Sono seduto sul marciapiede di Strassen Street.

Mi sono sistemato come potevo per proteggermi dal freddo, rannicchiandomi e stringendo le ginocchia al mio petto completamente scoperto.

Ogni tanto guardo in giro, sperando che Hawkeye sia arrivata, ma infondo non posso pretendere nulla, anche lei abita abbastanza lontano da qui.
Gia è tanto se con l'orario a cui l'ho chiamata e il freddo gelido che fa qui fuori non mi abbia sbattuto il telefono in faccia mandandomi a quel paese.

Il vento però comincia ad aumentare.

Non resisto proprio più.
Mi alzo e mi incammino.

Mi sento gli occhi stranamente puntati addosso.
Le persone, passando, mi guardano stupite e subito iniziano a sussurrare qualcosa a chi sta loro di fianco.

Sicuramente si domanderanno perchè me ne vado in giro mezzo nudo in pieno Gennaio come se niente fosse.

Odio questo loro atteggiamento.

Anche senza conoscermi saranno saltati subito alle loro conclusioni, non so, come qualcosa del tipo

" Guardate quel vagabondo, oltre ad essere uno straccione è anche completamente pazzo"

oppure: " Il manicomio stasera ha qualche paziente in meno a quanto vedo"

Mi fermo scrollando la testa.
Sono proprio ridotto male.
Da quando mi interesso di quello che dicono o pensano gli altri?

Mi avvicino ad una vetrina, guardando la mia immagine riflessa.

Sono completamente sudato.

Due profonde occhiaie solcano il mio viso, oscurando ancora di più i miei occhi che, anche se non per via di stasera, sono opachi, non più brillanti e pieni di vitalità come una volta.
Il mio volto invece ha assunto un colorito piuttosto pallido e mi accorgo solo ora di esser dimagrito parecchio. Sembro quasi una mummia in via di decomposizione.

Mi allontano di scatto, quasi come se il vetro mi avesse scottato.
Quello che vedo non sono più io, o almeno sono io, ma senza quella parte di me che secondo molti mi rendeva unico al mondo.

Comincia a girarmi la testa e cammino barcollando.
Mi aggrappo ad un lampione e rimango fermo a cercare di riprendere un respiro regolare.
Incomincio a tremare senza controllo, ci mancava anche la febbre adesso.

Vedo una panchina libera.
Con un pò di fatica riesco a raggiungerla
Mi siedo passando una mano fra i capelli completamente bagnati.


Inizio a pensare.
Oltre a tremare come un budino, adesso mi stanno tornando in mente un sacco di avvenimenti che avevo deciso di non tirare mai più fuori.
Cerco di stare calmo, devo fermare quelle dannate immagini che mi frullano vorticosamente in testa.
Il mio cervello però va per conto suo, facendomi rivivere tutto: La morte di mia madre, la trasmutazione umana, Il lungo e pericoloso viaggio che abbiamo affrontato per recuperare i nostri corpi.....

Ancora quel dolore lancinante alla testa!

A queste immagini poi si sostituicono episodi più recenti: Al che se ne va via lasciandomi completamente solo, La punizione, Mustang che si prende gioco di me e che poi mi sbatte violentemente sulla scrivania e comincia a.....

La testa mi sta scoppiando, non ce la faccio più!

- NOOOOOO!!!-

_______

- EDWARD! EDWARD CALMATI, SONO IO!!!

Apro di scatto gli occhi.
Mi accorgo di essere ancora seduto sulla panchina e di avere la testa fra le mani.
Ho le guance umide, devo aver pianto...

Sento poi una mano che mi accarezza dolcemente i capelli.
Alzo lo sguardo verso l'alto, trovandomi difronte il Tenente Hawkeye con uno sguardo talmente dolce da farmi ritornare al passato.

E' un attimo.
La mia mente sovrappone l'immagine della mia adorata madre sul volto del tenente.

Riza mi abbraccia, stringendomi forte a sè.

Io ricambio tenendomi forte alle sue spalle.
Il suo corpo emane un calore unico simile proprio a quello che mi donava Trisha nei momenti di sconforto. Specialmente quando io e Al litigavamo.

Per la prima volta durante tutta la sera, mi sento finalmente protetto e al sicuro.

Sono talmente felice che le lacrime cominciano a sgorgare senza alcun freno.

Vorrei rimanere così per tutta la vita.

Alcuni ragazzi si fermano, fissando incuriositi la scena.

Mi avranno sicuramente preso per una femminuccia.

A me però non importa per niente.

L'unica cosa che conta è che adesso non sono più da solo...

Da Solo con i miei incubi



Scusatemi tanto, il chappy è un pò corto, ma volevo sottolineare abbastanza bene gli incubi che continuamente assillano il nostro Ed. La tentata violenza e l'abbandono del fratello lo hanno annientato, completamente distrutto, tanto che non riesce nemmeno a mettere da parte questi ricordi che non fanno altro che farlo soffrire ancora di più.
Comunque nn preoccupatevi, non sono sadica, non ce l'ho affatto con Ed.
Al prossimo capitolo!!Kiss Kiss


Red Robin: Ehilà è sempre una soddisfazione per me avere nuove persone che trovano interessanti le mie ff. Grazie tante per il complimento, mi fai arrossire ^////^, ma volevo dire una cosa, questa ff non è proprio una yaoi, può sembrarlo, ma non lo è. Non ti preoccupare, capirò se non commenterai, ma ti auguro una felice e divertente vacanza^^ Kiss Kiss




Stella92