii uno strillo mi voltai spaventata e corsi spintonando le persone verso i ragazzi. 
Julie stava importunando Chris, che stava sistemando il ragazzo gay. Se la stava cavando bene. I suoi colpi erano veloci e decisivi, era molto agile al contrario dell'avversario, che si limitava a cadere e rialzarsi per sferrare qualche pugno all'apparenza innocuo. Chris urlò quando Julie lo graffiò in viso con le lunghe e affilate unghie. Erano in due contro uno, e la cosa non mi piacque affatto. Mi scaraventai su di lei spingendola a terra di sorpresa. 
«Caren vattene!» urlò Chris, che ricevette un gancio sulla guancia, essendosi distratto per parlarmi. Mi dispiacque nuovamente.
«Stai attento!» strillai io, che mi posizionai su Julie bloccandola proprio come facevano i ragazzi in palestra, nei combattimenti di allenamento che facevano. Lodai il fatto che assistivo spesso al loro corso e con decisione, fermai la ragazza a cui a quanto pare, piacevo. 
«Ancora tu» disse lei, «profumi, non voglio farti del male, tra le tue braccia starò calma» aggiunse. Disgustata e nauseata m'imposi di non ascoltarla, era tutto così faceto e assurdo. Alzai lo sguardo. 
Justin stava combattendo con un nuovo ragazzo, che a quanto pare era l'ultimo della compagnia di Julie. Aveva la nostra stessa età, come gli altri. Aveva una maglia rossa sangue e dei jeans bianchi. Lo detestai già a primo impatto e guardai le condizioni di Justin. Era privo di graffi o lividi, era bravissimo; tuttavia era il responsabile del corso a scuola e aveva vinto diversi premi relativi proprio ai combattimenti.  Era veloce nello sferrare colpi e anche nello schivarli; non sembrava in difficoltà, ma nonostante tutti volevo che tutto terminasse. Mi ricordai di Zack e lo cercai in quel trambusto. Lo scorsi un po' più isolato dagli altri, mentre picchiava il ragazzo moro che aveva scaraventato Lizzie a terra. Cercai di guardargli il viso, gli sanguinava il labbro inferiore. 
«Oh Dio» sussurrai cominciando a tremare leggermente. Quella ferita mi distrusse letteralmente; mi uccideva vederlo con quel labbro spaccato, ma nonostante tutto, si destreggiava bene. La difesa non sembrava essere il suo forte, al contrario dell'attacco, in cui sembrava possente ed energico. 
Mi ricordai di Lizzie e trovando Alex con lo sguardo, che cercava di tenere tutta la folla di persone alla larga. 
«Alex, vai da Lizzie!» urlai irrequieta. Lui si voltò da me e corse subito dall'amica, ancora stesa su quel bancone. Tornai a guardare Zack. Fui interrotta dato che iniziarono a volare sedie e vetro. Guardai la direzione da cui provenivano gli oggetti e notai che stava nascendo un'altra rissa dall'altra parte del locale. Molte persone abbandonarono la discoteca di corsa data la serata rovinata, e mi chiesi dove fosse la sicurezza. 
«Altri guai» sussurrò la ragazza che mi morse il braccio, dandomi un altro bacio, a stampo questa volta. Urlai, attirando purtroppo l'attenzione di Zack, che dopo aver fatto cadere a terra il ragazzo, si voltò verso di me e mi raggiunse a grandi passi. Spinse leggermente Julie e mi alzò dal terreno. Gli guardai la ferita e la toccai, sussultando al suo posto.
«Ti fa male?» chiesi restia e malsicura. Lui fece di no con la testa e mi trascinò da Alex e Lizzie. 
«Non ti muovere da qui» sussurrò al mio orecchio e tornando dagli altri. 
«Caren, Lizzie si sta svegliando!» urlò Alex toccandomi la spalla. Non lo ascoltai, restai a guardare Zack, quel ragazzo dolce, simpatico, bello e anche combattivo, che stava camminando con decisione, come se nulla potesse ostacolarlo, verso i suoi amici. 
Il ragazzo con cui si stava picchiando giaceva al suolo. Era mal conciato. Aveva del sangue che fuoriusciva viscoso dal naso ed un livido gigantesco sull'occhio destro, respirava però e bastò questo a tranquillizzarmi; non volevo che Zack diventasse un'assassino.
Lo seguii e vidi che staccò il ragazzo gay da Chris, che nonostante fosse tanto bravo quanto gli altri, non voleva far male all'avversario. Subito dopo andò da Justin, quest'ultimo si scansò, beneficiando all'amico il privilegio di sferrare l'ultimo pugno, che mise a k.o il tizio con la maglia rossa, risultato un degno avversario, sportivo e anch'egli forte. 
«Lizzie sei sveglia?» sentii sussurrare da Alex. Lo ignorai nuovamente. Ero troppo presa, presa da qualcosa di chimerico e straordinario, presa da una persona che aveva mostrato destrezza, un'altra qualità da aggiungere alle infinite che già possedeva, presa da un qualcosa d'incantevole, presa da Zack Eric Martin. 



