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Autore: gwuncan99    16/06/2014    3 recensioni
Ci troviamo a New York, dove tutto ebbe inizio.
Due ladri ricercati per loro vari precedenti, Duncan e Geoff, cercano di rapinare una delle tante banche della città, ma Gwen, la ragazza che stava lavorando lì, involontariamente, gli mette i bastoni tra le ruote. I due sono costretti a fuggire, portandosi dietro anche lei.
Sarà una fuga dalla polizia, da avvocati e spacciatori assetati di vendetta, in tutto gli Stati Uniti, tra Rave Party, rapine e traffici illegali.
Riusciranno i nostri tre fuggitivi a scappare dal loro destino?
Serie DxG
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Duncan, Geoff, Gwen | Coppie: Bridgette/Geoff, Duncan/Gwen
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
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--->Capitolo XIV

"Il capo è troppo coperto da essere riconosciuto...Ma chi sono, e cosa vogliono??" bisbigliai io impaurita al punk, che dovo vari attimi di silenzio, si girò verso di me. "Sono i Bulls, e vogliono ucciderci tutti." rispose secco e senza proferire emozioni, prima di prendermi per un braccio e trasportarmi in una folle corsa verso il falò, prima che fosse troppo tardi.


Duncan correva spedito verso la nostra meta; mi stringeva la mano ed io cercavo di stare al passo con lui, anche se con difficoltà. L'erba alta e fitta ci ostacolava il cammino, ma quella era l'unica strada per arrivare prima dei Bulls. Il vento soffiava forte tra i capelli, scompigliandoli, e gli occhi mi bruciavano.
"SCOOOTT!! GEOFF!!!" gridò rapido Duncan pur avendo il fiatone; arrivati alla spiaggia si portò le mani sulle ginocchia, recuperando qualche boccata d'aria.
"HEATHER!!" urlai a squarciagola io, raggiungendo il falò dove tutti dormivano tranquillamente. "Geoff!!" scostai ripetutamente il festaiolo mentre gli davo qualche schiaffo sul volto, tremando dalla paura di essere raggiunti da quegli uomini prima di essere riuscita a svegliare tutti. "Dannazione, Geoff! Svegliati!" gridai vicino al suo orecchio, e dopo altri due o tre schiaffi spalancò gli occhi.
"MA CHE CAZZ.." sobbalzò sul posto, mentre mi scrutava spaesato. "Che cazzo succede?!" mi sgridò in preda al panico. "Sei impazzita?!..Ah...Ho un mal di testa allucinante!"
"Non c'è tempo, Geoff! I Bulls sono qui."
"I BULLS?!" ripeterono all'unisono lui e Heather, che si era appena svegliata grazie al punk e che aveva sentito tutto. "C-come ci hanno trovati?!" continuò stupito il festaiolo.
"Non lo so...Ma non c'è tempo. Andiamo via di qui." lo congedai io insieme a Duncan; i due ragazzi ci seguirono velocemente, ma uno di loro fece un'osservazione di cui non avevo nemmeno fatto caso, fino ad allora.
"Ma...Scott dov'è?"
"Scott?!" questa volta fu Duncan a mormorare quel nome, e in un secondo manifestò uno sguardo sospettoso e per niente piacevole. "Non importa, sbrighiamoci..."
"FERMI DOVE SIETE!!!"
"FINE DEL GIOCO."

