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Autore: luca76    15/06/2014    1 recensioni
questa fanfic non tiene conto del sesto e settimo libro. harry potter quets'anno si trovera ad affrontare il suo solito nemico di sempre non solo, un sigillo è stato spezzato, e il ragazzo si troverà a fronteggiare nuovi nemici ma nahe problemi dell'età
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                                                                                                                       capitolo 22
                                                                                                    Ritorno ad Hagwarts

Dopo la vittoria su Eules, Harry fu condotto nella sua camera per farsi curare alcune ferite che si era procurato durante il combattimento. Il ragazzo aveva approfittato dell'occasione per chiedere scusa a tutti quanti per il comportamento. Non avrebbe dovuto lasciare il castello impulsivamente senza pensare alle conseguenze del suo gesto. Lasciando il castello, non aveva minimamente pensato che nessuno dei suoi amici era in grado di combattere contro i demoni, lui era l'unico a farlo per il momento, e li aveva fatti correre un grande pericolo. Il ragazzo approfittò dell'occasione per presentare anche Star e Avion. Due ragazzi che sia lui che Hermione, avevano conosciuto durante l'estate fra il quarto e il quinto anno.
Entrambi i ragazzi avevano dei particolari poteri, ma Harry non spiegò chi realmente erano, in quanto voleva che fossero loro due a confidare a tutti il loro segreto. Ma per il momento nessuno dei due aveva voluto dire che erano dei guardiani, e che se erano lì, non era proprio un caso, anche se come aveva detto Avion ad Harry, avrebbero combattuto solo contro i demoni. La guerra contro Voldemort sarebbe stata responsabilità di Harry, nè loro nè gli elfi sarebbero intervenuti in quella guerra.
- Perchè non venite con noi ad Hagwarts - chiese Harry, che era più disteso. In quanto era sicuro che da quel momento in poi non ci sarebbero stati più attacchi.
- Noi non siamo maghi - rispose Star. In effetti i poteri dei due guardiani erano molto diversi dai poteri magici dei ragazzi.
- E' vero, però protremmo fare in modo che la casa di fenice lucente accolga anche altri combattenti magici che non siamo maghi. Lei cosa ne pensa preside - chiese il ragazzo al preside che aveva seguito il ragazzo assieme agli altri insegnanti.
- Credo che sia fattibile Harry. Potremmo impostare la quinta scuola con parametri differenti e con materie differenti. In questo caso però molti ragazzi non riuscirebbero a superare i test del cappello parlante. In quanto il cappello memorizzia le tue esperienze e capacità, e visto di quello che sei capace, è difficile che nella scuola possa esserci qualcuno con le tue caratteristiche - replicò il presede. In effetti Harry aveva già pensato ad una simile eventualità. Anzi era convinto che nessuno nella scuola sarebbe scelto, eccetto i suoi amici che si erano allenati con lui, anche se non era detto, in quanto solo da qualche giorno si stavano allenando all'apprendimento della magia aura.
- A proposito preside chi saranno gli insegnanti.- chiese Hermione che ormai  aveva fatto chiarezza nel suo cuore. Non aveva ancora lasciato Ron per non far aumentare la sua ira e di fatto la potenza di Seth. Anche se lei sapeva che Ron diventava sempre più irascibile ogni giorno che passava. Ma lei non poteva continuare a fare finta di amarlo, perchè lei amava Harry e non aveva nessuna intenzione di stare con Ron. Ma al meno finchè non lo avrebbero liberato da Seth, avrebbe fatto ancora finta di essere la sua ragazza anche se facendo così era costretto a baciarlo in qualche circostanza, ma ormai era consapevole che il suo cuore appartaneve ad Harry.
- Per il momento saranno Eoden e Legolas. Dovrei riuscire a convincere un altro paio
- Molto bene - disse il ragazzo cercardo di alzarsi dal letto, ma fu subito  disteso dalla Mc Granitt che gli disse che per il momento doveva stare lì e non muoversi finche le ferite non si fossero rimarginate completamente.
- Ma professoressa mi devo allenare - si oppose Harry.
- Niente da fare per oggi. Stai lì o ti incateno, e sai che ne sono capace Potter - replicò la professoressa che dal tono della voce fece capire che non scherzava affatto.
- Va bene professoressa - rispose il ragazzo mestamente. Hermione sorrise alla scena, gli ricordava molto le scene che faceva l'amico quando si faceva male durante le partite di quidditch, il che accadeva molto spesso.
Harry riuscì a rialzarsi solo in serata, dopo che aveva parlato durante tutto il pomeriggio con i suoi amici. In realtà le ferite non erano guarite completamente ma Harry riuscì lo stesso a sgattaiolare fuori dalla stanza per un paio di ore e sedersi di fronte al lago, come aveva fatto quella sera quando si era addormentato con Hermione.
- Ciao Harry - il ragazzo non si girò in quanto aveva percepito la presenza di Hermione ancor prima che lei arrivasse. Ma ora sapeva come comportarsi, non la avrebbe evitata. La ragazza si sedette al suo fianco proprio come era successo la sera prima dell'attacco dei vampiri
- Che stai facendo - chiese la ragazza osservando il blocco degli appunti del ragazzo che aveva disegnato il panorama del lago visto di notte con la luna piena e una figura con delle ali che stagliava in cielo che brandiva una spada.
- Stavo solo disegnando un po' - disse il ragazzo mostando il disegno alla ragazza che rimase sbalordita dalla bravura dell'amico.
- Senti Hermione, Star mi ha parlato di una magia per volare, che si chiama magia continua. Tale magia unisce il potere dell'aura a una runa. Io non sono pratico di rune antiche, potresti aiutarmi a creare questa magia? - chiese il ragazzo che ormai aveva capito che aveva bisogno del maggiore aiuto possibile se voleva battere sia Voldemort che i demoni. Sapeva che da solo non poteva riuscirci, ma con l'aiuto dei suoi amici aveva una possibilità
- Sicuro Harry, ma dovrò aspettare di tornare ad Hogwarts. Così potrò chiedere aiuto all professoressa delle rune, anche se non credo che sarà una cosa facile. - rispose la ragazza regalando ad Harry un meraviglioso sorriso, che il ragazzo ricambiò. Per un attimo avrebbe voluto baciarla ma non poteva, almeno finchè non si fosse risolto il problema della possessione di Ron.
- Hermione dovresti farmi anche un altro piacere - il ragazzo si era fatto serio cosa che preoccupò la ragazza
- Quale - chiese la ragazza che dallo sguardo dell'amico capì che non era una cosa facile.
- Dovresti scoprire di quale maledizione è vittima Silente e come fare per eliminarla - gli disse il ragazzo con sguardo serio.
- Pensavo che non te ne eri accorto con tutto quello che avevi avuto da fare. Comunque ci proverò anche se non credo che sarà facile - rispose la ragazza capendo che se l'amico avesse chiesto una cosa dele genere era proprio perchè si fidava ciecamente delle sua capacità di ricercatrice. Infatti Harry non aveva dimenticato che al primo anno era riuscita a scoprire chi fosse Nicolas Flammel, mentre al secondo anno aveva capito che il mostro che dimorava nel castello era un basilisco. Harry aveva piena fiducia nelle sue capacità di ricercatrice, se non ci riusciva lei proprio non sapeva come avrebbe potuto aiutare il preside.
