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Autore: Loki_Shuu    14/06/2014    2 recensioni
Vi siete mai chiesti cosa accadrebbe se due homunculus di nostra conoscenza finissero casualmente nel mondo di Naruto? E se incontrassero una certa ragazza dagli occhi bianchi, di nostra conoscenza? E se uno degli homunculus se ne innamorasse? Beh, io penso proprio di no! Questa crossover è una produzione della mia testa ricca di idee, a volte moooolto poco coerenti! Se vi ho incuriosito, leggete!
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Envy, Lust, Wrath
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 23: La verità di Madara Uchiha e l'unione di Envy e Hinata

 

-Sorpresa!- esclamò il ragazzo, avendo però premura di non farsi sentire dagli altri.

Ci mancò poco che Hinata non svenisse per l'imbarazzo, e direi che aveva pure ragione!

-Co-co-cosa... c-ci fai q-qui?! V-Vattene immediatamente!- esclamò, all'apice della vergogna, con la tremarella alle gambe.

-Quindi non mi vuoi più? Ooooh, come sono tristeeee!- si lamentò Envy, con faccia abbattuta e occhi umidi, dato che ormai sapeva perfettamente come farle venire i sensi di colpa.

-Ehm... e-ecco... i-io non... !- farfugliò Hinata, imbarazzata.

-“Tu non... ” che cosa?- chiese maliziosamente il ragazzo, entrando in acqua.

-I-Io non v-volevo dire q-questo! Io t-ti a-a-am... - non riuscì a terminare la frase, perché Envy l'aveva raggiunta con un gran balzo e l'aveva soffocata in un abbraccio.

-Anche io, Hina-chan, anche io.- sussurrò piano, nascondendo il volto nell'incavo della sua spalla e annusando il profumo dei capelli di Hinata.

Lei chiuse gli occhi e ricambiò la stretta.

 

D'accordo, lasciamo per un attimo da parte la situazione romantica, e concentriamoci sulle emozioni di Envy!

All'apparenza tutto calmo e tranquillo (per quanto Envy possa esserlo), in lui stava avvenendo una specie di rivoluzione: i suoi nuovi sentimenti d'amore stavano combattendo strenuamente affinché il suo autocontrollo non andasse a farsi una bella vacanza, anche se, purtroppo, erano in netto svantaggio!

Questo perché ad aiutare le sue emozioni, diciamocelo, al momento non proprio caste e pure, era arrivata anche la sensazione fantastica che provocava il sentire le rotondità estremamente generose di Hinata premere contro il suo petto.

A questo proposito, percepì un intenso e piacevole calore invadergli il corpo e annebbiargli la mente.

Envy non riusciva a dare un nome a questa sensazione, non avendola mai provata prima, quando improvvisamente una parola si fece strada nella sua testa.

“Che sia... piacere?!” si chiese, incredulo, l'homunculus.

Certo, in effetti, era più che legittimo, perlomeno in quella situazione, considerò poi.

 

Il tutto accadde così in fretta che nessuno dei due parve rendersene conto.

Improvvisamente, Hinata si ritrovò con le labbra incollate a quelle di Envy, mentre la lingua di lui cercava in tutti i modi di penetrare quell'ingenua piccola barriera.

Cosa che non gli riuscì affatto difficile.

Hinata indietreggiò leggermente, rossa in viso: che cosa stava accadendo?

Era possibile che... ?

Non volle nemmeno formulare il pensiero.

Tuttavia, sapeva perfettamente che quel momento, prima o poi, sarebbe arrivato.

Oltretutto, lo voleva anche lei, no?

Quindi, perché aspettare ancora?

Rispose delicatamente al bacio, come soltanto lei sapeva fare.

Il resto, poi, venne da sé, naturale come respirare.

 

Entrambi percepivano forte il desiderio di stare l'uno accanto all'altra.

C'erano solo loro in quel piccolo angolo di felicità, apparentemente infinita, dove né la missione, né gli homunculus, né i ninja avevano più valore.

 

Fra gli alberi, l'anima di Al sorrise, sinceramente felice per i due ragazzi e, tra sé, sperò di riavere presto il suo corpo, per provare a sua volta quella gioia che sia Envy sia Hinata ora conoscevano.

Così, silenziosamente, per quanto la sua armatura potesse permetterglielo, si allontanò dalla sorgente per tornare all'accampamento.

 

Fu una notte limpida e serena, senza dubbio, la più bella che entrambi avessero mai trascorso in tutta la loro vita.

Essersi incontrati, per loro, aveva voluto significare un'avvenimento nuovo, una nuova emozione: sentirsi amati da qualcuno.

Perché entrambi avevano finalmente ricevuto quell'affetto che, durante l'infanzia, era stato loro negato dai rispettivi padri.

Forse... forse proprio per questo il destino aveva voluto che si incontrassero: per infondersi amore e coraggio a vicenda.

Ma, ora, qualunque fosse la ragione, la cosa più importante era che fossero insieme, e lo sarebbero rimasti per sempre.

 

-Allora? Cosa è successo?- chiese Wrath, una volta che Al fu arrivato all'accampamento.

-Uhm... niente, niente di particolare, ma, se fossi in te, non andrei a disturbarli: la tua sanità mentale di bambino innocente potrebbe essere compromessa.- lo consigliò saggiamente il quattordicenne.