Quelle voci; erano loro. 
Ci girammo tutti e quattro lentamente; le armi puntate su di noi, comuni ragazzi in fuga ed in più disarmati. Una condanna a morte! Lanciai uno sguardo al punk accanto a me, che abbassò gli occhi sulla sua borsa; forse anche lui aveva una pistola, ma sarebbe stato impossibile prenderla sotto gli occhi di quei criminali.
"Ancora voi!?" Geoff fu il primo a prendere coraggio e a parlare; cercava di nascondere la sua preoccupazione, ma invano.
"Vogliamo quello che ci spetta. Ora." rispose autoritario uno di loro; occhiali da sole, completamente vestito di nero, irriconoscibile; era più basso di quello affianco a lui. Uomo di colore, muscoloso, vestito identico spiccicato al suo complice ma...sembrava meno esperto e più timoroso.
"Mai." obbiettò Duncan, sfoderando la sua solita pistola calibro 22 dalla borsa con velocità, facendo immobilizzare i due criminali. "Dimenticatevi i nostri nomi, perché da noi non avrete nemmeno un dollaro." continuò minaccioso il punk, nonostante le armi ancora puntate su di lui.
Il suono della carica della pistola echeggiò nell'aria. "Povero ragazzo." commentò il più basso, ma prima di poter sparare fu colpito dietro la schiena da un agile calcio di Heather; come aveva fatto a sgattagliolare lì dietro?
Il colpo mandò a terra il nemico, ma la pistola cadde ed un proiettile partì con massima velocità verso...
"GWEN!" urlarono tutti, incluso il punk che, lasciando cadere la sua arma, mi spinse con l'intento di non farmi ferire; il proiettile mi colpì di striscio la coscia destra, ma non fu niente di grave.
"Dannazione." imprecò Duncan, accorgendosi del sangue fuoriuscire copiosamente dalla ferita; si tolse la maglietta e me la legò con forza sulla gamba, il tutto mentre il festaiolo e Heather avevano recuperato le pistole che in quel momento puntavano sui due uomini.
"Come hai fatto ad arrivare dietro di lui?!" domandò sconcertato Geoff all'asiatica, mantenendo il tono di voce basso.
"Eheheheh, sono abile a scappare senza farmi notare." rispose sghignazzando lei, osservando vittoriosa il criminale a terra che aveva colpito poco prima; ora era incosciente, mentre l'altro tremava dalla paura con le mani alzate. "S-soccorsi...soccorsi!" balbettò a un microfono, e in un attimo eravamo tutti circondati.

Erano tutti attorno a noi; non c'era via di fuga. Io premevo la maglietta di Duncan sulla mia coscia, nonostante l'emorragia non volesse decidersi a smettere. Se avessi perso altro sangue avrei rischiato tantissimo, e questo anche il punk lo aveva pensato nervosamente; lo sentivo da come spingeva sulla ferita impulsivamente, forse con un po' di paura negli occhi.
"Un ferito e tre ragazzi contro dieci avversari? Molto scorretti." li stuzzicò Geoff manovrando la pistola appena rubata.
"Qualcuno ti ha mai detto che noi siamo leali?" ribatté con un ghigno malefico uno di loro, Justin - ancora lui?! Colpiti e affondati. Era la fine.
"Vediamo come se la cavano corpo a corpo." propose provocante l'asiatica, ammiccando il festaiolo per poi lanciarsi verso i Bulls.
"NO!" urlai io perdendo un battito, ma Duncan mi guardò con un espressione rassicurante e caricò la sua pistola, sparando dritto al petto di uno di loro; non voleva proprio mollarmi da lì a terra, sarei stata solo una preda facile.
Heather aveva steso i due nemici, prendendoli per la testa e facendoli scontrare tra di loro; era scattante e forte, davvero spettacolare. Erano svenuti per cui, recuperate tutte le armi, potè concentrarsi sugli altri uomini che l'avevano accerchiata. Era pronta a sfoderare un calcio nei cosiddetti ad un di loro, ma prontamente il più forzuto del gruppo la prese per un braccio scaraventandola a terra bruscamente; in un attimo le furono attorno, intenti a spogliarla e toccarla.
"HEATHER!!" urlai io cercando invano di alzarmi; una fitta all'altezza della mia ferita mi bloccò del tutto, costringendomi a cadere sulla sabbia. Geoff si lanciò sull'uomo che più di tutti stava cercando di abusare di lei, e con un colpo ben assestato sulla nuca, lo fece cadere a peso morto sull'asiatica, paralizzata e scioccata più che mai dall'esperienza appena vissuta. Gli altri - meno scattanti e con pochi riflessi - non furono difficili da eliminare; due colpi rapidi di pistola e caddero a terra privi di vita, cosicché il festaiolo poté occuparsi della ragazza distesa sulla sabbia e con addosso il cadavere del suo nemico.
"Heather..." mormorò lui scostando il corpo e prendendo lei delicatamente, facendola alzare. "Stai bene?" le chiese poi con preoccupazione, mentre lei accennava appena un sorriso di affermazione. Non l'avevo mai vista così...vulnerabile. "Ma...Dov'è Justin?" domandai io confusa mentre mi guardavo attorno. "ATTENTA!" urlarono i due ragazzi alzati, facendo girare di scatto me e Duncan. Justin puntava la pistola sulle nostre teste, e mostrava un maligno sorriso a trentadue denti molto più malvagio di quello di Courtney. 
"GAME OVER, Nelson." 
E accadde tutto in un lampo: Duncan, fino ad allora in ginocchio accanto a me, mi proteggé il più che poteva con il suo corpo; una pistola carica, un colpo. BAM.

