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Autore: Elly Chan    13/08/2008    7 recensioni
In questa storia saranno presenti due personaggi nuovi, e uno sarà il piccolo problema di Aido... che questa volta avrà qualche difficoltà ad avere quello che vuole! "Il suo aspetto e il suo carattere inimitabile, unito alla capacità di sembrare un'angelo -come dice il nome- in ogni cosa che fa, pure quando dorme, hanno fatto in modo che Aido si inamorasse di lei. Ebbene sì."
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hanabusa Aido, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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vampire knight cap24
Il fatidico giorno era arrivato! Non so come ho fatto a capirlo, quel pomeriggio... forse perchè Tenshi si è alzata con una faccia da funerale?
Innanzitutto, non ci saremmo mai svegliate se le ragazze fuori dal cancello non avessero fatto così tanto casino di prima mattina... mattina per noi, certo, ma un po' di rispetto, su!
Tenshi si era subito alzata ed era andata alla finestra, lanciando fulmini dagli occhi. Chiuse con un rumore secco le tende, e strisciò i piedi fino alla porta.
- Ichigo, vieni? - mi chiese, anche se sembrava più un'ordine che una semplice domanda. In caso di istinto omicida vampiresco attivato, Tenshi potrebbe diventare più pericolosa di una pistola degli Hunter.
La raggiunsi in fretta, e ci dirigemmo in salotto come tutte le mattine.
- Le ragazze della Day Class sono in agitazione, stamattina? - sorrise Ichijo, che se ne stava a sbirciare dalla finestra le fanciulle assatanate.
- Non me lo ricordare... ma quando smetteranno di fare casino?! Sono stanca! - si lamentò Tenshi, mettendosi comoda sul divano.
- Domani sarà tutto finito... - cercai di tranquillizzarla, ma ottenne l'effetto contrario: Ten-chan mi rivolse uno sguardo di fuoco.
- A me non importa se la smettono domani, io voglio che smettano adesso! - disse decisa. Rabbrividii davanti al suo tono autoritario: le fangirl di Aido oggi avrebbero fatto bene a fare attenzione...
Finì il suo benedetto thè - l'unica cosa che riusciva a calmarla - e si diresse, senza una parola, in camera a cambiarsi.
La raggiunsi poco dopo, e la vidi che si stava sistemando l'uniforme.
- Maledetti bottoni! Farla un po' più semplice questa divisa no, eh?! - esclamò furiosa, mentre lottava contro i bottoni d'argento delle maniche.
- Il Direttore è un po' bizzarro... - sospirai, e dovetti ricordare a me stessa che c'era voluta una settimana e l'aiuto di Tenshi per imparare a mettermi tutto, bene, e pure nell'ordine giusto! Senza contare che ogni mattina non potevo mica perdere mezz'ora a cambiarmi. Una semplice uniforme alla marinaretta non andava bene, eh?
Dopo che Tenshi riuscì a mettersi per bene quell'aggeggio infernale che è la nostra divisa, ci dirigemmo verso la porta.
- Ichigo! - mi chiamò all'improvviso Ten-chan, che era rimasta indietro.
- Sì? - le chiesi, fermandomi e girandomi verso di lei.
Era in piedi di fronte al letto, e teneva le mani in grembo, dondolandosi avanti e indietro, come una bambina indecisa se prendere i biscotti o il gelato. Anche se, mi dissi, questo esempio non sarebbe poi cos' inesatto.
- Cosa c'è? - stavo per aggiungere 'Non sono mica Aido!' - giusto per sottolineare quanto fosse timida con lui - ma, visto l'umore nero nel quale era sprofondata, decisi che era meglio non privare il mondo della mia presenza.
- Il cioccolato... - sussurrò, portandosi un dito alla bocca.
- E allora? - chiesi stranita, ma anche un po' sospettosa: aveva fame e voleva mangiarselo tutto lei?
- Quando glielo diamo? - finì con voce flebile.
In quel preciso istante, mi cascò il mondo addosso, in tutti i sensi: tutte quelle storie per chiedermi quando darglielo?! Ma era anche vero che non ci avevamo pensato. Ma la risposta era piuttosto ovvia.
