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Autore: Fra_chan22    15/06/2014    1 recensioni
(SPOILER ALLEGIANT) Tobias sull'Hancock affronta la sua paura: l'altezza. Ma non sarà da solo.
*dal testo*
Prendo un respiro e poi mi lancio, chiudendo gli occhi. Sento il vento quasi tagliarmi il volto con la sua forza, i legacci sostenere il mio peso nella caduta e una voce, la sua voce, intimarmi di aprire gli occhi. Nonostante la paura, io mi fido. E li apro.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Four/Quattro (Tobias), Tris
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Guardami sempre, Tris.

 

Stiamo salendo sul tetto dell'Hancock. Sento il freddo sferzarmi la faccia, e il caldo delle sue ceneri che mi porto appresso scaldarmi le braccia. Ho deciso di sfidare la mia paura più antica, alla quale sono segretamente affezionato, solo perchè so che a lei sarebbe piaciuto ritornare in questo posto, terminata la guerra. Osservo il panorama dall'alto, ma sono costretto a distogliere lo sguardo poco dopo: ho un senso di panico che si sta insinuando in me. Vedo i miei amici scherzare tra loro e subito dopo lanciarsi uno ad uno dall'edificio. Dentro me, la nausea si è sommata al panico precedente. Zeke mi dà una pacca sulla spalla e io lo osservo. Lui mi sorride di rimando: -Guarda che è meglio di quello che credi.-

Lancio di nuovo uno sguardo al panorama:

-Lei come si buttava?-

-Pancia in giù.- deglutisco; ci avrei scommesso:

-Okay. Legami.- mentre mi vesto dell'imbragatura di sostegno, sento le mani esperte di Zeke assicurarmi con alcune cinghie. Mi impongo tassativamente di non osservare l'altezza sotto i miei piedi. Sento le sue ceneri dietro di me. Prendo un respiro e poi mi lancio, chiudendo gli occhi. Sento il vento quasi tagliarmi il volto con la sua forza, i legacci sostenere il mio peso nella caduta e una voce, la sua voce, intimarmi di aprire gli occhi. Nonostante la paura, io mi fido. E li apro.

 


Sembra di volare e comprendo finalmente il motivo di questa posizione: si diventa uccelli. Un piccolo sorriso mi si apre sul volto: per una volta, voglio provare a essere come lei, un piccolo corvo. Apro le braccia e una scossa mi attraversa il corpo. Come un miraggio, vedo di nuovo il suo sorriso. Accanto alle mie braccia ci sono anche le sue. Cerco di raggiungere le sue dita, ma sono sfuggenti, come lei lo è sempre stata. Con la coda dell'occhio scorgo l'oro delle sue ciocche di capelli. È con me. Rido, ma insieme a me ride anche lei. Le ceneri si stanno disperdendo, ma lei è ancora qui, che sta volando con me. Vorrei urlare, vorrei piangere, vorrei poterla baciare.

"Quanto mi sei mancata" vorrei sussurrarle.

"Anche tu"

È un soffio, ma le mie orecchie riescono a raccoglierlo. Scorgo il terreno sotto noi farsi più vicino e un gruppo di persone in lontananza. Fra poco tutto finirà.

"Ti aspetterò. Vivi, Tobias. Ti amo." sono le ultime parole che le sento proferire, e tutte le ceneri si dispergono. Sorrido, mentre una lacrima sfugge al mio controllo. Mi libero dai legacci e la saluto.

 

Guardami sempre, Tris.

 

  
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