Il sangue scorreva dalla mia testa, sporcando tutti i vestiti e la sabbia, ma a chi apparteneva quel sangue?
Aprii a malapena gli occhi, e scoprii, col cuore in gola, la vittima dello sparo.
Abbracciai ricominciando a respirare il punk, più forte che potevo, fino a stritolarlo.
Quanta paura avevo di perderlo, ma era ancora lì, accanto a me a proteggermi dai pericoli.
Alzai lo sguardo, notando il festaiolo che soffiava soddisfatto la canna della sua pistola, Heather abbracciato a lui e Justin a terra in una pozza di sangue.
"Grazie..." dissi con un filo di voce rivolgendomi al biondino, per poi rituffarmi fra le braccia di Duncan; quest'ultimo sghignazzò leggermente, per poi prendermi in braccio - a causa della ferita non potevo camminare- ed allontanandosi con Geoff e Heather dai numerosi cadaveri lasciati sulla spiaggia.

***

"Ehiiii! Ehiiii!" fummo attirati da dei richiami in lontananza; la voce mi era molto familiare... "Aspettatemi!!" continuò ancora, più vicina e udibile.
Ci girammo all'unisono tutti e quattro, ritrovandoci Scott col fiatone, mentre si reggeva con le mani sulle ginocchia; riprese fiato, per poi alzare lo sguardo su di noi "Non vi trovavo più!" sfoggiò un sorriso innocente mentre si scompigliava i disordinati capelli rossi.
"Dov'eri?" ribatté freddo Duncan,  squadrandolo sospettoso; il rosso sgranò gli occhi agitandosi ancora di più dalla tensione creatasi. "Ehm..I-io...Ero..." balbettò cercando di non guardare negli occhi il punk. "Ehi ma...perché hai Gwen in braccio?!" cambiò stranamente discorso, indicando la mia coscia fasciata ed innervosendosi ancora di più, ma dalla rabbia.
"Si è ferita durante una sparatoria." rispose con la stessa freddezza di prima il punk. "E sicuramente sarai curioso di sapere da chi ci stavamo difendendo, vero?" continuò con una nota di sarcasmo nella voce.
Scott, fattosi più serio, lo fulminò con lo sguardo, per poi rispondere "No, non mi interessano i vostri problemi, non voglio starci dentro. Ma Gwen è mia amica ed ho tutti i diritti di sapere cosa le è successo." infine, sputò a terra e ci diede le spalle "Andiamo. San Francisco ci aspetta." e si congedò, lontano da tutti.