- Hai qualche informazione che puoi darmi così posso avere una traccia da seguire? - chiese la ragazza
- Il preside mi ha detto che ha distrutto un Horcrux. Quindi la maledizione potrebbe essere legata all'horcrux e quindi dovrebbe essere qualcosa di particolarmente oscuro, inoltre lo stesso giorno che ho notato la mano del preside era annerita Ninga è apparso, quindi non possiamo escludere la possibilità che il preside sia vittima di due maledizioni. Una legata all'horcrux e l'altra legata alla magia demoniaca.
- Ok Harry farò del mio meglio - gli disse la ragazza stendendosi sull'erba
- Ho piena fiducia in te Herm - replicò a sua volta il ragazzo stendendosi a sua sull'erba.
In quella posizione entrambi i ragazzi si addormentarono beatamente convinti che ormai non sarebbero stati più attaccati. Almeno finchè sarebbero stati lì con gli elfi e i due guardiani avevano un ottima protezione e nessun demone di basso livello avrebbe osato attaccare un castello sapendo che al suo interno vi erano due guardiani.
Questo era uno dei motivi per cui Harry aveva insistito che Avion e Star venissero con loro ad Hagwarts. Con loro che presidiavano il castello da attacchi dei demoni lui poteva concentrarsi sul pieno apprendimento della magia aura e sugli altri insegnamenti che gli elfi e gli altri insegnanti gli avrebbero dato.

Nel frattempo in India Ninga si apprestava a liberare un altro dio oscuro. Il demone si trovava di fronte un immensa foresta, al suo fianco vi era una donna completamente bardata con un armatura gialla, era Vira la signora della terra.
- Cosa te ne pare della barriera eretta dai maghi? - chiese Ninga sorridendo alla signora della terra
- Quale barriera - rispose ironicamente la demonessa puntando le mani alla foresta, dopo qualche secondo da essa si innalzò un enorme castello completamente nero, molto simile a quella che aveva intrappolato Obscuro in Romania.
Ninga avanzava lentamente verso il castello, mentre Vira eliminiva tutti gli alberi che gli bloccavano la strada.
Quando i due demoni erano arrivati al portone del castello, una figura rivestita da una tunica bianca si piazzò davanti a loro. Lo strano individuo aveva anche un cappello di paglia a punta sulla testa e nella mano destra aveva un lungo bastone bianco alla cui sommità vi era una sfera bianca.
- Non andrai oltre Ninga. - intimò la figura che si rivelò essere un monaco tibetano, messo lì per impedire a chiunque di risvegliare il secondo dio dei vampiri. Il temutissimo Voran. Il monaco alzò per qualche centimetro il suo bastone per poi colpire il terreno, immediamente si formò una barriera attorno al castello simile a quello che aveva formato Star attorno alla casa di Harry.
- Dunque tu non sei solo un monaco ma anche un guardiano. Molto interessante - disse Ninga piuttosto seccato da quella intromissione
Vira attaccò subito il monaco con sfera gialla che fu evitata abilmente da Boran, questo era il nome del monaco. Boran lanciò a sua volta una sfera bianca dal bastone che Vira bloccò con una mano. Boran non credeva che le signore degli elementi fossero così potenti da poter fermare le sue sfere bianche. Era evidente che la prigionia li aveva resi ancora più forti di quanto non lo fossero stati ai tempi dei quattro fondatori. E ora si domandava come avrebbero fatto i guardiani a lottare contro avversari così potenti, senza contare che per ogni dio che Ninga liberava il potere dei demoni aumentava sempre di più. E considerato che anche Sepghirot era tornato, le forze del male si stavano facendo inarrestabili. Boran, come gli altri guardiani, sapeva che Harry si stava allenando con gli elfi ma, dopo quello che era successo pochi secondi prima, dubitava che potesse combattere da solo contro tutti i dei che Ninga stava liberando. Putroppo il monaco dubitava , visto l'abilità dimostrata da Vira, che anche guardiani come Star e Avion potessero fermare simili avversari.
- Tutto qui la potenza dei guardiani - ironizzò Vira facendo spuntare dalla terra delle stalagmiti che Boran evitò librandosi in aria, ma la demonessa rapida estrasse la sua spada, raggiunse il monaco, alzò la spada e al'abbassò con potenza. Boran cercò di fermare il terribile fendente con il bastone, ma questi si ruppe in due. Nel momento in cui il bastone si ruppe la barriera svanì, infine Virà lanciò un altra sfera gialla contro Boran, che privo della sua arma di difesa non potette evitare il colpo e fu definitivamente sconfitto.
Una volta eliminato il monaco i due demoni aprirono il portone e trovarono una bara chiuse con delle catene incrociate. Al centro dell'incrocio c'era un catenaccio tutto bianco.
- E ora che cosa facciamo - chiese Vira che guardava il catenaccio con stupore.
- Non c'è nulla di cui preoccuparsi Vira. Il catenaccio indica solamente che un guardiano ha sigillato la bara. Ma nessun guardiano può essere più forte di un demone oscuro. - spiegò Ninga estraendo la sua spada nera e conficcandola nel catenaccio che lentamente ma inesorabilmente diventava sempre più nero man mano che Ninga aumentava la sua aura, finchè il catenaccio non divenne completamente nero per poi distrursi in mille pezzi. Dopo qualche secondo la bara uscì e da essa si issò uno dei più potenti demoni del mondo terreno, Voran signore di tutti i vampiri.
Il dio aveva un armatura argento con dei riflessi neri, il suo viso era bello come quello della morte, gli occhi rossi e capelli lunghi e lisci che gli arrivavano al collo, legati in un codino.
La sua aura era terrabilmente oscura e il suo potere era avvertito in tutto l'oriente

Nel momento in cui Voran emise la sua aura, i night hunter volsero il loro sguardo verso l'India preoccupati della situazione che si stava venendo a creare.
- E con questo siamo a quattro dei oscuri risvegliati, se consideriamo che Seth sta nel corpo di Ron. Sarà solo questione di tempo e prima o poi si risveglierà anche lui. - era stato David a parlare e il suo sguardo era di pura preoccupazione. Ninga stava risvegliando tutti i dei oscuri rinchiusi sulla terra.
- E Voran è anche più pericoloso di Obscuro - era stato Tenebris a parlare questa volta
- Pechè - chiese Laura
- Tutti voi sapete che quando ci fu l'antica lotta fra angeli e demoni, gli sconfitti furono cacciati negli inferi. Ebbene alcuni di loro riuscirono con il tempo a scappare e raggiungere la Terra. Questi demoni capirono che potevano prendere il potere che il pianeta rilasciava, soprattutto quello che rilasciava lo sporito Gaia. Quando gli angeli se ne accorsero riuscirono, assieme ai guardiani, ad intrappolare questi demoni terreni. In parole povere Ninga questa volta non vuole correre rischi inutili e sta risvegliando tutti i dei del male. Inoltre i demoni terreni sono potenti quasi quanto Ninga.
