Per le
interviste era stato allestito un palcoscenico apposito, nei posti
davanti al
palco erano seduti: nelle prime file gli sponsor, nelle restanti gli
spettatori. Sopra il palcoscenico erano situate quattro poltrone rosse.
La
presidentessa Ice fece il suo ingresso in un'elegante ma pratico
vestito blu,
con un gran sorriso si rivolse alla platea.
"Salve
a tutti! Come ben sapete questa é una serata
speciale...é arrivato il momento
delle interviste ai nostri 24 tributi estratti! Ma lasciate che vi
spieghi:
verranno chiamati sul palco ogni volta entrambi i tributi di ogni
distretto,
quindi saranno intervistati insieme su domande scelte da noi o dai
nostri cari
sponsor, in modo da conoscerli meglio. Poi i tributi avranno la
possibilità, se
vogliono, di mostrare agli sponsor cosa sanno fare. Infine potranno
salutare,
per quella che sarà forse l'ultima volta, i propri cari!
Preciso che i restanti
distretti non assisteranno alle interviste o prestazioni del distretto
che si
troverà sul palco, quindi distretti diversi avranno modo di
conoscersi solo
nell'arena" la presidentessa fece una pausa e sorrise prima di
continuare:
"Ma c'é un'altra sorpresa per voi: non sarò io a
intervistare i tributi.
Molti degli sponsor lo hanno richiesto e sono sicura tutti i presenti
approveranno...signore
e signori ecco a voi Caesar Flickerman !"
Caesar
fece il suo ingresso sul palco con un sorriso sgargiante: il pubblico
applaudì
entusiasta della sua presenza, cosa che lui ricambiò con un
leggero inchino.
Raggiunse poi la presidentessa, esibendosi in un'elegante baciamano,
che fece
sorridere Ice. Poi entrambi si sedettero sulle due poltrone rosse
affiancate
sulla sinistra.
"Bene
Caesar, devo dire che é un piacere ed un onore averti qui!"
"Ti
ringrazio Ice, ma devo confessarti che l'onore é mio: trovo
l'idea di questi
nuovi Hunger Games davvero elettrizzante!"
"Ne
sono felice! Vuoi già iniziare le interviste?"
Caesar
sorrise furbamente.
"Certo
che lo voglio! Ma prima di intervistare i nostri cari tributi, avrei
queste da
leggere!"
Caesar
mostrò un foglio.
"Cosa
sono?" chiese incuriosita Ice.
"Sono
le domande che i nostri sponsor volevano farti, che ho personalmente
selezionato e che mi trovo quindi in dovere di farti!"
"Spero
non siano troppo sconvenienti!" scherzò Ice.
"Oddio,
spero proprio di sì invece!" ridacchiò lui,
generando una risata generale.
"Iniziamo
da una curiosità mia: come ti é venuta l'idea per
questi giochi?"
"Bé
adoro gli Hunger Games originali e ho pensato che mi sarebbe sempre
piaciuto
assistere come spettatrice ad una delle varie edizioni. Dato che questo
non era
possibile mi sono detta: Ehi, perché non crei un'edizione
tutta tua, con le tue
regole, dove tutti potranno interagire attivamente? Così
l'ho fatto! Inoltre
credo che questa esperienza possa essere istruttiva per i tributi che
ne fanno
parte!"
"In
che modo?" chiese Caesar.
"Bé,
vedi mio caro Caesar, inutile dire che gli Hunger Games siano
un'esperienza che
ti cambia. Ma non solo é un'esperienza negativa, come molti
pensano...io credo
che una situazione del genere tiri fuori un lato delle persone che
nemmeno loro
sapevano di avere. In situazioni estreme di questo tipo può
succedere qualsiasi
cosa: scopri di avere una forza che non credevi di possedere, tiri
fuori i
sentimenti migliori di te, oppure i peggiori...chissà. Ma
sicuramente apprendi
cosa conta davvero e cosa vuoi dalla vita, cose o capacità
che normalmente
sottovaluti o a cui non dai il giusto peso. Ecco credo che gli Hunger
Games
servano a questo!"
"Wow,
incredibile davvero, non l'avevo mai vista in questo modo! Comunque
passiamo
alle domande degli sponsor: sei soddisfatta dei tributi scelti? Ne
avresti
preferiti altri? Hai preferenze per qualcuno in particolare?"
"Sono
molto soddisfatta dei miei 24 tributi! Sono tutti particolari e con un
carattere molto diverso: peso che sarà molto interessante
osservare come si
comporteranno nell'arena! Gli sponsor hanno fatto davvero un ottimo
lavoro di
selezione. Nonostante questo ammetto che avrei preferito in alcuni casi altri tributi.
Tra quelli
estratti ho di certo alcuni per i quali ho una preferenza maggiore, ma
sono
talmente tanti, che moriranno sicuramente! Inoltre puntualizzo che
ovviamente
non verranno fatti favoritismi di nessun genere, io e gli strateghi ci
impegneremo molto per mettere in difficoltà tutti allo
stesso modo"
"Bene!
Non so quanto questo possa essere rassicurante per i tributi, ma
sicuramente é
un'ottima notizia per noi!" disse sorridendo, poi aggiunse: "Potresti
farci un esempio di un tributo che avresti voluto nell'arena?"
"Sicuramente
Gale degli Hunger Games originali! Penso sarebbe stato interessante
vedere come
sarebbe stata la sua prima esperienza in un'arena"
"Il
sadismo l'hai ereditato da qualcuno o l'hai acquisito col tempo?...Ok
giuro che
questa domanda l'ha fatta uno sponsor, io non centro nulla! Quindi se
stai
pensando ad una seconda edizione dei giochi, pensa a loro, non a me!"
ironizzò lui indicando gli sponsor.
Ice
sorrise.
"Come
mai tutti credono che sia fredda e sadica?" disse con sguardo complice
a
Caesar.
