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Autore: VIVINENE813    15/06/2014    1 recensioni
Questa storia è particolarmente demenziale, scritta a quattro mani con mia sorella.
Descrive la storia attraverso i 7 anni ad Hogwarts della coppia più shippata dai Potterheads, rullo di tamburi...la Dramione!
Se avete voglia di farvi due risate, magari con un pacchetto di pop corn vicino, aprite questa pagina ed entrate in Dramione e il mondo delle Meraviglie.
Un bacino! :-*
VIVINENE813 E SORELLA...U.U
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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1° Anno (parte 1)
Quando quella ragazzina babbana aveva ricevuto al suo undicesimo compleanno la sua lettera di ammissione ad Hogwarts, la scuola più famosa di magia e stregoneria, le cose erano cambiate alla radice. Ebbene sì ragazzi lei era Hermione Jean Granger.
Il figlio della grande personalità Lucius Malfoy e di una delle figlie più belle dell’albero genealogico dei Black. Il bambino purosangue che tutti conoscevano. Viziato e arrogante fin da piccolo, vissuto nel lusso e coperto di attenzioni dalla servitù e dai genitori. Quando ricevette  la sua lettera per Hogwarts il petto gli si gonfiò di orgoglio e arroganza più di prima. Lui? Draco Malfoy.
IN CASA MALFOY:
-MAMMA! Dobbiamo andare a Diagon Alley per comperare la scopa!- gridò Draco a sua madre.
-Smettila Draco- disse il padre al figlio dandogli la gazzetta del profeta in testa –quante volte ti ho spiegato che al primo anno non si porta la scopa?- chiese con tono piatto.
-Ma io la voglio per il compleanno!- piagnucolò il bambino.
-Il tuo compleanno c’è stato due mesi fa in giugno tesoro e ti avevamo comperato la ninbus 1999!- disse la madre.
-Uffa…io volevo la 2000, sai che Blaise ce l’ha?!- chiese indignato.
-Oh ma smettila, oggi pomeriggio andiamo comunque a Diagon Alley per comprare tutti i libri di testo che occorrono.- annunciò il padre mentre leggeva il giornale multiuso.
IN CASA GRANGER
-Mammamammamamma!- urlò la bambina su di giri entrata in cucina.
-Cosa succede tesoro?- chiese la mamma con sguardo divertito.
-I libri! Sono in ritardo con lo studio!- disse la bambina agitata. Il padre che fino a quel momento aveva osservato la scena dalla poltrona del soggiorno, disse divertito: -Ma Hermione non è ancora iniziata la scuola!-.
-E allora? Dopo mi troverò in ritardo con i ripassi!- disse la bimba imbronciata.
-Okey ci andiamo oggi pomeriggio contenta?- annunciò la mamma schioccandole un bacio nella guancia.
-Grazie mamma!- ringraziò la bambina commossa.
A DIAGON ALLEY
I Malfoy si erano appena smaterializzati a Diagon Alley e con il loro portamento signorile stavano camminando per i vialetti.
Il bambino correva di qua e di là come un selvaggio a osservare le vetrine con i prodotti del Quiddich.
-maledetto marmocchio che cosa corri eh?! – disse il padre di Draco più fuori di capoccia che mai.
- Draco tesoro non vorrai far infuriare tuo papà spero e, ascoltami un pochino, mettiti quella dannata sciarpa che fa freddo con questo clima di Agosto-disse la madre di Draco molto premurosa.
- ma basta mamma , non voglio quella bruttissima sciarpa fatta dalla nonna con uno strano incantesimo da maghi purosangue. – disse il figlio schifato.
Arrivarono tutti insieme finalmente al Ghirigoro.
Lì c’era la ragazzina nata BABBANA , che Draco ovviamente non conosceva ancora, Hermione Granger.
Lucius il padre di Draco era abbastanza indignato alla vista dei BABBANI e disse – Babbani eh , babbani eh … sempre questa storia, mi devo rovinare la giornata alla loro vista, mi sporco gli occhi caspita. –
La moglie disse – Lucius suvvia, sii più garbato. –
E lui – taci moglie e non rubarmi le battute. –
Draco si guardava in giro come un ritardato, ma ad un tratto vide Hermione, ne rimase invaghito e disse al padre – guarda papà, chi è quella creatura venuta fuori da un libro babbano ? –
Il padre si infuriò come non mai – filgio, sei per caso matto??! Quella è una sporca MEZZOSANGUE, per Voldemort, che cosa ti salta in testa? io non ho parole, tutti gli sforzi che ho fatto, inculcandoti in testa di non pensare ai babbani in modo gentile, bah… tu … io … ti uccido quando torniamo a casa, sei un demonio.-
Narcissa, la mamma di Draco assistendo alla scena, se ne fregò e continuò a guardare i libri magici.