- E credi che i demoni terreni ubbidiranno a Ninga? - questa volta era stato Oris a parlare
- Si. Perchè per i demoni terreni Harry è una minaccia anche per loro. E poi sia i demoni terreni che quelli di Ninga hanno lo stesso obiettivo, conquistare la Terra e da qui preparare la loro invasione per il regno celeste.
- E credi che il signore degli inferi lascerà che Ozma conquisti il regno celeste senza fare nulla? - chiede David
- A Lucifer non importa nulla del regno celeste, perchè lui è libero e oltre tutto è il più potente di tutti i demoni e se solo volesse gli basterebbe schioccare le dita per eliminare chi gli va contro. Credimi a Lucifer non gli è mai interessato nulla del regno celeste. E comunque prima di fare tutto questo c'è un mago che Ninga e gli altri dei dovranno battere, e credimi che non sarà affatto facile per loro. - rispose il capo dei Nighi hunter sorridendo
- Sai qualcosa che noi non sappiamo - chiese Laura
- Si e a tempo debito vi sarà rivelato la verità su Harry, ma per il momento dobbiamo solo eseguire gli ordini che sono quelli di stare qui e contrastare Rassimov e Rasputin.
- Ma Tenebris dovremmo aiutare Harry contro i demoni - disse David che non voleva lasciare il ragazzo a lottare da solo
- Noi staremo qui finche Silente non ci dirà di tornare in Inghilterra - ribattè Tenebris in un tono che non ammetteva repliche.

Nel frattempo passavano i giorni, e Harry continuava in modo spedito il suo allenamento. Dopo la vittoria contro Eules era diventato molto più sereno, e questa tranquillità mentale gli permetteva di apprendere tutto quello che gli elfi gli insegnavano. Ormai Harry padroneggiava la sua aura senza nessun problema, l'aumentava e la diminuiva a suo piacimento e le sua abilità di combattente aumentavano sempre di più, così come la sua velocità e la sua resistenza alla fatica. Anche gli altri ragazzi si allenavano con dedizione aiutati anche dal fatto che erano giorni che non subivano attacchi di nessun genere. Anche lì era arrivata la notizia che Voran era stato liberato ma per il momento, la priorità di Legolas e di Eoden era una sola, quello di allenare Harry e istruirlo come meglio potevano.
I giorni continuavano a passare veloci e ben presto arrivò il penultimo giorno della permanenza dei ragazzi al castello di Silente. Infatti presto la scuola sarebbe ricominciata
Fu proprio quella sera che Silente ritornò al castello con il cappello parlante che fu posizionato sulla testa di Harry per stabilire i parametri per scegliere gli alunni che avrebbero fatto parte della casa di fenice lucente.
- Preside è riuscito a trovare altri insegnanti - chiese Harry
- Si. Uno è l'elfo Foras, ha partecipato alla prima guerra magica contro i demoni. Conosce degli incantesimo molto potenti che vi saranno molto utili nelle battaglia contro i mangiamorte e contro i demoni
- Ce ne saranno altri? - chiese Harry
- Si Harry, ce ne sono altri due. Un mezzo elfo che si chiama Rolas. Vi insegnerà a manipolare l'aura e incalanarla nelle armi che avete a disposizione. E un altro è un dampyr che si chiama Demon Ralon, ha partecipato anche lui alla prima guerra assieme agli altri elfi, lui vi insegnera ad usare la magia della terra per rendere i vostri incantesimi ancora più potenti di quello che sono.
- Professore sa qualcosa di Charlie e Billy? - Solo dopo che Harry aveva fatto quella domanda tutti i ragazzi si resero conto che i due fratelli Weasley mancavano da molto tempo
- Si Harry ci raggiungeranno ad Hagwarts e lì ci diranno quello che hanno scoperto - rispose il preside rassicurando per primi tutta la famiglia Weasley.
- E per quanto riguarda i night hunter non potrebbero raggiungerci anche loro. - chiese ancora una volta Harry
- Potrebbero Harry ma almeno per il momento devono continuare la loro missione, ma anche loro potrebbero raggiungerci presto.
- Professor Silente raggiungeremo Hagwarts da qui? - chiese Draco un po' preoccupato. Temeva che i demoni potessero attaccare il treno che partiva da Londra ed era in pensiero per alcuni amici di Serpeverde con i quali era riuscito a legare in modo particolare.
- No Draco. - era stato Harry a rispondere - lo so che sarebbe la cosa più logica ma non voglio che i demoni attacchino il treno pensando che io si lì. Neanche tutti gli studenti potrebbero opporsi ad un demone. E stessa cosa dicasi per i mangiamorte. Se attaccassero il treno e non mi trovassero lì potrebbero eliminare tutti gli studenti per rappresaglia.
- Ti fa onore la tua preoccupazione Harry, comunque oltre a tutti voi ci saranno anche gli auror per contrastare un eventuale attacco. Mentre il corpo insegnanti si recherà domani ad Hagwarts per preparare le lezioni, nello stesso tempo voi farete ritorno a Londra ed alloggerete nell'albergo che il primo ministro vi ha messo a disposizione.
Con quelle parole Silente aveva terminato l'ultima riunione al castello. Ancora qualche giorno e poi Harry avrebbe iniziato la seconda fase del suo addestramento. Era frustrante per lui non poterlo aiutare, purtroppo le maledizioni che aveva lo delibitavano e l'unica cosa che poteva fare  era quello di aiutarlo nella lotta contro Voldemort scoprendo dove si trovavano i restanti horcrux, prima dell'ultimatum che gli aveva dato Zita. Se riuscivano a battere Voldemort prima che l'ultimatum scadesse, allora avrebbero potuto anche battere i demoni. Ma se Voldemort fosse rimasto in vita, allora le loro possibilità di vittoria si assottigliavano, in quantro avrebbero dovuto lottare contro le forze di Voldemort e contro di quelle di Ninga nello stesso momento. E se quello che pensava era vero, le possibilità di vincere quella battaglia era poche, e quele poche erano affidate ad Harry. Ma la cosa fondamentale era battere Voldemort e lui si era prefisso di trovare e distruggere i rimanenti horcrux a costo della vita, visto che gli rimaneva molto poco da vivere. Ma questo era una cosa che non aveva nessuna intenzione di dire ad Harry.
Dopo che la riunione era terminata, tutti i ragazzi si trovavano nella stanza di Harry per mettere a punto un loro piano di difesa in caso di attacco al treno, e per sapere le intenzioni di Harry riguardo al loro addestramento.
- Come ci organizziamo per il viaggio Harry - chiese Draco
- E' logico pensare che Lucas, Star, Avion e Jeanne non viaggieranno con noi ma arriveranno con gli elfi, dopo che Silente avrà spiegato a cosa serve la quinta casa. Quindi, nel caso che i mangiamorte dovessero attaccarci dovremmo pensare noi a difendere tutti quanti. Anche se non credo che Voldemort manderà i mangiamorte ad attaccare il treno.