"Temo
che l'organizzare un Hunger Games non abbia aiutato!" rispose lui
scherzoso, suscitando le risate di molti, compresa la presidentessa.
"Ok,
ho capito...la prossima cosa che organizzerò saranno le
Olimpiadi della pace,
contenti?"
Caesar
rise: "Questo si che é un evento a cui vorrei offrirmi come
tributo!"
"...oppure
un Nonary Game...pure quelli sono 'pacifici' o no?" disse lei con
un'espressione compiaciuta.
Caesar
sbiancò: "No...decisamente preferirei partecipare alle
Olimpiadi della
pace! Ma se ti serve un intervistatore per il Nonary, pensami!"
Ice rise
nuovamente.
"Bene,
grazie presidentessa per aver risposto gentilmente alle nostre domande!
Ma
adesso direi che é il momento dei nostri cari tributi,
iniziamo dal primo
distretto: facciamo entrare Hermione e Draco!"
I due
entrarono e si sedettero sulle due poltrone posizionate di fronte a
Caesar e
Ice.
"Benvenuti!
Bene Draco, tu sei stato il più votato nella mietitura tra i
maschi di questa
edizione, come ci si sente ad essere un favorito? Te lo aspettavi?"
"Sono
un Malfoy e un purosangue, era ovvio che scegliessero me!"
Questa
frase fece alzare gli occhi al cielo di Hermione.
"Draco,
spieghiamo bene ai nostri sponsor: voi siete maghi giusto? Cosa intendi
con
purosangue?"
Draco usò
un tono glaciale e seccato, come se stesse spiegando qualcosa di ovvio.
"I
purosangue sono maghi nati da un mago ed una strega, quelli nati invece
da un
mago e un babbano, sono detti Mezzosangue" pronunciò
quest'ultima parola
come se fosse una malattia "Ah dimenticavo i babbani sono quelli che
voi
definireste 'persone normali', senza poteri insomma! Infine ci sono i
nati
babbani" rivolse uno sguardo di disprezzo a Hermione "quelli come
lei, con entrambi i genitori babbani!"
Hermione
lo fissò furiosa: odiava quel termine per indicarla, era
considerato
dispregiativo nel suo mondo, soprattutto nel modo in cui lo stava
dicendo
Draco.
"Oh
fantastico Malfoy, davvero ottimo lavoro! Se prima gli sponsor volevano
supportarci, grazie al tuo encomiabile comportamento, non lo faranno
più!"
"Fino
a prova contraria, Granger, sono stato io il più votato tra
noi due, ma se vuoi
dire qualcosa accomodati pure sapientona!"
"Ok
mi é parso di capire che tra voi due non scorre proprio buon
sangue! Ne
approfitto per porvi una domanda che era stata fatta da un'altro
sponsor: Se
avreste potuto scegliere un'altro compagno tra i tributi estratti chi
avreste
scelto?"
"Chiunque
dimostrasse un minimo più di intelligenza o
umanità di lui!" brontolò
Hermione.
"Meno
male che ero io quello scontroso!" la punzecchiò lui "Io
avrei scelto
qualcuno di potente di sicuro! Come l'uomo del distretto 7 ad
esempio...quello
é uno che decisamente non penso vorresti avere come nemico!"
Caesar
rise.
"So
che voi di diversi distretti ancora non vi conoscete, ma ti assicuro
che se lo
conoscessi, non lo vorresti avere come alleato. E' uno che si fa pochi
amici!"
"A
quanto pare é una caratteristica dei migliori!"
ironizzò lui, alludendo a
se stesso, cosa che fece nuovamente alzare gli occhi al cielo ad
Hermione.
"Mio
caro Draco, ho un'altra domanda per te: c'é qualcuno che ti
aspetta nel tuo
distretto? E per qualcuno, intendo qualcuno di speciale!"
"No"
rispose immediatamente lui, con tono freddo. Ma abbassò
leggermente gli occhi,
Hermione lo fisso dubbiosa, sembrava quasi che la cosa lo
dispiacesse...impossibile,
Draco non era di certo un sentimentale!
"Non
mi dirai che é perché é qui
presente...no, perché mi é già
capitato!"
disse Caesar ironico, facendo ridere molte persone tra il pubblico.
"Assolutamente
no!" protestò lui arrossendo, seccato di una tale battuta.
"Le
regole della scuola sono niente magia fuori da Hogwarts...come farete?"
"Dal
regolamento sono esclusi casi eccezionali, e questo sicuramente lo
é!"
rispose prontamente Hermione.
"Hermione
tu sei una studentessa modella ad Hogwarts: conosci moltissimi
incantesimi e
sei l'alunna migliore della scuola dico bene?"
Lei
arrossì.
"Non
so se sono la migliore...ma diciamo che credo che lo studio accurato
possa
rivelarsi indispensabile in certe situazioni. Spero davvero che mi
aiuterà in
questa!"
"E'
quello che vi auguro ad entrambi! E ora, forza, mostrate agli sponsor
cosa
sapete fare!"
Disse
emozionato Caesar indicando il contenitore delle armi posto in fondo al
palcoscenico.
"Qualcosa
che serva giusto a dare un'idea...non vorrete far esplodere il
palcoscenico
spero! Ci sono ancora 22 tributi che vorrebbero esibirsi!" aggiunse
Ice,
con pungente ironia.
I maghi si
recarono all'espositore delle armi e presero ognuno, rispettivamente,
la
propria bacchetta.
Hermione fece
vorticare la sua e urlò l'incantesimo: "Wingardium Leviosa"
Una serie
di coltelli si alzarono dalla mensola e si misero a volteggiare in aria
al comando
della ragazza.
Draco
puntò verso di lei e disse: "Expelliarmus"
In un
attimo Hermione sentì la bacchetta che gli schizzava via
dalla mano, i
coltelli, che erano sospesi prima in aria dal suo incantesimo, caddero
a terra
in un attimo.
