Capitolo 2: Un strano incontro
Sembrava una
giornata come tutte le altre, ma Joey non sapeva che quella sera qualcosa le
avrebbe cambiato la vita.
Ormai erano passati più di due mese da quell'ultima giornata passata a Capeside
con i suoi amici.
Già... amici che non si erano fatti sentire neanche una volta, ma d'altronde
dopo quella litigata chi avrebbe voluto fare il primo passo? Nemmeno Dawson ne
aveva avuto il coraggio. Jen si era messa in contatto con Joey, ma solo per il
primo periodo... poi anche lei aveva smesso di farle avere sue notizie.
Joey stava come sempre servendo da bere ai clienti, presa dai suoi pensieri,
quando un ragazzo entrando dalla porta del bar attirò la su attenzione. Era
alto, con i capelli corti castani e gli occhi verdi. Indossava una camicia
Hawaiana e jeans a tre quarti larghi. Era entrato con altri tre ragazzi, quello
alla sua destra aveva i capelli castano chiaro pettinati a modi marines e gli
occhi azzurri, vestito solo con abiti firmati, il ragazzo alla sua sinistra
invece aveva i capelli lunghi scalati sul castano scuro, gli occhi verdi e
un’espressione molto vivace e in fine un biondino dagli occhi color nocciola. Si
erano seduti davanti al bancone. La ragazza dopo quell'attimo di distrazione
preparò le ultime ordinazioni annotate poco prima, quando gli si avvicinò un
uomo che la prese per un polso.
Tizio:"Ciao bambolina! Qual'è il tuo nome?"
Joey:"Non è affare suo! E non mi chiami più in quel modo!"
L'uomo gli strinse con forza il polso di Joey:"E dai pupa! Dimmi qual'è il tuo
nome!"
Joey:"La smetta! Se ne vada e mi lasci stare!"
Joey tentò di divincolarsi dalla presa ma con scarso risultato. Con sua sorpresa
entrò in scena il ragazzo dalla camicia hawaiana, prese il braccio dell'uomo e
violentemente lo spintonò, facendolo cadere a terra:"Hai sentito che cosa ti ha
detto?! Smettila e vattene!" L’uomo si rialzò e uscì di corsa dal locale, subito
dopo il ragazzo si voltò verso Joey:"Tutto bene?"
Joey con tono scontroso:"Si! Ma me la sarei cavata benissimo anche da sola!"
Il ragazzo:"Si! Certo! Non volevo farti affaticare troppo!"
Amici del ragazzo:"Pacey! Smettila tanto non te la daaaaa!!!!!!!!!!!! Andiamo!"
Pacey:"Arrivo!" poi rivolgendosi alla ragazza:"Anche se non ho ricevuto neanche
un grazie, è stato un piacere conoscerti ragazza senza nome!" così dicendo
raggiunse i suoi amici e uscì dal locale.
Joey tornò a casa stanchissima. Era così noioso il posto in cui lavorava! Da
quando era lì non aveva fatto ancora amicizia con nessuno, ma non perchè non ci
fossero state occasioni, semplicemente perchè non ne aveva voglia. Usciva di
casa solo per andare a lavorare e per fare le commissioni che gli assegnava
Bessie.
Bessie:"Joey devi andare a lavoro!"
Joey:"Si lo sò! Stavo andando!"
Bessie:"Mi raccomando! Stasera vedi di non tornare a casa!"
Joey:"Ma si può sapere che razza di sorella sei? Solitamente le sorelle più
grandi sono protettive! Mentre tu, tutte le sere quando esco per andare al
lavorare, mi ripeti sempre la solita frase! Bah! Ciao!"
Joey arrivò al locale come al solito svogliata e di pessimo umore.
Kim:"Ciao Joey! Come al solito al settimo cielo è?"
Joey:"ehhhh... altro che settimo cielo Kim!"
Kim rassegnata:"Domani abbiamo il turno insieme e sta sera devi chiudere tu il
locale Ok? Ciao a domani!"