- Perchè pensi che non attaccherà - chiese Ron che da quando aveva preso la pozione si era calmato un po'
- Non è che lo escluda completamente, ma fino ad oggi i piani di Voldemort sono sempre stati mirati a separarmi dagli altri maghi. In particolare credo che a lui interessi più battermi davanti ai suoi seguaci che non davanti al mondo magico, che di fatto già lo teme. Attaccare il treno significa anche attaccare molti figli dei mangiamorte e questo gli sarebbe contro producente, in quanto qualcuno potrebbe giurargli vendetta, e non penso che fra tutti i seguaci non ci sia nessuno che non sappia usare il cervello.
- Quindi anche se non credi che attaccherà il treno vuoi che stiamo all'erta - replicò Draco
- Esatto, la prudenza non è mai troppa. E visto che ti troverai a parlare con Blaise e gli altri tuoi amici vedi se puoi accennare a loro quello che sta succedendo ma stai attento. - l'espressione di Harry era tesa, aveva molto da fare e poco tempo a sua disposizione. Doveva assolutamente trovare l'ombra che si annidava tra le serpi, smascherarla e mettere fine una volta per tutte alla diatribra tra i serpeverde e grifondoro.
- Cosa ti preoccupa Harry - chiese Hermione che si era accorta che nel suo amico c'era qualcosa che lo turbava
- Sarò sincero. Abbiamo tante cose da fare e il tempo è poco. In tutto onestà non so se riusciremo a battere Voldemort prima della scadenza dell'ultimatum. - rispose Harry
- Harry non sei solo. Tu pensa a coma battere Voldemort ad eventuali attacchi demoniaci ci pensiamo noi - disse Avion cercando di rassisucare il mago.
- Sei molto sicuro di te - punzecchiò Draco - Sei proprio sicuro che puoi lottare contro i demoni?
Avion e Star si guardarono per una frazione di secondo, cosa che non sfuggì ad Harry. Il mago aveva capito che i due ragazzi stavano per rivelare la verità sul loro conto
- Io e star non siamo semplici combattenti ma guardiani. E per quanto i demoni primordiali possano essere forti non possono fare nulla contro di noi - spiegò Avion
- Fate parte dell'antica cerchia dei combattenti della luce che intervengono solo quando la Terra è in pericolo. - Hermione era allibita, non avrebbe mai creduto che i suoi amici erano due dei più valenti combattenti che le forze del bene avessero
- Esatto Hermione. Noi guardiani interveniamo quando le forze del male vogliono assoggettare la terra. - continuò a spiegare Star
- E perchè i guardiani non sono intervenuti nella prima guerra contro Voldemort - chiese Draco curioso
- Perchè i guardiani possono intervenire solo ed eslcusivamente contro chi minaccia l'incolumità della terra. Voldemort è una minaccia, ma un guardiano può batterlo facilmente. - spiegò Avion. Però il ragazzo si era guardato dal dire che i guardiani stavano tenendo d'occhio il signore oscuro. Molte voci erano giunte alle loro orecchie e se erano vere allora Voldemort poteva diventare una minaccia pari a quella dei demoni. Ma visto che toccava ad Harry battersi contro di lui si era ben guardato dal menzionarlo, in quanto non voleva dargli ulteriori preoccupazioni. E se proprio era il caso lo avrebbe messo a conoscenza delle sue informazioni a tempo debito.
- Ora ho una situazione un po' più chiara. Dopo che torneremo a scuola, se non farete parte della quinta casa sin da subito provvederò a ricostruire l'es. - spiegò Harry mostrando un certo acume tattico. Così come Ninga e Voldemort stavano creando un loro esercito, così stava facendo anche lui.
- Dove e quando ci incontreremo? - chiese Draco
- Lo stabilirò dopo che gli insegnanti mi avranno detto come sarà organizzato l'allenamento. Comunque vorrei che ricordaste una cosa importante quando indosserete il cappello, se lo vorrete veramente lui terrà conto della vostra determinazione. - spiegò ancora il mago
- Ma se non abbiamo le qualità come può la determinazione far cambiare idea al cappello parlante. E' tramite le qualità dei ragazzi che il cappello dove collocarli. - ribattè Draco
- Ragazzi il cappello tiene conto delle vostre scelte e della vostra determinazione. Prima entrerete nella casa di fenice lucente e prima potrete addestrarvi al meglio. Io, Lucas e Jeanne possiamo darvi le basi ma solo gli insegnanti di fenice lucente potranno darvi il giusto addestramento, perciò  prima vi entrerete e meglio sarà. - spiegò Harry.
- Se avessimo qualche giorno di più - mormorò Hermione più a se stessa che agli altri
- Lo avrete. - disse Harry che voleva giocarsi il tutto per tutto - chiederò a Silente di postecipare di qualche giorno l'ammissione a fenice lucente. Così che tutti i ragazzi possano avere la possibilità di entrare. Stabilito questo ho già dato un paio di compiti ad Hermione e uno a Draco. Ora tocca a Ginny e Ron. Se ci riuscite fate ricerche sui quattro fondatori. Voglio sapere tutto di loro, chiedete agli elfi della scuola. Mettetevi in contatto con Lupin e spiegategli quello che dovete fare, lui avrà i contatti giusti per aiutarvi.
- Perchè ti interessa tanto - chiese Ginny
- Se Voldemort era interessato a creare gli horcrux e nasconderli nella scuola un motivo ci sarà. E credo che questo motivo sia legato al potere che avevano i quattro fondatori.- spiegò Harry
- Faremo come vuoi Harry - ribattè Ginny sorridendo all'amico. Ammirava molto Harry, la ua determinazione era contagiosa e se duratne la battaglia contro Zita era stata paralizzata dal terrore, ora era sicura che con il suo aiuto sarebbero riusciti a migliorare tanto da poterlo aiutare nella sua guerra contro i demoni.
- Credi che anche domani ci alleneranno - chiese Draco voglioso di migliorare per difendere chi amava.
- Non credo. Domani dovremo ritornare a Londra, ma una corsetta al mattino possiamo ugualmente farla, perciò sveglia alle sei. - disse Harry sorridendo, mettendo fine alla loro piccola riunione. Lentamente tutti uscirono dalla stanza, l'ultima fu Hermione che si girò e gli regalò un meraviglioso sorriso che fece arrossire un po' Harry.