"Non useremo di certo il tuo elicottero, vero?" domandò esasperata l'asiatica, osservando con noi il velivolo ed aspettando una risposta di Scott, che arrivò quasi subito. "No. San Francisco è vicinissimo; faremo tutta la strada a piedi." ci informò con acidità.
"Se solo avessimo una macchina non mi sforzerei di camminare..." mormorai io poggiata su una spalla di Duncan; mi guardai attorno come se lì ci fosse davvero qualcosa con cui raggiungere la nostra meta, ma ,purtroppo, quel posto era desolato. Mi sfiorai il mento con l'indice e il pollice, come in procinto di pensare a qualcosa di quasi stravagante. "Ma come saranno venuti quei delinquenti?" pensai ad alta voce.
"I delinquenti?" ripeté incerto su cosa avesse capito il rosso. "Intendi i Bulls?" continuò poi, ricevendo un cenno di affermazione da parte del biondino. "Ti hanno sparato loro?!"
"Veramente il colpo era destinato a Duncan." precisò Heather, e nuovamente Scott e Duncan si rifulminarono con lo sguardo; il rosso evitò di fare altre domande, e dedicò cinque secondi ad accendersi una sigaretta assieme ad Heather. Io mi sedetti a terra con un po' di difficoltà, continuando sempre a scrutare il paesaggio; sentivo che c'era qualcosa di strano lì in mezzo, da qualche parte. Forse qualcosa che avevo già visto di sfuggita ieri notte.
"La baita!" urlai senza rendermene conto; il punk si spaventò, facendomi emettere una leggera risatina. "La baita accanto al bosco, andiamo lì." mi spiegai meglio quando ebbi attirato l'attenzione di tutti. "E perché?" mi chiese confuso Duncan. "Non lo so, ma sono curiosa di andare lì." risposi senza troppe precisazioni, ottenendo un'occhiataccia da parte del rosso. "Secondo me dovremmo andare subito verso la città. Stiamo morendo di fame!" ribatté lui, ma nessuno lo ascoltò, poiché erano tutti curiosi dalla mia idea stramba.
"Sarà divertente dai." lo incoraggiò il biondino dandogli un'amichevole pacca sulla spalla, mentre si dirigeva verso di me per aiutare Duncan ad alzarmi; la coscia mi faceva ancora un male cane.

