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Autore: __aris__    16/06/2014    1 recensioni
Il bacio del vero amore può rompere ogni incantesimo, ma questo non vuol dire che si sia un lieto fine.
--prima storia originale che scrivo e pubblico. spero che vi piaccia e che mi lasciate un commento.
storia temporaneamente sospesa
Genere: Dark, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Prima ancora di aprire gli occhi si accorse di trovarsi su un letto dal materasso molto comodo e le lenzuola di seta. Non ricordava l’ultima volta che aveva dormito in un letto del genere. In effetti non ricordava nemmeno da quanto tempo non dormiva in un letto! Rose sapeva che avrebbe dovuto godersi quel’attimo di beatitudine, di libertà fuori dalla sua prigione, ma la consapevolezza che l’inganno fosse dietro l’angolo la fece alzare di soprassalto.
Una volta che si fu messa a sedere diede un occhiata alla stanza per accorgersi che era la camera da letto di Victor.  Non poteva sbagliarsi perché quella era l’unica vista che la su “cella” le offriva. Victor lo trovava divertente, ogni mattina le diceva “Suvvia, Rose non essere triste! Quante donne potrebbero vantare di dividere la camera da letto con l’uomo a cui hanno donato il proprio cuore per tanti anni come facciamo io e te?”. In effetti erano più di novant’anni che condividevano la camera, ma essere imprigionata in un dipinto ed appesa alla parete accanto al letto a baldacchino non rientrava proprio nel senso tradizionale del termine!
La stanza era molto grande: le pareti affrescate con scene tratte dalle metamorfosi di Ovidio racchiudevano il sontuoso mobilio: il letto a baldacchino, i tavolini e le sedie.  Accanto al letto c’era il cavalletto con il quadro all’interno del quale Rose aveva passato le ultime decadi: al posto della sua figura il vuoto. Si alzò ed iniziò a camminare incerta se ne sarebbe stata in grado. Il marmo gelido sotto al piede nudo la fece sorridere di gioia. Fece qualche passo e trovò una scatola bianca appoggiata su una delle poltrone con un biglietto:

Alla Rosa che mi ha donato il suo cuore,
per una cena indimenticabile!
Victor
 
Trattenne il vomito ed il ribrezzo per costringersi a vederne il contenuto: un vestito di seta rossa con una profonda scollatura sulla schiena, e le scarpe dal tacco vertiginoso da abbinare all’abito.
Ti sei svegliata!” Victor era apparso alle sue spalle da una nuvola viola. “Dormito bene piccola Rose?” I capelli neri raccolti in una coda bassa, gli occhi color ghiaccio, il seducente sorriso che non aveva mai perso, nemmeno quando fu lui ad essere imprigionato nel dipinto; il tempo non era capace di scalfire la bellezza del mago.
Lei noi rispose e rimase voltata.
Andiamo Rose, non fare così! Non essere arrabbiata con me anche oggi!” l’uomo si finse costernato “Sai che ci siamo conosciuti esattamente cento anni fa? Ho pensato che sarebbe stato bello festeggiare questa ricorrenza!
Una sottile lacrima scese sulla guancia di Rose, che perseverava nel suo silenzio.
Victor le accarezzò le spalle con dolcezza ed il corpo della ragazza dimostrò perfino troppo apprezzamento per quel contatto. “Lo so che mi ami ancora. Il tuo cuore batte nel mio petto … non puoi mentirmi!” Disse iniziando a baciarle il collo “Indossa quel vestito, l’ho creato appositamente per te.” si fermò un momento per assaporare il suo profumo “Indossa il vestito e vieni da me.
Poi scomparve e Rose rimase sola con l’abito rosso tra le mani.
   
 
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