La ragazza
fissò Draco con rabbia e indignazione. Lui le
accennò un sorriso furbo.
"Che
c'é? Dovevamo mostrare cosa sapevamo fare no? Cosa meglio di
un incantesimo di
disarmo?"
Lei si
avvicinò con passo rabbioso verso di lui e gli
sussurrò: "Malfoy giuro che
se morirò in questo gioco, tu lo farai prima di me!"
Detto
questo posò la sua bacchetta, come richiesto da Ice, corse
verso l'estremità
del palcoscenico, dove la aspettavano le persone che conosceva per
l'ultimo
saluto. Erano Ron e Harry, i suoi migliori amici. Li
abbracciò entrambi
contemporaneamente.
"Volevano
venire anche altre persone, ma ci hanno detto che non potevamo essere
più di
due..." affermò Harry.
"Mi
mancherete ragazzi!"
"Hermione
non dirlo nemmeno per sogno: sei la più sapientona al mondo,
sei una strega
potentissima, li sconfiggerai tutti in un attimo! Se fosse stato Ron al
tuo
posto avrei avuto i miei dubbi...ma dato che sei tu, sono sicurissimo!"
"Grazie
Harry!" disse ironicamente Ron fissandolo di traverso, cosa che fece
ridere Hermione.
I due
iniziarono a scambiarsi frecciatine, ma qualcos'altro attirò
la sua attenzione.
Era Draco.
Era poco
distante da loro, ma l'unica persona venuta a salutarlo era suo padre.
Non
erano venuti nemmeno i suoi amici serpeverde! Non riuscì a
sentire cosa si
stessero dicendo, ma le loro espressioni non erano per niente
rassicuranti.
Draco
fissava suo padre: sembrava imbarazzato, come uno che cerca di rimanere
serio e
distaccato nonostante la situazione. Era venuto solo lui...nemmeno
Tyger e
Goyle erano venuti a salutarlo.
"Draco,
sei un Malfoy, un serpeverde e un mangiamorte...ce la farai
sicuramente, cioé
devi farcela, non vorrai macchiare il nostro buon nome vero?"
Le trovò
curiose come ultime parole da parte di un padre, che forse, non avrebbe
più
rivisto suo figlio.
"Non
ti deluderò" si limitò a rispondere lui.
Voltandosi
per andare via Draco non notò che il padre sembrava volesse
dirgli altro.
Parole che
non riuscì a pronunciare.
Ice disse
che il tempo a loro disposizione era finito.
Hermione
fissò Harry e Ron negli occhi con sguardo incerto.
Poi fece
una cosa che nemmeno lei si aspettava: diede un velocissimo bacio a
Ron, si
girò e corse via.
Non sapeva
perché lo avesse fatto, probabilmente perché
sapeva che quella era forse
l'ultima volta che li avrebbe visti. Ma se ne pentì subito:
era diventata rossa
paonazza e aveva azzittito l'intero pubblico degli Hunger Games.
Si
sorprese nel vedere Draco che la stava aspettando.
Fantastico.
A quanto pare anche lui aveva assistito al bacio: non bastava che lei
partecipasse
a quel gioco, ora si sarebbe dovuta sorbire tutte le sue battutine
acide su
loro due!
Ma, al
contrario di quanto pensasse, Draco non disse nulla. Doveva essere
stata
davvero una scena imbarazzante per zittire pure lui, o almeno era
questo che pensò,
prima che due uomini li scortassero verso l'arena.
"Beh,
non si può di certo dire che questa edizione sarà
priva di emozioni!"
disse euforico Caesar, rompendo il silenzio generale "Quindi adesso
passiamo subito a intervistare i nostri tributi del distretto 2:
Richard Cypher
e Cara Mason!"
I due
entrarono e si sedettero sulle poltrone: Cara aveva un'espressione
calma e
soddisfatta.
"Cara,
sei il primo tributo che vedo tranquillo in questi giochi, come mai?"
le
chiese Caesar.
"Semplice:
vincerò io! E Richard si intende."
"Non
si può dire che tu non sia sicura di te, ma cosa ti da
questa sicurezza?"
"Ma
li hai visti Caesar? Ragazzini, principessine...ho affrontato orde di
soldati
da sola, questo sarà uno scherzo!"
"Meglio
non sottovalutare mai il nemico Cara...non sappiamo chi abbiamo
davanti!"
le disse Richard, ma lei lo ignorò, continuando a rivolgersi
a Caesar.
"Caesar,
se era una sfida di buone maniere tra principessine potevo darti
ragione ma, a
parte che ho vinto anche quella, questa é una sfida a chi
uccide meglio e più
velocemente. In questo sono certa di essere imbattibile!"
"Bene,
i tributi sicuramente ti dovranno temere a quanto pare! Ma raccontaci
di più di
te...sei una mord-sith giusto? Spiega ai nostri sponsor cosa significa."
Un sorriso
furbo e glaciale si dipinse sul volto di Cara.
"Veniamo
scelte da bambine e sottoposte ad un durissimo allenamento, quelle
più forti
che riescono a sopravvivere, diventano mord-sith. Rifiutiamo e
impariamo a
cancellare ogni traccia di debolezza: amore, tenerezza, paura,
compassione...tutti sentimenti che rifiutiamo perché ci
rendono deboli.
Fierezza, rabbia, sicurezza, forza: sono questi i sentimenti che
abbracciamo
perché ci rendono forti. Il nostro potere ci permette di
respingere qualsiasi
tipo di magia e di rispedirla al mittente. Siamo abili combattenti,
usiamo le
agiel di solito, ma sappiamo infliggere il più terribile dei
dolori con
qualsiasi arma. Siamo le guardie giurate di Lord Rahl, io ho
riconosciuto
Richard come tale, per questo gli ho giurato fedeltà e
morirei per lui"
Caesar la
fissò senza parole, un po' imbarazzato e intimorito,
sforzandosi di sorridere.