Ripercorremmo la stessa stradina di sempre, tra gli sbuffi di Scott e le lamentele di Heather sulle zanzare che la stavano mangiando viva; ma che mese era?
"Laggiù!" gridò il festaiolo indicando la casetta di legno in lontananza. Ci trovammo nuovamente sulla spiaggia, proprio dove giacevano ancora i corpi dei Bulls. Scott rimase spiazzato a quella vista, e con uno sguardo indecifrabile si immobilizzò a fissare i cadaveri coperti da un po' di sabbia.
Mentre il rosso era rimasto lì, Duncan e Geoff si lanciarono occhiatine per niente rassicuranti; Duncan ghignò divertito, e in un attimo mi ritrovai sulla sua spalla mentre correva come un idiota inseguito dal biondino.
"Dai!! Che scherzi del cavolo! Mettimi giù!" cercai di sgridarlo, ma era troppo difficile; sembravano due bambini, e la cosa mi faceva ridere come che.
"Vediamo se arrivi prima di me!!" urlò il biondino non smettendo di correre.
"Ah, mi stai sfidando?!" ribatté a sua volta Duncan, velocizzando il passo con me in braccio.
"FINITELA!!" la gara era divertente per loro, ma per me no!
"Cosa scommettiamo???" domandò il punk col fiatone ma senza arrendersi.
"Se vinci tu...Anf.." si stoppò per respirare "Decidi tu la punizione che mi merito...ma...Anf..." si avvicinò leggermente a noi, correndo come un pazzo. "...ma se vinco io...Gwen dovrà baciare Scott!!!"
"CHE COSA?!" il punk si bloccò di colpo, lo stesso Geoff confuso, che si girò verso di noi. "RIPETI CHE COSA HAI APPENA DETTO." urlò minaccioso Duncan buttandomi letteralmente a terra mentre si avvicinava velocemente al suo amico.
"DUNCAN, ANDIAMO!!" cercai di bloccarlo io coi richiami, visto che non potevo muovermi a causa della caduta rovinosa e della mia gamba, ma purtroppo il punk era già faccia a faccia con Geoff,  e per niente tranquillo.
"CHE CAZZO CENTRA SCOTT CON GWEN?!" continuò prendendo l'amico per il colletto della camicia, mentre un pugno lo alzava verso il suo viso. "EHI EHI EHI...STAVO SCHERZANDO, AMICO!!" cercò di calmarlo il biondino, visibilmente impressionato dall'improvvisa reazione del suo socio di una vita. "SCHERZAVI UN CAZZO!" Mi alzai con tutte le forze che avevo e, seppur zoppicando un pochettino, presi il braccio del punk costringendolo a girarsi. "FINISCILA!!" gli urlai in faccia, ma ciò che ricevetti fu una spinta ancora più forte che mi fece ricadere sulla sabbia. "AHI!!" mi abbracciai la gamba, che mi doleva ancora di più; mi accorsi del sangue che nuovamente riusciva dalla ferita.
"GWEN!" Geoff, intento a venirmi in soccorso, fu bloccato da Duncan, forse non accorgendosi della mia condizione. "TU NON TI MUOVI DI QUI!" detto questo, gli piazzò un pugno in faccia che lo stese a terra. "GEOFF!!" urlai in preda al panico.
"CHE CAZZO STAI FACENDO. DUNCAN!" altre urla riempirono la quiete atmosfera che ci circondava; era Scott che vedendomi a terra con una gamba sanguinante si scaraventò sul punk.
"IDIOTA CHE NON SEI ALTRO! COME TI SEI PERMESSO A TOCCARE GWEN?!" gli diede un pugno più forte di quello dato a Geoff ma, invece di cadere, riuscì a tenersi in equilibrio; si pulì col dorso della mano il rivolo di sangue uscito dalla bocca e ricambiò il favore al rosso, cominciando una lite sanguinosa. "PERCHE', TI INTERESSA COSI' TANTO?!" "DUNCAN!!! FINITELA!! CAZZO!!" gridammo all'unisono io e Heather; quest'ultima si intromise senza alcuna paura. "SCOTT! BASTA!!" si mise in mezzo ai due ragazzi, dando le spalle a Duncan per allontanare Scott. "Lascialo perdere, ok? Non ne vale la pena." gli mormorò guardandolo dritto negli occhi, mentre gli stringeva le spalle con le mani; i due si guardarono a lungo sotto gli occhi minacciosi di Duncan, e poco dopo il rosso abbassò lo sguardo, incontrando il mio terrorizzato.
"Gwen...Stai sanguinando.." si avvicinò a me stringendomi più forte la maglia intorno alla ferita.
Duncan, dopo avermi fissato stranamente, sputò a terra del sangue e fuggì via, non prima di aver sussurrato "Merda." Né un aiuto al suo amico, né a me, né uno scusa; nessuna spiegazione, una rabbia sfogata tutta in quel momento.
"G-Geoff..." cogli occhi lucidi vidi il biondino alzarsi e raggiungere me e Scott; si teneva il naso con una mano, probabilmente sporca di sangue. Mi fissò anche lui, forse con compassione, perché poco dopo disse un "Mi dispiace, è stata colpa mia." Si allontanò, inginocchiandosi sulla riva del mare intento a pulirsi del sangue che gli colava dal naso. Era triste, non capiva come un suo amico, Duncan, avesse avuto il coraggio di picchiarlo per una cavolata simile.
"Appena lo prendo..." imprecava Scott mentre premeva le mani sulla mia ferita.
"No. Lascialo perdere..." riuscii solo a dire io, senza riuscire a trovarmi una spiegazione a tutto quello.
"Lasciarlo perdere?! Gwen, ti ha spinta, ti ha fatta cadere con prepotenza! Guarda la tua ferita! Quante volte lo ha fatto Trent prima di arrivare alle mani, eh?!" Sgranai gli occhi, mentre il cuore mi batteva a mille. Sapevo che lo diceva per difendermi, ma no, Duncan no. Non era così. Non era Trent. No. NO.
"No Scott, è diverso..." scostai la testa verso destra e sinistra più volte con le lacrime che mi solcavano il viso; ripetevo "No...no..no." come per auto convincere me stessa "E'...è stato solo un litigio, non l'ha fatto apposta..." sussurrai, buttandomi subito dopo tra le braccia del rosso, mentre scoppiavo a piangere davanti ai presenti stupiti, Heather inclusa. Anche lei sapeva tutto, e sentivo che in quel momento mi stesse capendo...