La mattina, come Harry si aspettava, alle sei erano tutti fuori al castello per la consueta corsetta. Harry, come solito, prima impose un ritmo piuttosto blando per riscaldare i muscoli, poi cominciò ad accelerare sempre di più. I suoi amici resistettero fino al quindicesimo giro, quando lentamente uno ad uno si staccarono tutti, l'ultima fu Hermione. Solo Avion, Star, Lucas, e Jeanne stettero con Harry e continuarono a quel ritmo per altri quindici giri, finchè il maghetto decise che era arrivato il momento di fermarsi. Era molto orgoglioso dei suoi amici maghi che stavano aumentando la loro resistenza ad un ritmo impressionate. Infatti Harry non aveva dimenticato che appena un mese primo riuscivano a reggere solo per qualche giro mentre ora avevano corso al suo stesso ritmo per quindici giri. Era sicuro che con il tempo sarebbero diventati dei bravi combattenti. Il problema era quello di trovare altri ragazzi che a scuola avessero la stessa preparazione che avevano loro. Ma questo era un problema che avrebbe discusso ad Hagwarts, ora voleva solo impremirsi nella mente quell'ultimo giorno alla casa di Silente con i suoi migliori amici.
Le ore passavano veloci e ormai il tempo di lasciare il castello era arrivato. Entrarono nel treno che nel giro di qualche ora li avrebbero riportati a Londra dove gli auror li avrebbero scortati all'hotel.
- Cosa stai pensando Harry - chiese Hermione che aveva notato che da quando erano partiti l'amico aveva tenuto fisso lo sguardo sul paesaggio. Era un abitudine che aveva sin dal primo anno della scuola, quando aveva scoperto che Voldemort aveva ucciso i suoi genitori.
- Pensavo a come faranno gli altri studenti a reggere il ritmo degli allenamenti. Noi ormai siamo abituati visto che ci alleniamo da due mesi con Eoden e Legolas ma gli altri no. - Hermione pensò che la preoccupazione di Harry fosse fondata, nessuno degli studenti della scuola si era allenato con gli elfi durante l'estate, ed era impensabile che qualcuno nella scuola avesse la loro stessa preparazione fisica.
- Cosa pensi che faranno gli istruttori - chiese Draco
- Non ne ho proprio idea. Noi siamo abituati a correre a ritmi sostenuti da settimane, ma persone come Neville, Luna e molti altri non lo sono. - continuò a spiegare Harry
- E quindi - continuò Draco
- E quindi o facciamo degli allenamenti differenziati oppure protremmo aspettare che gli altri raggiungano il nostro stesso livello, ma questo significa che per due mesi non ci potremmo allenare, e questo è un lusso che non possiamo permetterci. -
- E tu cosa proponi di fare? - chiese Ginny che capiva le preoccupazioni di Harry. Se in quei due mesi che non si fossero stati allenati fossero stati attaccati dai demoni sicuramente sarebbero stati sconfitti, proprio perchè non preparati al combattimento.
- Il risveglio della magia aura, la resistenza alla fatica, l'abilità che abbiamo appreso nel combattere sono tutte cose che hanno richiesto tempo. L'unica cosa che possiamo fare è quella di far apprendere a chi vuole una delle nostre capacità entro un mese. Questo sarà il tempo che chiederò a Silente prima di iniziare la selezione per la quinta casa. Da lì in poi si potrebbero costituire due corsi. Uno più agevolato per quelli che saranno in difficoltà e l'altro per noi e per quelli che saranno arrivati al nostro livello e saremo proprio noi a istruirlo nella camera della necessita e non solo. - continuò Harry
- Che cosa intendi - chiese Hermione
- Vorrei chiedere a Silente di permetterci di allenarci anche all'esterno, nel campo di quidditch quando le squadre non si alleneranno. In modo che gli elfi e gli insegnanti possano tenerci d'cchio così da evitare attacchi a sorpresa.
Ginny guardava Harry estasiata. Il ragazzo sapeva che Voldemort e i demoni avevano già un esercito pronto a combattere, mentre lui doveva costruirne uno nuovo privo di esperienza, e a quanto aveva capito, era lui che voleva dare quell'esperienza che mancava a loro con allenamenti estenuanti. Ma non aveva scelta, se Voldemort e i suoi mangiamorte avessero attaccato durante l'anno scolastico, e gli alunni non fossero stati addestrati a lottare, sarebbe stata una carneficina. E lui proprio questo voleva evitare. Voleva addestrare i ragazzi più portati affinchè potessero difendere che non lo fosse. Non c'era nulla da ridire a quello che Harry aveva proposto, e i dubbi che aveva erano più che legittimi. La ragazza aveva capito che da soli non bastavano a fronteggiare un esercito di mangiamorte addestrato ad uccidere, figurarsi un esercito di demoni.
Harry sapeva che poteva contare sull'aiuto dell'ordine ed era sicuro che non avrebbero avuto grossi problemi a lottare contro i mangiamorte. Ma quello che si chiedeva era se il ministero fosse pronto, e quanti auror erano veramente bravi a lottare tanto da tenere testa ai mangiamorte. Se quello che aveva visto a Londra qualche mese prima era la reale capacità difensiva del ministero non aveva molte speranze di poter contare sugli auror, ed era per questo che voleva istruire tutti quelli che poteva a lottare alla pari contro i mangiamorte.
- Quindi se non ho capito male vuoi istruire nel miglior modo possibile tutti coloro che vorranno entrar a far parte della quinta case - chiese Draco già conoscendo la risposta.
- Esatto, non mi aspetto che siano molti gli alunni che il capello sceglierà, forse una trentina. Ma se vogliamo avevre una possibilità di vittoria allora noi di fenice lucente dovremo avere una preparazione superiore a quella dei mangiamorte per equiparare la loro superiorità sia numerica che di esperienza.
- Un mese sarà sufficiente a fare tutto questo - chiese Hermione
- Noi ci proveremo, poi tutto dipenderà dagli studenti. Li recluteremo fra tutte le quattro case e poi faremo una riunione in quello stesso pub dove abbiamo fondato l'es.
Ora che avevano stabilito un piano di azione i ragazzi continuarono a parlare ancora per un po' del più e del meno finchè non arrivarono a Londra dove una decina di auror provvidero a scortatli aall'albergo messo a disposizione dal ministero.
Una volta arrivati all'elbergo ai ragazzi furono date delle camere, dove si recarono subito per farsi una doccia rilassante. Harry, una volta terminata la sua doccia, si rivestì e si recò nel salone dell'albergo dove lo avrebbe atteso un bel pranzo rigenerante visto che sul treno non avevano mangiato molto.
Quando arrivò nel salone lo trovò completamente spento.
- Buon compleanno Harry - gridarono tutti i ragazzi non appena le luci si accesero. Harry era sorpreso perchè non c'erano solo tutti i suoi amici con i quali si era allenato al castello, ma c'erano anche Luna e tutti i membri dell'ordine della fenice e alcuni ragazzi di Grifondoro come Neville, Dean, Seamus.
Il ragazzo era completamente sorpreso, non si aspettava di festeggiare il suo compleanno, anche se con qualche mese di ritardo, con i suoi amici più cari.
- Ringrazia Hermione - gli rivelò una voce che era a qualche centimetro da lui. Harry si girò e vide che era stata Ginny a dirgli quelle parole. Harry non sapeva che cosa dire, era semplicemente commosso da quella dimostrazione di affetto da parte della ragazza e dei suoi amici. Con tutti gli avvenimenti che si erano susseguiti durante l'estate si era completamente dimenticato del suo compleanno.