Il bimbo alzò un sopracciglio: onestamente, non aveva capito un parola dell'ultima metà della frase, ma, siccome provare a ragionarci richiedeva troppo sforzo alla sua povera testolina, decise allegramente di lasciar perdere e si rimise sotto le coperte.

***

-Eccoci, siamo arrivati!- disse Madara, tutto pimpante.

-Era ora!- esclamò Lust, saltando sul prato.

Improvvisamente, un disegno sull'erba attirò la sua attenzione.

-Cos... ?! Ma questo è... !-

-Esattamente.- sorrise l'uomo, sotto la maschera.

-Da tempo ero a conoscenza dell'esistenza di un altro mondo. Questo portale mi è semplicemente servito per far sì che le persone potessero avervi accesso “per puro caso”.-

Lust si voltò di scatto.

-Ecco spiegato il motivo di tanto interesse verso di noi! Vuoi semplicemente usarci per i tuoi scopi!-

-Be', se vuoi metterla in questo modo... ma sappi che, se volessi, potrei cancellare quel portale con il mio chakra. In quel caso, non potreste mai più tornare nel vostro mondo.-

-Tu... maledetto bastardo!- sputò l'homunculus della lussuria, furiosa.

Dal canto suo, Sloth sospirò.

-Se ti aiutiamo, poi potremo tornare indietro con i nostri compagni?-

-Naturalmente! Tutto ciò che chiedo è la vostra collaborazione al mio piano, nulla di più.-

-Grrr... e va bene! D'accordo, ti aiuteremo! Ma sia chiaro, quando tutto sarà andato secondo i tuoi piani, noi ce ne torneremo nel nostro mondo e non avremo più a che fare con te... con voi!- si corresse poi, guardando Sasuke che, dal canto suo, se ne stava bellamente fregando di tutto e di tutti, continuando ad allenarsi con la katana.

-Promesso!- cinguettò allegramente l'uomo mascherato.

-Molto bene. Ora, non vi ho portate qui solo per spiegarvi il motivo della vostra presenza nel mondo dei ninja. Io voglio che voi torniate nel vostro mondo e mi portiate qui gli altri di voi.-

-COSA?! IMPOSSIBILE! NON ACCETTERANNO MAI!- gridò Lussuria, indignata.

-Eppure è ciò che dovete fare, se non volete restare qui per sempre.-

-Maledetto! E chi ti dice che non ti tradiremo?! Eh?!-

-Se entro settantadue ore, a partire da adesso, non sarete di ritorno, vi verrò a prendere tutti quanti di persona e, vi avverto, non mi sarebbe affatto così difficile come pensate.-

Improvvisamente, il tono di voce di Madara si era fatto serio e minaccioso: persino Gluttony, in quel momento, avrebbe capito che l'uomo non scherzava affatto.

Lust e Sloth non poterono fare altro che ingoiare il rospo e accettare.

-Oh, molto bene! Così mi piacete! Avete visto com'è semplice andare d'accordo?!- tornò a ridere l'uomo, contento.

Lust si morse il labbro.

Ah, ma non sarebbe finita lì: prima o poi, quel dannato essere umano gliela avrebbe pagata molto cara!

***

-Hinata... -

-Mmm... -

-Hinata, svegliati... -

Envy prese a scuotere delicatamente le spalle della ragazza, che finalmente schiuse le palpebre, non senza una certa fatica.

-Cos... ? Envy, perché... perché sono sopra di te?- chiese poi, arrossendo.

-Eh? Vorresti farmi credere che non ti ricordi di 'sta notte?- chiese il ragazzo con fare malizioso.

Di colpo, la mente della povera Hyuga venne innondata di ricordi relativi alla notte precedente.

-I-Io... ecco... - balbettò, avvampando nuovamente.

-Ah ah! Ma sì che ti ricordi! Però è meglio se ora torniamo all'accampamento, sai, non vorrei che gli altri capissero che... - si fermò: la sua gola non riusciva emettere suoni.

Era possibile che lui, il grande Envy, si vergognasse di ammettere a sé stesso che, per la prima volta in vita sua, aveva fatto l'amore con una ragazza?

Badate bene: amore non sesso.

C'erano state altre prima di Hinata, ma con nessuna di loro era stato amore: semplicemente, una notte e via, come si suol dire.

Invece, con Hinata era stato come farlo per la prima volta.

Si era sentito inesperto, spaventato dalla paura di non soddisfarla.

 

-Envy... -

 

Il ragazzo sussultò.

-Ehm... sì?-

-Le tue guance... -

-Eh?- fece senza capire.

-Le tue guance hanno preso colore.- specificò allora Hinata, con un lieve sorriso.

 

Non era possibile.

 

-Cosa?- chiese in un sussurro il ragazzo.

Si toccò il viso con una mano e, con stupore, si rese conto che era... caldo... .

Non ci poteva credere: davvero lui era... arrossito?

Non c'era altra spiegazione: stare con Hinata gli faceva più bene di quanto avesse mai pensato.

Stava forse diventando di per sé... un essere umano?
 

DALL' AUTRICE:
Dopo 6 (e dico 6) mesi, eccomi di nuovo qui! Non ho parole per scusarmi, davvero: sono sinceramente dispiaciuta per il ritardo!
In compenso, spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento come spero.
Grazie mille a _Son Hikaru e a Rich_Chan per le recensioni: vi voglio tanto tanto bene e vi ringrazio dal profondo del cuore!
Kiss Kiss! <3

By Noemina2001

 

 

 

 

 

  
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