Richard si
rivolse a lui con un sorriso: "Tranquillo, fa questo effetto a tutti
all'inizio, ma se la conosci bene é un'amica fedele e
sincera. Anche lei in
fondo ha il cuore tenero!"
Cara lo
guardò male ad una tale affermazione, ma Caesar si
sentì sollevato e cambiò
discorso.
"Richard
tu invece sei stato scelto come Cercatore della verità,
parlaci un po' anche di
te!"
"Sono
il Cercatore della verità, la storia é un po'
lunga ma vi basti sapere che sono
un uomo sincero e coraggioso. Come Cercatore ricerco sempre la
verità e la
giustizia, ho sempre con me la spada della verità, una spada
magica con incisa
sull'elsa la parola "verità""
"Sai
usare altre armi oltre la spada?"
"Sì,
asce, pugnali, archi...sono molto versatile!"
"Inutile,
immagino, chiedere a te che armi sai usare!" disse rivolto a Cara.
"Sei
perspicace per essere un uomo!" rispose lei con la sua proverbiale
ironia
"Pensane una e la potrei usare per ucciderti prima che tu abbia finito
di
immaginarmi mentre la impugno!"
"Interessante.
Richard credo tu sia fortunato ad averla come alleata...di certo non
vorrei
essere nei panni degli altri tributi!"
"Questo
é sicuro!"
"Ma
Richard, so che nel tuo distretto hai qualcuno di speciale...qualcuno
che ha
provato ad offrirsi come volontaria al tuo posto alla mietitura!"
"Kahlan,
lei é una depositaria. Il nostro amore é da
sempre impossibile, ma questo non
ci ha mai fermato fino ad adesso e nemmeno questa situazione lo
farà: io amo
Kahlan e tornerò da lei! Troveremo un modo per stare insieme
per sempre"
"Mi
hai commosso, te lo auguro con tutto il cuore Richard! Ora
però é arrivato il
momento...mostrateci pure cosa sapete fare!"
Richard
prese la sua spada tra le armi esposte, si guardò intorno,
meditando su cosa
potesse fare, poi il suo sguardo si posò su di un cesto di
frutta. Prese
qualche frutto, li lanciò in aria e li tranciò di
netto con la spada,
dividendoli in perfette metà, generando non pochi applausi
tra il pubblico.
Cara si
diresse subito verso le sue agiel, ma fu interrotta dalla presidentessa.
"Basterà
che ci spieghi cosa puoi fare con quell'arma. Non usiamo sacrifici
umani per il
test!"
Cara,
dispiaciuta di non poter usare le sue armi, torno di fronte ad Ice e
Caesar e,
con un sorriso soddisfatto,disse: "Le agiel sono armi potentissime: al
solo contatto qualsiasi uomo inizia a provare un dolore insopportabile.
Le
mord-sith vengono allenate con queste armi, ed imparano quindi ad
impugnarle. Anche
il più forte e coraggioso degli uomini si piegherebbe sotto
il suo uso, dopo
qualche minuto di solito mi implorano di ucciderli!"
"Grazie
della spiegazione, credo che per gli sponsor basti...potete andare a
salutare i
vostri cari"
Erano
presenti Kahlan e Zedd, i loro compagni di viaggio. Sembravano molto
preoccupati, soprattutto lei. Richard li abbracciò, Cara si
limitò a salutare
entrambi con un accenno di sorriso.
"Oh
non é venuto Darken Rhal?" chiese, evidentemente ironica,
dato che era il
loro acerrimo nemico.
"Pensavi
che sarebbe venuto a salutarti dopo che lo hai tradito?" chiese Zedd.
"Ma
io pensavo venisse per Richard, di certo non per me. In fin dei conti
fa parte
della TUA famiglia!"
"Spiritosa!
Le uniche persone che reputo della mia famiglia sono qui presenti!"
rispose lui, fissando i suoi amici, ma soprattutto Kahlan.
Ma Kahlan
e Zedd erano il ritratto della preoccupazione soprattutto lei sembrava
sul
punto di piangere.
"Su,
cosa sono quelle facce? Tranquilla Kahlan, ti riporterò il
tuo amato Richard in
un baleno e senza nemmeno un graffio ok?"
"Cara,
non la prendere troppo alla leggera...ricorda: non
c'é mai nulla di facile!" disse Zedd.
Lei alzò
gli occhi al cielo a quelle parole.
"Maghi!
Voi e le vostre stupide regole del mago! Comunque io penso proprio che
mi
avvio...Richard ti aspetto di là!"
"Vi
saluto anche io, buona fortuna ad entrambi!" disse Zedd,
allontanandosi.
Lo avevano
fatto per lasciarli qualche secondo da soli...per quanto stare in piedi
davanti
ad un pubblico potesse essere considerato 'stare da soli'. Ma entrambi
non ci
fecero caso, si strinsero l'uno all'altra in un abbraccio fortissimo,
poi
Richard, afferrò il viso di Kahlan tra le sue mani e la
fissò dritto negli
occhi, a pochi centimetri dal suo viso.
"Richard
io non posso vivere senza di te, tu devi assolutamente tornare o io non
so cosa
potrei fare!" disse lei singhiozzando.
Richard le
carezzò dolcemente il viso asciugandole le lacrime.
"Non
devi preoccuparti Kahlan, io ti amo e farò qualsiasi cosa
per tornare da te. Ed
io tornerò: ci hanno già tenuti divisi altre
volte, ma non ha mai funzionato!
Perché noi ci apparteniamo!"
I due si
scambiarono un bacio appassionato, poi Ice tossicchiò per
ricordare loro che il
tempo a disposizione era finito.
"Devo
andare" le sussurrò lui.
A
malincuore, Kahlan lasciò lentamente la presa su di lui.
"Torna
presto!"