A turno tutti quanti lo abbracciaron per fargli gli auguri e quando fu il turno di Hermione il ragazzo la tenne a se per qualche secondo in più, ringraziandola per quella bella sorpresa. Si guardarono ancora per qualche secondo negli occhi e avrebbero tanto voluto baciarsi, ma non potevano. Hermione non aveva ancora lasciato Ron, ed Harry non era ancora sicuro dei sentimenti che la ragazza provava per lui. Oltre tutto, non voleva che Seth si risvegliasse aiutato dall'ira di Ron. Mancavva ancora qualche settimana al successivo combattimento contro Seth e lui non sapeva se il dio era consapevole dei suoi miglioramenti, ma soprattutto non sapeva se il dio era a conoscenza che lui ormai padroneggiava alla perfezione la sua aura. Ma anche se Harry non poteva dichiararsi ancora ad Hermione, i suoi occhi parlavano al posto della sua voce. E questo a Luna non era sfuggito, così come non era sfuggito il momento in cui gli occhi di Ron era diventati rossi.
- Hermione possiamo fare anche noi gli auguri ad Harry - disse una voce alle spalle di Harry che si girò e vide Draco con alcuni membri della casa di serpeverde.
- Harry loro sono Blaise, Pansy, e Anty Greengrass. - disse Malfoy presentando uno ad uno i suoi amici più cari che gli erano stati vicini sin dal primo anno.
- Tanti auguri Harry - dissero i tre serpeverde un po' imbarazzati. Draco aveva incontrato per caso i tre ragazzi nell'albergo e visto che da quell'anno le cose dovevano cambiare gli era sembrato giusto cominciare dai suoi amici più cari.
- Che ci fate voi qui - chiese Seamus in tono brusco
- Calma Seamus, loro sono con noi e ci aiuteranno nella guerra contro Voldemort - spiegò Harry
- Ma Harry i serpeverde sono sempre stati sostenitori di tu sai chi - replico Seamus
- Punto primo tu sai chi ha un nome e si chiama Voldemort. Punto secondo non tutti i serpeverde sono sostenitori di Voldemort. Punto terzo è meglio che vi sediate tutti mentre vi spiego quello che è successo durante l'estate e che probabilmente ignorate.
Il ragazzò narrò di tutte le vidende che erano successe dall'attacco di Londra usato da Voldemort come diversivo per rapire Olivander, all'attacco dei  demoni. Non tralasciò nulla e spiegò per filo e per segno quello che il preside e lui avevano intenzione di fare, ovvero creare una quinta casa affinchè chi vi entrasse avrebbe avuto la migliore preparazione possbile per affrontare i demoni e di conseguenza Voldemort. Spiegò anche che una volta tornati ad Hagwart aveva intenzione di addestrare personalmente tutti i ragazzi che erano intenzionati ad entrare nella casa, prima che il cappello parlante selezionasse gli studenti. Fu un racconto molto lungo che durò ore ma Harry voleva che tutti capissero che il pericolo al quale andavano incontro era grande e che la guerra contro Voldemort e i demoni non sarebbe stata facile.
- Nessuno vi costringe a lottare se non volete, nè tanto meno nessuno vi costringe ad entrare nella quinta casa. Ma che voi lo facciate oppure no sia Voldemort che i demoni attaccheranno lo stesso. L'unica vera differenza la potrete fare solo voi e nessun altro.
- Harry ma per questo ci sono gli auror. Sono loro che sono addestrati a lottare contro le creature oscure - obiettò Seamus
- Seamus hai sentito il mio racconto. Ma come ho detto nessuno vi obbliga ad entrare nella quinta casa, ma è meglio che sappiate che la possibilità che vi do io di addestrarvi è l'unica possibilità che avrete per entrare eventualmente nella quinta casa. Hermione, Ron, Ginny, Draco già sanno come sono i metodi di insegnamento degli elfi e quale difficoltà vi attendono, e che tipo di allenamento farete. E proprio perchè gli allenamenti saranno duri vi sarà solo una chiamata. Non ci sarà possibilità per chi resterà fuori di entrare successivamente. - Quelle parole erano rivolte soprattutto a Seamus che durante il quinto anno non aveva creduto alle parole di Harry e non fece parte dell' es sin dall'inizio ma vi entrò successivamente.
- Avrete qualche giorno per pensarci. Ad Hagwart vi sarà spiegato tutto meglio, ora divertiamoci, in fondo è una festa. - dopo quei momenti di tensione la serata passò in allegria tra risate, scherzi e tanto altro e Ron assieme ad alcunio grifondoro dovettero ammettere che i serpeverde in fondo non erano male.
Il mattino successivo tutti i ragazzi ospiti dell'albergo furono condotti al treno che li avrebbe condotti ad Hagwart. Harry, nonostante cercasse di mostrare sicurezza, non poteva fare a meno di pensare, che nonostante gli auror del ministero, erano completamente indifesi da un eventuale attacco massiccio dei mangiamorte, per non parlare dei demoni. In cuor suo sperava vivamente che non accadesse nulla durante il tragitto. Scoccate le undici precise il treno lentamente lasciò la stazione per prendere sempre più velocità in direzione della scuola.
- Tutto ok Harry? - chiese Ginny che aveva notato che il ragazzo non aveva aperto bocca, ma sudava tanto segno che era tesissimo. La sua mano era sempre vicino alla sua bacchetta, ed era tesissimo nel percepire le auree dei mangiamorte o dei demoni. Per fortuna la maggior parte delle persone del treno erano ragazzi, e quindi non gli era difficile captare le auree. Infatti percepiva chiaramente le auree degli auror situati all'inizio e alla fine del treno
- Tutto ok - rispose il ragazzo cercando di sorridere
- Voui andare a cercare Ron ed Hermione - chiese Ginny sperando che l'amico accettasse l'offerta. Non se la sentiva di lasciare la ragazza con il fratello, sapendo che in lui dimorava l'anima di un dio e che in qualsiasi momento avrebbe potuto prendere il sopravvento su Ron, anche se tutti dicevano che la pozione che gli avevano dato aveva calmato l'anima del dio. Però sapeva che alla successiva luna piena il dio si sarebbe risvegliato e per quanto tutti cercassero di mantenere la calma, era innegabile la tensione che molti di loro avevano, soprattutti Harry, in quanto non mancavano che una ventina di giorni alla successiva luna piena.
- Tranquilla Ginny, stanno bene e fra qualche minuto saranno di ritorno. - rispose il ragazzo un po' più disteso. In effetti anche lui era preoccupato ma sapeva che Hermione sapeva badare a se stessa, e ora che li aveva percepiti si sentiva un po' più tranquillo. Infatti dopo qualche minuto i due ragazzi rientrarono mano nella mano, e la ragazza aveva lo sguardo un po' nervoso. Ad Harry non gli ci volle molto per capire che anche Hermione aveva i suoi stessi pensieri e per tanto non si sentiva tranquilla.