Joey la salutò e seguendola con lo sguardo vide ancora i ragazzi dell'altro
giorno. Scrutò in giro e si accorse che tutti i camerieri erano occupati, contro
voglia andò al loro tavolo a prendere le ordinazioni.
Joey:"Che prendete ragazzi?"
Charlie, il ragazzo con l’acconciatura da marines, attirò con un gesto
l'attenzione degli altri tre che non si accorsero nemmeno della ragazza:"Ehi
raga! Che prendete?"
Il biondino dagli nocciola si voltò:"Ehi Pacey! C'è la ragazza dell'altra volta!
Quella con cui ci provavi!"
Pacey:"Ma smettila Steven! Non ci stavo provando! L'ho solo aiutata! Anche se
non ho ricevuto nemmeno un ringraziamento..."
Eddie:"Vi siete accorti che è qui davanti a voi?"
Joey era sempre più irata dal loro comportamento, ad un tratto esplose:"Adesso
Basta! Mi sono rotta! Se mi dite che prendete, bene! Se no me ne vado a servire
altri clienti!" I ragazzi rimasero in silenzio per qualche secondo poi
scoppiarono a ridere.
Joey non ci capiva più niente. Che ci trovavano da ridere?!
Steven:"Sei tosta ragazza! Hai superato la prova!"
Joey sempre più confusa:"Quale prova?"
Charlie:"Non è importante! Comunque io sono Charlie!" porse la mano alla
ragazza.
Uno dopo l'altro si presentarono tutti.
Pacey sorridendo:"Scusa anonima ragazza! Adesso puoi svelarci anche tu il tuo
dolcissimo nome?"
Joey arrossì leggermente:"Visto che me l'hai chiesto tu non te lo dico!"
I ragazzi in coro:"Ohhhhh!"
In quel momento entrò una ragazza e urlando corse verso Joey:"Josephine!
Josephine Potter! Ti sostituisco io oggi!"
Joey senza accorgersene rispose:"Ma sono appena arrivata! comunque va bene..."
Pacey:"Bene! Adesso conosco il suo nome! Signorina Potter!"
Joey senza accorgersene fece una smorfia, e se ne andò. Era la prima volta che
si sentiva così spontanea con degli estranei, non si sa come ma quello
stravagante ragazzo l'aveva indotta a comportarsi liberamente, senza alcun
timore.
Finalmente
era arrivato il gran giorno. Pacey, Steven, Charlie e Eddie erano elettrizzati,
sebbene avessero già avuto diversi concerti, quello era senza ombra di dubbio
tra i più importanti. Tra il pubblico di (Parigi), sedevano in prima fila i
produttori di due famose case discografiche, che avrebbero potuto lanciare il
giovane gruppo nel mondo della musica. Tutto sembrava pronto per la grande
serata, finite le ultime prove Pacey propone al resto del gruppo di bere
qualcosa prima del concerto, nel bar vicino a casa sua, ma come tutti possiamo
immaginare dietro a questo c'era un secondo fine. Ovvero quello di rivedere
quella cameriera... quella ragazza gli era rimasta nel cuore. Non sapeva il
motivo , in fondo all'inizio era stata anche scortese nei suoi confronti,
sebbene l'avesse aiutata in una situazione al quanto spiacevole... ma quei suoi
occhi, quel suo sguardo... per qualche attimo gli aveva fatto provare una
sensazione unica e indescrivibile. Da quel momento la pensava di frequente e più
tentava di togliersi dalla mente quel dolce viso, quei suoi occhi nocciola così
luminosi e sinceri, più il pensiero diventava ricorrente.
Charlie:"Dì un pò Pacey, sicuro che vuoi andare a quel bar solo per bere?!"
Pacey:"Non capisco... Ma a che ti riferisci scusa?"
Eddie:"Beh ovviamente si riferisce alla bella cameriera che hai salvato l'altro
giorno!"
Pacey:"Ma le ho solo dato una mano! Questo non vuol dire che..."