BUM! Geoff riuscì dopo due calci ad aprire la porta ammaccata della baita; la porta di legno ormai rotta e bucata cadde a terra in un tonfo sordo, aprendoci alla vista di un modernissimo studio tecnologico, con tanto di monitor collegato a diverse telecamere ed una macchina per il caffè!
"M-ma...mi aspettavo un ammasso di polvere e ragnatele..." fu l'unica cosa che riuscii a dire stupefatta; avanzai di qualche passo verso lo schermo gigante sorretta da Scott, scrutando con attenzione tutti i macchinari.
"E invece...E' sicuramente un centro di osservazione..." pensò ad alta voce il festaiolo, sedendosi poi su una poltrona girevole.
"Bello.." mormorò ironica Heather mentre si abbassava gli occhiali dagli occhi per guardare meglio.
Scott era l'unico rimasto ancora senza parole; la bocca socchiusa e lo sguardo perso in chissà cosa.
"Di chi sarà mai questo nascondiglio??"
"Dei Bulls." risposi con troppa sicurezza alla domanda di Geoff.
"Cosa?!"
"Guarda il monitor! Vi spiano da tempo!" indicai il monitor facendo alzare il festaiolo; si avvicinò a noi assieme all'asiatica curiosa e osservò tutti i punti da me indicati. "Stazioni, aeroporti..." continuai riconoscendo certi luoghi spiati da quel centro di controllo.
"Anche l'Hotel dove siamo stati la prima volta!" esclamò Geoff. "E i posti dove andavamo io e Duncan di solito..."
"Guarda..." mi abbassai lasciando la presa del rosso accanto a me; mi accasciai a terra, trovando degli scatoloni di cartone pieni di cassette etichettate. "Cosa saranno?" domandai quasi a me stessa prendendo qualche cassetta.
"Non lo so...Vediamoli..." Geoff me ne sfilò una dalla mano, trovando un video registratore e mettendola lì dentro. Il monitor divenne scuro, accendendosi poi all'improvviso. Ci ritrovammo tutti in quel giorno: il giorno della rapina in banca.
"Vi spiano da tanto?" mormorò Heather. In quel momento due ragazzi armati e coperti dai passamontagna entrarono in banca.
"Da quando li abbiamo allontanati per trovare dei soldi da dargli." rispose Geoff distratto dal video.
"E poi siete arrivati da Gwen." si intromise Scott dietro di noi; si poggiò a braccia conserte su un muro, e guardando in basso con un ghigno furbo continuò le sue intuizioni. "Quella rapina poteva salvarli. Nulla doveva andare storto, era tutto calcolato; la furbizia e la scaltrezza di Duncan, la velocità di Geoff. Una bella squadra. Un bel bottino, non c'era dubbio. Ma qualcosa fallì. Non era nei piani...Gwen, non era nei loro piani."
"Il nostro incontro. Non era nei piani." una voce esterna bloccò il discorso di Scott. Duncan, poggiato allo stipite dell'ingresso; le braccia incrociate, lo sguardo serio verso il video sul monitor. Il ladro si era avvicinato all'impiegata inzuppata di caffè e con le mani davanti la sua bocca; la pistola poggiata sulla sua tempia e i due che si fissavano a lungo. "Quegli sguardi non erano nei piani. I suoi occhi neri e profondi, la sua paura..Insomma; quella stupida ragazzina che non sapeva nemmeno tenere due fogli in mano non doveva esserci."
"Ma ora è qui. Un vostro ostaggio da mesi." il rosso si bloccò, sorridendo a malapena dando un'occhiata al video. I fari della macchina si accesero. Duncan mi buttò dietro i sedili ed entrò accanto a Geoff, che sfrecciò come una saetta inseguito dalle pattuglie della polizia. "La ritenete ancora tale? Un vostro ostaggio?"
Il punk non rispose; si limitò solo a fulminarlo con lo sguardo.
"Potevate ucciderlo. Era solo un peso per voi. Potevate fuggire con i soldi."
"No." ribatté Geoff con i pugni chiusi. "Non siamo così."
"TU.  Tu, non sei così. Ma Duncan? Duncan lo avrebbe fatto se tu non lo avessi fermato? Avrebbe sparato a sangue freddo una ragazza davanti a lui, nel bel mezzo di un bosco?"
"E tu come fai a sapere che eravamo in un bosco?" ribattei io già in preda all'ansia per tutto quel discorso complicato.
"Semplici intuizioni, Gwen. Infondo, la polizia ha trovato un'auto in fiamme proprio accanto ad un bosco. E l'auto era identica a quella del video nella rapina." disse con ovvietà. "Ma, ritornando al discorso, Duncan...Sai darmi una semplice risposta?"
Tutti i presenti portarono la loro attenzione su Duncan, rimasto muto per qualche secondo. "Mi piacerebbe molto giocare insieme a te con i tuoi tranelli, ma abbiamo ben altro a cui pensare." cercò di essere calmo finché poteva.
"Dillo che l'avresti uccisa. Forza, DILLO!" Scott, gesticolando, alzò molto di più la voce. "IDIOTA, CERTO CHE L'AVREI UCCISA! SAPEVO A MALAPENA IL SUO NOME! Ma non osare dire che non tengo a lei, perché da allora è cambiato tutto!" 
Il silenzio calato subito dopo fu letale; i due ragazzi che si squadravano con cattiveria, Geoff e Heather rimasti a bocca aperta ed io immersa nei miei pensieri. Nessuno fiatava, finché Duncan abbassò lo sguardo ed uscì dalla baita; mi massaggiai nervosamente le tempie, prima di alzarmi in piedi e camminare con difficoltà verso il punk.
"Gwen! Ti aiuto?" mi propose con dolcezza il biondino, tenendomi un braccio.
"No no, ce la faccio da sola. Infondo è solo una ferita." ribattei io scostandomi dalla sua presa mentre gli sorridevo debolmente.
"Dove credi di andare??" mi sgridò, pur essendo il più amichevole possibile con me, Scott.
"Da Duncan." non mi girai nemmeno per parlargli in faccia che fui subito arrivata fuori dalla baita.
Mi guardai attorno spaesata, in cerca di Duncan; ma dov'era finito??