Richard
annuì, rivolgendole un dolcissimo sorriso, prima di sparire
nella stessa
direzione di Cara.
"Che
serata gente! E siamo solo ai primi distretti! Vediamo subito cos'altro
ci
aspetta, facendo entrare i tributi del distretto 3: Rapunzel e Gothel!"
Le due si
misero a sedere, Caesar non poté fare a meno di notare i
capelli della ragazza
perché erano decisamente lunghi. Forse lunghi era quasi un
eufemismo,
arrivavano fino a terra come uno strascico!
"Non
vorrei essere indiscreto ma...cara hai litigato col parrucchiere o
cosa?"
chiese lui.
Rapunzel
arrossì.
"Io
non li taglio mai cioé io non...vorrei ma...insomma..."
"Ehi,
tranquilla! Non volevo metterti in difficoltà. Capisco la
tua agitazione"
si avvicinò alla ragazza e le sussurrò (sempre in
modo che tutti potessero
sentire) "La verità é che ero un po' geloso, hai
dei capelli davvero
FAVOLOSI!"
Rapunzel
ridacchiò.
"Cosa
ne pensate del fatto di essere state scelte proprio voi?"
A quella
domanda fu Gothel a rispondere immediatamente, impersonando la maggiore
disperazione che riuscisse ad esprimere.
"E'
una cosa orribile! Hanno scelto me e la mia povera Rapunzel...il mio
piccolo
fiore delicato! Sapete che lei non é quasi mai stata nel
mondo esterno? Come
farà? Come farei senza di lei? Lei é la fonte
della mia giovinezza lei é...ehm
sì, insomma, nessuno doveva scegliere lei. Nessuno doveva
scegliere ME!"
"Fammi
capire Rapunzel...tu non sei quasi mai uscita di casa?" chiese curioso
Caesar.
"No...Gothel
ha detto che lo fa per il mio bene. Nel mondo esterno ci sono cose
orribili...e
a quanto pare aveva ragione! Non le ho mai disobbedito, tranne una
volta...ma
poi sono stata portata qui..."
Gothel la
fulminò rabbiosa.
"Ok,
la situazione si sta scaldando...che dite di mostrarci cosa sapete
fare?"
Gothel si
alzò, prese un pugnale, molto simile a quelli sacrificali,
mostrò qualche mossa
e spiegò che il suo forte era la furtività.
Toccò poi
a Rapunzel...fissava le armi interdetta: non ne sapeva impugnare
nemmeno una in
effetti e doveva fare colpo sugli sponsor, ma come?
Sapeva che non avrebbe dovuto, ma decise di farlo. Prese un coltello e
si fece
un taglio sulla mano, poi vi avvolse intorno i capelli ed
iniziò a cantare. I
capelli dorati diventarono luminosi e in un baleno la ferita scomparve,
lasciando sbigottiti molti degli spettatori.
Gothel
sembrava furiosa.
"Cosa
diavolo ti viene in mente? Ora tutti sanno del tuo potere! Quante volte
ti ho
detto di non mostrarlo a nessuno?"
"Ma
ecco io...credevo fosse l'unico modo per piacere agli sponsor...Caesar
ha detto
di mostrare cosa sapevamo fare..."
Sembrava
che Gothel stesse per dire qualcosa, ma Caesar la interruppe.
"Hai fatto
bene Rapunzel, sono sicuro che molti saranno rimasti impressionati! Ma
adesso é
ora di salutare i vostri cari"
Entrambe
si diressero all'estremità del palco, ma c'era una sola
persona ed era venuta
per Rapunzel.
"Flynn
sei venuto?" chiese lei, felice di vederlo.
"Non
potevo non venire: avevamo un patto no? Ed é ancora valido.
Appena tornerai ti
accompagnerò a vedere quelle luci. Promesso!"
"Oh
Flynn grazie!" disse lei, abbracciandolo, il che lo lasciò
un po' in
imbarazzo.
"Sono
sicuro che ce la farai, fatti forza ok?"
Lei annui,
lo salutò, per poi dirigersi verso l'uscita dove erano
andati gli altri
tributi. Prima di fare lo stesso, Gothel sussurrò qualcosa
al ragazzo.
"Se
anche torneremo vive, SCORDATELO di rivederla!"
Poi sparì
anche lei nella stessa direzione di Rapunzel.
"Facciamo
entrare i tributi del distretto 4: Ade e Filottete!"
I due
entrarono e si sedettero ai loro posti.
"Filottete,
tu sei un satiro giusto? Non ne avevo mai visto uno!"
"No
bellezza, sono un centauro...ma certo che sono un satiro!"
"Mi
sembra ovvio: uno ha di fronte il dio dei morti e quello che gli
preoccupa di
più é dire 'toh, un satiro!'...certo che
é perspicace il ragazzo!" disse
ironico Ade.
Caesar
rise un po' imbarazzato e probabilmente anche un po' preoccupato.
"Volevo
lasciare il meglio a dopo...comunque, chi si occuperà degli
inferi in tua
assenza?"
Ade alzò
gli occhi al cielo, quasi disgustato alla sola idea che altri
svolgessero il
suo lavoro, soprattutto perché li riteneva dei totali
incapaci.
"Pena
e Panico, dei demonietti al mio servizio! Spero non combinino guai
inenarrabili
in mia assenza"
"Sapete
usare armi? Volete mostrarci cosa sapete fare?"
"Io
so usare qualche arma, sono molto agile nello scalare le rocce date le
mie
zampe, ma la mia specialità é allenare grandi
eroi. Achille, Perseo e
soprattutto Ercole! Tutti sono diventati grandi grazie a me!" si
vantò
Filottete.
Al sentire
il nome di Ercole, Ade mostrò una faccia disgustata, al solo
pensiero dell'eroe
che aveva infranto i suoi piani tempo fa.
"Io
sono Ade, il dio dei morti! Di solito non spreco il tempo in battaglia,
quindi
la forza bruta non é il mio forte, ma so usare qualche arma.