Steven:"Pacey, Pacey... ti conosciamo bene! E scommetteremmo qualsiasi cosa che
vuoi tornare in quel bar per rivederla!" disse il ragazzo con aria divertita
Pacey:"Ma ragazzi! Quello è il locale in cui andiamo sempre e non c'è nessun
altro motivo per cui voglio andarci! Però non nego il fatto che se la rivedessi,
mi farebbe piacere!"
Eddie:"Lo sapevo! Witter dal cuore d'acciaio finalmente ha trovato chi gli fa
girare la testa!"
Pacey:"Oh andiamo! Smettetela! E sbrighiamoci, o si farà tardi! Vi ricordo che
stasera dobbiamo debuttare!" dicendo questo il ragazzo entrò nel locale. Joey
stava per finire il suo turno al bar quando si sentì chiamare da un tavolo alle
sue spalle.
Pacey:"Potter!"
Joey si avvicinò:"Ok... adesso sai come mi chiamo, ma non mi sembra il caso di
urlarlo ai quattro venti, insomma qualcuno potrebbe pensare che noi due ci
conosciamo o peggio ancora che ci frequentiamo e ... ”
Pacey: “Potter! Frena! Se continui a parlare mi farai venire il mal di
testa!Comunque non preoccuparti non sarò io a rovinare la reputazione della
dolce JOSEPHINE POTTER! “
Mentre pronunciò il suo nome, Pacey alzò volutamente il tono di voce e la fissò
per qualche istante con aria divertita. La ragazza era furiosa, ma nonostante
questo tentò di non lasciarlo trasparire più del dovuto, non doveva dargliela
vinta!
Joey: “Molto divertente! Adesso ditemi che cosa volete ordinare ragazzi, non ho
intenzione di passare un minuto di più in fianco a questo idiota!”
Eddie: “Ohoh! La ragazza si è innervosita! Pacey, quando imparerai le buone
maniere?!... comunque io voglio una birra”
Joey: “Va bene voi che volete, invece?!”
Steven:” A me porta una bottiglia di Tequila…”
Pacey: “Non ti sembra di esagerare?!”
Steven: “E perché?! Stasera sarà un successo e io incomincio a festeggiare da
ora!!”
Charlie: “A me porta un caffè doppio…”
Joey: “E tu?” Disse la ragazza con aria fredda e distaccata a Pacey….
Pacey:”Tu cosa mi consigli?! “
La ragazza stava cominciando a spazientirsi
Joey: “ Non ho tempo per questi giochetti! Dimmi cosa vuoi o altrimenti, fai a
meno di rivolgermi la parola!”
Pacey: “Va bene, va bene…anche per me un caffè.”
Dopo mezz’ora tutti avevano consumato la loro ordinazione e Stevan
era…completamente ubriaco! Non riusciva a mettere insieme una frase che avesse
senso, ma la cosa che più faceva preoccupare i ragazzi era il concerto!! Come
avrebbero fatto? Stevan era la voce del gruppo! Come potevano trovare un
sostituto in così poco tempo?! Pacey non sapeva più che fare, da una parte
tentava di trovare una soluzione per il concerto, dall’altra tentava di calmare
Steven che cominciava a dare in escandescenze! Ad un tratto Steven si avvicinò a
Pacey e sorridendo gli disse:"Ragazzo mio…ti propongo una scommessa!“
Pacey: “Steven, sei ubriaco, lascia perdere! Ora ti accompagno a casa e…”
Steven lo interruppe:“Piantala, non dire sciocchezze… dunque, la scommessa è
che…” e dicendo così si fermò di scatto per trattenere un singhiozzo:“La
scommessa è che tu, Pacey Witter, allo scadere del quattordicesimo giorno…a
partire da ora, ti porterai a letto la dolce cameriera Jo!“
Pacey “Heheh... prima di tutto è Joey... e per la scommessa… ci sto! Ma sono
certo che ci perderai tu!”
Steven:“Questo è tutto da vedere, mio…” e si fermò nuovamente per trattenere un
altro singhiozzo “…caro, se volessi andrei lì da lei, la prenderei e ...”
