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Autore: cleariver7    15/06/2014    1 recensioni
Cosa sarebbe successo se dopo il risveglio di Artemis Fowl in The Last Guardian il giovane genio si sarebbe ritrovato il suo peggiore incubo diventato relatà?
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Artemis Fowl, Domovoi Leale, Grana Algonzo, Polledro, Spinella Tappo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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É QUASI FINITA

“Così ci incontriamo di nuovo Artemis” la voce di Algonzo è piena di collera

“piantala di recitare le battute come nei film d'azione americani, sei patetico” Artemis ghignò. Adora spiazzare i suoi avversari con frasi di scherno.

“Non dovresti scherzare fangosetto, posso farti fuori quando voglio” disse puntandogli il naso molle verso il petto.

Artemis cercava di guadagnare tempo, mentre canzonava Algonzo aveva capito che quell'arma avrebbe neutralizzato l'effetto del suo siero anti-neutrino, in pratica sarebbe morto se Grana gli avrebbe sparato.

“Dopo avermi tolto Spinella ora ho la possibilità di rimediare facendoti fuori.”
“Qual'è la mente geniale che possa affermare di farmi fuori, é? Di certo non la tua”, Grana stava ribollendo di rabbia, voleva avere lui l'ultima parola prima di uccidere il giovane Fowl, poi pensò: non importa tanto lo ammazzo!, Così gli punto l'arma da fuoco contro il petto.
Devo trovare una soluzione! Il cervello di Artemis era in subbuglio, cosa fare, cosa fare, cosa fare!
Poi un'idea gli baleno in testa, l'unico modo per sconfiggere un comandante e ripagarlo con la sua stessa medicina!

Afferrò la pistola che momentaneamente si era dimenticato di possedere e in una frazione di secondo riuscì a pronunciare “sogni d'oro Grana” poi sparò.

Algonzo si accasciò a terra, sfortunatamente la dose di soporifero non era abbastanza, e Artemis aveva finito le munizione. La cosa più logica da fare prima che Algonzo si rialzi era scappare, non ci pensò due volte e si diede alla fuga con il comandante alle calcagna che intanto si era rialzato e aveva ripreso possesso del naso molle.
Ornai era quasi finita, i raggi del nasomolle lisciavano Artemis procurandogli alcune ustioni, Algonzo non avrebbe tardato ad acquisire una mira decente e colpire Artemis nella schiena. Il ragazzo era al limite delle forze non ce la faceva più, che senso aveva correre se prima o poi doveva morire.

Si fermò, Algonzo lo raggiunse in men che non si dica e gli punto addosso l'arma da fuoco, poi disse “dici addio Artemis”, sparò, ma quello che uscì fuori dalla canna fu una piccola scossa insignificante.
Artemis che aveva chiuso gli occhi ripensando a dove aveva lasciato il suo testamento riaprì lentamente le palpebre e rimase stupido da quello che vide, “non proprio ora imbecille” sbraitava Algonzo. Non ci crederete ma anche l'arma da fuoco di Grana aveva esaurito la batteria che il popolo gli aveva fornito.

Tutto merito di Polledro pensò Artemis, avrà certamente modificato la batteria delle armi, dato che quelle del popolo possono durare per millenni.
Intanto Spinella e Leale avevano raggiunto quel piccolo genietto egocentrico, Leale aveva preso Algonzo per la giubba e o stava scaraventando contro il tronco di un albero, sperando che gli si rompessero tutte le costole, Spinella se la rideva mentre Arty si riprendeva dallo shock.

“Che c'è? Te la sei fatta sotto Arty?!” disse Spinella cercando di alleggerire la tensione, il genio non rispose si limito a gesticolare con le mani facendo intuire a Spinella che doveva chetarsi.

Intanto Leale stava puntando la pistola contro il comandante Grana Algonzo e subito dopo gli sparò tre colpi facendo penetrare il sedativo nelle membra dell'agente.
Polledro raggiunse il gruppo trotterellando, “avete fatto una strage” disse indicando centinaia di agenti addormentati per tutti i prati e boschetti di fowl mannor. “Probabile” disse ghignando Arty, “comunque meglio addormentati che essere fatti fuori, non credi amico quadrupede?” “In effetti...” rispose il centauro.
“Non c'è tempo da perdere, cosa facciamo di tutti questi corpi e del consiglio, Artemis, dove li mettiamo, insomma che facciamo!?”
“Calma Leale, inanzi tutto vorrei riservare al consiglio un trattamento speciale, gli altri agenti verranno caricati sulle navette da Polledro, non credo ci voglia tanto arrivare a Tara....”

“Il problema è solo uno, cosa succederà dopo? Si, il consiglio è stato sconfitto ma quando tutto ritornerà come prima cosa penserà la gente del popolo?” “Credo che alla tua domanda possa rispondere io” disse tranquillo Polledro, “Dato che sono un genio non ci vorrà tanto a convincere gli esseri del popolo che per questa volta potremmo fare un'eccezione..... mentre il consiglio...” “a quello ci penso io”disse prontamente Artemis, “credo che una piccola punizione se vogliamo chiamarla così non farà del tutto male al vostro illustrissimo consiglio.”

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La porta della cantina si richiuse, il rumore della chiave che girava dentro la serratura si fece sempre più acuto per poi fermarsi di botto. I membri del consiglio si svegliarono e si ritrovarono dentro un'enorme stanza tetra e completamente buia, ma quella particolare stanza non era uguale a tutte le altre, quella era la cantina di Artemis Manor, una sconfinata cantina dove potresti tranquillamente metterci tre salotti una cucina e una stanza da bagno!

L'unica cosa certa era che non si trovavano in una bella posizione.

  
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