In compenso adoro
ingegniarmi in piani, devo dire a dir poco divini! Stipulo spesso
contratti
come dire...vantaggiosi!" disse il dio della morte, con un ghigno
malvagio.
"Bene,
se non volete mostrarci altro, potete salutare i vostri cari!"
Filottete
trovò Hercules e Megara ad aspettarlo.
"Ehi,
Fil! Mi spiace che non sia stato scelto io...li avrei potuti battere
benissimo!" disse Hercules.
"Lo
so campione tranquillo! Ma piuttosto Meg...non mi aspettavo che tu
venissi
qui!"
"Oh
andiamo, nessuno si merita di partecipare ad un gioco simile...nemmeno
tu mezzo
montone! Bé forse Ade un pochino sì!"
Filottete
sorrise alla battuta della ragazza, ma poi tornò serio e
triste.
"Per
sicurezza vi dico addio, statemi bene ragazzi!"
"Oh
andiamo Fil, tu puoi vincere questo gioco ne sono sicuro!"
"Guardiamo
in faccia alla realtà ragazzo: sono quello che ha meno
possibilità di
sopravvivere qua dentro! Ma ti prometto che farò del mio
meglio per restare
vivo!"
I tre si
abbracciarono e poi salutarono Fil, prima che lui andasse via.
Intendo
Ade stava parlando con Pena e Panico.
"Allora
ragazzi, vi ho lasciato un foglio con le istruzioni precise, da seguire
alla
LETTERA, siamo intesi? No perché ho qualche dubbio sulla
vostra capacità di
carpire il significato delle parole, dopo la vicenda con Ercole,
soprattutto
quello di 'morte'!"
"Ma
certo, si fidi di noi!"
"Non
vorrete farmi arrabbiare vero?"
"Ade
arrabbiato?"
I due
deglutirono al solo pensiero.
"No
capo, può stare tranquillo!"
"Sarà
meglio per voi!" disse Ade, per poi andare via.
"Qualcosa
mi dice che quando tonerà, Ade si arrabbierà
molto con noi!" disse
tremante Pena, rivolto a Panico.
"Se
tornerà...se!" affermò Pena ed entrambi
ridacchiarono con un ghigno
maligno.
"E'
giunto il momento del distretto 5, quello dei nostri affezionati Hunger
Games
originali. Facciamo entrare Finnik Odair e quella che oramai saprete
essere la
mia preferita: Katniss Everdeen!"
Entrambi
entrarono e si misero a sedere, Katniss si sforzò di
sorridere, anche se odiava
l'idea di essere ancora lì, per la terza volta! Di solito
c'era Peeta con lei e
di solito era lui a parlare anche per lei e farsi simpatico per gli
sponsor.
Risultare simpatica non era di certo il suo forte, sperò
vivamente che Finnick
potesse risolvere la situazione.
"Ecco
qui i miei cari tributi! Conosco bene entrambi, infatti tutti e due
avete già
partecipato a ben due edizioni dei giochi, ma come si dice: non
c'è due senza tre
a quanto pare!"
Katniss si
sforzò di sorridere alla sua battuta.
"Nonostante
io sia molto contento di vedervi qui, devo ammettere che in questa
edizione un
po' mi mancheranno gli sfortunati amanti del distretto 12! Peeta era
molto
simpatico nelle interviste, ma soprattutto possiamo dire che ci
sorprendeva
sempre! Finnick tu non hai qualche stravolgente rivelazione da farci?"
"Temo
proprio di no!" rispose lui con un gran sorriso.
Katniss
tirò un sospiro di sollievo nel vedere che almeno lui
riusciva a fingersi
divertito.
"Katniss
gli sponsor ti chiedono se ti saresti offerta volontaria al posto di
Peeta"
"Sì"
disse, senza pensarci su. In realtà non ne era sicura al
cento per cento,
odiava l'arena, era il luogo che ogni notte ospitava i suoi peggiori
incubi. Ma
sicuramente Peeta si meritava più di lei di vivere ed era
felice che questa
volta non fosse stato scelto, anche se si sentiva strana senza lui al
suo
fianco in questa edizione.
"Siete
entrambi reduci da ben 2 edizioni dei giochi, siete allenati e pronti a
molte
sfide. Avrete un bel vantaggio nell'arena! Ma ora mostrateci pure le
vostre
abilità!"
"Katniss,
nel caso tu te lo stessi chiedendo...no! Non è valido tirare
una freccia contro
la presidentessa, anche perché ogni volta che andate alle
armi si attiva un
campo di forza tra noi e voi...così tanto perché
tu lo sappia!"
puntualizzò Ice rivolta alla ragazza.
Katniss
finse un sorriso, Finnick prese tra le armi il suo tridente, con tre
punte
molto affilate.
"Vengo
da un distretto dedicato alla pesca: sono molto agile in acqua, so
usare quasi
tutte le armi, ma la mia preferita è questa! Usandola potrei
pescare qualsiasi
tipo di pesce e anche, si ecco...uccidere se necessario!"
Finnick
mostrò al pubblico qualche mossa, nel frattempo Kutniss
appese un pannello al
muro, vi dipinse qualcosa con un olio, poi prese il suo arco.
Dalla
faretra sfilò una freccia esplosiva e la scagliò
al centro del pannello
colpendolo in pieno centro, l'olio si infiammò, mostrando la
scritta sul
pannello che citava "Ho già sciolto la neve col mio fuoco,
questa volta
scioglierò anche il ghiaccio"
Fece un
leggero inchino verso il pubblico.
"Grazie
per la vostra considerazione" detto questo, posò l'arco e
corse a salutare
i suoi cari.
C'erano
Peeta, Haymitch e Gale.
"Dolcezza,
a quanto pare non riesci proprio a stare lontana dai guai!" disse
Haymitch.