Draco nel frattempo aveva ascoltato  il padre e alzò gli occhi verso il lampadario.
Ora soffermiamoci sulla famiglia Granger.
Hermione era tutta euforica, guardava di qua e poi di là , non sapeva più dove girare lo sguardo – Mamma guarda, sono senza parole è pieno di libri, oh mio dioooo, che bellooo, devo leggerli tutti un giorno, uhhhh!-
La mamma di Hermione – certo figlia mia adorata. – e roteò lo sguardo altrove.
Certo i Granger erano molto strani.
Hermione facendo il suo giro turistico con i suoi occhietti da cerbiatta si soffermò su un tizio, indovinate chi? Sì, proprio lui, non Harry, chiariamo questa cosa e neanche quello sfigato di Weasley, lui era Draco.
Hermione si avvicinò a Draco e gli disse – ciao belli questi libri non trovi?! –
Il padre di Draco sentì questa eresia detta da una MEZZOSANGUE, per giunta vicina a loro, che respirava la loro stessa aria, non era possibile – Ma cosa vuoi ? lascia stare mio figlio insomma, ma chi ti credi di essere per invadere i nostri spazi? O sparisci o sparisci hai capito? Cosa vuoi ? mio figlio è un P-U-R-O-S-A-N-G-U-E. è chiaro il concetto o ti devo rifare lo spelling? – disse tutto pompato.
Hermione visto che era grifondoro anche senza saperlo, non si intimorì e disse – ok, allora Draco ci vediamo in treno- e gli fece l’occhiolino.
Draco diventò rosso e guardò il padre.
Lucius la guardò come uno scarafaggio da spiaccicare – vattene verme. –
Hermione se ne andò saltellando verso i suoi genitori BABBANI .
NEL TRENO DIRETTO AD HOGWARTS:
Draco era tutto solo in un vagone poco prima della fine del treno , guardò fuori dalla finestra pensieroso quando entrarono i due bambini purosangue ciccioni: Tiger e Goyle, figli degli amici di suo padre.
-Ciao Draco!- disse Tiger tutto contento.
-Ehy…- disse Malfoy alzando le sopracciglia schifato.
Ad un tratto si spalancò il vagone e Hermione entrò al suo interno.
-Avete visto un rospo? Un ragazzo di nome Neville l’ha perso!- disse ad occhi chiusi come a ricordarsi una frase. Poi quando li aprì vide Draco.
-Oh ciao!- disse sorridente.
Questo arrossì spostando lo sguardo altrove.
Lei si avvicinò chiedendo – posso stare in questo vagone? Perché mi sento più a mio agio non so il motivo forse il colore di questo vagone ahaha –
Draco allora in modo poco cortese disse – non è bene che i MEZZOSANGUE stiano in questo posto riservato ai PUROSANGUE… certo, questo è quello che direbbe mio papà .. ma siccome io non sono lui allora puoi stare –
Ad un tratto sqillò la bacchetta di Draco, era suo padre che gli disse – non capirai mai niente, sei un idiota, quante volte ti ho detto che non devi integrarti con i MEZZOSANGUE e ribadisco MEZZOSANGUE, comunque mi deludi figlio, molto, io e la mamma ora ce ne andiamo al mare, ma non pensare che io non ti controlli, anzi, io ti tengo d’occhio , hai capito? Io ti tengo d’occhio.-
E la telefonata finì con Draco mezzo terrorizzato.
Nel vagone arrivò Neville – ciao ragazzi avete visto il mio rospo ? un ragazzino di nome Neville l’ha perso. –
Hermione allora disse –perdonatelo lui è il ragazzo speciale della scuola. Bisogna essere gentili con lui.– E riferendosi a Neville disse  - Senti sciocco ragazzino, il tuo rospo noi non l’abbiamo anche perché tipo 5 minuti fa mi avevi chiesto di cercartelo, quindi … e poi sei tu che ti chiami Neville non qualcun altro.-
Neville disse – non ricordo di questo fatto accaduto 5 minuti fa, comunque apprezzo il gesto che mi hai cercato il rospo, ma senza alcun risultato. –
Il ragazzo si allontanò andando in un altro vagone chiedendo se avessero trovato il rospo di Neville cioè di se stesso, probabilmente questo ragazzo aveva problemi di identificazione della propria persona.
-Ragazzi devo interagire con altri studenti…comunque Draco, chiamami!- disse la ragazzina facendogli l’occhiolino.
Entrò nel vagone di quelli che evidentemente erano i due sfigatelli del treno.
-Ciao sfigati! Io sono Hermione Granger!- disse sedendosi di fronte al ragazzo dai capelli corvini.
-Io sono Harry, Solo Harry!- disse il ragazzino dagli occhiali rotondi.
-Impossibile lo devi avere un cognome- disse la ragazzina roteando gli occhi evidentemente annoiata dalla sfigataggine di quel babbeo, chiariamo, non BABBANO.