Harry istintivamente emise la sua aura in modo molto flebile e calmo. Lentamente nel vagone l'aria di tensione fu sostituita da un atmosfera rilassante che fece rilassare tutti quanti.
- E' strano che Draco non venga a trovarci - mormorò Ginny sperando di non tradire la sua apprensione. Era ormai innegabile il fatto che si stava seriamente innamorando del giovane rampollo dei Malfoy. Aveva un gran voglia di vederlo.
- Gli ho detto di non venire per il momento. A parte noi e quelli che erano alla festa ieri, nessuno deve sapere che Draco ha rinnegato il signore oscuro. - rispsoe Harry
- Perchè - chiese curiosa Ginny
- Tra le fila dei serpeverde c'è qualcuno che trama nell'ombra. Ho incaricato Draco di vedere se riesce a capire chi è questa persona che si nasconde nell'ombra - spiegò Harry
- Ma Draco verrà automaticamente smascherato tra un mese quando probabilmente entrerà a far parte della quinta casa - ribattè Ginny e in fondo la sua teoria era più che plausibile.
- Ho pensato anche a quello. Se il cappello sceglierà Draco per farlo entrare nella quinta casa, faremo credere che sia entrato come spia. In altre parole cercheremo di far credere a Voldemort e all'ombra che Draco non voleva tradire Voldemort, e se lo aveva fatto all'inizio era solo perchè non se la sentiva di uccidere Silente. Qualche giorno fa, Silente mi ha comunicato che Malfoy senior ha accettato di collaborare con il ministero. Faremo credere che Draco voglia ritornare tra le fila del signore oscuro per ridare l'onore alla famiglia dei Malfoy che il padre ha disonorato aiutando il ministero. Visto che tu e Draco siete diventati amici, faremo credere a tutti che Draco stia usando il suo ascendente che ha su di te per arrivare a me e Silente e scoprire che cosa abbiamo in mente. - Spiegò Harry dimostrando ancora una volta un grande acume tattito. Anche se aveva a disposizione pochi amici che potevano aiutarlo stava gestendo la situazione al meglio.
- Ma come farete tu e Silente a fare questo. Intendo, prima o poi dovrete dare qualche notizia a Voldemort. - era stato Ron a porre la domanda questa volta
- Daremo qualche notizia di poco conto. Poi ne parlerò con Silente fra qualche giorno - rispose Harry alzandosi e cominciando a preparare i suoi bagagli, infatti il treno cominciava a rallentare segno che erano quasi arrivati. Anche se nessuno lo aveva notato, Harry si fece serio. Aveva percepito una pericolosa aura che si stava avvicando a loro e non gli ci volle molto a capire che l'avversario che si stava avvicinando era il nazcu che aveva sconfitto al castello di Silente. In cuor suo sperava che il nazcu arrivasse quando tutti i ragazzi sarebbero stati salvi al castello e lui avrebbe potuto lottare con più tranquillità. Purtroppo dall'avvicininarsi dell'aura era difficile che avrebbero anticipato l'arrivo del nazcu, e il ragazzo cominciava a pensare ad un piano per lottare senza far correre inutile pericoli ai ragazzi.
Il treno ben presto si fermò e i ragazzi, con la solita lentezza, prendevano i loro bagagli e uscivano dal treno. Gli auror avevano percepito l'avvicinarsi della minaccia, ma non volevano comunicarlo ai ragazzi, che probabilmente presi dal panico, avrebbero causato danni e feriti. Nel frattempo anche Harry era uscito, e aveva scambiato un cenno di intesa con Draco, facendogli capire di non fermarsi e di proseguire. Draco aveva percepito anche lui l'aura del nazcu e avrebbe voluto fermarsi ad aiutare Harry, ma il suo piano era chiaro. Per tutti i serpeverde doveva continuare ad essere il figlio di un mangiamorte e per tanto la minaccia non lo riguardava.
Ormai più della metà dei ragazzi erano saliti sulle carrozze ed erano arrivati sani e salvi al castello, ma qualcuno di loro, soprattutto quelli appartenenti alla casa dei grifondoro si chiedevano come mai Harry con i suoi amici non si decidevano a salire sulle carrozze, ma anzi lasciavano il passo agli altri ragazzi.
- Che succede Harry - chiese Seamus avicinandosi al gruppetto
- Un nemico Seamus e anche molto pericoloso - spiegò il ragazzo piuttosto nervosamente
- Ma ci sono gli auror a difenderci - obiettò il ragazzo che non voleva credere che ci fossero nemici così forti da battere gli auror, eppure aveva visto più volte lo sguardo di Harry. Mai si era innervosito di fronte ai mangiamorte, eppure ora lo vedeva molto nervoso
- Questo nemico è al di fuori della portata degli auror. Quello che si sta avvicinando non sono i mangiamorte. Ma una creatura oscura tanto potente che potrebbe eliminarci da solo in pochi minuti - spiegò Hermione visibilmente innervosita anche lei.
- Non esistono avversari di questa portata... - il ragazzo non termicò la frase che Harry lo butto a terra, togliendolo dalla traitettoria di una sfera oscura. Harry lanciò uno stupifendo che il nazcu parò con disarmante disinvoltura. Seamus era stupito per quello che stava succedendo, e non era il solo. Pochi secondi prima stava per dire che non esistevano tali creature oscure e ora se ne trovava una di fronte, ma la cosa che lo sorprese di più era stato l'incantesimo che Harry aveva lanciato, non ne aveva mai sentito parlare.
- Ci rivediamo Harry Potter - disse il nazcu con la sua solita voce sepolcrare che fece rabbrividire tutti i ragazzi rimasti, e anche gli auror provavano un certo timore di quella creatura oscura.
- Avrei fatto volentieri a meno di vedere il tuo brutto viso - rispose Harry di rimando preparandosi allo scontro. Sia Seamus che gli auror guardavano Harry, il quale sembrava non dimostrare la minima paura nei confronti di quell'avversario.
- Ti rifaccio la stessa proposta che ti feci qualche mese fa, scegli un mago e morirà solo lui. Opponiti e morirete tutti.
- Ti rido la stessa risposta che ti diedi all'epoca, non scelgo nessuno e se vuoi ucciderli dovrai prima battere me. - Rispose il ragazzo preparandosi all'immimente lotta
- Come vuoi Potter - il nazcu emise la sua aura oscura che fece rabbrividere tutti i presenti, ma Harry emise la sua aura bianca che si scontrava con quella oscura del suo avversario. Seamus, che fino a qualche minuto prima era scettico, ora si trovava in mezzo ad un vero scontro fra bene e male, nulla a che vedere con gli attacchi dei mangiamorte. Era sicuro che se non ci fosse stato Harry, il nazcu avrebbe fatto una carneficina. I pochi ragazzi rimasti e gli auror erano rimasti completamente pietrificati quando la creatura aveva emessa la sua paurosa aura oscura.