Pacey, tappò la sua bocca con la mano “Va bene, va bene… hai già detto
abbastanza! Non vorremo mica farci scoprire,vero?!”
Steven:“Certo che no! Ma quello che parla sei tu! Io ….” Altra pausa “Sono più
muto di una tomba!”
Pacey:”Sì…hai ragione, ora siediti qui con Eddie e gli altri, io devo fare una
cosa…”
Detto questo lasciò Stevan al tavolo con gli altri e si diresse al bancone.
Pacey:"Senti un pò! A che ora stacchi?"
Joey:"Ancora tu?! Eh! Ho finito proprio adesso... perchè?"
Pacey:"Eh hai qualcosa da fare?"
Joey:"Stai per caso tentando di invitarmi ad uscire con te! o Sbaglio?!"
Pacey:"Si Sbaglia Signorina Potter! La sto supplicando! Vedi la mia
accompagnatrice mi ha appena piantato in asso e volevo sapere se saresti
disposta a venire tu al suo posto!"
Joey:"Pacey Witter che riceve un due di picche!?!?! Non ci posso credere! E dopo
che ti sei comportato in quel modo cosa ti fa credere che io possa accettare il
tuo invito?!."
Pacey : “Evidentemente siamo partiti con il piede sbagliato! E vorrei rimediare,
insomma non ti voglio mica stuprare! Una passeggiata e torniamo a casa!”
Joey : “ Diciamo che in un momento di pura follia e di estrema gentilezza io
accetti la tua supplica….ma...”
Pacey:"Ma cosa?"
Joey continuò:"Ma io cosa ci guadagno?"
Pacey:"Un grazie?"
Joey scosse la testa lentamente:"No No! Non mi basta! Gentile sì, ma non scema!"
Pacey ci pensò un attimo:"... Una notte di solo sesso con il sottoscritto?"
Joey lo fulminò con uno sguardo.
Pacey:"Ok Ok! Stavo scherzando!" Anche se in verità non gli sarebbe dispiaciuto
che lei accettasse.
Joey:"Se non hai qualche altra proposta io me ne andrei."
Pacey la fermò:"Ti offro una giornata intera in mia compagnia!"
Joey:"Lascia stare! Non riesco a sopportarti il poco tempo che sei qui, figurati
una giornata intera!"
Pacey:"Tu non immagini neanche quante ragazze vorrebbero essere al tuo posto!"
Joey:"Facciamo che farai tutto quello che vorrò per una settimana! Però deciderò
io quando inizierà la tua settimana di tortura! Ok?"
Il ragazzo acconsentì, le fece un cenno con la testa e si mise a ridere... La
ragazza l'aveva incastrato senza accorgersene.
Pacey:"Bene vai sul sedile posteriore e mettiti quel vestito e quegli stivali
che ci sono nella borsa!"
Joey:"Tu sei pazzo!!!!! Io non mi cambio lì dietro, mentre tu potresti
sbirciare!"
Pacey:"Senti, non abbiamo il tempo di tornare a casa e farti cambiare! E
comunque tranquilla! Non c'è niente che potrei sbirciare!"
Joey gli tirò un pugno in testa:"Molto gentile... le tue pene aumentano!"
Dopo quel gesto Joey si cambiò, e Pacey senza farsi vedere ogni tanto dava
qualche sbirciata. Nel frattempo pensava:"Però non è per niente male... Oh Dio!
Ma che sto pensando? Joey è solo un maschiaccio, non so come farò a portare a
termine la scommessa che ho fatto con Stevan!"
Arrivarono e Joey scese dalla macchina.
Pacey:"Wow! Sei uno schianto!"
La ragazza arrossì. Indossava un corto vestito nero aderente con degli stivali
di velluto dello stesso colore e una cintura borchiata in vita. Si era
leggermente truccata e aveva i capelli raccolti una coda alta.
Stava benissimo vestita così. Anche se non era il suo genere.