Un suono simile ad un clacson mi distolse dai miei pensieri.
"Ma cosa..." e infatti, era proprio un clacson di un'auto.
"Hai visto che gioiellino, eh?" disse ironicamente il punk aprendomi la portiera di quel pick-up abbastanza vecchio uscito dal nulla. Entrai dentro anch'io.
"Ma dove lo hai trovato??"
"Dietro questa baracca abbandonata..beh, più o meno, visto ciò che abbiamo trovato lì dentro."
"Eh già..." abbassai la testa con imbarazzo.
"Come va la gamba?" domandò poi dopo qualche secondo, osservando la mia ferita fasciata.
"Molto meglio...non preoccuparti." mormorai.
Restammo zitti fino a quando il resto del gruppo uscì dalla baita, stupendosi del veicolo davanti a loro.
"Amico! Noi ti perdiamo di vista e tu ci trovi un' automobile??" esclamò scherzosamente Geoff, ma ricevendo un'occhiataccia da Duncan, si limitò a cambiare espressione e a tacere.
"Ma..è a due posti!! Dove mi metterò io??" chiese scioccata Heather.
"Dietro. Insieme a Scott e Geoff!" rispose con semplicità il punk, accendendo il motore del pick-up. "Forza..Tutti dentro." I ragazzi saltarono dietro, chi con più difficoltà di altri.
"Ti serve una mano?" Scott aiutò l'asiatica a salire, per poi lanciarsi delle occhiatine amorose, 
Corrugai lo sguardo a quella vista: Heather e Scott? Che novità...
Ma niente gelosia. Assolutamente...
"Destinazione...San Francisco!!"
"Uuuuuh-uuuuuuh!!"



 
-Angolino dell'autrice-

Mmmh...Più di un mese di ritardo??? Mi inginocchio per il vostro perdono!! T.T
Non è nemmeno un granché.
Avevo promesso a Dalhia_Gwen (a cui dedico il capitolo <3) che avrei aggiornato sabato ma...non ce l'ho fatta! Scusami:c
La seconda a cui dedico il capitolo è Gwen del duo gwen_zoey....Mi manchi tanto! :(
Beh...Spero che a tutti voi lettori (sempre se ce ne sia rimasto qualcuno :P) sia piaciuto questo aggiornamento.
Aspetto qualche recensione!^^
A presto!


gwuncan99

Buone vacanze a tutti!
  
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