- E' ovvio, no? Glielo diamo dopo le lezioni. - dissi, recuperando la calma. Le si illuminarono gli occhi e mi sorrise, raggiungendomi. Sono combattuta: un'attimo prima minaccia indirettamente di morte le ragazze della Day, e quello dopo sembra una bambina dell'asilo che se l'è fatta addosso?!
Già all'entrata si potevano udire le fan adoranti, che urlavano all'impazzata e chiamavano a gran voce - cioè rompevano i timpani a chiunque si trovasse a meno di un chilometro di distanza - i membri del nostro dormitorio.
Tenshi tirò un sospiro esasperato, mentre le porte venivano aperte.
Un boato scoppiò, incontrollabile. Sembrava che una mandria di bufali stesse passando.
Zero e Yuuki - che quanto mi facevano pena in mano a quelle pazze solo Dio lo sa - cercavano di contenere l'eccessivo entusiasmo. Pure Zero aveva problemi. Ed è tutto dire.
C'erano come al solito i cancelli per ogni ragazzo della notrsa classe, tentativo - inutile - di far rigare dritto le ragazze.
Tutti i nostri compagni si dovettero fermare, Aido fece meno il cascamorto del solito, Ichijo sorrideva, Shiki e Kain non erano minimamente toccati dalla cosa, Ruka si rodeva dalla gelosia per Kaname che accettava cioccolato finchè aveva posto nelle mani.
Tutto - quasi - normale.
Io e Tenshi dovemmo aspettare che tutti i nostri compagni ebbero finito di raccogliere tanto cioccolato da fare indigestione.
Una volta arrivati in classe, Tenshi si lasciò cadere sul banco, massaggiandosi le orecchie.
Aido, un paio di banchi dietro al nostro, leggeva allegramente i bigliettini, e ogni tanto mangiava un po' di cioccolato.
Sorpresi Tenshi a sbirciare nella sua direzione, puntando al ghiotto bottino che portava con se. Si stava trattenendo dall'assalire la montagna di dolci che stava in bella vista.
Dev'essere dura.
La lezione passò troppo in fretta, e arrivò il fatidico momento. Mi sarei dichiarata a Kain. Al solo pensiero svengo.
Ten-chan non era di certo impassibile, ma le era rimasto quel briciolo di dignità che non la faceva camminare con il morale a terra.
Sapendo della mia goffaggine, più che una dichiarazione gli avrei offerto uno spettacolo da circo.
Andai in camera con il cuore a mille.
- Per prima cosa, dobbiamo essere presentabili. - affermò Tenshi, afferrando la spazzola.
- La fai facile, tu. Sei sempre bellissima. - bofonchiai, incrociando le braccia al petto.
- Allora renderò bellissima anche te. - si avvicinò brandendo la spazzola.
- C-che vuoi fare? - le chiesi intimorita.
- Assolutamente niente. - disse, Sentii il ghiaccio congelarmi i piedi.
- Sta' zitta, pensi che potrei mai farti male? - sbuffò, cominciando a pettinarmi.
Scossì la testa intimorita. Lei fece un bel sorriso.
- Bene.
Dopo una manciata di minuti i miei capelli avevano un'altro aspetto: erano lisci e i nodi e i ricci ribelli erano scomparsi. Semplicemente perfetti.
- Cosa c'era da preoccuparsi? - borbottò contrariata Tenshi, mentre riponeva il materiale da lavoro.
- Niente, è che... i tuoi modi sono un po' bruschi. - le dissi, mentre mi ammiravo allo specchio. Lei mi guardò male un secondo, poi sorrise.
- Ora vai e falli fuori tutti. - incredibile come riuscisse a dire una frase da pazzo omicida con un sorriso come quello.
- Guarda che non devo mica ucciderlo...
- Lo so. Era per dire di fare colpo. - disse tranquillamente. Ceeerto... sono praticamente uguali come frasi. Una la userebbe Zero e l'altra Aido. U-gua-li.
Presi il pacchetto e mi diressi verso la loro camera.
Feci tre bei respiri, e bussai.
Dopo un secondo di silenzio, Kain mi venne ad aprire.
- Ehi. - disse, con la solita allegria.
- Ehi... - dissi io, incapace di formulare alcuna frase di senso compiuto. Lui adesso è qui, e... tutto il discorso che avevo preparato, dov'è andato a finire?! Accidenti, davanti a lui non è come nelle prove... - ebbene sì: ho fatto le prove!