Le due auree si scontravano con violenza, tanto che alcune piccole pietre volavano nelle più svariate direzioni. Lo sguardo di Harry era serio e al tempo stesso trasmetteva una grande sicurezza. Hermione, Ginny guardavano con ammirazione Harry. La sua aura era aumentata molto in quell'ultimo periodo, e Ginny non aveva dubbi che l'aura di Harry era aumentata così tanto grazie all'amore che provava per Hermione. In effetti la ragazza non aveva torto ma non sapeva che l'aura di Harry non dipendeva solo dal suo amore per Hermione, ma dalla sua voglia di difendere tutti coloro che non erano in grado di farlo. In quel momento erano molte le persone che non erano in grado di lottare contro il nazcu, mentre lui poteva e questa consapevolezza gli aveva permesso di emettere la sua aura ancora con più potenza del solito
- Sei diventato potente Harry. Vediamo quanto - gli disse il nazcu lanciando due sfere oscure. Harry, rapido estrasse la sua bacchetta, che era diventata bianca, e usò il suo escudo lumos per bloccare l'attacco del nazcu.
Il nazcu lo attaccò con i suoi artigli, ma Harry usò l'ultravelox e grazie alla sua velocità riusciva ad avitare tutti colpi che il nazcu usava.
Seramus guardava esterefatto quello che stava succedendo, ed era sempre più convinto che se Harry non fosse stato lì, quella creatura li avrebbe eliminati in poco tempo. E poi c'era quel modo di combattere che stava uscendo il mago, così differente da quello che era abituato a vedere. Più guardava Harry e più era convinto che solo entrando nella quinta casa avrebbe potuto lottare come l'amico.
Il nazcu lanciò un raggio oscuro che Harry bloccò usando il lumineum. I due colpì si scontrarono a metà strada. Le auree dei due avversari aumentavano sempre di più, cercando di dare potenza ai loro colpi, ma nessuno dei due riusciva smuovere quello stallo, finchè i due colpi si respinsero a vicenda facendo cadere i due avversari a terra, i quali si rialzarono subito, emettendo ancora le loro auree agguerriti più che mai a darsi battaglia.
Il nazcu lanciò due sfere oscure che Harry, grazie alla sua capacità di percepire le scie magiche e grazie all'ultra velox, evitò facilmente e lanciò a sua volta un lumineum che colpì il nazcu che però rimase illeso. Harry capì che la sua luce non era ancora sufficientemente forte per batter un avversario forte come il nazcu, ma anche la creatura oscura capì che il ragazzo era molto diverso da quello che aveva affrontato qualche mese prima. Era diventato più forte e la sua capacità nell'evitare i colpi era straordinaria.
Harry cominciò a correre attorno all'avversario, circondato dalla sua aura bianca che rilasciava una scia di luce, che ben presto circondò completamente il suo avversario.
- Gabbia di luce - gridò Harry uscendo dal fascio di luce che lui stesso aveva provocato. Sembrava finalmente che Harry fosse riuscito a intrappolare il suo avversario, ma purtroppo dalla gabbia ben presto fu attraversata da alcuni lampi oscuri, che in breve tempo la distrussero
- Non male Potter lo riconosco, ma ora è il mio turno. Tenebra oscura - l'incantesimo, come la volta precedente avvolse completamente la zona in un oscurità priva di qualsiasi luce. Harry avrebbe voluto usare la spada di grifondoro ed usare l'incantesimo esplosione di luce, ma se lo avesse fatto tutti i presenti avrebbero saputo che lui aveva la spada, e considerato che c'erano ancora alcuni serpeverde, non se la sentiva di escludere la possibilità che tra di loro c'era anche l'ombra che si celava tra le serpi. 
Harry aumentò la sua aura, avrebbe estratto la spada solo come sua ultima arma. Aveva ancora un incantesimo da usare, e sperava vivamente che funzionasse. Aumentò ancora la sua aura e usò il luminendo. Dalla bacchetta partirono tanti raggi di luce che colpirono la barriera che sembrava reggere al colpo del ragazzo, il quale non voleva darsi per vinto. Il suo amore doveva trionfare a qualsiasi costo. Guardò Hermione e la sua aura aumentò ancora di più, l'incantesimo che fino a quel momento non aveva funzionato, crepò la cupola in più punti, per andare distrutta dopo pochi  secondi.
Harry anche se stremato aumentò la sua aura pronto a riprendere il combattimento, aveva forze per un altro attacco e non si sarebbe risparmiato. Anche il nazcu aumentò la sua aura pronto a lanciare la sua sfera oscura, sapeva che Harry non si sarebbe mai arreso ed entrambi sapevano che quella battaglia poteva anche terminare con la morte di entrambi, o forse avrebbero potuto combattere all'infinito visto che entrambi i combattenti erano alla pari. Anche se non voleva il nazci optò per la ritirata, in modo da evolversi e sconfiggere una volta per tutte Harry. Così, il nazxu sparì all'interno di un buco oscuro che aveva creato e che si richiuse subito dopo che  vi entrò.
Harry lentamente si rilassò, anche se era sicuro che non ci sarebbero stati altri attacchi, preferì aspettare che tutti gli studenti lasicassero la stazione, e quando rimase da solo con i suoi amici salirono sull'ultima carrozza che era rimasta a disposizione.
Seamus era in totale silenzio, non aveva aperto più bocca da quando aveva attaccato il nazcu. Si sentiva così male ad aver messo in dubbio le parole di Harry. In fondo aveva avuto la dimostrazione che fino a quel momento Harry non aveva mai mentito e lui, soprattutto dopo quello che era successo l'anno prima, aveva messo di nuovo in dubbio la parola di Harry. Come poteva far parte della quinta casa se nonostante tutto quello che era successo, metteva ancora in dubbio le parole di Harry. Eppure ora più che mai si rendeva conto che gli auror non erano di grande aiuto contro avversari come i nazcu, e se voleva proteggere chi amava doveva assolutamente entrare nella quinta casa, e quindi partecipare alle lezioni di Harry per diventare abbastanza forte da potervi entrare.
- Harry - disse una voce che riscosse Seamus dai suoi pensieri.
- Cosa c'è Hermione? - chiese il ragazzo con voce rassicurante, ormai erano entrati tra le mura difensive del castello.
- Ben tornato ad Hagwarts - rispose Hermione che si guadagnò un magnifico sorriso da parte dell'amico. Harry era finalmete tornato nell'unico posto che considerava casa ed era con le uniche persone che considerava come la sua famiglia. Dopo quella terribile estate non poteva credere di essere riuscito a tornare ad Hagwart. Non sapeva perchè ma la cosa lo rendeva molto felice.

Per prima cosa mi scuso per non aver rilasciato ringraziamenti nei scorsi capitoli, ma purtroppo la fretta mi ha fatto dimenticare di farli. Perciò ringrazio per primo auro san che è il più assiduo di tutti a seguire la mia storia, ringrazio Natsumi Ramon per la sua recensione e per i consigli che mi ha dato, e ringrazione anche Kendra00 per la recensione chi ma rilasciato. Ringrazio tutti coloro che leggono e hanno messo la storia fra le preferite e le ricordate.
Un grande abbraccio a tutti e arrivederci al prossimo capitolo, che spero di postare il prima possibile.
  
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