"A
quanto pare sono i guai che non ne vogliono sapere di stare lontani da
me!" borbottò lei.
"Effie
e la tua famiglia ti salutano, purtroppo solo due di noi potevano
venire...io
sono riuscito ad intrufolarmi solo perché una sola persona
ha chiesto di vedere
Finnick!" disse Gale "Ma c'é una cosa che devi avere!"
Haymitch
prese qualcosa dalla tasca e gliela fissò alla maglia: era
la sua spilla della
ghiandaia imitatrice.
"Mi
raccomando, resta VIVA!"
"Farò
del mio meglio...grazie!"
"Katniss,
qui non é come i 75esimi Hunger Games, questa volta non
abbiamo accordi con
nessuno. Lo so che per te sarà difficile, ma trovati degli
alleati, magari non
proprio i più deboli e strani come al tuo solito! Ho una
brutta sensazione su
questa edizione"
"Ci
proverò"
Peeta si
avvicinò a lei.
"Dovrei
esserci io con te!"
"No
Peeta meglio così"
"Katniss
tu DEVI tornare, promettimelo"
"Farò
del mio meglio"
Perché
tutti continuavano a non crederci quando lo diceva?
"Non é abbastanza, devi tornare da me!"
Detto
questo la baciò, non se lo aspettava ma era contenta che lo
avesse fatto. Non
aveva idea se l'avesse potuto rivedere, in caso quello era un buon modo
per
dirsi addio.
Finnick
stava parlando con Annie, tra loro due le cose erano complicate, anche
lei era
una vincitrice, ma i giochi avevano avuto un brutto effetto su di lei e
da
allora non era più la stessa. Questo non importava a lui.
"Ti
amo, tornerò per te, ma qualunque cosa succeda, sappi che
ogni mio pensiero in
quell'arena sarà rivolto a te!"
Le diede
una leggera carezza sul viso e poi, insieme a Katniss, se ne andarono
dagli uomini
che li avrebbero scortati all'arena.
"Signore
e signori diamo il benvenuto ai due ragazzi del distretto 6: Hiccup e
Astrid!"
I due
entrarono e si sedettero.
"Salve
ragazzi, se non erro voi siete vichinghi giusto?"
"Esattamente!"
rispose fieramente Astrid.
"Quindi
combattere, uccidere, usare armi da guerra, tutto ciò per
voi é normale
giusto?"
"Ovviamente"
Caesar guardò
pure Hiccup, come ad aspettarsi anche una sua conferma.
"G-già...una
passeggiata..." disse lui, con tono davvero poco convinto.
"Ho
saputo che hai una gamba offesa...mi dispiace molto"
"Sì,
é una lunga storia..."
"Vedo
che hai una buona protesi l'hai fatta tu?"
"Già,
sono l'assistente di un fabbro e gli ho fatto qualche modifica io...mi
permette
di correre, non ho molti problemi diciamo"
"Sei
il figlio del capo tribù, uno tra i più possenti
vichinghi del tuo villaggio,
ti senti il suo degno erede?"
"Ehm...ecco
io...sì...forse..."
Astrid lo
squadrò.
"Scusalo
Caesar, é un po' emozionato ed enormemente modesto. E' il
vichingo più
coraggioso che conosca. Sono sicura che insieme vinceremo!"
"Ve
lo auguro ragazzi! Ma ora sono ansioso di vedere di cosa siete
capaci...vi va
di mostrarmelo?"
"Certo
Caesar!"
I due si
avviarono verso le armi, Hiccup ne approfittò per
bisbigliare qualcosa ad
Astrid.
"Che
cosa fai Astrid? Lo sappiamo entrambi che sono l'opposto di mio padre.
Io odio
combattere, non penso che potrei mai uccidere qualcuno e poi sono
gracile, hai
visto i tipi forzuti degli altri distretti? Non ho speranze!"
"Cosa
stai facendo tu Hic! Gli sponsor ti stanno osservando. Pensi che
salverebbero
mai uno che afferma di essere uno smidollato?"
"Potevi
almeno evitare di mentire sul mio conto"
"Ma
io non ho mentito Hic!" gli disse lei sorridendogli, cosa che fece
arrossire Hiccup "Ora fagli vedere chi sei, so che ce la puoi fare!"
Astrid
prese un'ascia e la maneggiò agevolmente, come se fosse una
leggera piuma. Mirò
a due manichini e con pochi colpi netti moncò loro testa e
braccia, senza
problemi.
Fantastica.
Se fosse stato uno sponsor sicuramente Hiccup avrebbe salvato lei e
questo
tralasciando il fatto che per lui era pure bellissima.
Ma quello
non era il momento di fantasticare: Astrid credeva in lui e nelle sue
capacità
e non voleva deluderla. Vide gli occhi di molte persone che lo
fissavano
ansiose di vedere cosa sapesse fare, col cuore che gli martellava in
petto,
prese il suo pugnale e tentò un attacco in corsa verso uno
dei manichini, tirò
con forza il pugnale, ma non andò come se lo era immaginato:
qualcosa a terra
lo fece scivolare e in un attimo si ritrovò a terra a pancia
all'aria, il
coltello, lanciato da lui stesso, si conficcò a terra, a
pochi centimetri dal
suo viso.
Si sentì
inondare dalla vergogna quando il pubblicò iniziò
a ridere a crepapelle.
Tanto valeva
uccidersi subito!
Pensò
mestamente tra sé, almeno si sarebbe risparmiato di coprirsi
di ridicolo.
Ma vide la
mano di Astrid tesa verso di lui, la afferrò e lei lo
aiutò a rialzarsi, poi si
rivolse al pubblico e urlò: "Lui ha addestrato un drago!"
Le risate
cessarono. Tutta l'attenzione della folla adesso era rivolta a loro due.