-Passiamo ad altro, tu si?- chiese speranzosa che il ragazzo dai capelli rossi avesse più sale in zucca del primo.
-Io sono Ronald Bilius Weasley!- disse quello con aria trionfante.
-Non montarti la testa solo perché hai il nome lungo- disse quell’altra uscendo indignata.
Quando uscì incontrò Malfoy che cercò di non guardarla. Lei invece per farsi osservare gli sbattè le palpebre davanti. Lui la spinse via con poca grazia, se avesse fatto ciò che gli diceva il cuore ( ovviamente farle un baciamano) sarebbe stato contattato da suo padre, questo non era quello che sperava.
Entrò nel vagone dei due sfigatelli.
-Ehy…- disse Draco con delle arie da signore, ma poi storse il naso –cos’è questo fetore?!- disse schifato.
-Dev’essere il topo di Ron!- disse Harry ridendo. Draco strabuzzò gli occhi.
-E tu dovresti essere quello che ha sconfitto Tu-Sai-Chi?!- disse.
-E chi se no?!- disse Harry facendo ridere l’amico, mentre Draco era sempre più indignato uscì sbattendo la porta del vagone, altro che stretta di mano con quel babbeo, chiariamoci, non BABBANO.
Arrivarono al castello con delle barchette sfasciate, ovvio, non come se le aspettava Draco.
IN SALA GRANDE.
Hermione si avvicinò a Draco e gli diede un bacio nella guancia, la bacchetta di Draco saltò fuori dalla tasca improvvisamente – per il signore oscuro, Draco sei nei guai. –
Draco pensò “ ma che vada al diavolo mio padre e le sue manie di razzismo, siamo tutti uguali, non mi importa se uno ha la pelle chiara o scura, se è MEZZOSANGUE o no, io amo tutti. ”
Certo il nostro Draco era un pacifista.
Allora Draco rispose al bacio e glielo diede nella bocca.
Hermione era no contenta, di più si può dire che scoppiasse di felicità.
Silente disse – buongiorno, solo vino per noi oggi. –
Intervenne la McGrannit – perdonatelo è piuttosto ubriaco stasera… , comunque che abbia inizio lo smistamento nelle case. –
Si sentì un botto provenire dal tavolo degli insegnanti : era Silente caduto dalla sedia perché troppo ubriaco.
Ok continuando … vennero chiamati uno ad uno gli studenti .
Per prima Hermione Granger che venne smistata in Grifondoro, causando un crepacuore al povero Draco , così le idee di pace di Draco cambiarono radicalmente, lui infatti venne smistato in SERPEVERDE la casa del signore oscuro, così Draco tramutò in un demonio muahaha.
Hermione provava ancora gli stessi sentimenti che aveva prima dello smistamento, ma il suo amante no.
Draco era freddo come un ghiacciolo nessuno poteva riscaldare il suo cuore di ghiaccio.
I due sfigati vennero smistati con Hermione e lei a ciò disse – oh no ecco mi toccherà passere ben 7 anni con voi tra le scatole, no grazie ora faccio protesta. –
E si avvicinò al cappello parlante e gli disse – senti ciccio io non voglio aver niente a che fare con quei due citrulli o mi cambi o faccio denuncia –
Il cappello disse – non mondo dei maghi non esistono le denunce carina, quindi vattene al posto a mangiare che per dire queste cose dei tuoi compagni di casa, probabilmente hai un calo di zuccheri.-
Hermione fece quello che le venne detto, andò al posto a mangiare, ma contrariata.
Quando arrivò al tavolo vide che Ron mangiava come un maiale e che Harry invece giocherellava con il cibo, precisamente col prosciutto cotto e lo arrotolava nella forchetta come un involtino primavera.
Allora si avvicinò ai due animali e disse – sentite voi due, non mi farete impazzire quest’anno ok? –
Loro risposero  - senti ma chi ti conosce? Abbiamo mai parlato? –
Lei – mi pare proprio di si, forse avete qualche ritardo come il vostro amico Neville … -
Nel frattempo Neville stava guardando ipnotizzato il cibo e chiedeva perfino a questo se avesse visto una rana di un ragazzino di nome Neville, cioè di se stesso.
Fine della cena.
Come capo della casa dei Grifondoro c’era Percy Weasley, un altro rosso come Ron, del resto era il fratello.
C’era nella porta della casa una signora ben messa della quale nessuno si ricordava come si chiamasse, comunque, Percy disse – ok ragazzi vedete questa porta ? bene se non siete ciechi la vedete, ok continuando … ok allora… ok la parola d’ordine è : capo draconis … no ok non è vero … ok-.

BUONA SERA RAGAZZUOLI!
Spero vivamente che la ff vi sia piaciuta!
Tenetevi forte per la prossima!
Tanti tanti baci! :-*
  
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