- Ehm... ti potrei parlare un momento? In privato? - chiesi. Wow, adesso posso fare il secondo passo! Son riuscita a dire una frase!
- Ok... - annuì, poi uscì dalla stanza e chiuse la porta.
Lo portai davanti alla porta della mia stanza, giusto per essere certa che non ci fosse nessuno di inaffidabile ad ascoltare.
Mi rigiravo il pacchetto tra le mani, che tenevo dietro la schiena.
- Che mi volevi dire? - chiese, stranamente gentile.
- Uh... ehm... - farfugliai. Entrai nel panico, ma mi imposi di stare calma.
- Ecco... - tu... - provai a dire. Kain mi guardò interrogativamente, passandosi una mano nei capelli. Certo che così non mi aiuta!
Avrei voluto urlarglielo in faccia, di non fare quel gesto perchè mi mandava più in confusione più di quanto non fossi già, ma quello che successe dopo mi stupì ancor di più.
- Tu... mi piaci! - esclamai, alzando improvvisamente la testa e porgendogli il pacchetto.
Lui all'inizio fece una faccia incredula, poi alzò le mani titubante e prese il pacchetto.
Poi tornò a guardarmi, un po' frastornato.
- Oh... sul serio? - chiese, come se non credesse alle sue orecchie. La mia espressione diceva tutto, quindi - finalmente - da allibito, il suo viso si fece man mano più dolce. Mi sorrise, poi mi abbracciò.
Aiuto, cervello in tilt! Si possono sentire talmente tante emozioni insieme? Gioia, paura, eccitazione, calore... calore?! Oh già, sono rossa come il sangue appena fatto... no, quello è il latte... ma il latte non è rosso, allora dovrei dire come il sangue appena stillato... basta pensare, il mio cervello comincia a dire cose inutili! E a fare ragionamenti piuttosto dementi, devo dire.
Torniamo alla nostra situazione attuale.
Lui continua ad abbracciarmi ed io... vabbè, io sono nello stato descritto prima.
Mi prende il viso tra le mani - dopo essersi staccato - e mi guarda fisso negli occhi.
Miseria, come sono belli!
- Anche tu mi piaci. - afferma con voce decisa, prima di calare il suo viso sul mio - sapete, sono leggermente più bassa di lui.
Poi mi bacia e... vado in vacanza in paradiso. Finchè non si stacca, la mia mente si è staccata del tutto dal resto del mondo.
Non sarà stato il bacio più romantico del mondo, ma va bene così.
Mentre io ho i cuoricini a farmi da cornice, lui mi sorride.
- Ci vediamo - mi saluta con la mano, prima di sparire in camera.
Rimango davanti alla porta della mia camera un po', prima di dirmi che era tutto vero. E che avevo bisogno urgentemente di un posto dove stendermi.
All'improvviso la porta si aprè e Tenhsi mi trascina dentro ad una velocità impressionante.
Mi stende sul letto e prende uno dei suoi libri, iniziando a sventolarmelo in faccia, facendo aria.
Mentre prendo fiato - anche se non mi serve - Ten-chan si siede vicino a me e mi osserva.
Io me ne accorgo e mi volto verso di lei.
- Ce l'hai fatta? - mi chiede impaziente, mentre gioca con una ciocca di capelli.
- Sì! - sorrido raggiante, mentre lei si rilassa e si lascia andare sulla sedia dove era seduta.
- Adesso tocca a me... - sospira, chiudendo gli occhi. Ma posso capirla: non ho mai rischiato l'infarto come pochi minuti prima.

Hello everybody! Questa settimana mi do all'inglese! XD La dichiarazione di Ichigo è andata, mi dispiace ma il bacio non era un granchè. Mi sono sbizzarrita nel descrivere le sue emozioni... sempre troppo divertente falla pensare! Nel prossimo capitolo tocca a Tenshi... ovviamente il nostro Aido ci riserverà delle belle sorprese! XD
mikamey: la scena al negozio di dolci volevo assolutamente metterla! Mi piace tanto! XD Spero che la dichiarazione di Ichi-chan ti sia piaciuta!
Sammy Cullen: eccoti qua! Scusa ma stamattina mi sono sì alzata presto, ma poi mi sono riaddormentata... -_- Povera me!
Appena ho visto Aido mi è venuto un colpo! Mi piacciono tanto i tuoi disegni!

  
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