Guardai Julie saltellare disperata dai suoi amici, mentre finalmente qualcuno ci diceva che la sicurezza stava per arrivare. Ne approfittammo per uscire, Alex caricò Lizzie sulle spalle e corse fuori con me. Aspettammo Zack, Justin e Chris arrivare.
Una volta giunti da noi, feriti e stanchi, ci allontanammo insieme dal locale, fermandoci all'interno del bosco che faceva da scorciatoia per i nostri quartieri. Nessuno proferiva parola, e lì davanti al lago, mi avvicinai all'unico ragazzo che occupava la mia mente. Lo guardai, rispecchiandomi nei suoi occhi, così belli e profondi. 
Gli toccai il collo, ed in punta di piedi, baciai il livido formatosi sulla mascella. Un piccolo sussulto.
Mi alzai ancora più in alto e baciai l'altra ferita sullo zigomo. Fermento.
Poi sorrisi e lì, davanti agli occhi di tutti e sopratutto quelli di Justin, stampai l'ultimo casto bacio sull'angolo della bocca, nella spaccatura. Stupore. 








SPAZIO AUTRICE
Hei bellissime!
Per scusarmi ulteriormente ho pensato di postare un altro capitolo, che termina con un finale pazzesco :)
Lo scorso ha ricevuto davvero poche recensioni, e la cosa mi è dispiaciuta molto, spero di non avervi perso...
Tuttavia vi prometto che sarò più attiva, però fatevi vive, altrimenti per chi scrivo e aggiorno?.
Allora, veniamo a noi, che pensate del capitolo? Dinamismo? E di questa nuovo aspetto di Chris, Justin e Zack? E Lizzie hahaha?
Aspetto davvero dei vostri commenti, mi servirebbero molto. 
Vi anticipo una cosa, di questa fiction ci sarà un sequel. La vicenda primaria e d'inizio si sta sviluppando, e tra non molti capitoli giungerà al termine, forse arrivo ai 30 o oltre di un po' :). 
Poi inizierò per l'appunto questo sequel, che avrà nuove tematiche, tre nuovi personaggi, ed in cui diventerà rilevante lo sport: MMA. Che per chi non lo sapesse, è l'acronimo inglese di 'mixed martial arts'. 
È uno sport che include box, karatè, arti marziali ed un ultimo che non mi viene in mente. Col passare degli anni è divenuto una cosa unica. MMA si è staccato dalle altre discipline che contiene, divenendo uno sport autonomo e stilizzando uno stile proprio.
Io lo faccio e devo dire che è utilissimo! 
Vebhe, comunque, ci sarà più azione ed un sacco di altre cose. Vi farò conoscere in modo ravvicinato Chris, Lizzie e anche Alex, che è un po' l'esterno della storia. Justin sarà più presente e le cose con lui cambieranno, coinvolgendo ovviamente anche Zack.
Ora non voglio dirvi altro, solo aspettatevi un sacco di nuovi avvenimenti!

Scusate possibili errori, vi lascio con qualche foto.
Un abbraccio,
Inspired_girl
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Caren durante la rissa(È davvero bella❤️)

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Justin :)

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