"Non
solo ha addestrato un feroce drago, ha addestrato il più
raro e temuto drago
mai esistito, inoltre ha anche insegnato molti di noi a farlo. Grazie a
lui
molti vichinghi adesso hanno il loro drago personale!"
Gli
sponsor fissarono Hiccup, ma questa volta con sguardo interessato.
Bisbigliarono qualcosa tra loro, qualcosa che i due non riuscirono a
sentire.
Astrid si
rivolse nuovamente al ragazzo.
"Andiamo!
I nostri amici ci stanno aspettando!"
Lui la
bloccò per un braccio e le sussurrò: "Grazie!"
Lei
ricambiò con un sorriso, poi posarono entrambi le armi e
andarono dai loro
amici. Erano i loro più cari amici: Moccicoso, Gambadipesce
e i due gemelli.
"Forza
ragazzi ce la farete sicuramente, per voi sarà una
passeggiata!" disse
Testaditufo.
"Ehi,
quella battuta volevo dirla io!" sbuffò sua sorella.
"Oh
scusami non sapevo fossi la principessina delle battute e che non fossi
capace
di inventarti qualcosa di diverso!"
"Sei
tu che mi hai rubato la battuta perché non sei capace
neanche di pensare!"
I due
iniziarono a litigare come al solito. Gambadipesce si
avvicinò a loro, sembrava
molto nervoso.
"Ragazzi,
non vorrei dirvelo ma le probabilità di sopravvivere a
questo gioco..."
Quelle
parole già iniziarono a preoccupare Hiccup, Astrid se ne
accorse, quindi lo
interruppe.
"Penso
che un: 'buon fortuna' possa bastare!"
"Ok...buona
fortuna allora ragazzi!"
Moccicoso
si avvicinò ad Astrid e le disse: "Astrid, tu DEVI tornare!
Se lo farai,
quando tornerai ti prometto che ti concederò un
appuntamento!"
"Un
'bentornata' mi basterà!" rispose prontamente lei, abituata
alle lusinghe
del ragazzo.
Li
salutarono tutti, poi i due tributi si diressero verso l'uscita. Hiccup
sussurrò qualcosa ad Astrid.
"Grazie
ancora per quello che hai fatto, ma io non penso di potercela fare!"
"Che
diavolo dici Hic, tu sei intelligente, coraggioso, sono sicura che ce
la farai,
smettila di sottovalutarti!" rispose lei, questa volta leggermente
alterata.
"Non
mi riferisco a questo...mi riferisco all'uccidere: non sono stato
capace di
uccidere un drago, pensi che io riesca ad uccidere un essere umano?"
"A
volte con gli umani é più facile, non tutti sono
puri e innocenti. La maggior
parte di loro non ti darà il tempo di pensarci su, quindi
non darglielo nemmeno
tu! Sono sicura che non si faranno tante remore"
Hiccup
fissava dubbioso il pavimento.
"Davvero
tu non avrai nessun problema?" chiese imbarazzato.
Sapeva che
Astrid era molto più abile di lui in battaglia: ne aveva
combattute molte, ma
la conosceva e lei era una brava ragazza, non avrebbe ucciso senza
pietà gente
che non lo meritava.
"Non
ho detto che sarà facile... ma vedi Hic, si
tratterà di noi o di loro la
dentro. E io farò tutto il possibile perché si
tratti di noi!"
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Gestire 24 personaggi non é facile, cerco sempre di
rispettare il loro carattere e di renderli il più
introspettivi possibile. Ditemi voi se ci sono riuscita e se il
capitolo vi é piaciuto!
Come al solito se avete consigli diteli pure! Cerco sempre di
migliorare!
Ci sono delle citazioni nel testo: Ice parla di 'Nonary Game' si
riferisce ad un gioco dove vengono scelte 9 persone che
vengono obbligate a partecipare e a rischiare la loro stessa vita. Il
nonary game é presente nel videogioco ''999 nine hours nine
persons nine doors'', se avete un nintendo ds vi consiglio
assolutamente di provarlo!
Altra citazione la fa Cara, parla di una gara di buone maniere tra
principesse. Si riferisce all'episodio "La principessa" del telefilm,
dove viene obbligata a fingersi una principessa nobile e educata e
partecipare ad una gara a chi fosse la moglie ideale per un principe,
per dare il tempo ai compagni di salvare Kahlan nelle segrete. E' uno
dei miei episodi preferiti della serie e mi fa morire dal ridere,
dovevo citarlo per forza!
Se ci sono altre frasi che non vi sono chiare perché non
conoscete alcuni personaggi, o se volete altre precisazioni su alcuni
di loro, chiedete pure a me!
Cosa
potete fare adesso: Per
il prossimo capitolo potete:
- suggerire domande che volete vengano fatte ai singoli
tributi rimasti durante
le interviste (se vorreste chiedere o sapere qualcosa in particolare su
di
loro)
- suggerire idee per l'arena, spiegando come sarebbe la
vostra arena
ideale per questa nuova edizione degli Hunger Games, chissà
gli strateghi
potrebbero prendere spunti da voi!
- suggerire agli strateghi già delle trappole o
ostacoli che vorreste
che venissero posizionati nell'arena durante i giochi (potete inventare
ostacoli, veleni, ibridi, trappole, ecc) oppure anche suggerire
creature o
ostacoli di vario genere presi dai mondi dei tributi scelti ( es:
potete
proporre creature o pozioni dal mondo Harry potter o altre cose dai
mondi degli
altri distretti estratti) insomma fate lavorare la vostra fantasia e
perché no,
anche il vostro lato diabolico! (potrete farlo anche in seguito)
dove in questi giorni posterò
ulteriori informazioni sui tributi estratti! Potrebbe essere un ottima
occasione per voi per conoscerli meglio, soprattutto quelli di cui
sapete poco.
Inoltre nel gruppo verranno postate anche scelte in anteprima e nuove
info, se
potete iscrivetevi!
Per qualsiasi domanda o dubbio
chiedete pure!